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Hasan Andrea Abou Saida
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Hasan Andrea Abou Saida

La penisola italica è da sempre ricca di leggende, tradizioni e miti di fondazione di città da parte di divinità, geni o spiriti della Natura. Dalle origini antiche, il culto degli spiriti naturali, chiamati anche "Piccolo Popolo", era da... more
La penisola italica è da sempre ricca di leggende, tradizioni e miti di fondazione di città da parte di divinità, geni o spiriti della Natura. Dalle origini antiche, il culto degli spiriti naturali, chiamati anche "Piccolo Popolo", era da sempre molto sentito dai nostri avi italici ed era parte integrante e fondamentale della loro spiritualità.
Il solstizio invernale, celebrato tradizionalmente il 21 dicembre, è il punto più oscuro dell'anno, dove vi è il pieno trionfo della Notte. Nella tradizione celtica, il 21 dicembre ha molti nomi ed è chiamato anche Mezz'inverno, Yule o... more
Il solstizio invernale, celebrato tradizionalmente il 21 dicembre, è il punto più oscuro dell'anno, dove vi è il pieno trionfo della Notte. Nella tradizione celtica, il 21 dicembre ha molti nomi ed è chiamato anche Mezz'inverno, Yule o Alban Arthuan. Il termine "Alban" designa le feste di luce, mentre "Arthuan" significa "Artù", rendendo traducibile il nome della festa con "La Luce di Artù". Secondo il folclore, si dice che Re Artù fosse nato il giorno del solstizio d'inverno, associando il mitico Re al dio Lugh, entrambi sovrani spirituali e terreni.
Secondo le leggende popolari e il culto dei santi, il 13 dicembre è uno tra i giorni più importanti e sentiti dell'anno dedicato alla santa vergine Lucia. L'origine della festività però è antecedente al cristianesimo e risale a tempi... more
Secondo le leggende popolari e il culto dei santi, il 13 dicembre è uno tra i giorni più importanti e sentiti dell'anno dedicato alla santa vergine Lucia. L'origine della festività però è antecedente al cristianesimo e risale a tempi remotissimi e ancestrali del nostro passato italico.
Proseguendo nell'esplorazione simbolica ed esoterica del culto dei santi, il 4 Dicembre si festeggia Santa Barbara, la martire cristiana del fuoco. Nel cristianesimo popolare viene venerata per i suoi numerosi patronati: è protettrice dei... more
Proseguendo nell'esplorazione simbolica ed esoterica del culto dei santi, il 4 Dicembre si festeggia Santa Barbara, la martire cristiana del fuoco. Nel cristianesimo popolare viene venerata per i suoi numerosi patronati: è protettrice dei pompieri, artificieri, marinai, artiglieri, genieri, minatori, architetti, muratori, campanari e ombrellai.
Il culto di Sant'Andrea Apostolo è tra uno dei più sentiti e maggiormente diffusi in Europa. La festa è celebrata il 30 Novembre nelle Chiese d'Oriente e d'Occidente ed in Scozia è festa nazionale. Andrea fu il primo apostolo di Gesù... more
Il culto di Sant'Andrea Apostolo è tra uno dei più sentiti e maggiormente diffusi in Europa. La festa è celebrata il 30 Novembre nelle Chiese d'Oriente e d'Occidente ed in Scozia è festa nazionale. Andrea fu il primo apostolo di Gesù Cristo, ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa. E' il santo protettore dei pescatori e dei marinai. Il nome Andrea è di origine greca (da ανδρεία, andreía, che significa "virilità, valore, coraggio"), e si è constatato che la sua presenza fu molto rara tra i nomi giudeo-palestinesi all'epoca di Gesù Cristo.
San Colombano di Bobbio è riconosciuto come uno dei maestri del monachesimo occidentale. Fondò numerosi monasteri e chiese in tutta Europa, contribuendo alla diffusione, in particolar modo, del monachesimo irlandese.
Sant'Omobono, oltre ad essere il patrono e simbolo di Cremona, è il santo protettore dei mercanti, lavoratori tessili e sarti. Secondo la sua agiografia, Omobono Tucenghi fu un sarto e ricco mercante di stoffe vissuto tra il 1150 e il... more
Sant'Omobono, oltre ad essere il patrono e simbolo di Cremona, è il santo protettore dei mercanti, lavoratori tessili e sarti. Secondo la sua agiografia, Omobono Tucenghi fu un sarto e ricco mercante di stoffe vissuto tra il 1150 e il 1197. Intorno ai cinquant'anni decise di dedicarsi interamente alle opere di carità abbandonando le sue imprese, e per questo venne ostacolato dalla moglie e dai figli. In tutta la sua vita si dedicò ad opere di bene e distribuì grandi elemosine: secondo la leggenda infatti il suo borsello era sempre pieno di monete e non si svuotava mai ad opera della Provvidenza divina. Per queste doti, divenne un cittadino molto popolare ed amato, leggendario nella sua levatura morale e nella sua bontà d'animo.
L'origine delle festività e dei riti del mondo contadino cremonese si può ricercare negli usi e costumi degli antichi popoli presenti in questo luogo migliaia di anni fa. Molto prima della conquista e creazione della colonia romana nel... more
L'origine delle festività e dei riti del mondo contadino cremonese si può ricercare negli usi e costumi degli antichi popoli presenti in questo luogo migliaia di anni fa. Molto prima della conquista e creazione della colonia romana nel 218 a.C., nel territorio dove ora sorge Cremona vivevano i Celti, una popolazione indoeuropea proveniente dall'Asia minore e giunta in Europa attorno al 3500 a.C. I Celti erano composti da molte tribù, e alcuni di loro detti Insubri si stanziarono nella Valle del Po tra il V e il IV sec. a.C. Ma prima ancora dei Celti, questa zona era abitata da un'altra popolazione, i Liguri, i veri nativi italici. Della presenza ligure in Padania rimane molto poco, soprattutto sono i lacerti linguistici. Il suffisso 'ona' infatti ci da una conferma della effettivo insediamento dei Liguri nel cremonese. Di solito i suffissi sono quelli che terminano in 'asco', Livrasco, Porcellasco, Marasco. Non è difficile pensare infatti che questi due popoli si siano scambiati conoscenze dando alla luce una tradizione comune di riti e celebrazioni. La spiritualità dei nostri avi, sia Celti che Liguri, era basata sui cicli della Natura, sull'alternarsi delle stagioni e sui movimenti ed influenze celesti. L'uomo antico viveva in stretta simbiosi con Madre Natura da cui dipendeva, e dalla quale inconsapevolmente dipende ancora oggi. In questo articolo, si cercherà di riscoprire le antiche radici celtiche delle tradizioni cremonesi, al fine di capire meglio i profondi significati di certe festività e ritualità tuttora ancora presenti nella nostra vita e società.
La fundación de la ciudad y su oráculo tuvo lugar en tiempos antiquísimos, mucho antes de lo que los autores griegos nos han dicho en sus escritos. Allí estaba el complejo sagrado vinculado al Santuario del dios solar Apolo, donde durante... more
La fundación de la ciudad y su oráculo tuvo lugar en tiempos antiquísimos, mucho antes de lo que los autores griegos nos han dicho en sus escritos. Allí estaba el complejo sagrado vinculado al Santuario del dios solar Apolo, donde durante siglos el oráculo fue venerado y consultado no sólo por los griegos, sino también por muchos otros pueblos.
La creencia de que el alma puede reencarnarse muchas veces en tantos cuerpos no solo es exclusiva de los cultos y las filosofías orientales, sino que también ha estado presente en la antigüedad en el continente europeo y en la tradición... more
La creencia de que el alma puede reencarnarse muchas veces en tantos cuerpos no solo es exclusiva de los cultos y las filosofías orientales, sino que también ha estado presente en la antigüedad en el continente europeo y en la tradición esotérica occidental
Per più di mille anni, Delfi fu un luogo sacro della "ierogamia", dell'unione tra il dio del cielo Urano e della terra Gea. La fondazione della città e del suo oracolo ebbe luogo in tempi antichissimi, molto prima di quanto ci abbiano... more
Per più di mille anni, Delfi fu un luogo sacro della "ierogamia", dell'unione tra il dio del cielo Urano e della terra Gea. La fondazione della città e del suo oracolo ebbe luogo in tempi antichissimi, molto prima di quanto ci abbiano riferito gli autori greci nei loro scritti. Qui sorgeva il complesso sacrale connesso con il Santuario del dio solare Apollo, dove per secoli l'oracolo fu venerato e consultato non solo dai Greci, ma anche da numerosi altri popoli.
La credenza che l'anima si possa reincarnare molte volte in altrettanti corpi non è unicamente esclusiva dei culti e filosofie orientali, ma è stata presente in antichità anche nel continente europeo e nella tradizione esoterica... more
La credenza che l'anima si possa reincarnare molte volte in altrettanti corpi non è unicamente esclusiva dei culti e filosofie orientali, ma è stata presente in antichità anche nel continente europeo e nella tradizione esoterica occidentale.
Tesi sullo studio, analisi, diagnosi e intervento del "De re anatomica" di Realdo Colombo, uno dei piú importanti testi medici prodotti da maestri patavini tra il Cinque e il Seicento. Successore del Vesalio sulla cattedra di Anatomia... more
Tesi sullo studio, analisi, diagnosi e intervento del "De re anatomica" di Realdo Colombo, uno dei piú importanti testi medici prodotti da maestri patavini tra il Cinque e il Seicento.
Successore del Vesalio sulla cattedra di Anatomia dello Studium di Padova (1544) e professore poi in quello di Pisa, Realdo Colombo (Cremona, 1510-15 ca. - Roma, 1559) si trasferisce sin dal 1548 a Roma nell’intento di dar vita a un trattato che ambisse non tanto a competere con Galeno, o piuttosto ad affossarlo definitivamente, quanto a superare e vincere – con l’ausilio, per le progettate tabulæ, del colà vivente « primo pittor del mondo » : Michelangelo – il monumentale capolavoro dello stesso Vesalio, il De humani corporis fabrica. Nacque cosí il De re anatomica, che vide la luce nell’estate del 1559 a Venezia, presso Nicolò Bevilacqua, nella stagione medesima in cui il suo autore incontrava la morte. Lo stile chiaro e semplice, l’efficacia dell’argomentazione, l’originale impostazione epistemologica e le numerose novità anatomiche che riporta garantirono al libro, pur nell’assenza d’ogni pictura, uno straordinario successo in tutta Europa: già tre anni dopo la princeps (in-folio) il trattato veniva riedito a Parigi dal Gillius, dal Wechelus e dal Foucherius.
Questo lavoro è diviso in diverse fasi: la progettazione, le indagini diagnostiche, la scelta della legatura e lo studio comparativo su tutti gli esemplari del libro presente nelle biblioteche italiane, ed infine l'intervento di restauro vero e proprio.
Uno studio, analisi, diagnosi e intervento di restauro di uno dei più importanti testi medici prodotti da maestri patavini tra il Cinque e il Seicento. Successore del Vesalio sulla cattedra di Anatomia dello Studium di Padova (1544) e... more
Uno studio, analisi, diagnosi e intervento di restauro di uno dei più importanti testi medici prodotti da maestri patavini tra il Cinque e il Seicento. Successore del Vesalio sulla cattedra di Anatomia dello Studium di Padova (1544) e professore poi in quello di Pisa, Realdo Colombo (Cremona, 1510-15 ca. - Roma, 1559) si trasferisce sin dal 1548 a Roma nell’intento di dar vita a un trattato che ambisse non tanto a competere con Galeno, o piuttosto ad affossarlo definitivamente, quanto a superare e vincere – con l’ausilio, per le progettate tabulæ, del colà vivente « primo pittor del mondo » : Michelangelo – il monumentale capolavoro dello stesso Vesalio, il De humani corporis fabrica. Nacque cosí il De re anatomica, che vide la luce nell’estate del 1559 a Venezia, presso Nicolò Bevilacqua, nella stagione medesima in cui il suo autore incontrava la morte. In questo lavoro vengono descritte le varie fasi quali  il progetto di restauro, le indagini diagnostiche, la scelta della legatura con uno studio comparativo di tutti gli esemplari del volume presenti in Italia, ed infine l'intervento di restauro vero e proprio.