Discernimento

Il Convegno svoltosi a Roma presso l’Accademia Alfonsiana il 14 e 15 marzo 2018 è stato articolato in due sessioni. Nella prima sono sta- ti trattati i fondamenti del discernimento e nella seconda i suoi luoghi di esercizio. L’appello di Paolo ai cristiani di Roma – «non conformatevi [...] ma lasciatevi trasformare per poter discernere la volontà di Dio» (Rm 12,2) – ha in qualche modo rappresentato l’orizzonte nel quale si è mossa la riflessione, la quale per un verso ha cercato di indagare gli aspetti biblici, antropologici, teologici che entrano in gioco nel di- scernimento; per l’altro di ascoltare due grandi tradizioni spirituali e alcune buone prassi ecclesiali di discernimento.

Sinodalidad Recibido: 3 de febrero de 2021 Aceptado: 14 de febrero de 2021 RESUMEN: La sinodalidad es un camino de discernimiento en común, a la escucha del Espíritu. Es una llamada a la conversión personal, comunitaria y eclesial. También es un camino de conversión espiritual y pastoral. Por ello, la sinodalidad supone y exige actitudes espirituales para su puesta en práctica, que podría resumirse en una espiri-tualidad del «nosotros eclesial» que tiene como objetivo la construcción de un pueblo, una comunidad eclesial fraterna y misionera al servicio del bien común de la sociedad. En este artículo queremos ofrecer algunas reflexiones que nos ayuden a comprender la sinodalidad como un proceso de conversión que nos invita a aprender el arte del discernimiento con el fin de caminar juntos en la Iglesia. PALABRAS CLAVE: Sinodalidad; conversión pastoral; conversión eclesial; discerni-miento; espiritualidad; Iglesia.

Il tema del discernimento, trascurato per molti anni, è ritornato alla ribalta grazie a papa Francesco. Sull'onda di tale rinnovato interesse, offriamo qui a seguire qualche riflessione di taglio biblico nella prospettiva specifica della vita consacrata. In questa seconda parte si ripercorrono alcuni insegnamenti di Mosè, soprattutto nel libro del Deuteronomio, traendone delle indicazioni per il discernimento nella propria vita spirituale. La prima parte di questo articolo è apparsa in Vita Consacrata 56 (2020/2) 101-114.

Il tema del discernimento, trascurato per molti anni, è ritornato alla ribalta grazie a papa Francesco. Sull'onda di tale rinnovato interesse, offriamo qui a seguire qualche riflessione di taglio biblico nella prospettiva specifica della vita consacrata. In questa prima parte si ripercorrono la vita e alcuni gesti di Mosè, traendone delle indicazioni per il discernimento nella propria vita spirituale.

La sinodalità è fra le principali caratteristiche dell’idea di Chiesa che papa Francesco cerca di promuovere. Ospitiamo a questo proposito l’intervento di Nathalie Becquart, religiosa saveriana, ecclesiologa, recentemente nominata sotto-segretaria del Segretariato Generale del Sinodo dei Vescovi, prima donna con diritto di voto nell’assemblea sinodale. La sua riflessione illustra le attitudini umane e spirituali
necessarie a realizzare un’autentica pratica sinodale che, al di là della sua regolamentazione e strutturazione formale, rimane essenzialmente un processo: «La sinodalità non è una strada segnata in partenza. Richiede di aprirsi all’inatteso di Dio che, attraverso l’ascolto degli altri, giunge a toccarci, a scuoterci, a modifi carci interiormente». Essa non può prescindere da «pastori formati alla sinodalità che esercitano un nuovo stile di leadership – che possiamo caratterizzare come una leadership collaborativa –, non più verticale e clericale ma orizzontale e cooperativa».

The authors state the need not only to review pastoral programs and action but also to make discernment the modus operandi of any pastoral praxis, trying to answer not our questions but those that come from God. Therefore, to do not adulterate discernment is necessary to pose the right questions. After considering the opportunities and strengths of our pastoral praxis we should raise the question: What can God want from us? Hence, the article suggests some clues of discernment in several pastoral areas, to conclude with some discoveries and beliefs that may help pastoral workers towards an authentic pastoral of discernment

Più di altri scritti del NT, Luca negli Atti degli Apostoli, ci offre la testimonianza di come lo Spirito Santo abbia guidato la Chiesa apostolica, dirigendo gli itinerari concreti di missionari come ad esempio l’apostolo Paolo. Se è vero che questa consapevolezza di fede, cioè l’ascolto dello Spirito, è una delle colonne portanti della vita della Chiesa di ogni epoca, è altrettanto vero che il discernimento, cioè il secondo aspetto da noi preso in considerazione, è l’arte più difficile che ogni cristiano deve esercitare, apprendendola dalla testimonianza «canonica» della Bibbia.
In particolare, la vicenda narrata da Luca in Atti 6,1 ci ha mostrato come l’intelligente discernimento messo in atto dai Dodici, abbia consentito di rispondere al problema amministrativo della Chiesa gerosolimitana, mediante la creazione di un nuovo ministero, e di come l’assemblea di Gerusalemme descritta da Luca in At 15, venga addirittura considerata dal
teologo gesuita C. Theobald, un «modello evangelico» a cui ispirarsi, in grado di offrire suggerimenti per la prassi sinodale attuale.

More than other NT writings, Luke in the Acts of the Apostles offers us the testimony of how the Holy Spirit guided the apostolic Church, directing the concrete itineraries of missionaries such as the apostle Paul for example. If it is true that this awareness of faith, that is, listening to the Spirit, is one of the pillars of the life of the Church in every age, it is equally true that discernment, that is the second aspect we take into consideration, is art. more difficult that every Christian must practice, learning it from the "canonical" testimony of the Bible.
In particular, the story narrated by Luke in Acts 6: 1 showed us how the intelligent discernment implemented by the Twelve made it possible to respond to the administrative problem of the Jerusalem Church, through the creation of a new ministry, and how the assembly of Jerusalem described by Luke in Acts 15, is even considered by
Jesuit theologian C. Theobald, an "evangelical model" to be inspired by, able to offer suggestions for current synodal practice.
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Partendo dalla metafora del cammino si approfondi-
sce “l’arte di accompagnare” i giovani avendo come pun- to di riferimento soprattutto l’ultimo evento sinodale vis- suto. Quattro passi da fare insieme: il primo aiuta a chia- rie la natura di un accompagnamento al discernimento che prenda sul serio l’ascolto dei giovani; il secondo trat- teggia il profilo degli “accompagnatori di qualità” facen- do eco a quanto si afferma nel Documento finale del Si- nodo; il terzo mostra cosa significa considerare i giovani come locus theologicus per ripensare la vita della Chiesa, ed in particolare nel loro rapporto con la liturgia; il quar- to ed ultimo passo ne suggerisce altri, quelli utili per pro- porre una Pastorale Giovanile nella prospettiva dell’ac- compagnamento.

O presente artigo pretende refletir sobre a relação entre a teologia moral, enquanto saber reflexivo-racional do sentido humano na práxis, e alguns elementos propositivos da exortação pós-sinodal Amoris Laetitia (AL) que atualizam uma busca criativa e corajosa da ética do discernimento na consciência. Parte-se da perspectiva segundo a qual na presente exortação encontram-se categorias próprias da moral fundamental que fomentam uma reinterpretação da moralidade conjugal e familiar, com o intuito de acentuar a centralidade do amor sobre outras perspectivas relacionadas à vida matrimonial. Na verdade, deseja-se ressaltar que o sentido ético da vida cristã está relacionado ao amor e à alegria, dimensões fundamentais do seguimento de Cristo. Portanto, o discernimento, como chave ético-teológica é o itinerário de todo cristão que busca, na sequela Christi, aperfeiçoar-se em todas as suas dimensões.