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La produzione culturale e progettuale delle donne in Italia fatica a essere riconosciuta, specialmente nelle discipline tecniche e scientifiche. La ricerca Tecniche Sapienti vuole coprire un vuoto di conoscenza rispetto alle figure di... more
La produzione culturale e progettuale delle donne in Italia fatica a essere riconosciuta, specialmente nelle discipline tecniche e scientifiche. La ricerca Tecniche Sapienti vuole coprire un vuoto di conoscenza rispetto alle figure di donne che hanno operato nel campo delle discipline scientifiche e che hanno partecipato alla vita dell'Ateneo. Conoscere, nominare, ricordare le prime che hanno studiato e praticato tali discipline, far emergere le loro collaborazioni, ristabilire le corrette attribuzioni nei lavori, costituiscono altrettanti passi fondamentali per ricomporre l'identità di genere, rinnovare la consapevolezza di uno specifico professionale, contribuire ad una nuova visione nella storia delle discipline.

I seminari concludono una prima fase della ricerca e puntano a mettere in luce alcune figure femminili che si sono laureate o che hanno insegnato nell’università Sapienza di Roma, scoprendo delle “pioniere”, approfondendo le figure di alcune “madri”, diffondendo i profili di alcune “intraprendenti” per arrivare a quelle che si sono “affermate”.
L’arco temporale preso come riferimento spazia dal 1910, anno di iscrizione della prima studentessa in Ingegneria, fino al 1968 che prelude alla riforma di liberalizzazione dell’accesso agli studi universitari.

Date 2021
26 febbraio: Proporre nuovi sguardi
26 marzo: Scrivere e progettare l’abitare
30 aprile: Attrezzare la città
28 maggio: Progettare il territorio e l’ambiente
25 giugno: Insegnare, progettare, comunicare, allestire
Il Centro Studi per il Territorio e la Città, organizza una serata di scambio con studi d’architettura che lavorano in Italia e all'estero sul tema della città e dello spazio pubblico in maniera leggera e innovativa. Il collettivo... more
Il Centro Studi per il Territorio e la Città, organizza una serata di scambio con studi d’architettura che lavorano in Italia e all'estero sul tema della città e dello spazio pubblico in maniera leggera e innovativa. Il collettivo orizzontale e Francesco Lipari (OFL Architecture) promuovo da anni una progettualità che coinvolge altre discipline e le comunità che vi abitano. In chiusura sarà presentata anche la mostra dell'artista visuale Anna Riciputo che rappresenta la città attraverso la contaminazione con la pop art. Per l’occasione, l’artista ha realizzato un opera sulla città di Ancona, che donerà alla cittadinanza.
L'incontro sarà ospitato presso La Banchina – Molo Rizzo, spazio temporaneo e informale dedicato all'intrattenimento ma anche alla cultura. L’evento è senza finalità di lucro e ha lo scopo di promuovere nuovi approcci al progetto dello spazio pubblico.
Research Interests:
intervento alla giornata di studi “La politica del programma. Ciclo di incontri dedicati a Claudio Salmoni (1919-1970)”, Ancona 11 Giugno 2020, sulla storia della città di Ancona nel secondo dopoguerra.
La condizione urbana come fenomeno pervasivo 1 1-1 4 s e t t e m b r e 2 0 1 9 | B O LO G N A IX CONGRESSO AISU PROGRAMMA / PROGRAM The global city The urban condition as a pervasive phenomenon S e p t e m b e r 1 1 t h-1 4 t h , 2 0 1 9... more
La condizione urbana come fenomeno pervasivo 1 1-1 4 s e t t e m b r e 2 0 1 9 | B O LO G N A IX CONGRESSO AISU PROGRAMMA / PROGRAM The global city The urban condition as a pervasive phenomenon S e p t e m b e r 1 1 t h-1 4 t h , 2 0 1 9 | B O LO G N A
L'intervento approfondisce l'attività di alcune delle architette, tra le più rilevanti (anche se spesso poco note) del panorama italiano e regionale del Novecento.
Research Interests:
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After WWII, a young Bruno Zevi published one of the first modern interpretation of Modern Architecture, adapted to the new ideas of a Postwar society. In 1945, in his seminal pamphlet "Verso un’architettura organica", he was the first to... more
After WWII, a young Bruno Zevi published one of the first modern interpretation of Modern Architecture, adapted to the new ideas of a Postwar society. In 1945, in his seminal pamphlet "Verso un’architettura organica", he was the first to recognize not only the role of the older master Frank Lloyd Wright, but also of the younger architect Alvar Aalto.
In 1948, he published in Italy the first retrospective on the Swede Erik Gunnar Asplund and in 1949, in his polemic article against the Italian CIAM in Bergamo, one of the most important element was the different interpretation of the 1930 Stockholm Exhibition.
Moreover, thanks to his work for magazines like Metron and L’Architettura Cronache e storia, he largely contributed to the diffusion on Nordic Architecture in Italy, as an alternative and successful possibility for modern architecture in opposition to the Functionalism of the Modern Movement.
But where and how Zevi became acquainted with these Nordic names? After a first archival survey, it is interesting to notice that his relationships with this part of the planet were limited.
On the other hand, great relevance could have had his first training in London in 1938, in the studio of the Finnish architect Cyril Sjöstrom, as well as the larger debate on Nordic Architecture in the pages of both English and Italian periodicals by critics like Frank Yerbury, Philip Morton Shand and Saverio Muratori. In many ways, the English interpretation of the Nordic “New Empiricism” resembled Zevi’s definition of the new need for a modern “Organic Architecture”.
In this sense, the aim of the essay is to analyze the roots of his definition of Organic Architecture in relationships to both Italian and English critics who were engaged in the analysis of Nordic Masters, as well as to understand the limits of these interpretations in modern historiography.
Research Interests:
The topic of the workshop is the Theodoli castle in Ciciliano, which is a small town 40 km far from Rome originated from an ancient roman municipio placed along the Via Trebulana.
Research Interests: