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The debate on the conventions of the constitution has led to a variety of tools for analysing institutional practices in national governments. Few attempts have been made to identify relevant political rules in the EU's ‘form of... more
The debate on the conventions of the constitution has led to a variety of tools for analysing institutional practices in national governments. Few attempts have been made to identify relevant political rules in the EU's ‘form of government’. This paper argues the applicability of the conventional theory in understanding the EU's most recent constitutional developments by comparing the common law and continental understandings of conventions. It highlights the different features attached to conventions in various national experiences and offers a fresh view of them to take the most out of this notion, long forlorn in EU studies. Using three practical experiences (trilogues, parliamentary hearings for Commissioners-designate and the Spitzenkandidaten practice), the paper shows how unwritten rules can shape the EU's political or material constitution up to the point of bringing concrete informal changes without any formal Treaty amendment.
La natura delle minacce del terrorismo è cambiata in maniera considerevole negli ultimi anni. Uno degli ultimi sviluppi è rappresentato dalla recrudescenza dei combattenti terroristi stranieri (foreign terrorist fighters). Dopo varie... more
La natura delle minacce del terrorismo è cambiata in maniera considerevole negli ultimi anni. Uno degli ultimi sviluppi è rappresentato dalla recrudescenza dei combattenti terroristi stranieri (foreign terrorist fighters). Dopo varie sconfitte subite dal Califfato Islamico in Siria ed Iraq, è emersa una nuova minaccia derivante dal rientro o dal ricollocamento dei combattenti terroristi stranieri. Questo paper si sofferma sull’impatto del fenomeno sui valori costituzionali tradizionali e sul rapporto fra libertà fondamentali e sicurezza. Passa ad indagare in che misura la tendenza alla normalizzazione dell’emergenza possa essere compatibile con lo stato di diritto, rileggendo in questa chiave le conclusioni della dottrina sui limiti dello stato di prevenzione (Prävention-Staat). Si passa poi ad esaminare più da vicino il fenomeno dei combattenti terroristi stranieri, enucleandone la definizione giuridica e catalogando l’insieme di strumenti e misure di contrasto sia sul piano multilaterale che su quello del recepimento italiano, al fine di estrapolare gli aspetti più problematici per la tenuta dello stato di diritto. The nature of the terrorist threats have considerably changed in the past years. The last development is the recrudescence of foreign terrorist fighters. After multiple defeats suffered by the Islamic Caliphate in Syria and Iraq, a new threat arises from returning or relocating foreign terrorist fighters. This paper focuses on the impact of the phenomenon on traditional constitutional values and the relation between fundamental freedoms and security. It examines the extent to which the trend in normalizing the emergency can be consistent with the rule of law. Accordingly, it reviews the findings of the doctrine that deals with the limits of so-called Prävention-Staat. It then looks closely to the foreign terrorist fighters phenomenon, in order to draw a legal definition. It then gives guidance on the most relevant instruments and measures to fight the threat both on the multilateral and the national level and their implications on the rule of law and fundamental freedoms.
S : 1. Introduzione.-2. Il dibattito in Assemblea costituente.-3. L'Europa nell'articolo 11 e nelle sue prime applicazioni.-4. Variazioni sul tema dei con ni sostanziali dell'articolo 11.-4.1. Le «limitazioni di sovranità»: un Sein nello... more
S : 1. Introduzione.-2. Il dibattito in Assemblea costituente.-3. L'Europa nell'articolo 11 e nelle sue prime applicazioni.-4. Variazioni sul tema dei con ni sostanziali dell'articolo 11.-4.1. Le «limitazioni di sovranità»: un Sein nello spazio vuoto del costituzionalmente possibile o una clausola che trova sicure guide nel Sollen costituzionale?-4.2. Limiti costituzionali all'integrazione europea: dove situare le «colonne d'Ercole»?-5. I nodi irrisolti: il valore del principio della partecipazione alle organizzazioni internazionali, oggi.-6. Conclusioni.
Research Interests:
[dall'editoriale del curatore] Questo numero della RDPE trae origine dalla Giornata di studi per i venti anni della Rassegna di diritto pubblico europeo, che, con il titolo «Le dimensioni del diritto costituzionale europeo tra... more
[dall'editoriale del curatore]
Questo numero della RDPE trae origine dalla Giornata di studi per i venti anni della Rassegna di diritto pubblico europeo, che, con il titolo «Le dimensioni del diritto costituzionale europeo tra integrazione e sovranismi», si è tenuta a Napoli il 18 novembre del 2022 presso la Fondazione Banco di Napoli. Gli amici Lorenzo Chieffi, Alberto Lucarelli e Andrea Patroni Griffi, direttori della
rivista, mi hanno dato l’incarico di preparare questo numero, incarico che mi onora e che ho accettato con grande piacere.
Più o meno nello stesso periodo, fui invitato da Nicola Lupo a prendere parte al Seminario «Clausole europee e trasformazioni costituzionali», tenutosi il 3 febbraio 2023 presso la LUISS. La proposta di Nicola era straordinariamente suggestiva. Si trattava di intendere se fosse possibile individuare limiti all’uscita dall’Unione europea sulla base di condizioni costituzionali interne agli Stati.
La proposta lasciava spazio a riflessioni importanti: dai limiti alla revisione costituzionale derivati dalla esistenza del diritto europeo, fino ai limiti alle politiche statali e all’azione generale dello Stato derivati non dal diritto dell’Unione in quanto tale, bensì dalla interazione tra il diritto dell’Unione e il diritto costituzionale interno.
Research Interests:
L'approccio "nudge", frutto di recenti elaborazioni delle scienze comportamentali, si sta diffondendo in vari ambiti, fra cui quello delle politiche regolative pubbliche. Scarso, invece, è il numero dei contributi che mirano ad analizzare... more
L'approccio "nudge", frutto di recenti elaborazioni delle scienze comportamentali, si sta diffondendo in vari ambiti, fra cui quello delle politiche regolative pubbliche. Scarso, invece, è il numero dei contributi che mirano ad analizzare la potenziale applicabilità e utilità del nudging nel diritto costituzionale. Il presente lavoro ambisce a tratteggiare delle prime riflessioni su questo tema, aprendo qualche pista di ricerca a partire dagli assunti di base della teoria dei nudge e del paternalismo libertario. Abstract [En]: Developed from recent achievements in behavioral sciences, "nudging" as a method is spreading across various domains, including that of public regulatory policies. However, there are few contributions aimed at analyzing the potential applicability and usefulness of nudging in constitutional law. This work aims to outline some initial reflections on this topic, opening up avenues for research based on the foundational assumptions of nudge theory and libertarian paternalism.
Ciclo di guest lectures su Ordinamenti giuridici e sfide dell'economia globale nell'ambito dei corsi di Sistemi giuridici comparati di Ylenia Maria Citino e Diritto pubblico dell'economia e della concorrenza di Fabio Pacini
Research Interests:
Research Interests:
Constitutional meanings of insularity in the democratic and pluralist state – Drawing inspiration from the recent Italian constitutional reform, by Constitutional Law no. 2/2002, the paper aims to shed light on the various interpretations... more
Constitutional meanings of insularity in the democratic and pluralist state – Drawing inspiration from the recent Italian constitutional reform, by Constitutional Law no. 2/2002, the paper aims to shed light on the various interpretations of insularity within the constitutions of democratic and pluralist states. The reform introduced a new paragraph (6) in Article 119, recognizing the principle of insularity as a means for the State to provide special care in addressing developmental disadvantages. For this purpose, the paper analyzes eight relevant national experiences and categorizes the normative data into three main groups. The first category encompasses constitutions that view insularity as a mere territorial aspect of the State. The second category interprets insularity as a factor of speciality to be taken into account in the framework of administrative and governmental autonomy. The third category comprises constitutions that consider the insular space as a distinct political entity with representative significance. Finally, the fourth category encompasses the most recent trend, which combines the notion of insularity with the imperative to promote territorial cohesion and solidarity. This approach assigns the State a proactive duty to act in favor of disadvantaged areas.
The debate on the conventions of the constitution has led to a variety of tools for analysing institutional practices in national governments. Few attempts have been made to identify relevant political rules in the EU's 'form of... more
The debate on the conventions of the constitution has led to a variety of tools for analysing institutional practices in national governments. Few attempts have been made to identify relevant political rules in the EU's 'form of government'. This paper argues the applicability of the conventional theory in understanding the EU's most recent constitutional developments by comparing the common law and continental understandings of conventions. It highlights the different features attached to conventions in various national experiences and offers a fresh view of them to take the most out of this notion, long forlorn in EU studies. Using three practical experiences (trilogues, parliamentary hearings for Commissioners-designate and the Spitzenkandidaten practice), the paper shows how unwritten rules can shape the EU's political or material constitution up to the point of bringing concrete informal changes without any formal Treaty amendment.
A few days ago, the Islands Commission General Assembly of the Conference on Peripheral Maritime Regions, a French-based think tank lobbying the EU, gathered to discuss “A Pact for EU Islands” to be advocated in the upcoming Spanish... more
A few days ago, the Islands Commission General Assembly of the Conference on Peripheral Maritime Regions, a French-based think tank lobbying the EU, gathered to discuss “A Pact for EU Islands” to be advocated in the upcoming Spanish Presidency of the Council of the EU, starting in the second half of 2023. So far, with the exception of a resolution passed by the European Parliament on 7 June 2022 and heralded by a 2021 study, in the past five years, insularity has been largely ignored in the European Union's political discourse.
Venerdì 3 febbraio 2023, ore 10:00
Aula Toti, Campus Luiss Viale Romania 32, Roma
Research Interests:
Considering the interpretation of Article 50 TEU provided in the aftermath of Brexit, this article delves into the steps required as a matter of domestic constitutional law before the procedure of withdrawing from the European Union can... more
Considering the interpretation of Article 50 TEU provided in the aftermath of Brexit, this article delves into the steps required as a matter of domestic constitutional law before the procedure of withdrawing from the European Union can commence. It examines the question of whether the Member States could trigger the exit process by a simple majority decision through ordinary law or whether it is necessary to go through constitutional reform. This research assumes that countries equipped with European membership clauses can proceed to notify their intention to withdraw only after repealing such clauses through a constitutional amendment. The Italian example is analysed in depth to provide concrete evidence.
Il 10 gennaio 2022 è stato reso pubblico il testo della consultazione aperta a livello europeo e della call for evidence sulla proposta della Commissione per un Media Freedom Act a livello europeo. Lo scritto, muovendo da una... more
Il 10 gennaio 2022 è stato reso pubblico il testo della consultazione aperta a livello europeo e della call for evidence sulla proposta della Commissione per un Media Freedom Act a livello europeo. Lo scritto, muovendo da una ricostruzione del quadro attuale in tema di libertà dei media online e offline, analizzerà gli spunti di riflessione che emergono dalla suddetta consultazione, per sondare in via del tutto interlocutoria l'efficacia dell'approccio regolativo europeo.

The text of the open public consultation and of the call for evidence on the upcoming Commission proposal for a European Media Freedom Act was launched on January 10, 2022. Starting with a reconstruction of the current legal framework concerning online and offline media freedom, the paper will analyze the possible contents and impact of the initiative in order to assess, on a preliminary basis, the effectiveness of the European regulatory approach.

Sommario 1. Premessa: il contesto politico e i presupposti.-2. La libertà dei media come retroterra costituzionale condiviso.-3. Possibili opzioni di policy alla base dell'European Media Freedom Act.-4. Lo speciale ruolo delle società che erogano il servizio pubblico.-5. Considerazioni ulteriori e riflessioni conclusive.
Abstract[It]: Nonostante sia stato abrogato, il freno d’emergenza federale, in vigore in Germania per qualche mese durante la crisi sanitaria da Covid-19, rappresenta un precedente degno di studio. Il presente articolo analizza l’impatto... more
Abstract[It]: Nonostante sia stato abrogato, il freno d’emergenza federale, in vigore in Germania per qualche mese durante la crisi sanitaria da Covid-19, rappresenta un precedente degno di studio. Il presente articolo analizza l’impatto che tale meccanismo di verticalizzazione del potere ha avuto sul federalismo tedesco, studiandolo nella sua natura e nei suoi presupposti, raccogliendo le reazioni dei commentatori e esaminando criticamente la giurisprudenza costituzionale che ne ha, infine, acclarato la costituzionalità. L’accentramento di potere provocato dal freno a livello federale certifica lo spostamento degli equilibri nei federo-regionalismi.

Abstract[En]: Although repealed, the federal emergency brake, in force in Germany for a few months during the health crisis from Covid-19, represents a precedent worthy to study. This article analyses the impact that this mechanism of verticalization of power has had on German federalism, studying its scope and nature, gathering the reactions of scholarly commentators and critically examining the constitutional jurisprudence that finally ascertained its constitutionality. The shift towards the center brought about by the emergency brake provides evidence of the changes in power allocation ongoing in federal-regionalisms.
SOMMARIO: 1. Premessa: proiezione e rifrazione dell’indirizzo politico. – 2. La nozione di indirizzo politico elaborata dalla dottrina italiana. – 3. Indirizzo politico e competenze dell’Unione. – 4. La difficoltosa individuazione della... more
SOMMARIO: 1. Premessa: proiezione e rifrazione dell’indirizzo politico. – 2. La nozione di indirizzo politico elaborata dalla dottrina italiana. – 3. Indirizzo politico e competenze dell’Unione. – 4. La difficoltosa individuazione della titolarità dell’attività di indirizzo politico in ambito eurounitario. – 5. L’indirizzo partitico europeo. – 6. Conclusione: se l’indirizzo politico integrato possa accompagnarsi a una koiné costituzionale europea.
The current deterioration of the global liberal democratic order is unveiling the dysfunctionalities and unpreparedness of the representative institutions towards new challenges, like populism or the pandemic. Parliamentary opposition is... more
The current deterioration of the global liberal democratic order is
unveiling the dysfunctionalities and unpreparedness of the representative institutions towards new challenges, like populism or the pandemic. Parliamentary opposition is in agony along with the marginalization of parliaments and it is not infrequent that antagonism develops out of the institutions, in illiberal ways. In such a context, can constitutional provisions on the opposition protect and ensure a safe environment for a well-functioning democracy? This essay is an introductory note that compares all the Constitutions containing Articles related specifically to the opposition, to understand if nonwestern democracies can provide an inverted Constitutional borrowing to older democracies in crisis.
On Monday, the 16th of May 2021, re:constitution, a joint program of Forum Transregionale Studien, Democracy International and Stiftung Mercator, and CESP (Centro Studi sul Parlamento) – Department of Political Science, LUISS Guido Carli,... more
On Monday, the 16th of May 2021, re:constitution, a joint program of Forum Transregionale Studien, Democracy International and Stiftung Mercator, and CESP (Centro Studi sul Parlamento) – Department of Political Science, LUISS Guido Carli, in partnership with the University of Copenhagen, co-organize an international workshop on the theme “Freedom of Expression in the Digital Ecosystem: From the Wild Web to a European Lex Informatica?”.
The co-conveners welcome abstracts from both senior and early career scholars, legal
practitioners, and experts of the field, to be presented at the workshop. Selected papers will receive dedicated feedback on their paper from a member of the Scientific Committee.

Deadline: 15 February 2022
Research Interests:
SOMMARIO: 1. La cedevolezza dei regolamenti parlamentari e il rapporto con la prassi. – 2. Il peso del precedente in un diritto a maglie larghe. – 3. Le ripercussioni del mutato ruolo dei Presidenti d’Assemblea sull’autorevolezza del... more
SOMMARIO: 1. La cedevolezza dei regolamenti parlamentari e il rapporto con la prassi. – 2. Il peso del precedente in un diritto a maglie larghe. – 3. Le ripercussioni del mutato ruolo dei Presidenti d’Assemblea sull’autorevolezza del precedente. – 4. La prassi parlamentare come parametro di giudizio della Corte: a) nel giudizio di costituzionalità sulle leggi. – 5. (Segue) b) nell’ambito del conflitto di attribuzione tra poteri. – 6. Conclusioni.
SOMMARIO: 1. Premessa. — 2. La vicenda. — 3. L’epilogo delle novelle sul furto in abitazione e il “rigonfiamento” dell’assetto sanzionatorio. — 4. Il primo petitum: il sindacato della Corte sulle sperequazioni in materia di dosimetria... more
SOMMARIO: 1. Premessa. — 2. La vicenda. — 3. L’epilogo delle novelle sul furto in abitazione e il “rigonfiamento” dell’assetto sanzionatorio. — 4. Il primo petitum: il sindacato della Corte sulle sperequazioni in materia di dosimetria sanzionatoria. — 5. Il secondo petitum: assenza di una “ipotesi lieve”. — 6. Il terzo petitum: la sindacabilità delle deroghe al regime ordinario del bilanciamento tra circostanze. — 7. La Corte si ritrae con cautela dal valico aperto per aggirare la barriera della discrezionalità legislativa relativa alle politiche sanzionatorie.
Sommario 1. Introduzione: l'espansione del diritto parlamentare "sperimentale".-2. Se il diritto parlamentare "sperimentale" possa costituire una nuova ed autonoma categoria di fonti di matrice fattuale.-3. Il diritto sperimentale come... more
Sommario 1. Introduzione: l'espansione del diritto parlamentare "sperimentale".-2. Se il diritto parlamentare "sperimentale" possa costituire una nuova ed autonoma categoria di fonti di matrice fattuale.-3. Il diritto sperimentale come intersezione non perfettamente coincidente fra procedure informali e regole transitorie.-4. I casi di sperimentalità: l'abbozzo di un primo precedente in materia di sindacato ispettivo.-4.1. Segue: in materia di interventi incidentali.-4.2. In materia di pubblicità dei lavori parlamentari.-4.3. Sui lavori del Comitato per la legislazione.-4.4. In materia di raccordo fra la Camera dei Deputati e l'Unione Europea.-4.5. In materia di contabilità e bilancio.-4.6. In materia di deontologia: l'approvazione in via sperimentale del codice di condotta.-5. Ulteriori casi minori di sperimentalità deliberati dal Senato.-6. La sperimentazione coordinata: il caso della funzione consultiva della Commissione Affari costituzionali conseguente alla riforma del Titolo V.-7. Alcune (in)costanti del diritto parlamentare "sperimentale".-8. La sperimentazione "formalizzata": due esempi italiani e un caso tratto da un ordinamento straniero.-9. Arrendersi all'abbandono dei regolamenti o ritrovare la legalità persa: un dilemma.
Abstract (It.): l'articolo ricostruisce i confini del potere di ordinanza regionale al fine di esaminare l'ordinanza n. 33/2020, emanata dal Presidente della Regione Sicilia e successivamente annullata dal Tar Catania. L'atto, in... more
Abstract (It.): l'articolo ricostruisce i confini del potere di ordinanza regionale al fine di esaminare l'ordinanza n. 33/2020, emanata dal Presidente della Regione Sicilia e successivamente annullata dal Tar Catania. L'atto, in particolare, muovendo dal presupposto di disporre misure di contrasto all'immigrazione clandestina, utilizzava il pretesto della crisi sanitaria per ordinare illegittimamente lo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza dei migranti, facendo pensare a un uso "politico" delle ordinanze contingibili e urgenti.
Con due sentenze, rese pubbliche il 31 agosto 2021, la prima sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo ha giudicato l’Italia in materia di libertà d’espressione. In particolare, nel caso Associazione Politica Nazionale Lista... more
Con due sentenze, rese pubbliche il 31 agosto 2021, la prima sezione  della Corte europea dei diritti dell’uomo ha giudicato l’Italia in materia di libertà d’espressione. In particolare, nel caso Associazione Politica Nazionale Lista Marco Pannella e Radicali Italiani c. Italia (Ricorso n. 20002/13), la Corte emette una decisione di accoglimento parziale, rigettando la lamentata violazione dell’art. 10 CEDU ma, al contempo, riconoscendo l’assenza di un ricorso effettivo, come previsto dall’art. 13 CEDU. Quanto al caso Associazione Politica Nazionale Lista Marco Pannella c. Italia (Ricorso n. 66984/14), si rappresenta una decisione di accoglimento pieno, certificando il mancato rispetto del pluralismo informativo in ambito televisivo.
The present contribution aims to offering the notion of "constitutional factual materials" as a possible tool of theoretical and legal analysis to go through the implicit constitutional transformations that constantly shape the form of... more
The present contribution aims to offering the notion of "constitutional factual materials" as a possible tool of theoretical and legal analysis to go through the implicit constitutional transformations that constantly shape the form of government. After evaluating the alterations produced on the system by the persistence of the pandemy and the emergency, it is outlined a unitary notion of "factual materials" at constitutional level. It is then illustrated why the use of the classic category of "normative facts" can be controversial and why the distinction between the "conventions of the constitution" and "customary law" appears to have, in practical terms, little scientific relevance. The most recent trends in the form of government are eventually identified to see which of them could lead to the birth of new unwritten rules or possible future customs.
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Il presente contributo è volto ad offrire la nozione di “materiali fattuali costituzionali” come possibile strumento di analisi teorico-giuridica per ripercorrere i mutamenti e le trasformazioni costituzionali tacite che intervengono incessantemente sulla forma di governo. Fatte alcune doverose considerazioni sui cambiamenti prodotti sull’ordinamento dal perdurare della situazione di emergenza pandemica, viene delineato il perimetro del concetto unitario di “materiali fattuali” di rilievo costituzionale. Si illustra perché l’uso della classica categoria di “fatto normativo” può risultare controversa e perché la distinzione di “convenzioni” e “consuetudini costituzionali” appare, all’atto pratico, dotata di scarso rilievo scientifico. Si individuano le più recenti tendenze nella forma di governo, che potrebbero portare alla nascita di nuove regole non scritte o possibili future consuetudini.
SOMMARIO: 1. Introduzione: il diritto costituzionale oltre il castello di norme.-2. Gli sviluppi oltre il testo della forma di governo "monarchico-rappresentativa".-3. Il Gabinetto, l'"ultimo arrivato" nell'evoluzione dello Stato... more
SOMMARIO: 1. Introduzione: il diritto costituzionale oltre il castello di norme.-2. Gli sviluppi oltre il testo della forma di governo "monarchico-rappresentativa".-3. Il Gabinetto, l'"ultimo arrivato" nell'evoluzione dello Stato costituzionale.-4. La dibattuta questione del fondamento giuridico del parlamentarismo statutario nei "contemporanei".-5. Segue: Gli orientamenti durante e dopo Orlando e le posizioni più recenti.-6. Conclusione. 1. Introduzione: il diritto costituzionale oltre il castello di norme a continua e imprevedibile mutazione delle leggi fa da contrappeso alla relativa stabilità e longevità della Costituzione. Eppure, la problematica attuazione di quest'ultima ha portato, sovente, a mutamenti costituzionali taciti della forma di governo tali da mettere in discussione la certezza del diritto scritto 1. Come suggerisce il titolo del presente saggio, nelle pagine successive si muoverà l'analisi dagli albori del periodo statutario per ricostruire le vicende che condussero all'affermazione del governo di gabinetto fra Regno di Sardegna e Regno d'Italia. Dopo aver analizzato la struttura testuale delle norme statutarie sulla forma di governo e aver ripercorso le tappe storiche più di * Contributo sottoposto a double blind peer review. Il presente articolo costituisce una versione riveduta ed ampliata dell'intervento al Convegno "Processi, istituzioni e politiche nell'Italia contemporanea", Centro Papa Luciani, S. Giustina (Belluno), 10-13 luglio 2019. ** Dottore di ricerca in Scienze politiche, curriculum "Governo e istituzioni"-Dipartimento di Scienze politiche, Università degli Studi di Roma Tre. 1 Si tratta di un tema che, d'altronde, non smette di stimolare la riflessione giuspubblicistica italiana, come testimoniano alcune opere qui citate. Cfr. F. Pierandrei, La Corte costituzionale e le «modificazioni tacite» della Costituzione, in Id., Scritti di diritto costituzionale, I, Torino 1965, spec. p. 85 e ss.; S. Tosi, Modificazioni tacite della Costituzione attraverso il diritto parlamentare, Milano 1959, p. 3 e ss.; A. Spadaro (cur.), Le «trasformazioni» costituzionali nell'età della transizione. Incontro di studio, Torino 2000, passim; M. Carducci, La revisione costituzionale parziale come "modificazione tacita" della Costituzione. Profili comparativi, in E. Rozo Acuña (cur.), I procedimenti di revisione costituzionale nel diritto comparato. Atti del convegno internazionale organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza di Urbino 23-24 aprile 1997, Napoli 1999, p. 343 e ss.; M. Siclari (cur.), I mutamenti della forma di governo tra modificazioni tacite e progetti di riforma, Roma 2008, passim. Per uno studio, invece, dei fatti di normazione e del loro rapporto con l'ordinamento giuridico, cfr. il classico di R. Orestano, I fatti di normazione nell'esperienza romana arcaica, Torino 1967, p. 1 e ss. L
La natura delle minacce del terrorismo è cambiata in maniera considerevole negli ultimi anni. Uno degli ultimi sviluppi è rappresentato dalla recrudescenza dei combattenti terroristi stranieri (foreign terrorist fighters). Dopo varie... more
La natura delle minacce del terrorismo è cambiata in maniera considerevole negli ultimi anni. Uno degli ultimi sviluppi è rappresentato dalla recrudescenza dei combattenti terroristi stranieri (foreign terrorist fighters). Dopo varie sconfitte subite dal Califfato Islamico in Siria ed Iraq, è emersa una nuova minaccia derivante dal rientro o dal ricollocamento dei combattenti terroristi stranieri. Questo paper si sofferma sull’impatto del fenomeno sui valori costituzionali tradizionali e sul rapporto fra libertà fondamentali e sicurezza. Passa ad indagare in che misura la tendenza alla normalizzazione dell’emergenza possa essere compatibile con lo stato di diritto, rileggendo in questa chiave le conclusioni della dottrina sui limiti dello stato di prevenzione (Prävention-Staat). Si passa poi ad esaminare più da vicino il fenomeno dei combattenti terroristi stranieri, enucleandone la definizione giuridica e catalogando l’insieme di strumenti e misure di contrasto sia sul piano multilaterale che su quello del recepimento italiano, al fine di estrapolare gli aspetti più problematici per la tenuta dello stato di diritto. 

The nature of the terrorist threats have considerably changed in the past years. The last development is the recrudescence of foreign terrorist fighters. After multiple defeats suffered by the Islamic Caliphate in Syria and Iraq, a new threat arises from returning or relocating foreign terrorist fighters. This paper focuses on the impact of the phenomenon on traditional constitutional values and the relation between fundamental freedoms and  security.  It examines the extent to which the trend in normalizing the emergency can be consistent with the rule of law. Accordingly, it reviews the findings of the doctrine that deals with the limits of so-called Prävention-Staat. It then looks closely to the foreign terrorist fighters phenomenon, in order to draw a legal definition. It then gives guidance on the most relevant instruments and measures to fight the threat both on the multilateral and the national level and their implications on the rule of law and fundamental freedoms.
Con l’ordinanza n. 17/2019 la Corte costituzionale è stata chiamata a decidere sul giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, sollevato dai senatori del Gruppo parlamentare “Partito democratico” in una triplice veste.... more
Con l’ordinanza n. 17/2019 la Corte costituzionale è stata chiamata
a decidere sul giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, sollevato dai senatori del Gruppo parlamentare “Partito democratico” in una triplice veste. Il ricorso dei 37 senatori rivendicava la violazione delle prerogative costituzionali a seguito delle modalità concrete con cui si è svolto l’iter legislativo di approvazione del disegno di legge di bilancio 2019, inficiato, si assume, da una grave compressione dei tempi di discussione del testo in Commissione e in plenaria, oltre che dal ricorso alla prassi dell’apposizione della questione di fiducia su un maxi-emendamento. La decisione in questione, come è reso evidente dai commenti sino ad ora pubblicati, tocca svariati profili di interesse ed è destinata a segnare in maniera innovativa in particolare due temi: uno riguarda la legittimazione soggettiva nei conflitti di attribuzione tra poteri, essendosi per la prima volta ammesso il ricorso del singolo parlamentare; l’altro riguarda la sindacabilità degli abusi nel procedimento legislativo in presenza di prassi “consolidate” contrarie, in relazione a cui la
Corte ha riaffermato il limite del principio di autonomia delle Camere.
Il presente commento si limiterà ad indagare il secondo di tali aspetti, valutando sino a che punto possano essere giustificabili gli sviluppi
di un diritto e di una pratica parlamentare “libera” che implichi la proliferazione di prassi contrarie alla Costituzione, come quella dei
maxi-emendamenti uniti alla questione di fiducia. Si proverà a capire in
che direzione si sta muovendo la giurisprudenza della Corte sul punto
e se nel caso di specie si poteva “osare di più” oltre al semplice richiamo
al rispetto della democrazia, ovvero se i possibili esiti del conflitto
d’attribuzione imponevano, invece, di procedere a rime obbligate.
The present essay, adopting a historical-constitutional perspective, deals with the theme of institutional changes in the Italian cabinet and the form of government from the Albertino Statute to the transitional period through the... more
The present essay, adopting a historical-constitutional perspective, deals with the theme of institutional changes in the Italian cabinet and the form of government from the Albertino Statute to the transitional period through the unwritten rules. In particular, we analyze the custom by which the Cabinet enjoys the confidence of the Legislature. The gradual empowerment of the Cabinet is then examined, together with the rise of the Prime Minister, becoming a leading figure according to a series of constitutional practices. We observe the process of mutual conditioning between historical events and law, that produces alternate moments of expansion and restriction of the powers of the Crown, compared to the Cabinet. Finally, we consider the last period, starting from the crisis of the liberal state to the advent of fascism and the breaking of all the previous customs, notwithstanding a (partial) recovery of the latter during the temporary government.
Il caso Fidesz è un paradigmatico indicatore delle tensioni politico-costituzionali che stanno mettendo a dura prova l’efficacia delle iniziative in ambito europeo per la tutela dello stato di diritto. Sino ad oggi, infatti, la pratica... more
Il caso Fidesz è un paradigmatico indicatore delle tensioni politico-costituzionali che stanno mettendo a dura prova l’efficacia delle iniziative in ambito europeo per la tutela dello stato di diritto. Sino ad oggi, infatti, la pratica benevolenza adottata verso le cd. new democracies, uscite da un passato autoritario e attratte nel sistema eurounitario, ha comportato un monitoraggio poco severo della compliance ai criteri politici di adesione (cd. criteri di Copenhagen), salvo forse il caso del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV) che sorveglia Romania e Bulgaria. Tuttavia, la regressione rispetto allo stato di diritto intervenuta in alcuni paesi dell’Europa centro orientale, fra cui in particolare Polonia e Ungheria, è diventata sempre più conclamata in seguito al rafforzamento di partiti populisti che operano ostentatamente in maniera inconciliabile con i principi della democrazia liberale.
SOMMARIO: 1. La cedevolezza dei regolamenti parlamentari e il rapporto con la prassi. – 2. Il peso del precedente in un diritto a maglie larghe. – 3. Le ripercussioni del mutato ruolo dei Presidenti d’Assemblea sull’autorevolezza del... more
SOMMARIO: 1. La cedevolezza dei regolamenti parlamentari e il rapporto con la prassi. – 2. Il peso del precedente in un diritto a maglie larghe. – 3. Le ripercussioni del mutato ruolo dei Presidenti d’Assemblea sull’autorevolezza del precedente. – 4. La prassi parlamentare come parametro di giudizio della Corte: a) nel giudizio di costituzionalità sulle leggi. – 5. (Segue) b) nell’ambito del conflitto di attribuzione tra poteri. – 6. Conclusioni.
Research Interests:
Nell’epoca attuale, la mediatizzazione e la personalizzazione della vita politica rendono sempre più impellente la ricerca di occasioni per tracciare pubblicamente un bilancio o per esteriorizzare una certa linea d’azione. La decisione... more
Nell’epoca attuale, la mediatizzazione e la personalizzazione della vita politica rendono sempre più impellente la ricerca di occasioni per tracciare pubblicamente un bilancio o per esteriorizzare una certa linea d’azione. La decisione del neo eletto Presidente francese, Emmanuel Macron, di parlare al cospetto delle Camere riunite a Versailles, e non all’Eliseo, fa riaffiorare in modo sottile quella consuetudine monarchica di cui Washington aveva inteso sbarazzarsi. Tuttavia, note di folclore a parte, è opportuno compiere qualche considerazione sulla sostanza del discorso, visto che, in alcuni punti, il Presidente ha annunciato di voler compiere importanti riforme. Se effettuate, come promesso, il volto politico-istituzionale della Francia potrebbe mutare profondamente. La domanda legittima che l’analisi di questo discorso può far sorgere, dunque, è la seguente: fino a che punto l’attitudine decisamente forte della presidenza Macron rientra nel fisiologico tasso di variabilità che da sempre ha caratterizzato lo svolgimento pratico della forma di governo francese? E quanto è plausibile la tesi di una virata verso una VI Repubblica, più presidenziale?
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Il tema dell’indirizzo politico non perde mai di attrattiva agli occhi del giurista, che se ne continua ad interessare con rinnovata attenzione alla luce degli sviluppi nell’ordinamento e dei nuovi equilibri che nel corso di decenni si... more
Il tema dell’indirizzo politico non perde mai di attrattiva agli occhi del giurista, che se ne continua ad interessare con rinnovata attenzione alla luce degli sviluppi nell’ordinamento e dei nuovi equilibri che nel corso di decenni si sono potuti instaurare nei rapporti fra i poteri dello Stato. Ne è prova la riedizione di “Per una teoria giuridica dell’indirizzo politico”, uno scritto appena precedente la seconda guerra mondiale e fino a ieri di non agevole reperimento. Esso fa da contraltare alla ripubblicazione dell’opera di un altro autore, il Mortati, che con il suo “L’ordinamento del governo nel nuovo diritto pubblico italiano” nel 1931 aveva tratteggiato i primi profili della tematica, senza tuttavia farne oggetto di una trattazione esclusiva.

Riaffiorano, dunque, su pagine non più ingiallite dal tempo, i termini di un’antica diatriba fra nozione normativa e nozione esistenziale, ciascuna variamente finalizzata alla comprensione di quella particolare attività di individuazione dei fini politici dello Stato. L’attualità del tema non è da sottovalutare, se si considera la proposta di modifica dell’art. 55 della Costituzione nel quadro di una più radicale revisione costituzionale non ancora conclusasi al momento in cui si scrive, che affiderebbe la titolarità dell’indirizzo politico all’esercizio congiunto del Governo e della sola Camera dei Deputati (questo, giusta l’abolizione del bicameralismo perfetto).
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Sebbene negli ultimi anni i conflitti in tema di insindacabilità parlamentare siano in sostanziale diminuzione, così come pronosticato da alcuni autori, le recenti pronunce della Corte Costituzionale testimoniano il permanere di una certa... more
Sebbene negli ultimi anni i conflitti in tema di insindacabilità parlamentare siano in sostanziale diminuzione, così come pronosticato da alcuni autori, le recenti pronunce della Corte Costituzionale testimoniano il permanere di una certa tensione fra poteri che si consuma al cospetto dell’organo giurisdizionale supremo, l’unico deputato a risolvere in maniera dirimente le doglianze circa la spettanza in concreto della contestata prerogativa. Protagonista indiscussa dell’annoso scontro fra Parlamento e Magistratura, la guarentigia dell’insindacabilità, tale quale è riconosciuta dall’art. 68, comma primo della Costituzione, ha assunto dei connotati via via differenti, in base all’esito degli accadimenti politici, della giurisprudenza cd. camerale, dei decreti-legge, delle leggi attuative e delle cospicue pronunce della Corte. L’ago della bilancia nei giudizi sui conflitti, infatti, si è inclinato ora verso la Magistratura (decretando l’annullamento delle delibere parlamentari di insindacabilità), ora verso il Parlamento (attraverso pronunce meramente di rito, quali quelle di inammissibilità o di improcedibilità, ovvero dichiarando sussistenti i presupposti di cui all’art. 68, comma primo Cost. e convalidando la delibera di insindacabilità). Nonostante il progressivo affinamento nei criteri valutativi della giurisprudenza della Corte costituzionale, alcune criticità insite nella materia non hanno trovato soluzione, suscitando piuttosto casi rilevanti presso la Corte di Strasburgo. Il tribunale europeo, adito in varie occasioni sotto il profilo della violazione dell’art. 6 § 1 CEDU, non ha esitato ad ammonire ripetutamente l’Italia. Nelle more di un intervento legislativo che possa far proprie le obiezioni di Strasburgoal fine di attuare pienamente i principi del giusto processo ex art. 111 Cost., il giudizio costituzionale sull’insindacabilità ha continuato a vestire i panni del conflitto di attribuzione e si è eccentricamente evoluto sino a far parlare di “tribunalizzazione della Corte”...
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On Monday, the 16th of May 2022, re:constitution, a joint program of Forum Transregionale Studien, Democracy International and Stiftung Mercator, and CESP (Centro Studi sul Parlamento) – Department of Political Science, LUISS Guido Carli,... more
On Monday, the 16th of May 2022, re:constitution, a joint program of Forum Transregionale Studien, Democracy International and Stiftung Mercator, and CESP (Centro Studi sul Parlamento) – Department of Political Science, LUISS Guido Carli, in partnership with the University of Copenhagen, co-organize an international workshop on the theme “Freedom of Expression in the Digital Ecosystem: From the Wild Web to a European Lex Informatica?”. The co-conveners welcome abstracts from both senior and early career scholars, legal practitioners, and experts of the field, to be presented at the workshop. Selected papers will receive dedicated feedback on their paper from a member of the Scientific Committee. The workshop will consist of two sessions. Each of them will start from the presentation by a re:constitution Fellow of the relevant research project. A keynote speech will be delivered for each session, featuring two renowned experts and academics and later the floor will be open to the discussion of the selected papers. For the abstracts and short bio of the two Fellows, see below. For an overview of the research program, check online at: reconstitution.eu. LUISS will cover one night accommodation nearby the University for all the selected papers givers, who remain responsible for securing their own travel arrangements. The workshop will be held on campus in Rome. The epidemiological situation will be frequently monitored in order to confirm the arrangement closer to the date of the workshop.
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