Scuola Media

[ITA] Il volume è un utile strumento per il ripasso estivo e il consolidamento della lingua inglese durante tutto l'anno. Il lavoro è suddiviso in 7 unità che alternano attività di approfondimento lessicale e grammaticale, ad attività volte ad esercitare le abilità di ascolto, lettura e scrittura.
Un'ultima unità, il Round-up, prevede un ulteriore rapido ripasso di tutto di tutto il materiale proposto nelle 7 unità precedenti. Inoltre, i ragazzi avranno modo di valutare quanto appreso attraverso le pagine del Check Point. Il volume è corredato di un cd audio contenente tutti i dialoghi e le altre attività di comprensione orale.
Teen travellers permette anche di entrare in contatto con la civiltà anglofona, attraverso pagine di cultura che, utilizzando testi e foto originali, mostrano aspetti quotidiani della realtà inglese e americana.

[ENG] This book is a useful tool for summer revision and consolidation of English throughout the year. The work is subdivided into 7 units that alternate in-depth lexical and grammatical activities with activities aimed at practicing listening, reading and writing skills.
A final unit, the Round-up, provides a further quick review of all the material proposed in the previous 7 units. In addition, the students will have the opportunity to evaluate what they have learned through the pages of the Check Point. The book comes with an audio CD containing all the dialogues and other listening comprehension activities.
Teen travellers can also get in touch with the English-speaking civilization, through pages of culture that, using original texts and photos, show everyday aspects of English and American reality.

1. Un bambino bocciato è un bambino ferito. La ferita della bocciatura non deriva da un incidente che gli è occorso come poteva accadere ad un qualunque suo compagno, un incidente le cui cicatrici potrà mostrare a proprio vanto. No. Al contrario la ferita è il marchio di un rifiuto specificamente riservato a lui, un rifiuto senza appello della sua persona.

Con il presente elaborato, realizzato attraverso modalità di ricerca-azione, si è tentato di verificare quali siano gli effetti sui processi di apprendimento e insegnamento legati all'applicazione di modalità basate sul gioco di ruolo e conseguente dibattito. Incrociando le modalità basate sul gioco di ruolo a modalità di insegnamento standard su due percorsi didattici in due classi di 4^ media, si è voluto studiare gli effetti nell'ambito della scuola media su vari aspetti tra cui l'acquisizione delle conoscenze strettamente disciplinari, sviluppo del senso empatico, dello spirito critico e delle capacità di argomentazione. I risultati analizzati hanno permesso di confermare i possibili effetti positivi soprattutto per quanto concerne le capacità di argomentazione e il gradimento da parte degli allievi, mentre senso empatico e senso critico non hanno messo in rilievo sostanziali differenze tra gioco di ruolo e modalità didattiche standard, lasciando supporre la necessità di maggiore tempo e continuità per indurre effetti tangibili su tali competenze.

La mia ricerca parte da una breve storia dell’insegnamento grammaticale e risponde ad
alcuni quesiti sull’effettiva utilità della grammatica e del suo insegnamento. In questo lavoro
suggerisco quale grammatica valga la pena insegnare agli allievi di scuola media (e di scuola
elementare), per poter far sì che alla scuola superiore siano riaffidati i compiti che le sono più
proprî: l’interpretazione critica dei testi e la produzione scritta in tutte le sue varietà
comunicative.
Ad un capitolo più legato alla storia dell’insegnamento grammaticale e alle teorie
didattiche che vi ruotano attorno segue la ricerca vera e propria, che prende le mosse da una
prova d’ingresso sottoposta a tutti gli allievi di prima liceo, da cui emerge che più della metà
degli studenti non possiede le competenze grammaticali minime, incontrando così difficoltà
anche nella comprensione di testi letterari e, soprattutto, nella redazione di testi argomentativi.
Infine, grazie ai questionari sottoposti agli studenti di prima liceo e ai docenti di italiano
della scuola media di Gordola ho rilevato l’assenza degli elementi fondamentali che, secondo le
teorie didattiche più moderne, potrebbero rendere più efficace l’insegnamento grammaticale:
l’insegnamento grammaticale dovrebbe essere funzionale, in tutti gli ordini di scuola, al
conseguimento delle quattro abilità (scrittura, parlato, lettura, ascolto) e ciò è possibile solo se si
programma in maniera “verticale”, armonizzando cioè i curricula dei varî ordini di scuola (dalle
elementari alle superiori).

E la Buona Scuola va alla guerra… Dove va la scuola italiana? Alla guerra… Contemporaneamente alla progressiva privatizzazione e precarizzazione del sistema educativo, si assiste ad un soffocante processo di militarizzazione delle istituzioni scolastiche e degli stessi contenuti culturali e formativi. Come accadeva ai tempi del fascismo, le scuole tornano ad essere caserme mentre le caserme si convertono in aule e palestre per formare lo studente-soldato votato all'obbedienza perpetua. Nelle scuole di ogni ordine e grado si sperimentano comportamenti, percorsi e curricula del tutto subalterni alle logiche di guerra e agli interessi politico-militari e geostrategici interalleati, complici innanzitutto i governi che si alternano alla guida del Paese, gli inamovibili burocrati del Ministero dell'Istruzione e i dirigenti reclutati ormai solo se rigidi osservanti del pensiero neoliberista e militarista imperante.

Con queste linee guida, tratte dalle Indicazioni Nazionali del 2012 e dal QCER, si vuole aiutare il docente di Lingua e Cultura Spagnola della scuola secondaria di I° grado a operare le scelte più idonee per una didattica realmente calibrata sul Livello d'uscita A1, attraverso un ricalibro dei contenuti disciplinari, dei supporti didattici e della prova scritta dell'Esame di Stato.

Comprendere il valore e assumersi la responsabilità di un lavoro “pubblico”. Il graffitismo (writing) è una forma d’arte che attrae moltissimo i ragazzi della scuola Secondaria di I e II grado. Perché? Quale loro esigenza essi sentono espressa? Che cosa li può aiutare a distinguere tra forme compiutamente artistiche e invece il puro sfogo? Come porsi di fronte a questa forma d’arte che sfonda tante delle nostre barriere concettuali e sociali? E che però esprime con grande forza problemi e situazioni di fronte a cui siamo spesso addormentati?
Si vuole proporre un approccio positivo al tema, che ne evidenzi il nucleo di spinta all’autenticità e alla libertà espressiva e che ne giudichi i risultati in termini estetici e di significato comunicato. Un laboratorio collettivo in cui mettersi in gioco
è sempre il banco di prova più vero per rendersi conto dell’effettiva se- rie di difficoltà e responsabilità che questo tipo di arte implica, forse più ancora di altre forme.

[ITA] Dopo Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, anche
in Italia si è cominciato a parlare di letteratura della migrazione, di scrittori migranti, di narrativa nascente, etichette diverse che si riferiscono tutte allo stesso fenomeno.
Nel nostro paese, queste nuove scritture non hanno ricevuto subito l’attenzione che avrebbero meritato, né da parte della grande editoria e dei mass media, né da parte dell’università, fatta eccezione per il comparatista Armando Gnisci che ha iniziato ad interessarsene
fin dal loro primo manifestarsi.
Questo Dossier ha come scopo quello di presentare esperienze didattiche fatte o possibili e si propone di avviare un dialogo diretto con altri insegnanti che, riconoscendo l’importanza di questa letteratura non solo da un punto di vista interculturale ma anche da un punto di vista didattico, ci possono scrivere e inviare le loro esperienze che saranno
pubblicate nella rubrica “Proposte educative”.

[ENG] After France, Great Britain, Germany, Belgium, also in
in Italy, people began to speak of migration literature, of migrant writers, of nascent fiction, different labels that all refer to the same phenomenon.
In our country, these new writings did not immediately receive the attention they deserved, neither from big publishing and mass media, nor from the university, with the exception of the comparatist Armando Gnisci who started to take an interest in them from the very first manifestation.
since they first appeared.
The purpose of this Dossier is to present didactic experiences made or possible and to initiate a direct dialogue with other teachers who, recognising the importance of this literature not only from an intercultural point of view but also from a didactic point of view, can write to us and send us their experiences that will be
published under the heading "Educational Proposals".

L'articolo vuele essere una proposta di riforma scolastica radicale, strutturale e curriculare del sistema scolastico italiano. Per redigere queste riflessioni non ci sono stati previ studi di economia e fattibilità, ma solo buon senso e visione del percorso formativo lineare ed efficace.

In questo capitolo tracciamo il percorso che ha condotto a una nuova campagna di raccolta online di dati concernenti i modi e i luoghi della comunicazione fra gli studenti delle scuole secondarie bergamasche. Il capitolo si configura dunque come una premessa storica e metodologica ai capitoli che seguiranno, nei quali si punterà più decisamente alla discussione dei dati raccolti, assumendo di aver portato a fattor comune in queste prime pagine tutte le considerazioni preliminari all'analisi.
Inoltre, poiché dopo la pubblicazione del nostro primo lavoro relativo alle ricerche del 2009 sulle piazze reali e virtuali (Lazzari & Jacono Quarantino, 2010) siamo stati contattati da numerosi singoli e agenzie impegnati in ricerche simili alla nostra, l'ambizione di queste pagine è anche quella di fornire, sulla base dell'esperienza fin qui maturata, una serie di indicazioni metodologiche e pratiche utili a chi volesse intraprendere una campagna d'indagine dello stesso genere.

Oscuri micro-eventi punteggiano il tessuto ordinario della professione di insegnante. Un commento sibillino a lezione, una reazione inaspettata, una frase sentita nei corridoi, un malinteso, uno sguardo, a volte una parola che resiste all’interpretazione e assume i tratti di un enigma: la macchina blu del prof. Manara che viaggia nel deserto [la voiture bleue de M. Manara qui roule dans le désert, ndT]. Quel giorno, fu il mio nome a diventare un enigma.

https://radicidigitali.eu/2020/03/04/quel-che-resta-della-scuola-une-voiture-bleue-dans-le-desert/

Manuale facilitato e plurilingue di geografia per la prima classe della scuola secondaria di primo grado. Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Romeno, Arabo e Cinese.
A Geographic description of Italy for Secondary school in Italian, English, French, Romanian, Arab and Chinese

1.1  IL CANTO E I "GIOVANI D'OGGI"



Ci sembra opportuno iniziare l'argomento rendendo esplicito il più possibile il punto di vista, l'angolazione da cui si osserva la realtà o meglio una delle realtà di un fenomeno di ampissima portata e di grande attualità come la musica, in questo caso il canto, che ne è l'espressione più naturale, nel suo nuovo rapporto con i "giovani d'oggi". Un’espressione, quest'ultima, che ha avuto sempre significati di contrasto generazionale, di cambiamento, di trasformazione, di variazione rispetto a correnti sistemi sociali. Già al solo confronto dei due termini linguistici, canto - giovani d'oggi, traspare una prima problematicità quasi a presagire tutta la spigolosità della questione: abbiamo al confronto il canto, una pratica umana antichissima, sempre esistita, nelle sue manifestazioni più diverse, nelle sue innumerevoli valenze culturali, sociali ecc. Di contro abbiamo un'espressione come: "I giovani d'oggi" che invece suona all'orecchio come qualcosa che perennemente vuol cambiare, contrastare quello che sembra già accettato e schematizzato. E siamo al punto cruciale: noi tenteremo qui di affrontare quest’argomento partendo dal presupposto che questo contrasto non esiste per niente, semplicemente perché si considera naturale il fatto che una generazione tenda a esprimersi a suo modo, secondo la sua nuova visione delle cose e attraverso tutti i canali che gli sono disponibili, primi fra tutti quelli che gli sono più naturali, venendo anche contro a tutti quegli schemi che possono apparire inadeguati. Il fenomeno, a nostro avviso, è da considerarsi come qualcosa che si ripete continuamente; proviamo solo a immaginare un mondo senza contrasti generazionali, senza lotta tra antico e moderno, tra lo scontato e l'imprevedibile, tra quello che è e quello che potrebbe essere; a parte la noia mortale, probabilmente non avremo avuto la stessa evoluzione, la stessa storia. Senza andare nelle teorie scientifiche, col rischio di appesantire inutilmente l'argomento, penso che basti solo essere convinti del fatto che la spinta innovativa delle nuove generazioni è un fenomeno naturale, assolutamente positivo e innegabilmente utile

Per il Dantedì 2022
Contest per le scuole: gli studenti sono invitati a riscrivere in chiave RAP un episodio della "Commedia" a libera scelta (i e un incontro, la vicenda di un personaggio, ma si può tracciare anche un breve percorso unendo personaggi differenti etc lasciandosi ispirare da quanto svolto da Murubutu e Claver Gold

[ITA] Il volume è un utile strumento per il ripasso estivo e il consolidamento della lingua inglese durante tutto l'anno. Il lavoro è suddiviso in 7 unità che alternano attività di approfondimento lessicale e grammaticale, ad attività volte ad esercitare le abilità di ascolto, lettura e scrittura.
Un'ultima unità, il Round-up, prevede un ulteriore rapido ripasso di tutto di tutto il materiale proposto nelle 7 unità precedenti. Inoltre, i ragazzi avranno modo di valutare quanto appreso attraverso le pagine del Check Point. Il volume è corredato di un cd audio contenente tutti i dialoghi e le altre attività di comprensione orale.
Teen travellers permette anche di entrare in contatto con la civiltà anglofona, attraverso pagine di cultura che, utilizzando testi e foto originali, mostrano aspetti quotidiani della realtà inglese e americana.

[ENG] This book is a useful tool for summer revision and consolidation of English throughout the year. The work is subdivided into 7 units that alternate in-depth lexical and grammatical activities with activities aimed at practicing listening, reading and writing skills.
A final unit, the Round-up, provides a further quick review of all the material proposed in the previous 7 units. In addition, the students will have the opportunity to evaluate what they have learned through the pages of the Check Point. The book comes with an audio CD containing all the dialogues and other listening comprehension activities.
Teen travellers can also get in touch with the English-speaking civilization, through pages of culture that, using original texts and photos, show everyday aspects of English and American reality.

C. LONDERO, Lettera sulla poesia, «l’immaginazione», XXXIV, 307, settembre-ottobre 2018, pp. 45-46.
Cara Margherita, la poesia va letta così com'è. Ma prenditi del tempo, la poesia non ama la fretta: non è un prodotto da supermercato. Ed è al contempo estremamente semplice e complessa, vera e falsa: è strana, la poesia, diversa da tutto.

Il presente contributo nasce dalla volontà dello scrivente di dare una forma organizzata a vissuti e pensieri nati e coltivati nel corso della pluriennale esperienza di lavoro come educatore nella scuola secondaria di primo grado, all'interno di spazi di pratica laboratoriale per alunni con bisogni educativi speciali. I laboratori sono percorsi di carattere pratico, prevalentemente manuali, che si svolgono in orario curricolare e comprendono attività di cucina, lavorazione legno, legatoria, riciclo e cucito creativo, giardinaggio e linguaggi multimediali. L'obiettivo è quello di offrire un'alternativa agli alunni che vivono situazioni di difficoltà in classe e che manifestano la necessità di una proposta formativa alternativa rispetto alle metodologie tradizionali. La forma di report scelta è la narrazione di self study, metodologia dal valore riconosciuto nelle scienze umane, soprattutto in relazione a trattazioni non teoriche ma legate alla condivisione di conoscenze pratiche, maturate attraverso l'esperienza, le quali trovano nella narrazione in prima persona una modalità di condivisione che ne restituisce ricchezza e organicità.