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Accademia Nazionale di San Luca, Roma 14 maggio 2024 https://www.youtube.com/watch?v=fGVWa6Bab2w Presentazione del volume "Fantasmagorie. Streghe, demoni e tentazioni nell'arte fiamminga e olandese del Seicento" di Tania De... more
Accademia Nazionale di San Luca, Roma
14 maggio 2024

https://www.youtube.com/watch?v=fGVWa6Bab2w

Presentazione del volume "Fantasmagorie. Streghe, demoni e tentazioni nell'arte fiamminga e olandese del Seicento" di Tania De Nile
Introduzione di Carolina Brook
Interventi di Ricardo De Mambro Santos, Raffaella Morselli e Giovanna Capitelli.

Il volume Fantasmagorie propone un suggestivo percorso attraverso centinaia di opere visionarie che raccontano genesi, evoluzione e ragioni di un universo magico che da oltre cinque secoli non smette di sedurci. È l’universo che d’istinto associamo al solo Jheronimus Bosch, ignorandone la ben più complessa geografia punteggiata di nomi meno noti, talvolta in grado di rivaleggiare con l’ingombrante precursore e qui protagonisti di una inedita veduta d’insieme. Nelle fonti neerlandesi del Seicento erano definite spoockerijen (da spoock, “fantasma”) le declinazioni irreali e illusorie del demoniaco, ovvero Stregonerie, Inferni e Tentazioni di sant’Antonio, che nei Paesi Bassi del nord costituivano una specifica categoria tematica della coeva cultura figurativa e del mercato dell’arte. A partire dai modelli messi in circolazione nelle Fiandre da Bosch e da Pieter Bruegel tra Quattro e Cinquecento, il libro esplora la produzione fantasmagorica dei pittori fiamminghi e olandesi delle generazioni successive, concentrandosi in particolare sulle interazioni e le contaminazioni determinate dall’incontro con la cultura italiana nella produzione di artisti nordici attivi a Firenze, a Roma e a Napoli, come Jan Brueghel il Vecchio, Jacob van Swanenburg e Domenicus van Wijnen. Il quadro che emerge dal confronto tra dipinti, disegni e stampe sorprende per varietà e sfumature, e nel contempo illustra la fitta trama di relazioni che collega letteratura onirica, trattati demonologici, scritti sulle streghe e teorie su immaginazione e fantasia.
Research Interests:
Le Meraviglie. In cammino per l'Italia, a cura di Federica Barozzi e Diego Marras Rai Radio 3, 21 aprile 2024 https://www.raiplaysound.it/audio/2024/04/Le-meraviglie-del-21042024-16ff5124-016b-4182-9d36-32fbe8509e69.html... more
Le Meraviglie. In cammino per l'Italia, a cura di Federica Barozzi e Diego Marras
Rai Radio 3, 21 aprile 2024

https://www.raiplaysound.it/audio/2024/04/Le-meraviglie-del-21042024-16ff5124-016b-4182-9d36-32fbe8509e69.html

Fantasmagorie (Officina Libraria) è l'ultimo libro della storica dell'arte Tania De Nile che ci accompagna in un luogo favoloso fuori dal centro di Roma. Qui le rifrazioni della cultura pagana si ibridano con la futura estetica cristiana, qui per un secolo (1620 - 1720 circa) giovani artisti soprattutto fiamminghi sancivano la loro affiliazione al gruppo del Bentvueghels dopo tre giorni di festa. Oggi il Mausoleo di Costantina è uno dei luoghi più amati per celebrare i matrimoni.
Research Interests:
Gioconde, con Michela Giraud e Maria Onori, s.2, Ep. 2 https://www.youtube.com/watch?v=cK8GVZ6xUjA Un'opera universale dalle innumerevoli interpretazioni: è lei la vera protagonista del secondo episodio di Gioconde! Tania De Nile,... more
Gioconde, con Michela Giraud e Maria Onori, s.2, Ep. 2

https://www.youtube.com/watch?v=cK8GVZ6xUjA

Un'opera universale dalle innumerevoli interpretazioni: è lei la vera protagonista del secondo episodio di Gioconde!
Tania De Nile, specialista di pittura fiamminga e olandese, professoressa presso l'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, è la prima ospite della seconda stagione del podcast Gioconde.
Research Interests:
La capacità di inventare mostri è da sempre considerata tra le più alte espressioni dell’immaginazione umana come ben si evince da questo volume, arricchito di un suggestivo apparato di illustrazioni. L’atto creativo accomuna l’artista a... more
La capacità di inventare mostri è da sempre considerata tra le più alte espressioni dell’immaginazione umana come ben si evince da questo volume, arricchito di un suggestivo apparato di illustrazioni. L’atto creativo accomuna l’artista a Dio, ma mentre Dio dà per definizione forma e senso a ciò che esiste, l’artista può esprimersi – con ancor più libertà – dando vita a ciò che non esiste e inganna, come solo il Diavolo sa fare. Aprire questo libro significa immergersi in uno stupefacente viaggio di scoperta le cui tappe sono centinaia di opere visionarie, centinaia di espressioni dell’immaginazione umana che raccontano genesi, evoluzione e ragioni di un universo magico che da oltre cinque secoli non smette di sedurci. È l’universo che d’istinto associamo al solo Jheronimus Bosch, ignorandone la ben più complessa geografia punteggiata di nomi meno noti, talvolta in grado di rivaleggiare in meraviglia con l’ingombrante precursore. Ma non si tratta di stravaganze episodiche, isolate le une dalle altre: sono invece bizzarrie inserite in una costellazione, qui protagoniste di una inedita veduta d’insieme che ne ricompone l’originaria unità e le raccoglie sotto il nome di Fantasmagorie. Agli occhi di un lettore moderno questo titolo parrebbe avere il solo merito di evocare un immaginario di libere forme fantastiche, ma è in realtà suggerito proprio dalle fonti del Seicento, nelle quali erano definite spoockerijen (da spoock, “fantasma”) le declinazioni irreali e illusorie del demoniaco, ovvero Stregonerie, Inferni e Tentazioni di sant’Antonio, che costituivano una precisa categoria tematica della coeva cultura figurativa dei Paesi Bassi del nord. A partire dai modelli messi in circolazione nelle Fiandre da Bosch e da Pieter Bruegel tra Quattro e Cinquecento, il volume esplora la produzione fantasmagorica dei pittori fiamminghi e olandesi delle generazioni successive, concentrandosi in particolare su Jan Brueghel il Vecchio, Jacques de Gheyn II, Jacob van Swanenburg, Cornelis Saftleven, David Teniers II e Domenicus van Wijnen. Il quadro che emerge dal confronto tra dipinti, disegni e stampe sorprende per varietà e sfumature, e nel contempo illustra la fitta trama di relazioni che collega letteratura onirica, trattati demonologici, scritti sulle streghe e teorie su immaginazione e fantasia. Perché inventare mostri è un gioco, ma è un gioco molto serio.
The discovery of an unpublished drawing so far attributed to the Flemish artist Herri met de Bles, and its proper placement within the graphic corpus of Belisario Corenzio are the starting point of this article, which sheds light on the... more
The discovery of an unpublished drawing so far attributed to the Flemish artist Herri met de Bles, and its proper placement within the graphic corpus of Belisario Corenzio are the starting point of this article, which sheds light on the sources and figurative repertoires used in the early 17th century in the depiction of hellish scenes. What emerges is a panorama in which the mobility of artists and the use of shared models generate an astonishing fusion of Netherlandish and Italian components, in a continuous exchange of demonic motifs from north to south (and from south to north).
The article sheds light on the discovery of twenty-two nicknames and seven surnames - next to four rhyming verses in Dutch - that are written on the verso of the drawing “Baptism and celebrations for the admission of a new member of the... more
The article sheds light on the discovery of twenty-two nicknames and seven surnames - next to four rhyming verses in Dutch - that are written on the verso of the drawing “Baptism and celebrations for the admission of a new member of the Bentvueghels” in the Herzog Anton-Ulrich Museum (Braunschweig). The list, here discussed for the first time, has been examined by comparing with the Bentvueghels’names and nicknames drawn from Cornelis van Rijssen's poem, Arnold Houbraken's accounts and the signatures on the walls of St. Constanza Church. This analysis made it possible to identify some of the artists depicted in the drawing and to date the sheet, on the base of a cross-reference of the dates of their stay in Rome.
Besides being a summa of the anticlerical, antiacademic, and identity instances which characterized the group, the drawing in Braunschweig
is (together with the well-known sheets in Hamburg and Rotterdam) the only example where nicknames appear on a figurative representation of the roman Bent.
in "Montescaglioso. Restituzioni e nuovi studi", a cura di M. V. Fontana, Roma, Editoriale Artemide, 2022, pp. 23-33.
in M. Osnabrugge (ed.), Questioning Pictorial Genres in Dutch Seventeenth-Century Art. Definitions, Artistic Practices, Market & Society, series “Gouden Eeuw: New Perspectives on Dutch Seventeenth-Century Art” nr. 2, Brepols, Turnhout... more
in M. Osnabrugge (ed.), Questioning Pictorial Genres in Dutch Seventeenth-Century Art. Definitions, Artistic Practices, Market & Society, series “Gouden Eeuw: New Perspectives on Dutch Seventeenth-Century Art” nr. 2, Brepols, Turnhout 2021, pp. 291-309
in "Stregonerie e vari capricci" da Salvator Rosa a Giacomo Del Po. Dipinti dalle collezioni di Camillo d'Errico e della Fondazione De Vito, catalogo della mostra a cura di Nadia Bastogi e Mauro Vincenzo Fontana, Palazzo San Gervasio... more
in "Stregonerie e vari capricci" da Salvator Rosa a Giacomo Del Po. Dipinti dalle  collezioni di Camillo d'Errico e della Fondazione De Vito, catalogo della mostra a cura di Nadia Bastogi e Mauro Vincenzo Fontana, Palazzo San Gervasio (Pinacoteca e Biblioteca Camillo d'Errico, 27 marzo-31 maggio 2021), Editoriale Artemide, Roma 2021, pp. 75-89.
In the life of Adam Elsheimer Giovanni Baglione mentions «una carta finta di notte con una Maga, e con atti d’incantesimi». Starting from this important source, the article deals with the hypothesis that this “carta”, engraved by... more
In the life of Adam Elsheimer Giovanni Baglione mentions «una carta finta di notte con una Maga, e con atti d’incantesimi». Starting from this important source, the article deals with the hypothesis that this “carta”, engraved by Elsheimer or after a lost painting by him, served as a model for "The Witch" printed by Jan van de Velde II in 1626. In particular, it sheds light on the relationship which binds Van de Velde II with Hendrick Goudt, who was the principal responsible for the dissemination of Elsheimer’s works in The Netherlands. Moreover, numerous copies and variations show the impact of this composition and the circulation of the motif of “the witch with her hair in the wind”, whose fortune is demonstrated by the frequent presence in numerous witchcraft images painted by David Teniers II.
The works by Domenicus van Wijnen, a Dutch painter active in Rome between 1675 and 1685, are interesting examples of the adaptation of a Nordic artistic genre to the Italian collecting context. Trough the study of a group of paintings... more
The works by Domenicus van Wijnen, a Dutch painter active in Rome between 1675 and 1685, are interesting examples of the adaptation of a Nordic artistic genre to the Italian collecting context. Trough the study of a group of paintings focused on magic and witchcraft, the article sheds light on the commercial strategy employed by the artist in order to penetrate the market and the taste of the Roman collectors. First of all, it is pointed out that he specialized in scenes of mythological witchcraft. His predilection for enchantments drawn from mythology and literature came from a desire to adapt to a cultural context where these subjects were unconventional and even censorable. Moreover, these works can also be interpreted as a Nordic trans-lation of a sample of figurative Roman sources, whose identification, and the consequent pleasure of their revelation, is only possible through a meticulous exercise of connoisseurship.
The analysis of Domenicus van Wijnen’s paintings representing the initiation rituals of the “Bentvueghels” – known through three prints by Matthijs Pool – represents the starting point for a close examination of all written and figurative... more
The analysis of Domenicus van Wijnen’s
paintings representing the initiation rituals
of the “Bentvueghels” – known through
three prints by Matthijs Pool – represents
the starting point for a close examination of
all written and figurative sources related to
the group of Netherlandish “Schildersbent”
in Rome. Through the study of selected
passages from the artist’s biographers, the
article sheds light on aspects and protagonists
of the “Bent” still little-investigated. In
particular, it shows the relationship which
binds Domenicus to the sculptor Francis van
Bossuit, and both of them to Bonaventura
van Overbeek, for whom Van Wijnen made
his “Bentvueghels” paintings. Bonaventura’s
role as a collector and agent engaged in the
reintegration of artists in Amsterdam, after
their stay in Rome, clearly emerges from the
biographical sources; and – what is most
significant – also the close bond of friendship
with the famous painter Gerard de Lairesse.
The article discusses the changes and innovations brought about by Cornelis Saftleven and David Teniers the Younger to the 17th century genre of spoockerijen. By the beginning of the century the representations of monsters and St.... more
The article discusses the changes and innovations brought about by Cornelis Saftleven and David Teniers the Younger to the 17th century genre of spoockerijen. By the beginning of the century the representations of monsters and St. Anthony’s temptations had come to form a well defined artistic genre, that reached far beyond the mere imitation of Hieronymus Bosch’s and Pieter Brueghel the Elder’s works. Despite the undeniable link with these painters, the author intends to show that 17th century artists have played an important role in the categorization and evolution of this genre. The most significant innovation was the rising of a new model in Teniers’ temptations, which were imitated by the majority of the Antwerpen artists. The article sheds light on the Dutch painter Cornelis Saftleven, who was one of the most influential spoockschilders and the main source of inspiration for Teniers’ temptations. Finally, it explains why Teniers’ works were so successful and widespread: they were based on a closed iconographic system, therefore easily replicable within the art market.
in S. Ebert-Schifferer, H. Langdon, C. Volpi (ed.), Salvator Rosa e il suo tempo, 1615-1673, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Roma, Bibliotheca Hertziana - Max Planck Institut für Kunstgeschichte/Sapienza Università di Roma,... more
in S. Ebert-Schifferer, H. Langdon, C. Volpi (ed.), Salvator Rosa e il suo tempo, 1615-1673, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Roma, Bibliotheca Hertziana - Max Planck Institut für Kunstgeschichte/Sapienza Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, 12-13 Gennaio 2009), Roma 2010, pp. 139-158.
Cambridge
HNA Conference 2024
12 July 2024
International Conference
"Italy and the Low Countries - Artistic Relations: the Sixteenth Century"
Utrecht, Museum Catharijneconvent, 31 march 2023
Research Interests:
Il Museo di Roma conserva una curiosa opera in cui è rappresentata una goliardica piramide umana all’interno di una taverna, le cui pareti sono gremite di scritte, motti e proverbi. Ma dove siamo e qual è il significato di questa bizzarra... more
Il Museo di Roma conserva una curiosa opera in cui è rappresentata una goliardica piramide umana all’interno di una taverna, le cui pareti sono gremite di scritte, motti e proverbi. Ma dove siamo e qual è il significato di questa bizzarra pantomima?

L’ esame del dipinto, firmato dall’olandese Roeland van Laer, è il punto di partenza per approfondire la conoscenza dei Bentvueghels, la banda degli uccelli, per lo più fiamminghi e nederlandesi, che dal 1619 al 1720 ca. divenne nota soprattutto per i riti di iniziazione che accompagnavano l’arrivo a Roma e l’immissione nella chiassosa compagnia. I ritratti, le fonti scritte e i documenti visivi ci offrono un irriverente spaccato della vita degli artisti stranieri nella Roma secentesca, in cui la dissacrazione dei riti cattolici e l’avversione nei confronti delle istituzioni accademiche ufficiali si accompagnano a un forte senso di coesione rinfocolato dal consumo del nettare dei Castelli all’ombra della tomba di Bacco.
Presentazione di SimartWeb. Catalogo on line dei Beni Culturali di Roma Capitale.

Auditorium del Museo dell'Ara Pacis, Roma
20 aprile 2022
Next to the intriguing incursion of Salvator Rosa into the witchcraft theme, there is another group of works dealing with the same subject in the 17th century Italian art market, which has so far received less attention. It includes... more
Next to the intriguing incursion of Salvator Rosa into the witchcraft theme, there is another group of works dealing with the same subject in the 17th century Italian art market, which has so far received less attention. It includes scenes of magic and enchantments drawn from mythology and literature - such as Medea, Circe, Tiresia and Manto - which show specific and recognizable characteristics.
In this paper, I will present and compare some case-studies of mythological and literary ‘sorcery scenes’ by Antonio Maria Vassallo, Giacomo del Po, and those by the Dutch painter Domenicus van Wijnen, who had an important role in the adaptation of this Nordic demonic ‘genre’ to the Roman art market. The existence of a large number of works assigned to him in current auction catalogues, but not by his hand, deserves to be discussed in a wider perspective, showing the success of these not common subjects in 17th century Roman art inventories and collections.
"Donne per l'arte. Artiste professioniste dal Rinascimento alla contemporaneità", ciclo di incontri organizzati nell'ambito del corso di "Patrimonio e Museologia" della Prof.ssa Raffaella Morselli, Università di Teramo. Aula virtuale, 9... more
"Donne per l'arte. Artiste professioniste dal Rinascimento alla contemporaneità", ciclo di incontri organizzati nell'ambito del corso di "Patrimonio e Museologia" della Prof.ssa Raffaella Morselli, Università di Teramo.

Aula virtuale, 9 novembre 2021, ore 16:00
Research Interests:
Intervento nell'ambito del convegno internazionale di studi "Con la mano libera e la mente poetica". Percorsi e temi della pittura tra capricci del genio, del pennello e della penna, a cura di Mauro Vincenzo Fontana, Nadia Bastogi e... more
Intervento nell'ambito del convegno internazionale di studi "Con la mano libera e la mente poetica". Percorsi e temi della pittura tra capricci del genio, del pennello e della penna, a cura di Mauro Vincenzo Fontana, Nadia Bastogi e Annamaria Mauro, Matera, Museo Nazionale, 8-9 ottobre 2021
Il convegno apre uno spazio di confronto tra gli specialisti sull’apporto delle opere e degli artisti fiamminghi e olandesi alla cultura figurativa meridionale tra il XV e il XVII secolo, non solo nel suo centro, Napoli, quanto... more
Il convegno apre uno spazio di confronto tra gli specialisti sull’apporto delle opere e degli artisti fiamminghi e olandesi alla cultura figurativa meridionale tra il XV e il XVII secolo, non solo nel suo centro, Napoli, quanto soprattutto nelle sue regioni più periferiche e in Sicilia, aree fin qui oggetto di ricerche parcellizzate e in larga misura ancora poco indagate.

Confrontandosi con lo stato attuale degli studi su quella “componente fiamminga” che Giovanni Previtali individuò come una delle più peculiari e distintive all’interno della pittura del Sud Italia, l’incontro è suddiviso in cinque sessioni che esplorano la questione meridionale da diversi punti di vista.

Da una storia della mobilità artistica in cui si evidenziano le rotte e le modalità attraverso cui opere e artisti nordici trovarono una propria destinazione nel Sud, in concorrenza o in meticciato con il sistema produttivo locale, passando per la ricezione che essi incontrarono nelle fonti archivistiche e letterarie, si giunge ad esaminare le proficue interazioni tra centro e periferia. Uno sguardo complessivo su vecchi e nuovi materiali figurativi e documentari relativi ai Fiamminghi al Sud, in particolare modo a Napoli e nelle attuali regioni della Campania, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, consente agli studiosi di confrontarsi ed interrogarsi su quali furono le conseguenze della mobilità degli artisti e della circolazione di opere che di certo condussero a una significativa mutazione linguistica dell’arte meridionale in età moderna. Infine, l’orizzonte dell’indagine si allarga alle reciproche interferenze che determinarono effetti di adattamento e/o di contaminazione sul terreno dello stile, delle iconografie, delle tipologie dei prodotti, gettando nuova luce sul rapporto tra opere nordiche e territorio e sullo specifico ruolo da esse esercitato sulla cultura figurativa locale.
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Martedì 14 maggio 2024 alle 17:30 Accademia Nazionale di San Luca, Roma Presentazione del volume "Fantasmagorie. Streghe, demoni e tentazioni nell'arte fiamminga e olandese del Seicento" di Tania De Nile introduce Carolina Brook... more
Martedì 14 maggio 2024 alle 17:30
Accademia Nazionale di San Luca, Roma

Presentazione del volume "Fantasmagorie. Streghe, demoni e tentazioni nell'arte fiamminga e olandese del Seicento" di Tania De Nile

introduce
Carolina Brook

intervengono
Giovanna Capitelli
Ricardo De Mambro Santos
Raffaella Morselli

Il volume Fantasmagorie propone un suggestivo percorso attraverso centinaia di opere visionarie che raccontano genesi, evoluzione e ragioni di un universo magico che da oltre cinque secoli non smette di sedurci. È l’universo che d’istinto associamo al solo Jheronimus Bosch, ignorandone la ben più complessa geografia punteggiata di nomi meno noti, talvolta in grado di rivaleggiare con l’ingombrante precursore e qui protagonisti di una inedita veduta d’insieme.

Nelle fonti neerlandesi del Seicento erano definite spoockerijen (da spoock, “fantasma”) le declinazioni irreali e illusorie del demoniaco, ovvero Stregonerie, Inferni e Tentazioni di sant’Antonio, che nei Paesi Bassi del nord costituivano una specifica categoria tematica della coeva cultura figurativa e del mercato dell’arte. A partire dai modelli messi in circolazione nelle Fiandre da Bosch e da Pieter Bruegel tra Quattro e Cinquecento, il libro esplora la produzione fantasmagorica dei pittori fiamminghi e olandesi delle generazioni successive, concentrandosi in particolare sulle interazioni e le contaminazioni determinate dall’incontro con la cultura italiana nella produzione di artisti nordici attivi a Firenze, a Roma e a Napoli, come Jan Brueghel il Vecchio, Jacob van Swanenburg e Domenicus van Wijnen.

Il quadro che emerge dal confronto tra dipinti, disegni e stampe sorprende per varietà e sfumature, e nel contempo illustra la fitta trama di relazioni che collega letteratura onirica, trattati demonologici, scritti sulle streghe e teorie su immaginazione e fantasia.
Research Interests:
Presentazione del volume "Fantasmagorie" (Roma, Officina Libraria, 2023) di Tania De Nile (Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali / Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"). Giovanna Sapori (già ordinario presso l'Università... more
Presentazione del volume "Fantasmagorie" (Roma, Officina Libraria, 2023) di Tania De Nile (Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali / Università degli Studi di Roma "Tor Vergata").
Giovanna Sapori (già ordinario presso l'Università degli Studi Roma Tre) ne discute con l'autrice. Introduce Saverio Verini, direttore del Sistema Museale del Comune di Spoleto.

Spoleto, Palazzo Collicola, Piazza Collicola 1
9 Marzo 2024, ore 17:00

INFO e PRENOTAZIONI: T. 0743 46434; spoleto@sistemamuseo.it www.spoletowelcome.it; www.spoletocard.it; www.sistemamuseo.it
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Conferenza in presenza e online > https://bit.ly/3Ofpybg nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale. Con Tania De Nile, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Il volume Fantasmagorie. Streghe, demoni e... more
Conferenza in presenza e online > https://bit.ly/3Ofpybg nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale.
Con Tania De Nile, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Il volume Fantasmagorie. Streghe, demoni e tentazioni nell’arte fiamminga e olandese del Seicento (Officina Libraria, 2023) presenta un’analisi a tutto campo di una specifica categoria pittorica dell’arte e del mercato neerlandese, quella delle spoockerijen (da spoock, fantasma), composta da centinaia di opere visionarie che da oltre cinque secoli non smettono di sedurci. Un universo spesso associato solo a grandi artisti, come Jheronimus Bosch, ignorandone la ben più complessa geografia punteggiata di nomi meno noti, talvolta in grado di rivaleggiare con l’ingombrante precursore.

A partire dai modelli messi in circolazione da Bosch e da Pieter Bruegel il Vecchio tra Quattro e Cinquecento, il volume esplora la produzione fantasmagorica dei pittori delle generazioni successive, illustrando la trama di relazioni che collega letteratura onirica, trattati demonologici, scritti sulle streghe e teorie su immaginazione e fantasia.

Ma come nasce un libro di storia dell’arte fiamminga e olandese?

La conferenza racconta genesi, obiettivi e metodologie messi in campo nella realizzazione del volume, che trae origine dalle ricerche condotte dall’autrice tra l’Italia e i Paesi Bassi nel corso del dottorato.

Attraverso questo specifico case study si metteranno in luce non solo i consueti metodi della ricerca storico-artistica (analisi autoptica delle opere, ricerca archivistica e iconografica, esame delle fonti della letteratura artistica), ma anche gli specifici strumenti e le sfide che lo studio di contesti e culture figurative e linguistiche “straniere” impone a studenti e studiosi.

Lo scopo è quello di fornire un esempio di indagine “sul campo”, da cui emerge la necessità di un approccio interdisciplinare che conduca al dialogo e all’interazione tra storia dell’arte, storia del collezionismo, storia della scienza, storia delle religioni e storia delle idee in età moderna.

INFO E PRENOTAZIONI: https://www.museodiroma.it/it/didattica/fantasmagorie-narrare-l-arte-fiamminga-e-olandese-del-600
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30 maggio 2024, ore 16 Conferenza nell’ambito del seminario “Gli animali e la caccia nell’immaginario di Francesco Maria II della Rovere” Corso di Iconografia e Iconologia del Prof. Massimo Moretti Sapienza Università di Roma... more
30 maggio 2024, ore 16

Conferenza nell’ambito del seminario “Gli animali e la caccia nell’immaginario di Francesco Maria II della Rovere”
Corso di Iconografia e Iconologia del Prof. Massimo Moretti
Sapienza Università di Roma
Dipartimento SARAS
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Mostra a cura di Nadia Bastogi e Mauro Vincenzo Fontana
Pinacoteca e Biblioteca Camillo d'Errico, Palazzo San Gervasio (PZ), 27 marzo - 31 maggio 2021.

Inaugurazione 27 marzo, ore 18
meet.google.com/cxf-davy-naq
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M. C. Terzaghi (ed), Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinque e Seicento, exh. catalogue, Rome (Palazzo Barberini, 26 November 2021-27 March 2022), Roma, Officina Libraria 2021, catt.... more
M. C. Terzaghi (ed), Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinque e Seicento, exh. catalogue, Rome (Palazzo Barberini, 26 November 2021-27 March 2022), Roma, Officina Libraria 2021, catt. I.4, 106-08, II.6, 114-17.
I bassifondi del Barocco. La Roma del vizio e della miseria, catalogo della mostra a cura di Francesca Cappelletti e Annick Lemoine, Roma (Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, 7 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015) / Parigi (Petit... more
I bassifondi del Barocco. La Roma del vizio e della miseria, catalogo della mostra a cura di Francesca Cappelletti e Annick Lemoine, Roma (Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, 7 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015) / Parigi (Petit Palais – Musée des Beaux Arts de la Ville de Paris, 24 febbraio -  24 maggio 2015), Milano, Officina Libraria 2014, cat. 12, pp. 160-165.
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