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Giovanna Capitelli
  • Dipartimento di Studi Umanistici
    Università degli studi Roma Tre
    Via Ostiense 234,
    Roma
    Italy
Il Museo nei libri a cura di Giovanna Capitelli, Silvia Cecchini, Mauro Vincenzo Fontana (Dipartimento di Studi Umanistici, Università Roma Tre) e Ilaria Miarelli Mariani (Direzione Musei Civici di Roma Capitale) marzo-maggio 2024... more
Il Museo nei libri
a cura di Giovanna Capitelli, Silvia Cecchini, Mauro Vincenzo Fontana (Dipartimento di Studi Umanistici, Università Roma Tre) e Ilaria Miarelli Mariani (Direzione Musei Civici di Roma Capitale)
marzo-maggio 2024

Quattro appuntamenti, il sabato mattina, aperti agli studenti dell’Università e dei licei, ai possessori della MIC card, e alla cittadinanza tutta previo acquisto del biglietto del museo, per riflettere e discutere del rapporto tra il Museo e la società contemporanea. Si parlerà di libri di recente pubblicazione e si utilizzeranno varie forme di mediazione: l’intervista, il workshop, la lettura partecipata, la presentazione.

Sabato, 20 aprile 2024, dalle 10:30-12:30 Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza San Pantaleo, Sala Tenerani
Giovanna Capitelli, Vanda Lisanti, llaria Miarelli Mariani dialogano a partire del volume di Graham Black, Museums and the Challenge of Change. Old Institutions in a New World, Routledge, 2021
Research Interests:
Un ciclo di incontri e webinar per conoscere la storia dell'arte militante, a cura di Giovanna Capitelli e Maria Saveria Ruga
Research Interests:
La basilica prima e dopo l'incendio del 1823 Laboratorio di Culture del Patrimonio Summer School, 3-15 luglio 2023 Dipartimento di Studi Umanistici e di Architettura Università Roma Tre diretta da Giovanna Capitelli ed Elisabetta... more
La basilica prima e dopo l'incendio del 1823
Laboratorio di Culture del Patrimonio
Summer School,  3-15 luglio 2023
Dipartimento di Studi Umanistici e di Architettura
Università Roma Tre

diretta da Giovanna Capitelli ed Elisabetta Pallottino
Alla Fondazione Ernesta Besso di Roma (Largo Argentina), il 5 aprile alle 17.30, si tiene la presentazione del volume edito da Campisano Editore. Parlano del libro Daniela Brogi dell'Università degli Stranieri di Siena e Raffaella... more
Alla Fondazione Ernesta Besso di Roma (Largo Argentina), il 5 aprile alle 17.30, si tiene la presentazione del volume edito da Campisano Editore. Parlano del libro Daniela Brogi dell'Università degli Stranieri di Siena e Raffaella Morselli dell'Università di Teramo. DA NON PERDERE.
Research Interests:
Questo seminario di formazione della Fondazione Zeri (30 maggio-1 giugno 2022) risponde al crescente e ormai consolidato interesse per la cultura artistica del XIX secolo, testimoniato dagli studi di storia dell'arte su questo tema che si... more
Questo seminario di formazione della Fondazione Zeri (30 maggio-1 giugno 2022) risponde al crescente e ormai consolidato interesse per la cultura artistica del XIX secolo, testimoniato dagli studi di storia dell'arte su questo tema che si sono moltiplicati negli ultimi decenni. Propone un programma di lezioni sul sistema delle arti, gli artisti, i cantieri e le istituzioni negli stati preunitari dell'Italia giacobina e napoleonica, dal trattato di Tolentino alla Restaurazione. Il bando scade il 5 maggio 2022. 
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Tel. +39 051 2097 471
fondazionezeri.iscrizioni@unibo.it
www.fondazionezeri.unibo.it
Si tratta di un convegno (modalità webinar) a cura di Giovanna Capitelli,
Leonardo Passarelli e Maria Saveria Ruga che si terrà il 3 e 4 giugno 2021 a Catanzaro, Marca. Si può seguire in diretta sul sito www.andreacefaly.it
Research Interests:
Research Interests:
Un convegno internazionale convertito in un ciclo di webinar a cura di F. Moschini, V. Rotili e S.Ventra. Tutti i lunedì alle 15.30 alle 18.00 dall'11 gennaio 2021 all'8 febbraio 2021
Research Interests:
Un pomeriggio per rileggere e glossare, con interventi brevi, gli scritti di Serenella Rolfi, già professore di Storia della critica d'arte dell'Università Roma Tre, e ricordarne la passione critica. Questo è il link per partecipare su... more
Un pomeriggio per rileggere e glossare, con interventi brevi, gli scritti di Serenella Rolfi, già professore di Storia della critica d'arte dell'Università Roma Tre, e ricordarne la passione critica. Questo è il link per partecipare su Microsoft Teams https://teams.microsoft.com/l/message/19:202d4fa4009f4979a6cc67b705b1f066@thread.tacv2/1606762284538?tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a&groupId=42ba2b04-f992-4bb0-bd4f-71f1f2e374cf&parentMessageId=1606762284538&teamName=Seminari%20di%20Storia%20dell%27arte%20di%20Roma%20Tre&channelName=Generale&createdTime=1606762284538
Research Interests:
Dal novembre 2019 al maggio 2020 discutono con noi a Roma Tre, spesso di venerdì pomeriggio: Ana Gonçalves Magalhães, Jan Blanc (24 gennaio 2020), Hannah Baader (24 gennaio 2020), Chiara Franceschini (19 marzo 2019), Amaya Alzaga (20... more
Dal novembre 2019 al maggio 2020 discutono con noi a Roma Tre, spesso di venerdì pomeriggio: Ana Gonçalves Magalhães, Jan Blanc (24 gennaio 2020), Hannah Baader (24 gennaio 2020),  Chiara Franceschini (19  marzo 2019),  Amaya Alzaga (20 marzo 2020),  Francesca Alberti, (27 marzo 2020, da confermare), Tristan Weddigen, (17  aprile 2020), Asker Pelgrom (22 aprile 2020),  Christoph Frank (24 aprile 2010), Stefano Cracolici (15 maggio 2015).
Research Interests:
Roma, 13 dicembre 2019, h. 17
Ecole française de Rome
p.za Navona 62 Roma
Research Interests:
Il 1 e il 2 ottobre 2019, rispettivamente all'Istituto olandese e all'Accademia Belgica di Roma si terrà un convegno sugli artisti belgi e olandesi che si formano a Roma nell'Ottocento. Tante novità e belle cose.
Il 27 maggio 2019, nel novero delle attività previste dal progetto di mobilità internazionale Italia-Cile, si terrà un seminario aperto al pubblico presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Roma Tre
Research Interests:
Lingue: italiano, inglese, francese. Scadenza presentazione call for papers: 10 ottobre 2019. In occasione delle celebrazioni del quinto centenario della morte di Raffaello, l'Accademia Nazionale di San Luca organizzerà una mostra... more
Lingue: italiano, inglese, francese. Scadenza presentazione call for papers: 10 ottobre 2019.
In occasione delle celebrazioni del quinto centenario della morte di Raffaello, l'Accademia Nazionale di San Luca organizzerà una mostra dedicata a L'Accademia di San Luca e il mito dell'Urbinate che illustrerà, attraverso opere della collezione e significativi prestiti, il ruolo avuto dall'istituzione nella costruzione e nell'affermazione del mito di Raffaello a Roma dal Cinquecento all'Ottocento.
Presentación del libro “Dipingere in copia. Da Roma all’Europa 1750-1870. Teorie e pratiche” de la doctora Carla Mazzarelli. La obra ha sido publicada por Campisano Editore con la colaboración de la Università della Svizzera Italiana,... more
Presentación del libro “Dipingere in copia. Da Roma all’Europa 1750-1870. Teorie e pratiche” de la doctora Carla Mazzarelli. La obra ha sido publicada por Campisano Editore con la colaboración de la Università della Svizzera Italiana, Istituto di Storia e Teoría dell’Arte e dell’Architettura.
La cuestión de la copia pictórica resulta uno de los elementos omnipresentes en la definición de la Historia del Arte como disciplina, al tiempo que constituye una constante en los debates sobre la educación del artista en Europa. Con la ayuda de los relatos biográficos, de los tratados sobre arte, de las cartas de los artistas, de los diccionarios histórico-artísticos, resulta posible conocer las múltiples funciones y significados que a través del tiempo ha asumido la copia pictórica. Hay, no obstante, una dicotomía esencial en este ámbito, la que marcan los principios teóricos y la realidad práctica. Tal fenómeno y circunstancias se analizan en el presente libro, tomando como principal lugar de referencia la ciudad de Roma, capital de la formación artística desde mediados del siglo XVIII hasta mediados del XIX. Para los artistas de aquellos decenios, la experiencia de formarse, crear y vivir en Roma pasaba en parte por decidir cómo, dónde y qué copiar, circunstancia que supone la persistencia de los modelos de ejemplaridad del arte del pasado, pero que facilita también el surgimiento entre los jóvenes creadores de dudas y rebeldías. Los procesos de copiado van a intervenir también en la creciente conciencia de la necesidad de preservar los tesoros artísticos de la Ciudad Eterna.

Al mismo tiempo, los fenómenos de copiado en Roma tuvieron entonces un claro eco en las otras grandes capitales europeas del arte. Londres, San Petersburgo, París o Madrid destinaron en ocasiones espacios significativos a la exhibición de las copias pictóricas creadas en Roma. Según avanza el siglo XIX, irá declinando la utopía de un saber universal y compartido por los pueblos de Occidente para dar paso a la ambición de construir las diversas escuelas nacionales de pintura, proceso en el que la copia seguirá presente asumiendo nuevos desafíos.

Presentan el libro

David García Cueto, Universidad de Granada

Giovanna Capitelli, Università di Roma Tre

Carla Mazzarelli, Università della Svizzera Italiana, autora del libro
Madrid, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Sala Guitarte
Jueves 9 de mayo 2018
12:00 horas
Entrada libre y gratuita hasta completar aforo
Research Interests:
Jornadas internacional de estudios organizada por Giovanna Capitelli y Stefano Cracolici. Instituto italiano de cultura de Ciudad de México. 3 de abril de 2019
Research Interests:
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In the last few years international research on the art market has gained in intensity, inspiring a host interdisciplinary studies and conferences while successfully defining a new field of academic research and teaching. Through a range... more
In the last few years international research on the art market has gained in intensity, inspiring a host interdisciplinary studies and conferences while successfully defining a new field of academic research and teaching. Through a range of gatherings and publications, the dynamics of the antiques market have been explored at the intersections of art history, economics, and sociology, among other disciplines. At the center of the most recent studies are the networks of relations between antiquarians, collectors, and other persons connected to the selling of art works. Within these networks, photographers have been identified as key actors in the evolution of the art trade from the second half of the 19th century. The art market shapes and informs the art historical canon, and as indispensable agents of the art market's exchanges, photographs are now also recognized as essential to the formation of the canon. At the same time, the "material turn" in the humanities has refocused attention upon both the itineraries of the art objects and the functions and circulation of individual photographs. Over the course of two study days, we will enter into this rich discussion by concentrating upon two of its aspects in particular: the relations between photographic and antiquarian practices, on which the first day at the Photothek of the Kunsthistorisches Institut in Florenz will focus, and the world of art trade in Savoia Rome, which will be addressed on the second day at the Fondazione Federico Zeri in Bologna. The attention of both institutions to these topics derives not only from a scientific interest but also from the material reality of their extensive photographic and archival holdings.
Le due giornate di studio, che si svolgeranno rispettivamente a Firenze e a Bologna, intendono analizzare le dinamiche del mercato dell'arte in Italia all'inizio del Novecento intersecando i metodi della storia dell'arte, della storia... more
Le due giornate di studio, che si svolgeranno rispettivamente a Firenze e a Bologna, intendono analizzare le dinamiche del mercato dell'arte in Italia all'inizio del Novecento intersecando i metodi della storia dell'arte, della storia economica, della sociologia. In questo fecondo contesto di ricerca verranno approfonditi due aspetti particolari: il rapporto fra pratiche fotografiche e pratiche antiquarie, oggetto della prima giornata ospitata dalla Fototeca del Kunsthistorisches Institut, e il mondo antiquariale nella Roma sabauda, che verrà studiato nella seconda giornata alla Fondazione Federico Zeri. L'attenzione di queste istituzioni per i temi trattati scaturisce non solo da un interesse scientifico, ma anche dalla realtà materiale dei propri fondi fotografici e archivistici.
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workshop 6 novembre 2017
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Invitamos a los investigadores a presentar ponencias que permitan reflexionar sobre la(s) política(s) en la Historia del Arte en distintos planteamientos. Aunque se ha discutido mucho sobre las relaciones entre Arte y Política en el curso... more
Invitamos a los investigadores a presentar ponencias que permitan reflexionar sobre la(s) política(s) en la Historia del Arte en distintos planteamientos. Aunque se ha discutido mucho sobre las relaciones entre Arte y Política en el curso del tiempo, parecen quedar aún aspectos por aclarar sobre la Historia del Arte y la Política. ¿De qué modo la Historia del Arte se posicionó y se posiciona frente a diferentes contextos políticos: revoluciones, guerras, rupturas, golpes, censura, tortura o exilio? ¿Cómo los historiadores del arte se posicionaron frente a conflitos políticos y sociales? ¿Cómo la Historia del Arte, en cuanto disciplina, fue influenciada por contextos políticos diversos y de qué modo fue capaz de influenciar cambios estructurales en las sociedades? ¿Cuál es el contenido político de las tareas del historiador del arte? ¿Cómo las variadas formas de “solucionar el pasado artístico” generaron diferentes nociones de patrimonio – lo que debería ser preservado y restaurado y lo que debería ser destruído y olvidado? ¿Cómo los Museos de arte se tornaron escenarios de debates sobre lo que debería ser expuesto y lo que debería ser ocultado? ¿De qué manera la noción de “redes” – intercambios culturales, conexiones entre distintas formas y saberes artísticos, por medio de variadas formas de comunicación, (del pergamino a las pantallas electrónicas, de las grandes navegaciones a internet), en fin, cómo las circulaciones artísticas pudieron y pueden generar transformaciones políticas? ¿Cuál es el potencial transformador de la Historia del arte como “discurso de cambio”? ¿Por qué el estudio de las Artes y la comprensión del Arte en el tiempo puede significar una amenaza a los poderes establecidos? ¿Cuál es el tono político de la enseñanza de la Historia del Arte y por qué el estudio de las artes debería ser evitado en la formación escolar?
Esas podrían ser algunas de las preguntas para incentivar nuestras reflexiones, sin olvidar la preferencia de las Jornadas de Historia del Arte por trabajos que lleven a la comprensión de las obras, se busca en esta oportunidad reunir investigaciones sobre la Política (en singular) y las
4 políticas (en plural) en la Historia del Arte; sobre las redes de comunicación y tejidos de influencias; sobre la postura del historiador del arte frente a contextos de crisis políticas y sociales o sobre cómo se procesan discursos de cambios en las narrativas histórico-artísticas.
Workshop internazionale sul contesto storico artistico del romanzo Fabiola o la chiesa delle catacombe del cardinale Nicholas Wiseman (1854) e della sua versione cinematografica di Enrico Guazzoni (1918)
Research Interests:
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SEZIONE: LE ARTI TRA RISCOPERTA, COPIA E INVENZIONE, venerdì 2 dicembre dalle 16.30 alle 18.30
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'The reader in the novel, the viewer in the painting: self-reflexive representations from the fin-de-siècle to Modernism', Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria (Italy): 1 June 2017 The Workshop is to explore the... more
'The reader in the novel, the viewer in the painting: self-reflexive representations from the fin-de-siècle to Modernism', Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria (Italy): 1 June 2017

The Workshop is to explore the self-reflexive dimension highlighted by the character of the woman reader. The premise is that the same act of self-reflection is to be found in a popular iconography of nineteenth century painting: the viewer and public of art exhibitions, the visitor in the atelier. By addressing the receivers of their message – be those readers or viewers – these works involve them in the debate on the status and function of art which was under attack in the positivist society of the period. This introduced an investigation in the fin-de-siècle art which can be seen anticipating the meta-reflection of Modernism. Possible topics for papers include, but are not limited to:
• The reader in the novel, the viewer in the painting: self-reflexive representations
• Self-reflection in other artistic media (theatre, early cinema)
• The fin-de-siècle debate on the status and function of art
• Art as mimesis of reality vs art as creation of an independent reality (l'art pour l'art)

Submissions containing 250-300 word abstracts, with a brief author bio of 150 words, are invited for 20 minute papers (in English or Italian). Please send an email with the title 'The woman reader' to Olivia Santovetti (o.santovetti@leeds.ac.uk) and Giovanna Capitelli (giovannacapitelli@gmail.com) by 1 November 2016.
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Epistolary correspondence among artists is a privileged source to unravel the dynamics of intellectual exchange across regional and national boundaries, as it requires a research agenda necessarily focused on ‘mobility’, and a... more
Epistolary correspondence among artists is a privileged source to unravel the dynamics of intellectual exchange across regional and national boundaries, as it requires a research agenda necessarily focused on ‘mobility’, and a transnational approach and methodology avoiding the rhetorical pitfalls of past European historiography. By focusing on the cosmopolitan context of 18th - and 19th - century Rome as a paradigmatic field of enquiry, the research network Artistic Correspondences: Rome and Europe in the 18th and 19th centuries convenes investigators and research groups working on the same topic throughout Europe in order to explore new opportunities for collaboration.
Research Interests:
I am pleased to announce the publication of Storia Mondiale dell’Italia, based on Patrick Boucheron’s Histoire mondiale de la France, in which I have conceived and supervised the sections relating to early modern and modern Italy,... more
I am pleased to announce the publication of Storia Mondiale dell’Italia, based on Patrick Boucheron’s Histoire mondiale de la France, in which I have conceived and supervised the sections relating to early modern and modern Italy, 1471-1815*.
In this volume intended for a wide lay readership, 180 historians explore the exceptionally rich variety of peoples and social and ethnic groups who migrated to and from the Peninsula since pre-historic times to the present, and delve into the global interconnections which shaped Italy politically and culturally and made Italians into a nation among nations.


*except 1472 and 1474
Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana, 5
Si tratta di un contributo pubblicato nel volume La riscoperta del Seicento. I libri fondativi, a cura di Andrea Bacchi e Liliana Barroero, Genova, Sagep, 2017. (Collana Quaderni di Ricerca, che raccoglie gli esiti dei progetti di studio... more
Si tratta di un contributo pubblicato nel volume La riscoperta del Seicento. I libri fondativi, a cura di Andrea Bacchi e Liliana Barroero, Genova, Sagep, 2017. (Collana Quaderni di Ricerca, che raccoglie gli esiti dei progetti di studio e ricerca promossi dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo in ambito storico, storico-artistico, storico-architettonico e storico-critico).
Le opportunità lavorative di uno storico dell’arte, nonostante la crisi che ci affligge da diversi anni, sembrano ampliarsi, almeno qualitativamente, anche grazie alla creatività e all’intraprendenza. Artestorie propone una raccolta di... more
Le opportunità lavorative di uno storico dell’arte, nonostante la crisi che ci affligge da diversi anni, sembrano ampliarsi, almeno qualitativamente, anche grazie alla creatività e all’intraprendenza. Artestorie propone una raccolta di testimonianze per una mappatura delle professioni praticabili oggi in Italia da chi è laureato in storia dell’arte. Le professioni possibili sono più numerose di quelle descritte nel libro, che ne propone alcune tra le più diffuse, dalle attività tradizionali (ricerca, insegnamento) a quelle più innovative e in via di consolidamento (cura dei social network, delle community, analisi dei pubblici, Technical Art History). Ciascuna delle trenta professioni qui raccontate, pur partendo dalla conoscenza approfondita della storia dell’arte acquisita durante il percorso accademico, richiede competenze specifiche maturate dagli autori attraverso percorsi ‘inventati’, il più delle volte al di fuori dei curricula universitari, che hanno reso possibile l’ingresso nel mondo del lavoro. Queste nuove professioni, talvolta ancora in cerca di una definizione condivisa, si inseriscono in un contesto che sta evolvendo verso una cultura della partecipazione aperta a differenti pubblici e che propone di agire in relazione alla fruizione, comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Artestorie è diviso in cinque macroaree in cui sono riunite le professioni che agiscono dentro e fuori le istituzioni culturali. I professionisti coinvolti hanno accolto l’invito a raccontarsi ai ‘futuri’ storici dell’arte e si sono messi in gioco, narrando luci ed ombre dei loro percorsi professionali. Il cantiere Artestorie si è rivelato anche luogo di scambio, riflessione e confronto non solo sulle forme della disciplina, ma anche su strategie e obiettivi che storici dell’arte di un paio di generazioni sentono di condividere, e per cui sono disposti a impegnarsi. Da questa esperienza si comprende ancora una volta l’importanza di fare rete, e infatti da qui che si propone di ripartire a chi studierà domani la storia dell’arte, a chi lo sta già facendo, a chi nelle istituzioni individua i percorsi formativi e ai professionisti del settore. Dalle esperienze raccolte emerge la necessità che in molte delle professioni si integrino competenze legate al mondo della comunicazione, del management e della mediazione. E nella mediazione includiamo anche il saper dialogare con diversi profili professionaliù – archeologi, architetti, restauratori, informatici, legislatori, amministrativi – per citarne alcuni tra quelli coinvolti nello studio e nella trasmissione del patrimonio al futuro. Una propensione al dialogo utile anche a costruire un lessico condiviso su cui fondare la costruzione di progetti e strategie comuni
Il volume analizza trentuno disegni inediti, databili in massima parte tra il 1805 e il 1835, provenienti dall'atelier di Johann Martin von Rohden (1778-1868), noto pittore di paesaggio tedesco di stanza a Roma. Testimonianza... more
Il volume analizza trentuno disegni inediti, databili in massima parte tra il 1805 e il 1835, provenienti dall'atelier di Johann Martin von Rohden (1778-1868), noto pittore di paesaggio tedesco di stanza a Roma. Testimonianza vivida, rara, e pertanto eccezionale delle relazioni amicali e delle pratiche di condivisione dei materiali di studio intercorse fra un gruppo di artisti di rango operanti nella Roma cosmopolita del primo quarto dell'Ottocento, il gruppo di fogli, dal carattere particolarmente 'privato', fu oggetto di un dono galante da parte di Albert von Rohden (1850-1924), figlio di Franz von Rohden (1817-1903) e nipote di Johann Martin, alla celebre pianista Giulia de Cousandier (1848-1933), allieva di Listz e mattatrice della scena musicale romana post-unitaria. Essi rappresentano pertanto una sezione fin qui sconosciuta del Fondo von Rohden, per la restante parte acquisito dal pittore norvegese Bernt Grönvold nel 1903 e poi andato disperso tra musei e collezioni private prevalentemente tedesche. Il fondo annovera carte di pittori nazareni (Peter von Cornelius, Julius Schnorr von Carolsfeld, Philipp Veit), della cerchia dei paesisti attivi intorno a Johann Martin von Rohden (Carl Philipp Fohr, Joseph Anton Koch, l'olandese Hendrik Voogt), ma anche rari referti del mongolo-russo-tedesco, Feodor Iwanowitsch Kalmück, di Konrad Eberhard, Johann Cantius Dillis, Hieronymus Hess, Johann Adam Klein, dello scultore Johann Christian Lotsch, e di un dilettante, il conte Benedetto Boschi di Tivoli, a testimonianza dei ramificati rapporti della comunità artistica tedesca con la nobiltà laziale. Comprende grandi fogli di studio di paesaggio di Koch e di von Rohden, prove incantevoli sul tema delle nuvole eseguite da Carl Philipp Fohr sulla scia dell'interesse espresso per questo soggetto da Goethe, esperimenti grafici di Peter Cornelius a partire da incisioni quattro-cinquecentesche tedesche, preziosi ritratti in seppia e a contorno di Maximilien Seitz e di Franz von Rohden, ma anche carte che registrano studi di figura di grande tenuta qualitativa, come quelli di Julius Schnorr von Carolsfeld e di Philipp Veit. Questi studi di figura (di eremiti, pellegrini, pastori, suonatori, popolane romane) a più mani svelano un segreto riguardante i dipinti finiti di Johann Martin von Rohden. Per lo staffage (alla tedesca i Figurenstaffage) presente all'interno dei suoi paesaggi ad olio che oggi si trovano nelle raccolte museali di Kassel, Weimar, Fulda, Winterthur, Vienna, von Rohden ricorse all'opera dei suoi amici, che per aiutarlo a dare 'carattere' ai suoi paesi, come voleva il noto critico d'arte Fernow, gli fornirono le proprie invenzioni su carta. Questa piccola raccolta di grafica, sul crinale tra un Album Amicorum e un taccuino di schizzi a più voci è stata ora riscoperta in una collezione romana. Il suo studio rappresenta, crediamo, una significativa aggiunta agli studi sulla pittura di paesaggio a Roma nel primo Ottocento e sul dibattito teorico sul rapporto paesaggio/figura in corso in quegli anni.
Fernando Guzmán, Lorenzo Berg, Giovanna Capitelli, Stefano Cracolici, Elisabetta Pallottino, Katherine Vyhmeister A partir de la cuarta década del siglo XIX la élite intelectual chilena comenzó a referirse a la necesidad de renovar el... more
Fernando Guzmán, Lorenzo Berg, Giovanna Capitelli, Stefano Cracolici, Elisabetta Pallottino, Katherine Vyhmeister A partir de la cuarta década del siglo XIX la élite intelectual chilena comenzó a referirse a la necesidad de renovar el espacio y la imagen sagrada. La construcción de la nueva nación requería una iglesia moderna que cultivara en los fieles una piedad ilustrada, propósito que requería la supresión del espacio y la imagen barroca, cuyas formas promovían una religiosidad que se consideraba inapropiada. Esta misma élite instaló el prestigio de Roma, de sus iglesias, altares e imágenes, como un faro al cual debían remitirse los arquitectos, escultores y pintores que colaborarían en esta regeneración del espacio y la imagen sagrada. La actividad en Chile de arquitectos y escultores formados en Roma, así como la llegada de obras ejecutadas en los talleres de la Ciudad Eterna, fueron factores decisivos para hacer realidad este proyecto de renovación. Sin embargo, la documentac...
Questo breve contributo nasce da un interrogativo che investe il rapporto tra la ricerca storico-artistica e il museo. Fissato un punto di osservazione sugli studi intorno al patrimonio artistico di un determinato periodo (l’Ottocento),... more
Questo breve contributo nasce da un interrogativo che investe il rapporto tra la ricerca storico-artistica e il museo. Fissato un punto di osservazione sugli studi intorno al patrimonio artistico di un determinato periodo (l’Ottocento), in queste pagine si cerchera di rifl ettere sul modo in cui certa recente pratica museologica (2011-2013) ha tradotto il precipitato della ricerca storico-artistica e ci si interroghera su alcune modalita attraverso le quali il museo declina oggi la sua azione di potenziale interlocutore tra la societa e il mondo della storia dell’arte, analizzando i recenti ordinamenti di tre musei europei: il Rijksmuseum di Amsterdam, la Tate Britain di Londra, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. This brief contribution aims to examine the relationship between the art-historical research and museum. In these pages we will try to refl ect on the way in which certain recent museological practice (2011-2013) translated the results of contemporary art-histori...
This contribution examines the life of «one of the greatest experts in painting and fine antiquities» in mid-seventeenth century Rome, his appearance on the art market as Salvator Rosa's middleman, his work for Cardinal Francesco... more
This contribution examines the life of «one of the greatest experts in painting and fine antiquities» in mid-seventeenth century Rome, his appearance on the art market as Salvator Rosa's middleman, his work for Cardinal Francesco Maria Brancaccio's family ...
Si tratta di un contributo pubblicato nel volume La riscoperta del Seicento. I libri fondativi, a cura di Andrea Bacchi e Liliana Barroero, Genova, Sagep, 2017. (Collana Quaderni di Ricerca, che raccoglie gli esiti dei progetti di studio... more
Si tratta di un contributo pubblicato nel volume La riscoperta del Seicento. I libri fondativi,  a cura di Andrea Bacchi e Liliana Barroero, Genova, Sagep, 2017. (Collana Quaderni di Ricerca, che raccoglie gli esiti dei progetti di studio e ricerca promossi dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo in ambito storico, storico-artistico, storico-architettonico e storico-critico).
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Le opportunità lavorative di uno storico dell’arte, nonostante la crisi che ci affligge da diversi anni, sembrano ampliarsi, almeno qualitativamente, anche grazie alla creatività e all’intraprendenza. Artestorie propone una raccolta di... more
Le opportunità lavorative di uno storico dell’arte, nonostante la crisi che ci affligge da diversi anni, sembrano ampliarsi, almeno qualitativamente, anche grazie alla creatività e all’intraprendenza.

Artestorie propone una raccolta di testimonianze per una mappatura delle professioni praticabili oggi in Italia da chi è laureato in storia dell’arte. Le professioni possibili sono più numerose di quelle descritte nel libro, che ne propone alcune tra le più diffuse, dalle attività tradizionali (ricerca, insegnamento) a quelle più innovative e in via di consolidamento (cura dei social network, delle community, analisi dei pubblici, Technical Art History).

Ciascuna delle trenta professioni qui raccontate, pur partendo dalla conoscenza approfondita della storia dell’arte acquisita durante il percorso accademico, richiede competenze specifiche maturate dagli autori attraverso percorsi ‘inventati’, il più delle volte al di fuori dei curricula universitari, che hanno reso possibile l’ingresso nel mondo del lavoro.

Queste nuove professioni, talvolta ancora in cerca di una definizione condivisa, si inseriscono in un contesto che sta evolvendo verso una cultura della partecipazione aperta a differenti pubblici e che propone di agire in relazione alla fruizione, comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale.

Artestorie è diviso in cinque macroaree in cui sono riunite le professioni che agiscono dentro e fuori le istituzioni culturali. I professionisti coinvolti hanno accolto l’invito a raccontarsi ai ‘futuri’ storici dell’arte e si sono messi in gioco, narrando luci ed ombre dei loro percorsi professionali. Il cantiere Artestorie si è rivelato anche luogo di scambio, riflessione e confronto non solo sulle forme della disciplina, ma anche su strategie e obiettivi che storici dell’arte di un paio di generazioni sentono di condividere, e per cui sono disposti a impegnarsi.

Da questa esperienza si comprende ancora una volta l’importanza di fare rete, e infatti da qui che si propone di ripartire a chi studierà domani la storia dell’arte, a chi lo sta già facendo, a chi nelle istituzioni individua i percorsi formativi e ai professionisti del settore.

Dalle esperienze raccolte emerge la necessità che in molte delle professioni si integrino competenze legate al mondo della comunicazione, del management e della mediazione. E nella mediazione includiamo anche il saper dialogare con diversi profili professionaliù

– archeologi, architetti, restauratori, informatici, legislatori, amministrativi

– per citarne alcuni tra quelli coinvolti nello studio e nella trasmissione del patrimonio al futuro. Una propensione al dialogo utile anche a costruire un lessico condiviso su cui fondare la costruzione di progetti e strategie comuni
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Si tratta di un saggio pubblicato nel catalogo della mostra Le peuple de Rome. représentations et imaginaire de Napoléon à l'Unité italienne, Ajaccio, Musée des Beaux-Artes, 2013
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Gioovanna Capitelli and Stefano Cracolic eds. Roma en México / México en Roma: las academias de arte entre Europa y el Nuevo Mundo, 1843-1867. Roma: Campisano Editore, 2018. The exhibition Roma en México/México en Roma: las academias de... more
Gioovanna Capitelli and Stefano Cracolic eds. Roma en México / México en Roma: las academias de arte entre Europa y el Nuevo Mundo, 1843-1867. Roma: Campisano Editore, 2018.

The exhibition Roma en México/México en Roma: las academias de arte entre Europa y el Nuevo Mundo (1843–1867) presents the academic and artistic exchange between Italy and Mexico through 93 nineteenth-century works. It focuses on the relations between the Accademia de San Luca and the Academia de San Carlos, and presents the results of an extensive research project by Professor Stefano Cracolici, Director of the Zurbarán Centre for Spanish and Latin American Art at Durham University, and Professor Giovanna Capitelli, of the Università della Calabria in Italy.

Roma en México/México en Roma is divided in eight sections: La fábrica del prestigio discusses Rome’s legitimising power; Obras de viaje is dedicated to the import of exemplary paintings and sculptures from Rome to Mexico; Dramatis personae presents the portrait as the most sought-after genre in the period; Virtud de los clásicos focuses on the importance of Greek and Latin literature in inspiring iconographies; La riqueza del pueblo is a display of works after the live model; La escuela del paisaje includes landscapes by the Hungarian painter Károly Markó El Viejo, among others; La internacional del arte sacro contains religious paintings by students of the Academia de San Carlos; El espectáculo de la historia concludes the exhibition with major historical works.
Volume conclusivo del progetto LettresArt dell'EFR, dedicato alla memoria di Serenella Rolfi. Indice, premessa e bilancio del progetto di ricerca.
Reference: Capitelli, Giovanna, Macarena Carroza, Stefano Cracolici, Fernando Guzmán Schiappacasse, and Juan Manuel Martínez. Arte en la iglesia de San Ignacio: Santiago de Chile. Santiago: RIL editores, 2017.
Research Interests:
Il volume analizza trentuno disegni inediti, databili in massima parte tra il 1805 e il 1835, provenienti dall'atelier di Johann Martin von Rohden (1778-1868), noto pittore di paesaggio tedesco di stanza a Roma. Testimonianza vivida,... more
Il volume analizza trentuno disegni inediti, databili in massima parte tra il 1805 e il 1835, provenienti dall'atelier di Johann Martin von Rohden (1778-1868), noto pittore di paesaggio tedesco di stanza a Roma. Testimonianza vivida, rara, e pertanto eccezionale delle relazioni amicali e delle pratiche di condivisione dei materiali di studio intercorse fra un gruppo di artisti di rango operanti nella Roma cosmopolita del primo quarto dell'Ottocento, il gruppo di fogli, dal carattere particolarmente 'privato', fu oggetto di un dono galante da parte di Albert von Rohden (1850-1924), figlio di Franz von Rohden (1817-1903) e nipote di Johann Martin, alla celebre pianista Giulia de Cousandier (1848-1933), allieva di Listz e mattatrice della scena musicale romana post-unitaria. Essi rappresentano pertanto una sezione fin qui sconosciuta del Fondo von Rohden, per la restante parte acquisito dal pittore norvegese Bernt Grönvold nel 1903 e poi andato disperso tra musei e collezioni private prevalentemente tedesche.
Il fondo annovera carte di pittori nazareni (Peter von Cornelius, Julius Schnorr von Carolsfeld, Philipp Veit), della cerchia dei paesisti attivi intorno a Johann Martin von Rohden (Carl Philipp Fohr, Joseph Anton Koch, l'olandese Hendrik Voogt), ma anche rari referti del mongolo-russo-tedesco, Feodor Iwanowitsch Kalmück, di Konrad Eberhard, Johann Cantius Dillis, Hieronymus Hess, Johann Adam Klein, dello scultore Johann Christian Lotsch, e di un dilettante, il conte Benedetto Boschi di Tivoli, a testimonianza dei ramificati rapporti della comunità artistica tedesca con la nobiltà laziale. Comprende grandi fogli di studio di paesaggio di Koch e di von Rohden, prove incantevoli sul tema delle nuvole eseguite da Carl Philipp Fohr sulla scia dell'interesse espresso per questo soggetto da Goethe, esperimenti grafici di Peter Cornelius a partire da incisioni quattro-cinquecentesche tedesche, preziosi ritratti  in seppia e a contorno di Maximilien Seitz e di Franz von Rohden, ma anche carte che registrano studi di figura di grande tenuta qualitativa, come quelli di Julius Schnorr von Carolsfeld e di Philipp Veit.
Questi studi di figura (di eremiti, pellegrini, pastori, suonatori, popolane romane) a più mani svelano un segreto riguardante i dipinti finiti di Johann Martin von Rohden. Per lo staffage (alla tedesca i Figurenstaffage) presente all'interno dei suoi paesaggi ad olio che oggi si trovano nelle raccolte museali di Kassel, Weimar, Fulda, Winterthur, Vienna, von Rohden ricorse all'opera dei suoi amici, che per aiutarlo a dare 'carattere' ai suoi paesi, come voleva il noto critico d'arte Fernow, gli fornirono le proprie invenzioni su carta.
Questa piccola raccolta di grafica, sul crinale tra un Album Amicorum e un taccuino di schizzi a più voci è stata ora riscoperta in una collezione romana. Il suo studio rappresenta, crediamo, una significativa aggiunta agli studi sulla pittura di paesaggio a Roma nel primo Ottocento e sul dibattito teorico sul rapporto paesaggio/figura in corso in quegli anni.
Research Interests:
Il carteggio d’artista raccoglie trentuno saggi dedicati alle lettere d’artista in epoca moderna. In una prospettiva transnazionale, studiosi e gruppi di ricerca europei si sono interrogati sulle potenzialità delle corrispondenze di... more
Il carteggio d’artista raccoglie trentuno saggi dedicati alle lettere d’artista in epoca moderna. In una prospettiva transnazionale, studiosi e gruppi di ricerca europei si sono interrogati sulle potenzialità delle corrispondenze di pittori, scultori e architetti che la storiografia sette-ottocentesca ha reso riconoscibili come fonte per la storia dell’arte. I saggi qui riuniti ne indagano le tipologie, i modelli storiografici e letterari, privilegiando una lettura volta all’analisi delle dinamiche e ai fenomeni di irraggiamento prodotti dai soggiorni di lunga e media durata degli artisti nella capitale pontificia. Da Bellori a Francesco Albani, da Algarotti a Bottari sino a Goethe, Winckelmann, Flaxman, Johann Martin Wagner e Giovanni Costa, i saggi intrecciano da cronologie e prospettive geografiche differenti le potenzialità di una fonte la cui autonomia era stata riconosciuta nel 1821 dal Catalogo ragionato dei libri d’arte di Leopoldo Cicognara. L’esperienza del paesaggio attraversato e la sociabilità, le pratiche di formazione dei giovani studenti dentro e fuori le accademie, così come gli scambi orizzontali artista-artista e la corrispondenza artista-committente : nelle indagini raccolte i percorsi delle missive da Roma o verso Roma disegnano la rete epistolare che tra Età dei Lumi e seconda Restaurazione fu determinante per la circolazione di modelli, opere e artisti ben oltre i confini dello Stato Pontificio.



ROLFI OZVALD, Serenella ; MAZZARELLI, Carla ; Il carteggio d’artista : fonti, questioni, ricerche tra XVII e XIX secolo, ed. SilvanaEditoriale (biblioteca d’arte), 432 p., ISBN 9788836641468
Catálogo de la exposición Roma en México/México en Roma. Las academias de arte entre Europa y el Nuevo Mundo 1843-1867, Museo Nacional de San Carlos, Ciudad de México. Curadores: Giovanna Capitelli y Stefano Cracolici... more
Catálogo de la exposición Roma en México/México en Roma. Las academias de arte entre Europa y el Nuevo Mundo 1843-1867, Museo Nacional de San Carlos, Ciudad de México. Curadores: Giovanna Capitelli y Stefano Cracolici

http://caiana.caia.org.ar/template/caiana.php?pag=books/book.php&obj=339&vol=14
""This brief contribution aims to examine the relationship between the art-historical research and museum. In these pages we will try to reflect on the way in which certain recent museological practice (2011-2013) translated the results... more
""This brief contribution aims to examine the relationship between the art-historical research and museum. In these pages we will try to reflect on the way in which certain recent museological practice (2011-2013) translated the results of contemporary art-historical
research, fi xing as observation point the studies on the artistic heritage of a particular period (the nineteenth century); we will question some of the ways in which the museum today provides its share of potential interlocutor between society and the world of art history, analyzing the recent diplays of three European museums: the Rijksmuseum in Amsterdam, the Tate Britain in London, the Galleria Nazionale d’Arte Moderna in Rome.""
Si tratta di una breve recensione delle mostre organizzate a 's Hertogenbosch e a Madrid per celebrare il centenario della morte di Jheronymus Bosch, pubblicata sul Manifesto del 31 luglio 2016
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Un seminario online di Costanza Caraffa, direttrice della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut, con una relazione dal titolo "Oggetti fotografici, archivi, ecosistemi: potenzialità dell'approccio... more
Un seminario online di Costanza Caraffa, direttrice della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut, con una relazione dal titolo "Oggetti fotografici, archivi, ecosistemi: potenzialità dell'approccio materiale", all'interno del ciclo di incontri curati da Giovanna Capitelli e Maria Saveria Ruga, nell'ambito del progetto "Emilia Zinzi (1921-2004). Storia dell'arte, tutela e valorizzazione dei beni culturali in Calabria".
Una preziosa occasione per comprendere come la storia della fotografia possa costituire uno strumento della ricerca nella storia dell'arte e della cultura.
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Convegno di Studi
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Call for papers Conference in Rome, 19-21 October 2015, Another Horizon. Northern Painters in Rome and Naples 1814–1870, Accademia di Danimarca / Istituto Svedese di Studi Classici. Abstracts (maximum 175 words) for 20-minute papers... more
Call for papers Conference in Rome, 19-21 October 2015,
Another Horizon. Northern Painters in Rome and Naples 1814–1870,  Accademia di Danimarca / Istituto Svedese di Studi Classici.

Abstracts (maximum 175 words) for 20-minute papers should be submitted to olin@isvroma.org before 1 April 2015. It is hoped that a travel allowance and accommodation will be available for speakers with accepted papers.

Conference committee: Tiziano Antognozzi, Liliana Barroero, Giovanna Capitelli, Kristian Göransson, Martin Olin, Marianne Pade, Adelaide Zocchi
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Seconda giornata di studi del progetto finanziato dalla British Academy e intitolato ''The woman reader in Italian literature and visual arts in the fin de siècle period' (http://www.leeds.ac.uk/arts/WomanReader). Il seminario del 1... more
Seconda giornata di studi del progetto finanziato dalla British Academy e intitolato ''The woman reader in Italian literature and visual arts in the fin de siècle period' (http://www.leeds.ac.uk/arts/WomanReader).
Il seminario del 1 giugno sviluppa la dimensione metariflessiva latente nella figura della lettrice. La premessa è che l'autoriflessione messa in atto nei romanzi dal personaggio della lettrice  corrisponda ad un'altro motivo iconografico della pittura di fine ottocento: ossia, al motivo dello spettatore e del pubblico delle mostre d'arte. Chiamando in causa i destinatari del loro messaggio – che siano lettori o spettatori – queste opere li coinvolgono nel dibattito sullo stato e sulla funzione dell'arte, marginalizzati e messi in discussione nella società positivista di fine ottocento. Questi motivi introducono nell'arte di fine secolo una riflessione che anticipa la metariflessione del modernismo e delle avanguardie.
Research Interests:
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La Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa (Pontificia Università Gregoriana) invita alla presentazione di proposte per una giornata di studi che intende riflettere sul ruolo delle arti e degli artisti nell'ambito dei rapporti... more
La Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa (Pontificia Università Gregoriana) invita alla presentazione di proposte per una giornata di studi che intende riflettere sul ruolo delle arti e degli artisti nell'ambito dei rapporti diplomatici che hanno come centro propulsore la Curia pontificia.
Le proposte dovranno essere inviate in forma di abstract (max. 2000 battute), unitamente a un breve CV con elenco delle pubblicazioni, all’indirizzo artediplomazia@unigre.it a partire dal 15 dicembre 2020 e non oltre il 15 marzo 2021. I contributi potranno essere presentati in italiano, inglese e francese. È prevista la pubblicazione degli atti.

The Faculty of History and Cultural Heritage of the Church (Pontifical Gregorian University) invites to submit proposals for an international congress that aims to reflect upon the role of the arts and artists in the context of diplomatic relationships promoted by the Papal Curia.
Please submit an abstract (max. 2000 characters) with a short CV and a list of publications to artediplomazia@unigre.it no earlier than December 15th, 2020 until March 15th, 2021. Papers can be presented in Italian, English or French. Proceedings of the congress will be published.
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Webinar di Museologia dell’Università degli Studi di Torino e dell’Università Roma Tre (seminario congiunto per gli allievi della laurea magistrale in Storia dell’arte, della Scuola di Specializzazione in beni storico-artistici e del... more
Webinar di Museologia dell’Università degli Studi di Torino e dell’Università Roma Tre (seminario congiunto per gli allievi della laurea magistrale
in Storia dell’arte, della Scuola di Specializzazione in beni storico-artistici e del dottorato) a cura di Giovanna Capitelli e Maria Beatrice Failla.
Dal 10 marzo al 7 aprile dalle 10 alle 12.
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Conference in Rome
19-20 October 2015
Accademia di Danimarca / Istituto Svedese di Studi Classici
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«La figura della lettrice è attiva, in quanto soggetto che si misura con un testo? Oppure è “passiva” nella misura in cui è assoggettata a un’attività non creativa, ma ricreativa?» (Del Puppo qui a p. 21). Intorno a questa domanda si... more
«La figura della lettrice è attiva, in quanto soggetto che si misura con un testo? Oppure è “passiva” nella misura in cui è assoggettata a un’attività non creativa, ma ricreativa?» (Del Puppo qui a p. 21). Intorno a questa domanda si muovono i contributi di questo volume, dedicato alla figura della donna che legge, un tema alla moda nella letteratura e nell'iconografia dell’Europa ottocentesca. A partire dalle piste di indagine aperte negli ultimi trenta anni, il libro ricostruisce la presenza della lettrice nell’Italia dell’Ottocento nella prospettiva incrociata di letteratura e pittura, sviluppando al contempo alcune possibili connessioni con altri campi artistici, tra cui la scultura, il melodramma, il teatro, il cinema. La figura della lettrice – la liseuse, the Woman Reader, die Leserin – è rassicurante quando presenta la lettura come il nuovo passatempo borghese, da svolgersi in famiglia e da alternare ad altre attività femminili e domestiche come il cucito, il ricamo, l’istruzione dei figli; è inquietante invece quando allude ad un’attività privata, non sorvegliabile, legata all’immaginazione, ai desideri, ad una soggettività indipendente. Il volume mette in luce questa polarità e, rileggendo casi esemplari, casi poco studiati (o non studiati), casi curiosi ma anche casi volutamente polemici, ne esplora l’ambivalenza. Due allora sono i punti di partenza condivisi dagli autori dei saggi qui raccolti: la natura polisemica della lettrice e l’importanza del dialogo tra letteratura e arti visive. Tanti, infine, sono i fili che legano i contributi tra loro: la lettura come assorbimento, la metanarrazione e l’autoriflessione, l’identificazione letteraria e il tema del romanzo corruttore, il fenomeno della rivoluzione della lettura, l’esigenza di creare una coscienza nazionale e il topos del ‘fare gli italiani’, la crisi di fine secolo, la donna e la modernità, il male gaze e gli stereotipi di genere, la lettrice che diventa scrittrice, l’oggetto libro come prop scenico o come canale tra pubblico e privato, tra immaginazione e realtà. Contributi di Ann Hallamore Caesar, Jessica Calipari, Giovanna Capitelli, Stefano Cracolici, Raffaele De Berti, Alessandro Del Puppo, Ilenia Falbo, Ursula Fanning, Ombretta Frau, Edwige Comoy Fusaro, Davide Lacagnina, Annick Paternoster, Laura Lucia Rossi, Maria Saveria Ruga, Olivia Santovetti, Marco Sirtori, Anna Villari. Campisano Editore, Roma, 2021 - https://cutt.ly/aYhXuoV