Francesco Fornasieri

Perché oggi una mostra di Congdon? Perché la sua pittura può interessarci ancora? Perché alcune personalità muovono l'intimo? A che cosa chiamano, di che cosa fanno sentire l'appello? Una intensità mai vista prima sgorgava dalle sue parole, la forza di una coscienza del proprio essere colta in azione, in action, non in una serie di sillogismi. Una intensità di materia, di "corpo" pittorico che faceva venire voglia di impastarsi con il colore, con il soggetto, per venirne rifatti, ricostruiti, ricomposti.

As a teacher of art history, I pose question about how drawing practice can lead to more skilful observation of the artworks, and to the connection between artists as they keep in their mind, some sources you can memorise through the drawing practice. That is verified in some of the most popular connoisseurship protagonists: Cavalcaselle, Morelli, Longhi.

Come si pone la figura dell'insegnante nell'era di Google? Come si pone la figura dell'artista nell'era del "complesso di Telemaco"? Che contributo può dare l'arte al problema educativo?

Nel salire al Santuario della Beata Vergine del Soccorso si incontrano alcune cappelle, costruite tra il 1635 e il 1710, occasione di meditazione sulla fede e sulle storie umane e divine che sconvolsero quelli che vi presero parte, attraverso architettura pittura e scultura qui riprendono vita per il pellegrino, per il docente e l'educatore vi sono indicate alcune modalità di interazione, osservazione e immedesimazione utili all'insegnamento o alla introduzione catechetica.

Sant'Abbondio in Como è certamente una meta eccezionale se si vogliono coniugare arte, storia e fede. Si propongono spunti di lettura dell'architettura, dei rilievi e degli affreschi trecenteschi dell'abside, come ipotesi di modalità di introduzione ai misteri della fede cristiana attraverso l'arte.

Nella recente pubblicazione da parte di Fondazione Agnelli dal titolo Le competenze, Una mappa per orientarsi, si traccia una sintesi efficace del dibattito attuale sul tema, dentro il quale albergano molte tensioni e dicotomie. Vorremmo provare a indicare una chiave di lettura che tenta di comporre alcuni divari partendo dall’osservazione di quella “competenza” sui generis che è la creatività.

Al giorno d’oggi osserviamo una progressiva digitalizzazione che corre a velocità esponenziale, mentre la scuola sembra sempre in ritardo sulle trasformazioni del mondo del lavoro. Quali potenzialità della persona sono chiamate in causa da questi fenomeni? Il lavoro portato dentro la scuola può essere l’occasione del loro sviluppo?

Attraverso le figure dei Super Eroi il percorso dei ragazzi può aprirsi a collegamenti con grandi brani di Storia e Geografia del continente Americano e degli Stati Uniti in particolare, guardando dentro al contrasto (ancora in corso) con l’ex Unione Sovietica, al rapporto tra l’Europa del pre e post Muro di Berlino; comprendendo meglio l’attualità geografica, la minaccia del terrorismo (nuovo “nemico esterno” da combattere e perseguitare in tutto il mondo)... fino al tema dell’innovazione tecnologica con Bruce Wayne/Batman (all’avanguardia nella invenzione di congegni di controllo e azione degni della NSA), la “corsa allo spazio” storica e la fantascienza, i viaggi spaziali alla ricerca della vita al di fuori della Terra (Krypton)... In ognuna di queste storie si ritrovano tematiche sociali-culturali-politiche che possono essere meglio comprese dai proprio attraverso qualcosa che non si sospettava inerente allo studio scolastico.

Quanto sia richiesto il lavoro del “designer” non è ancora compreso appieno. Una cultura si vede dalle forme che crea, e le forme che essa crea modi- ficano il pensiero e l’atteggiamento verso la realtà di coloro che ne fanno parte. E non solo in termini di “mode” – che sono l’aspetto più macroscopico ma anche superficiale del problema – ma soprattutto in termini di percezione del valore e del significato delle cose fondamentali per vivere: dalla casa al vestito alla forchetta.

Fare un film infatti è un’attività che apre finestre su ogni campo della realtà, proprio perché esso è “lingua scritta della realtà”, soleva dire Pasolini, cioè il modo più “realistico” che lo sviluppo culturale Occidentale abbia elaborato per raccontare la propria esperienza del mondo. Il film vive di “credibilità”: per fantastica che possa essere la storia che racconta, deve apparire credibile per generare una vera risposta emotiva e di comprensione nello spettatore. Come entrare in questa "realtà nella realtà"?

Pensare in termini puramente visivi. Raccontare una storia per immagini è il lavoro di base del cinema. Per questo ci serviremo di suggerimenti ed esempi tratti dall’esperienza di alcuni registi per delineare la potenzialità didattica di un lavoro foto- grafico concepito come racconto per immagini. Diversamente dalla storia raccontata al cinema, però, si avranno a disposizione solo immagini e per di più senza movimento. Tale limitazione costringe a porsi una domanda: come esprimersi in termini puramente visivi?

Comprendere il valore e assumersi la responsabilità di un lavoro “pubblico”. Il graffitismo (writing) è una forma d’arte che attrae moltissimo i ragazzi della scuola Secondaria di I e II grado. Perché? Quale loro esigenza essi sentono espressa? Che cosa li può aiutare a distinguere tra forme compiutamente artistiche e invece il puro sfogo? Come porsi di fronte a questa forma d’arte che sfonda tante delle nostre barriere concettuali e sociali? E che però esprime con grande forza problemi e situazioni di fronte a cui siamo spesso addormentati?
Si vuole proporre un approccio positivo al tema, che ne evidenzi il nucleo di spinta all’autenticità e alla libertà espressiva e che ne giudichi i risultati in termini estetici e di significato comunicato. Un laboratorio collettivo in cui mettersi in gioco
è sempre il banco di prova più vero per rendersi conto dell’effettiva se- rie di difficoltà e responsabilità che questo tipo di arte implica, forse più ancora di altre forme.

Si propone ai ragazzi un modo di guardare all'arte contemporanea profondamente connesso con il passato e con la loro propria esperienza personale, volto perciò a permettere la lettura e l'immedesimazione con gli autori e le forme anche più lontane dai canoni attraverso i fatti più semplici dell'esistenza: "mind, body, space" (Gormley)

Un'indagine nella storia dell'arte e un laboratorio didattico seguendo il filo di quella creatività che nasce da un dialogo con le possibilità della materia e con un "prompted chance", un caso provocato che conduce ad una immagine più potentemente evocativa.

Technological obsolescence, combined with the automation of work and robotic machinery, in addition to the extreme flexibility of the labor market, support a change in the teaching / learning approaches we have been accustomed to using until now. Contemporary industries, like never before, need to invest in the development of human potential, they must improve "what machines cannot do" because "conscience implies non-calculable ingredients" (PENROSE, 1996). New tasks are needed: increasingly the manual, critical, decision-making, relational, problem solving, teamwork and creative purpose, because even in a world that dominates IT «The unpredictability always seems to come in through the" back door " "" (BÖHLE, 2013).
As underlined by the World Economic Forum, creativity will be in 3rd place in the scale of the most requested skills in 2020. A teaching based on the traditional logical-vertical approach (despite its usefulness) cannot answer problems like creating new solutions by itself ideas, symbols, designs, tools and devices: even the scientific hypothesis develops through the imagination (POLANYI, 1999). What kind of educational vision and learning methods are able to develop creativity? What are the conditions for creativity to occur? On the basis of philosophical and psychological research, three "great instances" have been highlighted in the school's way of thinking and doing:
1) Creativity takes place "in action": actions have power in the restructuring of the mind to prepare it to give life to "ideas".
2) Creativity needs good relationships between adults and students, since in the educational field each product is a "transitional object" (WINNICOTT, 1971), creativity works as a way to define individual identity and is born in actions like risk-taking, proactive behavior, role of initiative in a team, leadership and responsibility, possible only in the presence of a well-developed relationship with adults who are "reliable" and "available".
3) The logical foundation of these statements deals with the problem of anthropological difference: what distinguishes human nature from other living creatures and from artificial intelligence? A different answer to this question leads to a different approach to the whole educational approach. In short, the research shows that creativity resides in an unbridgeable space between action and reaction, impulse and response, a space of contemplation and freedom that is specific to man. These are pivotal concepts of the school object of the case study.
The research outlines these characteristics in order to understand the school's results in terms of employability (over 85% of students after graduation finds work) and in terms of product quality (many of these are sold to private customers or public, or they are winners of competitions), trying to outline also the particular method of the school based on the tasks of the real client, which triggers the cooperation of every subject in the development of the product and vice versa provides the disciplines with a connection of meaning with the "real world ". Tools and new curricula have been developed in collaboration between researcher and school in order to promote this method. Questionnaires were collected on the personal perception of students' creativity, which show a positive self-assessment of their creative potential in a work context for over 50% of them.