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Tsao Cevoli
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Tsao Cevoli

Contributo pubblicato nel quattordicesimo numero (XIV, 2022) della rivista "Archeomafie. Open Access Journal of Cultural Heritage Protection"
Research Interests:
Editoriale del quattordicesimo numero della rivista Archeomafie.
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Contributo pubblicato nel tredicesimo numero (XIII, 2021) della rivista "Archeomafie. Open Access Journal of Cultural Heritage Protection"
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Editoriale del tredicesimo numero della rivista Archeomafie
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T. Cevoli, A statue of unknown origin by Praxiteles. Apollo Sauroktonos in the Cleveland Museum of Art, Themes in Archaeology 2021, 5(3), p. 387-398. On June 22, 2004, the Cleveland Museum of Art announced the acquisition of a bronze... more
T. Cevoli, A statue of unknown origin by Praxiteles. Apollo Sauroktonos in the Cleveland Museum of Art, Themes in Archaeology 2021, 5(3), p. 387-398.

On June 22, 2004, the Cleveland Museum of Art announced the acquisition of a bronze statue, Apollo Sauroctonos, already known to scholars from numerous copies of the Roman period. Unlike the other examples, this one is not in marble, but in bronze: it could be the original bronze work by Praxiteles. Regarding the provenance of the statue, the official version provided by the seller and the buyer is not very convincing and lacks the support of documentary evidence. Equally unacceptable are the statements made by technicians on the basis of scientific analyses of which data, methods and procedures remain unknown. Almost 20 years after the acquisition of the statue, there are many points which the Cleveland Museum of Art has never made clear and which could dispute the legality of the American museum's possession.
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Contributo pubblicato nel dodicesimo numero (XII, 2020) della rivista "Archeomafie. Open Access Journal of Cultural Heritage Protection", dedicato alla memoria del magistrato Paolo Giorgio Ferri. ARCHEOMAFIE. Rivista dell’Osservatorio... more
Contributo pubblicato nel dodicesimo numero (XII, 2020) della rivista "Archeomafie. Open Access Journal of Cultural Heritage Protection", dedicato alla memoria del magistrato Paolo Giorgio Ferri.

ARCHEOMAFIE. Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. Direttore Responsabile: Tsao T. Cevoli. Coordinatore di Redazione: Lidia Vignola. e-mail: redazione@archeomafie.org. Edizione a cura di Liberarcheologia (edizioni@liberarcheologia.it), Piazza S. Maria La Nova 12, 80134, Napoli. Proprietà letteraria riservata.

“Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).

Napoli 2020. Stampa in proprio. ISSN: 2036-4539.
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Editoriale del dodicesimo numero della rivista Archeomafie, dedicato alla memoria del magistrato Paolo Giorgio Ferri, scomparso il 14 giugno 2020.
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Contributo pubblicato nel numero XI, 2019, della Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche... more
Contributo pubblicato nel numero XI, 2019, della Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
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Editoriale dell'undicesimo numero della rivista Archeomafie, dedicato alla memoria dell'archeologo Sebastiano Tusa, tragicamente scomparso il 10 marzo 2019.
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Per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e delle sue rotte commerciali, la Sicilia è stata il crocevia di innumerevoli popoli e civiltà, che succedendosi nel corso dei secoli e dei millenni hanno prodotto un patrimonio... more
Per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e delle sue rotte commerciali, la Sicilia è stata il crocevia di innumerevoli popoli e civiltà, che succedendosi nel corso dei secoli e dei millenni hanno prodotto un patrimonio culturale estremamente ricco, vario e diffuso su tutta l’isola. Una straordinaria bellezza e ricchezza culturale che ha reso la Sicilia sempre oggetto di ammirazione, ma al contempo anche preda di distruzioni e saccheggi di beni archeologici, artistici e culturali, che hanno spesso trovato terreno fertile nella cronica carenza di effettivo controllo del territorio da parte delle istituzioni e, viceversa, la radicata e capillare presenza delle organizzazioni criminali di stampo mafioso....
Eufronio e la diplomazia culturale italiana bipartisan: i casi MET e Shelby White, contributo pubblicato nel numero X, 2018, della Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro... more
Eufronio e la diplomazia culturale italiana bipartisan: i casi MET e Shelby White, contributo pubblicato nel numero X, 2018, della Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). VERSIONE CORRETTA.
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Editoriale del decimo numero della rivista Archeomafie, dedicato alla memoria di Simona Minichino.
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nota al nono numero della rivista Archeomafie, dedicata alla memoria del generale Roberto Conforti.
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Nota all'ottavo numero della rivista Archeomafie
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In Greece, the archaeological excavations on the island of Salamis, near Athens, provide new data about the relations between Mycenaean and other peoples of the Mediterranean, and about the end of the Mycenaean civilization. One of the... more
In Greece, the archaeological excavations on the island of Salamis, near Athens, provide new data about the relations between Mycenaean and other peoples of the Mediterranean, and about the end of the Mycenaean civilization. One of the most significant archaeological finds is a metal plate from a defensive armor, of a type not used in the Greek world and used, however, in the Εastern Mediterranean, especially in Egypt. It is particularly important for an inscription with the name of the Pharaoh Ramses II (1279-1212 BC), which offers us another element for the dating of the archaeological site and also poses interesting historical questions. We know that Ramses II at the Battle of Kadesh against the Hittite Empire in 1274 BC used mercenary warriors, Mycenaean and others. There are several possible explanations of its presence at Salamis, opening up interesting thoughts on the political, commercial and military relations in the Eastern Mediterranean, especially between Greece and Egypt, at the end of the Bronze Age.
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Tsao Cevoli, Nicola Meluziis, La Via Consolare Campana Puteolis Capuam: lo stato della conoscenza e della tutela. Attraverso la zona dei Campi Flegrei, in Campania, si dipanava in epoca romana la Via Consolare Campana, realizzata tra la... more
Tsao Cevoli, Nicola Meluziis, La Via Consolare Campana Puteolis Capuam: lo stato della conoscenza e della tutela.

Attraverso la zona dei Campi Flegrei, in Campania, si dipanava in epoca romana la Via Consolare Campana, realizzata tra la fine dell’età repubblicana e i primi secoli dell’età imperiale per connettere la costa campana con l’entroterra. Ma soprattutto questa via, accordandosi alla via Appia all’altezza di Capua, metteva in comunicazione Roma con uno dei porti principali dell’Italia antica, quello di Puteoli, e con altre importanti località della costa campana che, all’epoca, rivestivano una grande importanza commerciale, militare e come luogo di otium prediletto dalle classi dominanti di Roma.
Nonostante alcuni edifici monumentali, emergendo dal terreno per le loro notevoli dimensioni, fossero già noti da alcuni secoli, e nonostante diversi tentativi di ricerca, meritori ma parziali ed isolati, fatti nei decenni passati, manca ancor oggi sia una precisa conoscenza e visione d’insieme dell’intero percorso viario, sia una efficace politica di tutela e fruizione del suo patrimonio archeologico, costantemente minacciato dalla speculazione edilizia e dalla carenza di adeguati interventi di conservazione.
Lo stato della tutela dei resti della Via Consolare Campana e dei suoi monumenti, di fronte ai problemi legati in particolare all'incalzante speculazione edilizia degli ultimi decenni, costituiscono, per questo, un caso di studio emblematico per valutare la reale incisività delle normative e delle strategie di conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico messe in atto dal nostro Paese nel corso degli ultimi decenni.
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Nota al Settimo Numero della Rivista Archeomafie
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Pompei finisce sempre per diventare agli occhi del mondo l’emblema dell’Italia, delle sue ambizioni e delle sue contraddizioni, lo specchio fedele dei suoi pregi e dei suoi difetti, l’inevitabile riflesso di ciascuna fase storica e... more
Pompei finisce sempre per diventare agli occhi del mondo l’emblema dell’Italia, delle sue ambizioni e delle sue contraddizioni, lo specchio fedele dei suoi pregi e dei suoi difetti, l’inevitabile riflesso di ciascuna fase storica e politica che il Paese attraversa.
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I traffici illeciti di antichità ed il saccheggio del patrimonio culturale italiano tra entità effettiva del fenomeno criminale e percezione attenuata da parte della collettività.
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Un frammento di pittura parietale di provenienza ignota, raffigurante due uccelli che si abbeverano ad una fontana, in un'ambientazione da giardino, è stato posto in vendita dalla galleria d’arte Phoenix Ancient Art S.A., già nota per... more
Un frammento di pittura parietale di provenienza ignota, raffigurante due uccelli che si abbeverano ad una fontana, in un'ambientazione da giardino, è stato posto in vendita dalla galleria d’arte Phoenix Ancient Art S.A., già nota per numerose vicende giudiziarie legate a traffici internazionali di reperti archeologici e opere d’arte.
Lo stile e il tema della raffigurazione, in particolare l’osservazione dei dettagli in essa rappresentati in modo abbastanza realistico (tre specie di uccelli, altrettante va-rietà di piante ed un labrum), grazie alla possibilità di confronto e di identificazione con animali, piante e oggetti reali, permettono di inquadrare la produzione della pittura in un ambiente come quello dell’Italia meridionale.
Le caratteristiche stilistiche e funzionali del dipinto, inoltre, presentano un’interessante analogia con le pitture dei giardini e dei viridaria delle ville romane dell’area vesuviana, in particolare con quelle di Oplontis. Considerato, inoltre, che tale territorio è stato oggetto di ripetute e documentate attività di scavi clandestini, si potrebbe ipotizzare una provenienza del frammento di pittura parietale da tale contesto.
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L'analisi comparata dei dati emersi da due Censimenti Nazionali condotti dall’Associazione Nazionale Archeologi dei dati della Direzione Generale per le Antichità del MiBACT, restituiscono un quadro sconcertante del mondo del lavoro nel... more
L'analisi comparata dei dati emersi da due Censimenti Nazionali condotti dall’Associazione Nazionale Archeologi dei dati della Direzione Generale per le Antichità del MiBACT, restituiscono un quadro sconcertante del mondo del lavoro nel settore dell’archeologia in Italia e nello specifico in Emilia Romagna, presa come caso di studio. Ad sistema pubblico che assorbe una percentuale assolutamente minima delle risorse umane del settore corrisponde un sistema privato finora incapace di garantire agli archeologi italiani una continuità lavorativa ed una soglia di reddito accettabili. Complessivamente il nostro Paese appare, dunque, incapace di impiegare adeguatamente, pur avendone fortemente bisogno per far fronte alle esigenze reali della tutela del patrimonio archeologico e culturale, le elevate professionalità prodotte dal sistema universitario con alti costi per le famiglie italiane e per la collettività. Ciò non si traduce solo in una cronica dispersione di risorse intellettuali dopo anni di formazione universitaria di alto livello, ma anche in una generale inefficacia delle politiche di tutela del patrimonio archeologico nella loro concreta e quotidiana attuazione.
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Il turismo e la fruizione del patrimonio culturale rappresentano in generale un fattore di tutela del patrimonio stesso, in quanto attività economicamente produttive, sia direttamente che indirettamente (attraverso l’indotto) ed in... more
Il turismo e la fruizione del patrimonio culturale rappresentano in generale un fattore di tutela del patrimonio stesso, in quanto attività economicamente produttive, sia direttamente che indirettamente (attraverso l’indotto) ed in particolare produttrici di reddito in parte investito o potenzialmente investibile nelle politiche di conservazione del patrimonio culturale stesso che ha generato tale reddito. Il movimento dei flussi turistici all’interno di un’area archeologica rappresenta, tuttavia, indubbiamente anche un fattore di degrado delle evidenze archeologiche.
Nel presente contributo, attraverso la raccolta e l’analisi di diversi dati, si analizza come il movimento e il comportamento dei flussi turistici all’interno di un’area archeologica come Pompei possa rappresentare un fattore di degrado delle evidenze archeologiche, in particolare di quelle più sensibili, come le superfici parietali con decorazioni pittoriche e le pavimentazioni musive.
Pompei con i suoi circa 2.500.000 visitatori annui rappresenta, infatti, un caso di studio esemplare per osservare ed analizzare il movimento dei flussi turistici, i comportamenti potenzialmente dannosi per il patrimonio archeologico da parte del pubblico, i danni prodotti e teorizzare gli strumenti di gestione da mettere in atto nella governance dei flussi turistici, per ridurre al minimo tale azione antropica di degrado.
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Il 22 giugno 2004 il Cleveland Museum of Art annunciava l'acquisto dalla galleria d'arte Phoenix Ancient Art S.A. di una statua di bronzo che potrebbe essere l'originale Apollo Sauroctonos realizzato da Prassitele nel IV sec. a.C. La... more
Il 22 giugno 2004 il Cleveland Museum of Art annunciava l'acquisto dalla galleria d'arte Phoenix Ancient Art S.A. di una statua di bronzo che potrebbe essere l'originale Apollo Sauroctonos realizzato da Prassitele nel IV sec. a.C.

La versione ufficiale sulla provenienza dell'opera, basata su analisi condotte dai tecnici dello stesso museo, sostiene che la statua è stata scavata forse più di 100 anni fa ed è possibile anche fino a 500 anni fa e si trovava in un giardino privato nella Germania orientale da molto prima della Seconda Guerra Mondiale. Tale versione dei fatti, che renderebbe legittimo il possesso dell'opera da parte del museo americano, contiene una serie di incongruenze e punti oscuri, e risulta complessivamente poco attendibile. Inoltre i proprietari della Phoenix Ancient Art S.A. che ha venduto l'opera al Cleveland Museum of Art risultano già condannati in passato in Egitto e negli Stati Uniti per reati legati ai loro traffici internazionali di antichità.

La frettolosa rimozione da parte dai tecnici del Museo d'Arte di Cleveland di patina e residui presenti sulla superficie e all'interno della statua ha forse compromesso ogni possibilità di reperire prove dirette sulla reale provenienza dell'opera. Dai dati archeologici e dalle fonti letterarie possiamo, tuttavia, ricavare alcune informazioni utili a far luce sulla questione.

Attraverso le testimonianze di Plinio il Vecchio, Quinto Orazio Flacco e M. Valerio Marziale e di altri autori successivi, come Paolo Diacono e Procopio di Cesarea, si avanza l'ipotesi che all'epoca di Ottaviano Augusto la statua si trovasse a Roma, presso il Tempio di Apollo o la casa di Augusto sul Palatino, che sia stata portata via da Roma o nel 410 d.C. durante l'invasione di Alarico o nel 455 d.C. durante l'invasione di Genserico. In entrambi i casi le fonti riportano che le navi che dovevano portare il bottino verso Cartagine fecero naufragio.

Si ricorda, a tal proposito, che nel Canale di Sicilia, nel 1997, 1998 e 1999 furono pescati diversi frammenti di un Satiro Danzante e di altre statue. Si avanza, dunque, l'ipotesi che l'Apollo Sauroctonos possa in realtà provenire dalle acque italiane, forse dallo stesso contesto delle altre statue citate.

Si critica, di conseguenza, l'accordo sottoscritto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel novembre 2008 con il Cleveland Museum of Art, che prevede la restituzione all'Italia di 14 reperti archeologici in cambio di una collaborazione e del prestito di altre opere da parte dell'Italia. L'accordo sembra, infatti, trascurare del tutto il caso dell'Apollo Sauroctonos, benché già segnalato sin dal 2004 dall'Osservatorio Internazionale Archeomafie alle autorità italiane. Gli accordi firmati negli ultimi anni dall'Italia con i musei stranieri, finiscono, infatti, paradossalmente per avvantaggiare quei musei che adottano pratiche eticamente scorrette, che a loro volta alimentano scavi clandestini e traffici illecito di antichità, rispetto ai musei che optano per una corretta deontologia degli acquisti.

Si riporta, in conclusione, la proposta già avanzata dall’Osservatorio Internazionale Archeomafie nel 2005 di istituire una Commissione di esperti italiani e chiedere al Museo di Cleveland di consentirne l’accesso alla statua per effettuare esami ed analisi di laboratorio finalizzate ad appurarne la reale provenienza.
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Intervento al Workshop Internazionale “Quale futuro per l'archeologia?”, Dipartimento Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Reale Istituto Neerlandese, Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica... more
Intervento al Workshop Internazionale “Quale futuro per l'archeologia?”, Dipartimento Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Reale Istituto Neerlandese, Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, Roma 4-5 dicembre 2008.
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Le scelte di conservazione dell'antico in fondo non risentono ancora di un pregiudizio estetico?
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Quanti dati e reperti archeologici perdiamo quotidianamente per il continuo stillicidio degli scavi clandestini? Quello che vediamo è solo la punta dell'iceberg.
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Il "Vratsa Survey Project" è un progetto di ricerca archeologica promosso dall'International Research Center for Environment and Cultural Heritage e dalla "Khan Kubrat" Foundation con l'autorizzazione e la supervisione scientifica del... more
Il "Vratsa Survey Project" è un progetto di ricerca archeologica promosso dall'International Research Center for Environment and Cultural Heritage e dalla "Khan Kubrat" Foundation con l'autorizzazione e la supervisione scientifica del competente Museo Storico di Vratsa e con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica per le Province di Salerno e Avellino.

Si tratta della prima Missione Archeologica italiana in Bulgaria e una delle prime missioni archeologiche straniere avviatesi nel paese dopo il suo ingresso nell'Unione Europea nel 2007.

La missione è finalizzata al censimento e alla conoscenza dello stato del patrimonio archeologico e all'individuazione di nuovi siti archeologici nell'area nord-occidentale della Bulgaria, un'area particolarmente esposta al fenomeno degli scavi clandestini, ed è consistita in un'attività ricognitiva nei pressi di due siti archeologici in corso di scavo da parte degli archeologi bulgari: l'insediamento neolitico di Ohoden e il castrum tardoantico di Vratsa.
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Una rete di commerci illeciti ha portato nei decenni scorsi centinaia di migliaia di opere d'arte e reperti archeologici dall'Italia a musei stranieri, come il Getty Museum, che oggi possiede circa 44.000 opere d'arte e reperti... more
Una rete di commerci illeciti ha portato nei decenni scorsi centinaia di migliaia di opere d'arte e reperti archeologici dall'Italia a musei stranieri, come il Getty Museum, che oggi possiede circa 44.000 opere d'arte e reperti archeologici greci, romani ed etruschi, quasi tutti classificati ufficialmente come "di provenienza sconosciuta" ed in realtà provenienti dall'Italia, dalla Grecia e da altri paesi dell'area mediterranea.

Curatori e fornitori del Getty Museum sono stati recentemente al centro di indagini internazionali, che hanno dimostrato la provenienza illecita ed il funzionamento del "sistema di approvvigionamento" delle opere d'arte. Le opere non passavano mai direttamente dalle mani dei tombaroli a quelle dei curatori del museo americano, ma attraverso una serie di passaggi, come commercianti d'arte (come Giacomo Medici, Robin Symes, Chrìstos Michailidis e altri) e vendite all'asta, in modo da far perdere le tracce della loro provenienza illecita. Tutte le persone coinvolte in questo sistema erano consapevoli della loro provenienza da scavi clandestini.
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Tsao Cevoli, Accessibilità dei dati e libertà di ricerca in archeologia: utopia o diritto? ABSTRACT Il contributo esamina lo stato attuale dell’accessibilità dei dati e della libertà di ricerca in archeologia nel nostro Paese,... more
Tsao Cevoli, Accessibilità dei dati e libertà di ricerca in archeologia: utopia o diritto?

ABSTRACT

Il contributo esamina lo stato attuale dell’accessibilità dei dati e della libertà di ricerca in archeologia nel nostro Paese, partendo dalla rilettura delle considerazioni fatte negli ultimi decenni da alcuni dei massimi esponenti del mondo accademico italiano sul sistema di tutela e di gestione dei beni culturali vigente. Osservazioni molto critiche, a tratti quasi feroci, che rivelano il profondo malessere dell’archeologia italiana e il mai sanato conflitto tra i suoi tre attori: le Soprintendenze archeologiche, le Università e gli archeologi non strutturati in nessuno dei due altri soggetti, definiti alternativamente “liberi professionisti”,  “collaboratori esterni” o semplicemente “soggetti”.
Si prendono in esame, poi, gli ostacoli di natura burocratica, giuridica, economica e le prassi che di fatto limitano in Italia la libertà di studio e di pubblicazione dei dati in archeologia e che determinano la situazione di emarginazione scientifica degli archeologi non strutturati, quasi sempre estromessi dalla pubblicazione dei dati di scavo: situazione in gran parte imputabile, oltre che alla generale incapacità di aprirsi alle nuove generazioni tipica del mondo scientifico italiano, al passaggio progressivamente avvenuto nel nostro Paese, dalla fine degli anni ‘70 ad oggi, da un’ “archeologia di stato” ad un’archeologia in cui gli attori percentualmente di gran lunga predominanti sono ormai gli archeologi non strutturati, i quali operano in un mercato privato che il legislatore non ha mai provveduto a regolamentare, non avendo mai preso atto di tale cambiamento.
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L’elmo “a zanne di cinghiale” conobbe un’ampia diffusione in tutto il mondo miceneo. Nel complesso di testimonianze iconografiche che possediamo, riscontriamo in esso alcuni elementi stabili e caratterizzanti, costanti nello spazio e nel... more
L’elmo “a zanne di cinghiale” conobbe un’ampia diffusione in tutto il mondo miceneo. Nel complesso di testimonianze iconografiche che possediamo, riscontriamo in esso alcuni elementi stabili e caratterizzanti, costanti nello spazio e nel tempo. Vi sono, però, anche numerose varianti formali e strutturali, riferibili a vari fattori, tra cui quello geografico. In particolare a Creta la frequenza statistica rispetto alla Grecia continentale di alcune variabili, tra cui il cimiero a corna d'ariete, ci permette di ipotizzare l'esistenza di una "variante cretese" dell’elmo miceneo a zanne di cinghiale.
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Quattordicesimo numero di "Archeomafie", rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, in collaborazione con Liberarcheologia e con Simera LAB. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. Piazza S. Maria... more
Quattordicesimo numero di "Archeomafie", rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, in collaborazione con Liberarcheologia e con Simera LAB. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. Piazza S. Maria La Nova 12, 80134, Napoli. e-mail: redazione@archeomafie.org. Coordinatore di Redazione: Lidia Vignola. Direttore Responsabile: Tsao T. Cevoli. ISSN: 2036-4539.

“Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
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Stati Uniti, 22 giugno 2004. Il Cleveland Museum of Art annuncia l’acquisto di un’antica statua greca di bronzo raffigurante il dio Apollo. Forse è l’unica opera originale di bronzo giuntaci del grande scultore greco Prassitele. È uno dei... more
Stati Uniti, 22 giugno 2004. Il Cleveland Museum of Art annuncia l’acquisto di un’antica statua greca di bronzo raffigurante il dio Apollo. Forse è l’unica opera originale di bronzo giuntaci del grande scultore greco Prassitele. È uno dei più sensazionali acquisti mai fatti da un museo americano. Da dove è sbucato un capolavoro del genere? Come è finito a Cleveland? Con le armi dell’archeologia ed uno spirito da detective della storia cercheremo di ricostruire le vicende della statua, dalle mani del suo geniale artefice a quelle dei curatori del museo americano, attraverso un intricato labirinto di depistaggi, inganni e bugie, popolato da una miriade di saccheggiatori antichi e moderni, trafficanti senza scrupoli e criminali dal colletto bianco, in un lungo viaggio attraverso il tempo, alla difficile ricerca della verità.

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“Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
Indice generale (2009-2021) della rivista "Archeomafie". Open Access Journal of Cultural Heritage Protection, rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con Simera LAB,... more
Indice generale (2009-2021) della rivista "Archeomafie". Open Access Journal of Cultural Heritage Protection, rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con Simera LAB, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. Direttore Responsabile: Tsao T. Cevoli. Coordinatore di Redazione: Lidia Vignola. e-mail: redazione@archeomafie.org. Edizione a cura di Liberarcheologia (edizioni@liberarcheologia.it), Piazza S. Maria La Nova 12, 80134, Napoli.
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Archeomafie. Open Access Journal of Cultural Heritage Protection, 2020 Numero XII (2020) della rivista Archeomafie, dedicato alla memoria del magistrato Paolo Giorgio Ferri. ARCHEOMAFIE. Rivista dell’Osservatorio Internazionale... more
Archeomafie. Open Access Journal of Cultural Heritage Protection, 2020
Numero XII (2020) della rivista Archeomafie, dedicato alla memoria del magistrato Paolo Giorgio Ferri.

ARCHEOMAFIE. Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. Direttore Responsabile: Tsao T. Cevoli. Coordinatore di Redazione: Lidia Vignola. e-mail: redazione@archeomafie.org. Edizione a cura di Liberarcheologia (edizioni@liberarcheologia.it), Piazza S. Maria La Nova 12, 80134, Napoli. Proprietà letteraria riservata.

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Napoli 2020. Stampa in proprio. ISSN: 2036-4539.
In meno di mezzo secolo più di un milione e mezzo di reperti archeologici è stato strappato al nostro Paese per finire nelle mani di collezionisti e musei senza scrupoli. Seguendone le labili tracce, scopriremo luoghi, casi, protagonisti... more
In meno di mezzo secolo più di un milione e mezzo di reperti archeologici è stato strappato al nostro Paese per finire nelle mani di collezionisti e musei senza scrupoli. Seguendone le labili tracce, scopriremo luoghi, casi, protagonisti e vicende di uno dei traffici illeciti più lucrosi al mondo e di chi cerca di contrastarlo. Questa è la storia di un delitto impunito, le cui vittime sono la nostra terra e il nostro Patrimonio Culturale.

T. Cevoli, Storia senza voce, Napoli 2021.
ISBN 978-88-905720-7-4

Quarta edizione (ottobre 2021), riveduta e corretta, pubblicata da Liberarcheologia in collaborazione con l’Osservatorio Internazionale Archeomafie e Simera LAB. © Proprietà letteraria riservata.
Numero XI (2019) della rivista Archeomafie, dedicato alla memoria dell'archeologo Sebastiano Tusa. ARCHEOMAFIE. Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi... more
Numero XI (2019) della rivista Archeomafie, dedicato alla memoria dell'archeologo Sebastiano Tusa.

ARCHEOMAFIE. Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. Direttore Responsabile: Tsao T. Cevoli. Coordinatore di Redazione: Lidia Vignola. e-mail: redazione@archeomafie.org. Edizione a cura di Liberarcheologia (edizio-ni@liberarcheologia.it), Piazza S. Maria La Nova 12, 80134, Napoli. Proprietà letteraria riservata.

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Napoli 2019. Stampa in proprio. ISSN: 2036-4539.
X numero di "Archeomafie", dedicato alla memoria di Simona Minichino. Rivista Scientifica dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata... more
X numero di "Archeomafie", dedicato alla memoria di Simona Minichino. Rivista Scientifica dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. “Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). ISSN: 2036-4539. VERSIONE CORRETTA.
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IX numero di "Archeomafie", Rivista Scientifica dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli... more
IX numero di "Archeomafie", Rivista Scientifica dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. “Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). ISSN: 2036-4539. Edizione corretta.
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VIII numero della rivista "Archeomafie", Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli... more
VIII numero della rivista  "Archeomafie", Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. “Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). ISSN: 2036-4539.
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VII numero della rivista "Archeomafie", Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli... more
VII numero della rivista  "Archeomafie", Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. “Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). ISSN: 2036-4539.
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Nel II millennio a.C. nota sia dai racconti Omerici che da straordinarie testimonianze archeologiche, fioriva in Grecia una civiltà raffinata, la cosiddetta “Civiltà Micenea”. I “Micenei”, così chiamati dagli archeologi e più propriamente... more
Nel II millennio a.C. nota sia dai racconti Omerici che da straordinarie testimonianze archeologiche, fioriva in Grecia una civiltà raffinata, la cosiddetta “Civiltà Micenea”. I “Micenei”, così chiamati dagli archeologi e più propriamente Achei da Omero, furono anche i primi Greci ad affacciarsi sul Mediterraneo Occidentale, molti secoli prima della colonizzazione greca, spinti da motivi commerciali, soprattutto dalla ricerca di metalli, determinanti per la costruzione di armi e, quindi, per la loro affermazione come potenza militare.
Nonostante la sua straordinaria importanza nella nascita del mondo greco arcaico e classico, le cui conquiste sono alla base della storia e dell’identità culturale dell’Occidente e, di conseguenza, anche del nostro Paese, il mondo miceneo appare poco trattato nei manuali e nei programmi scolastici di storia rivolti alle scuole superiori.
Questo saggio si propone di colmare tale lacuna, fornendo ai docenti contenuti, suggerimenti e materiali didattici utili a costruire un percorso di apprendimento sull'argomento, guardando in particolare alla Civiltà Micenea nell’ottica del contributo da essa dato alla storia dell’Occidente in ambiti fondamentali, come l’organizzazione e l’amministrazione e dello Stato, l’apparato militare, la scrittura e l’arte.
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"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e... more
"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
La rivista “Archeomafie” credendo nel diritto di libero accesso alla ricerca, alla cultura e al sapere, abbraccia la filosofia open access. Consente, pertanto, la libera riproduzione e diffusione cartacea e digitale di questo testo, purché per uso personale di studio e di ricerca, citando sempre la fonte. Ne è vietata, invece, sia la riproduzione sia la diffusione, anche parziale e con qualsiasi mezzo effettuate, a scopo direttamente o indirettamente commerciale o di lucro. ISSN: 2036-4539.
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Estate del 1992, mentre il Paese assiste scosso e arrabbiato allo scandalo di Tangentopoli, mentre gli arresti e gli avvisi di garanzia per corruzione decimano le istituzioni dello Stato, l’antistato alza violentemente il tiro. Con gli... more
Estate del 1992, mentre il Paese assiste scosso e arrabbiato allo scandalo di Tangentopoli, mentre gli arresti e gli avvisi di garanzia per corruzione decimano le istituzioni dello Stato, l’antistato alza violentemente il tiro. Con gli attentati a Roma, a Firenze e a Milano, e le modalità efferate e stragiste con cui uccide i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Cosa Nostra intende impressionare l’opinione pubblica e dimostrare agli Italiani di poter colpire, quando e come vuole uno Stato che si rivela indifeso ed impotente. E' una dichiarazione di guerra. Dall'indignazione popolare nasce un grande movimento antimafia che sembra aprire una nuova stagione per il nostro Paese. Ma intanto il nemico si riorganizza, consapevole che tutto deve cambiare affinché nulla cambi. E lentamente, tra il silenzio e l'oblio, avanza la vittoria di Cosa Nostra, si afferma la mafia dal colletto bianco. Questo libro è una memoria e un monito per voi giovani nati dal 1992 in poi, voi che non avete nei vostri occhi la memoria di quelle stragi e quelle bombe, affinché sappiate e ricordiate attraverso i nostri ricordi.
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L’Acropoli di Atene è uno dei simboli per eccellenza del mondo classico. Eppure la sua storia travalica di gran lunga i limiti dell’età di Pericle e di Fidia. Questo saggio ci guida nelle sue vicende, dall’Età Micenea, allo splendore del... more
L’Acropoli di Atene è uno dei simboli per eccellenza del mondo classico. Eppure la sua storia travalica di gran lunga i limiti dell’età di Pericle e di Fidia. Questo saggio ci guida nelle sue vicende, dall’Età Micenea, allo splendore del V secolo avanti Cristo, alle infinite distruzioni, trasformazioni, sovrapposizioni e ricostruzioni succedutesi nel corso dei secoli, dall'antichità alla nascita della Grecia moderna, con la sua riscoperta del valore identitario dell’Acropoli ed i primi tentativi di restaurarne e conservarne i monumenti, fino ai nostri giorni, che vedono accendersi il dibattito sull'inserimento e sulla funzione di questo straordinario patrimonio archeologico nel tessuto urbano contemporaneo e nel vissuto quotidiano di una metropoli di cinque milioni di abitanti.
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"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e... more
"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
La rivista “Archeomafie” credendo nel diritto di libero accesso alla ricerca, alla cultura e al sapere, abbraccia la filosofia open access. Consente, pertanto, la libera riproduzione e diffusione cartacea e digitale di questo testo, purché per uso personale di studio e di ricerca, citando sempre la fonte. Ne è vietata, invece, sia la riproduzione sia la diffusione, anche parziale e con qualsiasi mezzo effettuate, a scopo direttamente o indirettamente commerciale o di lucro. ISSN: 2036-4539.
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"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e... more
"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Re-search Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
La rivista “Archeomafie” credendo nel diritto di libero accesso alla ricerca, alla cultura e al sapere, abbraccia la filosofia open access. Consente, pertanto, la libera riproduzione e diffusione cartacea e digitale di questo testo, purché per uso personale di studio e di ricerca, citando sempre la fonte. Ne è vietata, invece, sia la riproduzione sia la diffusione, anche parziale e con qualsiasi mezzo effettuate, a scopo direttamente o indirettamente commerciale o di lucro. ISSN: 2036-4539.
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"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e... more
"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Re-search Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
La rivista “Archeomafie” credendo nel diritto di libero accesso alla ricerca, alla cultura e al sapere, abbraccia la filosofia open access. Consente, pertanto, la libera riproduzione e diffusione cartacea e digitale di questo testo, purché per uso personale di studio e di ricerca, citando sempre la fonte. Ne è vietata, invece, sia la riproduzione sia la diffusione, anche parziale e con qualsiasi mezzo effettuate, a scopo direttamente o indirettamente commerciale o di lucro. ISSN: 2036-4539.
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"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e... more
"ARCHEOMAFIE. Open Acces Jurnal of Cultural Heritage Protection". Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie, inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Re-search Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012).
La rivista “Archeomafie” credendo nel diritto di libero accesso alla ricerca, alla cultura e al sapere, abbraccia la filosofia open access. Consente, pertanto, la libera riproduzione e diffusione cartacea e digitale di questo testo, purché per uso personale di studio e di ricerca, citando sempre la fonte. Ne è vietata, invece, sia la riproduzione sia la diffusione, anche parziale e con qualsiasi mezzo effettuate, a scopo direttamente o indirettamente commerciale o di lucro. ISSN: 2036-4539.
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Monografia su Pompei a cura di Tsao Cevoli, con il contributo di autori vari, pubblicata in greco moderno ad Atene nel 2005 dalle Edizioni Periskopio (Grecia), con il patrocinio del Consolato Generale di Grecia in Napoli e dell’Università... more
Monografia su Pompei a cura di Tsao Cevoli, con il contributo di autori vari, pubblicata in greco moderno ad Atene nel 2005 dalle Edizioni Periskopio (Grecia), con il patrocinio del Consolato Generale di Grecia in Napoli e dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Il presente file costituisce una bozza ridotta, esclusivamente di testo, messa a disposizione per uso personale di studio. Il volume è protetto dal copyright ed è acquistabile presso i normali canali commerciali di distribuzione dei libri.
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L'Osservatorio Internazionale Archeomafie bandisce il concorso di partecipazione al numero XV (2023) della rivista "Archeomafie" (ISSN 2036-4539), inserita nell'elenco delle Riviste Scientifiche dall'Agenzia Nazionale di Valutazione del... more
L'Osservatorio Internazionale Archeomafie bandisce il concorso di partecipazione al numero XV (2023) della rivista "Archeomafie" (ISSN 2036-4539), inserita nell'elenco delle Riviste Scientifiche dall'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012) e pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con Simera Lab.
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CALL  FOR PAPERS per il numero 2022 della rivista Archeomafie.
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L'Osservatorio Internazionale Archeomafie bandisce il concorso di partecipazione al tredicesimo numero (XIII, 2021) della rivista scientifica "Archeomafie" (ISSN 2036-4539), inserita nell'elenco delle Riviste Scientifiche dall'Agenzia... more
L'Osservatorio Internazionale Archeomafie bandisce il concorso di partecipazione al tredicesimo numero (XIII, 2021) della rivista scientifica "Archeomafie" (ISSN 2036-4539), inserita nell'elenco delle Riviste Scientifiche dall'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). Scadenza: il 15 giugno 2021.
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L'Osservatorio Internazionale Archeomafie bandisce il concorso di partecipazione al dodicesimo numero (XII, 2020) della rivista scientifica "Archeomafie" (ISSN 2036-4539), inserita nell'elenco delle Riviste Scientifiche dall'Agenzia... more
L'Osservatorio Internazionale Archeomafie bandisce il concorso di partecipazione al dodicesimo numero (XII, 2020) della rivista scientifica "Archeomafie" (ISSN 2036-4539), inserita nell'elenco delle Riviste Scientifiche dall'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012) e pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici, Ente di Formazione Superiore e Continua accreditato dalla Regione Lazio ed iscritto all'Anagrafe delle Ricerche del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ai sensi del D.P.R. n. 382 dell'11 luglio 1980.
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Bando di partecipazione all'XI numero (anno XI, n. 11, 2019) della rivista scientifica “Archeomafie” (ISSN 2036-4539), inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della... more
Bando di partecipazione all'XI numero (anno XI, n. 11, 2019) della rivista scientifica “Archeomafie” (ISSN 2036-4539), inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012) e pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici, Ente di Formazione Superiore e Continua accreditato dalla Regione Lazio ed iscritto all’Anagrafe delle Ricerche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi del D.P.R. n. 382 dell’11 luglio 1980. Scadenza invio articoli: 10 settembre 2019.
Bando di partecipazione al X numero (anno X, n. 10, 2018) della rivista scientifica “Archeomafie” (ISSN 2036-4539), inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della... more
Bando di partecipazione al X numero (anno X, n. 10, 2018) della rivista scientifica “Archeomafie” (ISSN 2036-4539), inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012) e pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici, Ente di Formazione Superiore e Continua accreditato dalla Regione Lazio ed iscritto all’Anagrafe delle Ricerche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi del D.P.R. n. 382 dell’11 luglio 1980. Scadenza invio articoli: 30 settembre 2018.
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Bando di partecipazione al IX numero (anno IX, n. 9, 2017) della rivista scientifica “Archeomafie” (ISSN 2036-4539), inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della... more
Bando di partecipazione al IX numero (anno IX, n. 9, 2017) della rivista scientifica “Archeomafie” (ISSN 2036-4539), inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012) e pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici,
e pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici, Ente di Formazione Superiore e Continua accreditato dalla Regione Lazio ed iscritto all’Anagrafe delle Ricerche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi del D.P.R. n. 382 dell’11 luglio 1980.

Scadenza invio articoli: 30 settembre 2017.
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