Giuseppe Magnini

Il 13 febbraio del 1503, Barletta non vinse da sola la Disfida, ma ci furono molte città a nord di Bari che l’aiutarono, tra cui anche Corato. Infatti la storia racconta che i cavalli, inforcati dai 13 cavalieri italiani provenivano da un maneggio presente a Corato, ad oggi sconosciuto. Quindi l’obiettivo di questa ricerca è stato quello di cercare individuare una struttura che potesse essere un maneggio o una stalla per cavalli datata intorno al XVI secolo e che per le sue caratteristiche logistiche potesse essere in linea con gli eventi che anticiparono la Disfida di Barletta (novembre 2023).

Sulla parete della navata di sinistra della Chiesa Matrice di Corato (Ba), vi è un affresco del XVI secolo di un pittore a cui gli è stato attribuito il nome ZT, che in una recente ipotesi è stato identificato col nome di Zorzi Teutonico. L’affresco risulta molto rovinato, mancante in alcune sue parti, ma che in un precedente lavoro di ricerca sono stati identificati le figure dei santi presenti. L’unica parte che non era stata oggetto di studio era quella inferiore con i fiori e che a causa dell’alto grado di erosione causato dall’umidità di risalita, ha portato nel tempo alla distruzione di molti di essi. Attraverso delle foto ad alta risoluzione, ingrandimento dei particolari, ricostruzioni digitali è stato possibile avanzare una nuova ipotesi ricostruttiva ed interpretativa sul loro significato simbolico (settembre 2023).

In questo primo lavoro di mappatura delle torri nell'agro di Corato si è andati alla ricerca di tutte quelle strutture a torre o definite tali e nascoste per la maggior parte.
Nella mappatura si è andati prima ad indagare su quelle torri indicate nelle mappe storiche e in quelle dell’Istituto Geografico Militare (IGM) del 1870 e del 1955, poi si sono individuate anche altre torri inedite non presenti su nessuna cartografia.
Le torri sono state descritte, inserendo anche la loro posizione attuale, con un’ampia galleria fotografica e schede individuali. (maggio 2022).

In piazza Vittorio Emanuele II a Corato (Ba), vi è una fontana raffigurante una donzella a cui gli fu dato il nome di Montagnola. Attraverso un’analisi degli eventi storici che caratterizzarono il periodo della sua realizzazione ed una ricerca iconografica dei particolari con l'utilizzo di foto d'epoca, è stato possibile avanzare una nuova ipotesi sul suo significato storico e simbolico. (24 marzo 2021).

Sul soffitto di una stanza di palazzo Patroni Griffi (De Mattis) a Corato (Ba), vi è un dipinto raffigurante quattro allegorie. Attraverso foto ad alta risoluzione, ingrandimento dei particolari, e confronti iconografici è stato possibile avanzare una nuova ipotesi interpretativa e risalire all’autore dell’opera. (febbraio 2021).

Una nuova ipotesi ricostruttiva ed interpretativa sulle allegorie dei vizi capitali del fregio  angolare di palazzo Catalano (1598) nel centro storico della città di Corato (Ba) in Puglia, attraverso foto ad alta risoluzione, ingrandimento dei particolari, ricostruzioni digitali, confronti iconografici ed illustrazioni a colori. (marzo 2019).

In questo censimento e descrizione dei 57 Trigrammi di San Bernardino, con una ricerca del significato, dell’origine e della loro collocazione, attraverso foto ad alta risoluzione e ingrandimento dei particolari, raccolte in un’ampia galleria fotografica, si vuol sottolineare l’importanza che riveste la conoscenza dei simboli e dei luoghi di un territorio, essi vanno ad aggiungersi a tutti quei rilievi, epigrafi e lapidi che insieme al patrimonio storico-artistico di Corato sono in grado di colmare le lacune che si sono generate nel corso dei secoli. (luglio 2019)

I Titoli presenti nel territorio di Corato, testimoni silenziosi del passato, unici in Italia per forma, dimensione e fattura, sono anche i più belli della Puglia. Furono edificati nel 1606 sulle strade che collegavano Corato con alcuni dei paesi limitrofi, per delimitare l’area del Ristretto Riservato all’agricoltura e per impedire ai pastori abruzzesi, con le loro greggi di pecore, l’accesso a tale area da qualsiasi direzione provenissero, pertanto una forma di tutela della proprietà agricola a 360 gradi. (aprile 2019).

Una nuova ipotesi ricostruttiva della chiave di volta della VIII sala del primo piano di Castel del Monte attraverso foto ad alta risoluzione, ingrandimento dei particolari, ricostruzioni digitali, confronti iconografici e disegni. (giugno 2016).

Il bassorilievo spezzato ed eroso, presente sulla parete nord-est nel cortile del Castel del Monte, è stato oggetto, nel corso degli anni, di numerose interpretazioni. A causa della sua collocazione, a circa 20 m di altezza, non si è mai avuta la possibilità di studiarlo bene da vicino, mentre oggi grazie all’utilizzo di macchine fotografiche digitali ad alta risoluzione sono emersi nuovi particolari interessanti. (marzo 2016).

Sulla facciata della Chiesa Matrice di Corato, in provincia di Bari in Puglia, vi è una lastra di pietra rettangolare con tre archi scolpiti in alto. Nulla rimane del rilievo che, una volta era decorato; pochi frammenti superstiti ai bordi del telaio, tuttavia, permettono di identificare con certezza il rilievo perduto in una rappresentazione de “Il Volo di Alessandro Magno con Grifoni”. (febbraio 2015).