Daniele Curci

Trent’anni dopo il crollo dell’Unione Sovietica sono tante le riflessioni che potrebbero essere fatte intrecciando l’osservazione del passato con quella sul presente, domandandosi che cosa rimane e che cosa è stato lasciato. Ma in un contesto in cui la Storia viene spesso considerata come disciplina evenemenziale e si tende a declinare la dimensione temporale, personale e collettiva, nella dimensione presentistica è forse oggi necessario guardare a quel che la caduta dell’Unione Sovietica non fu: un evento, una parentesi nella Storia ‘destinata' a finire con una cesura netta rispetto a ciò che quella ‘deviazione’ era stata. Difatti molte delle questioni e delle tematiche apparentemente periferiche che la Guerra Fredda celava, come lo jihadismo e il problema del ‘fare i conti con il passato’ in Europa,  sono rimaste irrisolte e lontane dai riflettori fino a che non si sono imposte ai nostri occhi. Questioni che entrano nella più ampia problematica della riconversione e del ripensamento del ruolo degli Stati nel mondo.

The autobiography (1907) of Nat Love
(1854-1921), slave, cowboy and Pullman
porter, is one of the rare cases in African-
American literature where the color line
problem is not present; Love’s focus is
on patriotism and the image of a high
achiever. Through two interpretative
prisms, one referring to Walt Whitman,
the other to Frederick Jackson Turner’s
“Frontier thesis”, the article focuses on
the construction of Love’s identity and
his strict relationship to patriotism. The
article then reads Love as a follower of
Booker T. Washington’s thinking, and
lastly, analyzes Love’s view on slavery
and his use of racist tropes.

Il saggio, prenendo spunto dal recente assalto al Congresso degli Stati Uniti, analizza con una prospettiva storica la crisi all'interno della democrazia americana. La seconda parte analizza gli effetti di questa crisi sul contesto internazionale, mostrando come negli anni della presidenza Trump gli Stati Uniti siano divenuti un faro nel mondo per le democrazie illiberali.

L'articolo analizza con prospettiva storica la narrazione mitica che si è sviluppata a partire dagli anni Sessanta in poi sullo sbarco sulla Luna dell'Apollo 11. Elemento centrale dell'analisi è il concetto di evento, tramite cui viene spiegato il disinteresse che seguì alle missioni Apollo successive.

L'articolo analizza il legame di Woody Guthrie con il socialismo, suggerendo che l'adesione a tale ideologia sia dovuta in parte all'influenza esercitata dagli IWW e in parte perché riteneva il Partito Comunista e i sindacati i migliori strumenti per migliorare la condizione dei lavoratori.

L’articolo è stato pubblicato nella rivista online “C’era una volta l’America” (CISPEA NETWORK) il 13 ottobre 2017.
Prendendo spunto dalla canzone The Old Man Trump creata da Tom Morello, Any di Franco e Ryan Harvey sulla base di alcuni testi di Woody Guthrie su Fred Trump recentemente riscoperti da Will Kaufman, l’articolo propone un'analisi storico-critica sui rapporti tra il folk singer, l’uso politico delle sue canzoni, la politica, la famiglia Trump e la questione afroamericana.

L'articolo analizza l'idealismo e i riferimenti culturali (mito della frontiera, destino manifesto, geremiade) presenti nella retorica di Joe Biden quando ancora era candidato alla presidenza. L'analisi viene fatta con un prisma peculiare: quello della letteratura tramite un confronto con il romanzo di Tim O'Brien "July July" (ed. ita. "Luglio per sempre").

Il saggio analizza, in prospettiva storica, l'evoluzione della Christian Right negli Stati Uniti al fine di analizzare il voto della comunità Amish. In tal senso, lo scritto vuole offrire una duplice analisi. Da un lato, cercare di comprendere come la destra religiosa sia diventata un fattore determinante all'interno del Partito repubblicano. Dall'altro lato, come e se gli Amish possano essere un fattore determinante negli swing states come l'Ohio o la Pennsylvania analizzando le strategie repubblicano volte a catalizzarne il voto.

Tra Parigi e Mosca è in corso un braccio di ferro per il controllo dell’influenza sul Mali, Stato che è considerato centrale per la stabilizzazione dello Sahel. Un suo consolidamento – a fronte di una situazione caratterizzata dalla presenza di gruppi jihadisti che operano travalicando le frontiere, anche sfruttando le crisi politiche presenti nei Paesi saheliani –  potrebbe infatti provocare un effetto domino sugli Stati vicini stabilizzando i flussi migratori, garantendo un maggior controllo sui traffici illegali e una maggiore efficacia nella lotta contro lo jihadismo. Nel confronto tra Francia e Russia un ruolo fondamentale sembrano averlo guadagnato proprio gli jihadisti, specialmente dopo il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan.

Takuba-la nuova missione militare multilaterale a guida francese in Mali-è iniziata a marzo. L'obiettivo è la stabilizzazione del paese africano e di almeno parte della grande regione del Sahel, al fine di regolare i flussi migratori, controllare i traffici illeciti e contrastare il jihadismo. L'operazione coinvolge molti paesi europei.

"Da decenni l'organizzazione della ricerca storica è strutturata sulla fondamentale suddivisione in quattro epoche storiche: Antichità, Medioevo, Età moderna ed Età contemporanea. Tali periodizzazioni, tuttavia, interrompono, di fatto, il corso del tempo, inserendo delle partizioni cronologiche e rendendo la storia molto schematica e convenzionale. In fondo, Marc Bloch (Apologia della storia, 1949) diceva: "noi ci diamo l'aria di distribuire secondo un rigoroso ritmo pendolare, arbitrariamente scelto, realtà alle quali questa regolarità è assolutamente estranea. E' una sfida al buon senso. Naturalmente ne usciamo molto male. Bisogna cercare di meglio". Esse rispondono, inoltre, a un'esigenza eminentemente didattica e, quindi, alla necessità di individuare avvenimenti fondanti memorizzabili."

Convegno "Altri Briganti", Bari, 8-10 marzo 2023
"Il convegno intende rileggere una pagina tornata d'attualità, nel dibattito storiografico e nel discorso pubblico del nostro Paese, alla luce di cronologie e geografie ampie e largamente inedite. Lo scopo è di sottrarre l'oggetto "brigantaggio" sia all'ancoraggio esclusivo con la storia e la cultura del Mezzogiorno sia a quel paradigma eccezionalista alla cui luce lo interpretano diffuse correnti nostalgiche. L'attualizzazione del mito di una presunta resistenza dei briganti del Mezzogiorno, innestata su più antiche tradizioni legate alla figura del bandito sociale, può essere letta come declinazione locale di un revival che a fine Novecento e inizio Duemila ricorre nei prodotti e nelle pratiche culturali diffuse, dalla letteratura alla serialità televisiva, su una scala molto più vasta, internazionale se non tout court globale. Ma anche gli immaginari che circondano il brigantaggio storico e mobilitano più o meno a caldo la sua memoria riflettono questa dinamica di lunghissimo periodo, di fascinazione e insieme avversione per la figura del fuorilegge, più o meno politicizzato, di cui i briganti postunitari costituiscono solo uno dei possibili avatar. Il convegno mira a dimostrare quanto verso questa figura convergano-in maniera non lineare e attraverso una molteplicità caleidoscopica di supporti e contesti di circolazione, tipici della grande trasformazione mediatica sette-ottocentesca e delle sue ramificazioni transnazionali-tutta una serie di altri briganti, fuorilegge di terra e di mare, appartenenti alle più svariate culture e geografie, reali e immaginarie."

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Programme des séminaires du groupe de travail CIMMA, du centre de recherche IMAGER de l'Université Paris - Est Créteil. Les séminaires concernent l'espace anglophone et les relations entre les sphères publique et privée.

Seminar program of the CIMMA working group, part of the IMAGER research center of the University of Paris - Est Créteil. The seminars concern the English-speaking area and the relationship between the public and private spheres.

Programma dei seminari del gruppo di lavoro CIMMA, parte del centro di ricerca IMAGER della università di Paris - Est Créteil. I seminari riguardano l'area anglofona e il rapporto tra sfera pubblica e privata.

Relazione dell'intervento tenuto al seminario dottorale in Studi Storici Università degli Studi di Firenze - Università di Siena (Firenze, 20 maggio 2022). L'intervento cerca di mostrare una lettura problematizzante della concezione e dell'impiego delle canzoni di propaganda scritte da Guthrie durante la Seconda guerra mondiale, concentrandosi sulle figure femminili e i rapporti di genere.

The aim of my thesis is to demonstrate how the power relations between police and military influence -and are influenced by- the international context, with the specific case studies of United States. The theoretical background of my thesis is the Theory of Panopticon, which I apply to the international relations. During the Cold War, the United States tried to fulfill this model that permitted to “check the inside” in order to “control the outside” (and vice versa), while maintaining the balance achieved with the USSR. This theory helps explaining two intertwining process, policing the military and militarization of the police. In the first case, the army would no longer aim conquering new territories, but restoring the international order and maintaining it, as a policeman would do in a city: prevent and re-establish. During the Cold War the policing the military process led to an imbalance of the relations between military and police power in favor of the army, which culminated i...