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... <Il Messaggero>> e <Il Giornale d'Italia>> riportarono ad esempio la notizia che il papa aveva parla to di <<guerra giusta>>12; <Il... more
... <Il Messaggero>> e <Il Giornale d'Italia>> riportarono ad esempio la notizia che il papa aveva parla to di <<guerra giusta>>12; <Il Tevere>> scrisse che Pio XI aveva invitato le infer miere a <<pregare affinche si assecondi chi veramente comprende il vero be nessere dei popoli ...
Nella Sezione tematica di questo numero degli “Annali del Dipartimento di Storia” si pubblicano gli atti della giornata di studio sulla Resistenza dei militari, che si e tenuta il 17 marzo 2005 presso la Facolta di Lettere e Filosofia... more
Nella Sezione tematica di questo numero degli “Annali del Dipartimento di Storia” si pubblicano gli atti della giornata di studio sulla Resistenza dei militari, che si e tenuta il 17 marzo 2005 presso la Facolta di Lettere e Filosofia dell’Universita di Roma “Tor Vergata”, in occasione del sessantesimo anniversario della Guerra di liberazione. La giornata – promossa dal Dipartimento di Storia in collaborazione con la Fondazione-Istituto Gramsci, lo Stato Maggiore dell’Esercito e l’Irsifar – ha visto la partecipazione di studiosi particolarmente qualificati, che hanno affrontato le principali questioni e le diverse interpretazioni relative alle drammatiche vicende vissute dalle forze armate all’indomani dell’8 settembre 1943. non hanno contribuito a fare chiarezza sui problemi in questione. I saggi, qui pubblicati secondo l’ordine di intervento alla giornata di studio, si concentrano essenzialmente su due scenari: la Grecia e i Balcani. D’altro canto, il nodo tematico della Resistenz...
Il volume offre un contributo all’analisi del rapporto tra cattolici e Stato italiano dall'eta giolittiana al fascismo, a partire da un punto di vista apparentemente periferico all'una e all'altra realta: l'attivita... more
Il volume offre un contributo all’analisi del rapporto tra cattolici e Stato italiano dall'eta giolittiana al fascismo, a partire da un punto di vista apparentemente periferico all'una e all'altra realta: l'attivita missionaria e l'espansione coloniale italiana in una regione di recente conquista: il Benadir (Somalia italiana). Il nodo che la ricerca ha inteso chiarire e la verifica di una eventuale omogeneita d'intenti tra politica coloniale italiana e attivita missionaria. Si puo insomma parlare per l’Italia, come e stato fatto per la Francia, di “conciliazione in terra di missione”? Inoltre quali cambiamenti si registrano in colonia sul piano delle relazioni tra cattolici e Stato italiano nel passaggio dall’Italia liberale al fascismo? L’affresco che viene tratteggiato e fatto di luci e ombre, ma soprattutto di sfumature. Se e inequivocabile che tra missionari e autorita coloniali si realizzo una saldatura in nome della lotta «contro la barbarie, a pro del...
Il saggio ricostruisce le immagini della donna presenti nelle riviste cattoliche "ufficiali" piu rappresentative del secondo dopoguerra: "Civilta cattolica", "Vita e Pensiero", "Rivista italiana del... more
Il saggio ricostruisce le immagini della donna presenti nelle riviste cattoliche "ufficiali" piu rappresentative del secondo dopoguerra: "Civilta cattolica", "Vita e Pensiero", "Rivista italiana del clero", tenendo conto delle linee del pontificato di Pio XII rispetto alla questione femminile. Il modello della donna e ricostruito con particolare attenzione alle dimensioni della famiglia, del lavoro, dell'istruzione e ai modelli di santita. Il confronto costante e col modello elaborato all'interno del mondo comunista, ai punti di contatto e alle diversita.
En este Debate, Daniele Menozzi, Lucia Ceci, Mónica Moreno Seco y Javier Ramón Solans reflexionan sobre la renovación historiográfica experimentada por la historia de la religión tras la crisis del paradigma de la secularización y la... more
En este Debate, Daniele Menozzi, Lucia Ceci, Mónica Moreno Seco y Javier Ramón Solans reflexionan sobre la renovación historiográfica experimentada por la historia de la religión tras la crisis del paradigma de la secularización y la aparición de nuevos conceptos en torno a las complejas relaciones entre religión y modernidad.
... Affari esteri a Mercatelli, Io settembre 1903. Page 8. ... sarebbero andati in colonia ?per spianare la via alla Religione, ed alla civilta cristiana e per consolidare l'influenza del la Madre patria?", e alle rassicurazioni... more
... Affari esteri a Mercatelli, Io settembre 1903. Page 8. ... sarebbero andati in colonia ?per spianare la via alla Religione, ed alla civilta cristiana e per consolidare l'influenza del la Madre patria?", e alle rassicurazioni fatte nello stesso senso dal cardinale romano Francesco Di Paola ...
Tommaso Calio, Lucia Ceci, Introduzione Pietro Grasso, Come puo un mafioso dichiararsi cristiano? Luigi Ciotti, Da don Sturzo a papa Francesco. La Chiesa di fronte alla questione mafiosa Manoela Patti, Compari di san Giovanni. Matrimoni e... more
Tommaso Calio, Lucia Ceci, Introduzione Pietro Grasso, Come puo un mafioso dichiararsi cristiano? Luigi Ciotti, Da don Sturzo a papa Francesco. La Chiesa di fronte alla questione mafiosa Manoela Patti, Compari di san Giovanni. Matrimoni e battesimi nella mafia dell’agro palermitano negli anni Venti Gianluca Fulvetti, Sicilia inizio anni Sessanta. I frati di Mazzarino, la mafia, la Chiesa Rossella Merlino, «Papi, cupole e mandarini tardivi». Religiosita e identita nelle parole del boss Michele Greco Giorgio Adamo, Il rapporto tra gerarchie ecclesiastiche e devozione popolare in Calabria. Un resoconto etnografico e qualche considerazione Rossana Barcellona, Teresa Sardella, La festa di Sant’Agata tra devozione popolare, strumentalizzazioni criminali, ambiguita istituzionali e impegno civile (2008-2014) Deborah Puccio-Den, Di sangue e d’inchiostro. Vincolo mafioso e religiosita Ernesto Di Rienzo, Ritualita, verbalita, simbolismo: note sugli archetipi iniziatici dell’affiliazione mafios...
In this Debate, Daniele Menozzi, Lucia Ceci, Mónica Moreno Seco and Javier Ramón Solans discuss a historiographical renovation, taking place within the field of the history of religion, stimulated by the crisis of the paradigm of... more
In this Debate, Daniele Menozzi, Lucia Ceci, Mónica Moreno
Seco and Javier Ramón Solans discuss a historiographical renovation,
taking place within the field of the history of religion, stimulated by
the crisis of the paradigm of secularization and the development of
new concepts surrounding the complex relationship between religion
and modernity.

En este Debate, Daniele Menozzi, Lucia Ceci, Mónica Moreno
Seco y Javier Ramón Solans reflexionan sobre la renovación historiográfica
experimentada por la historia de la religión tras la crisis del paradigma
de la secularización y la aparición de nuevos conceptos en
torno a las complejas relaciones entre religión y modernidad.
The paper addresses the most important issues raised by the racist laws in the italian colonies after the turn of 1935-1936, when, after the conquest of Ethiopia, Mussolini planned the perspective of a culturally and biologically... more
The paper addresses the most important issues raised by the racist laws in the italian colonies after the turn of 1935-1936, when, after the conquest of Ethiopia, Mussolini planned the perspective of a culturally and biologically "Italian" Empire. The analysis focuses especially on the development of discriminatory legal paradigms and on policies regarding the interracial sexual relations after 1935.
Published in: I Presidenti della Repubblica. Il capo dello Stato e il Quirinale nella storia della democrazia italiana, Sabino Cassese, Giuseppe Galasso, Alberto Melloni eds. il Mulino, Bologna 2018, vol. I, pp. 365-405
Published in Incorrupta monumenta Ecclesiam defendunt. Studi offerti a mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, a cura di Andreas Gottsmann, Pierantonio Piatti, Andreas E. Rehberg, 4 voll., Città del Vaticano 2018,... more
Published in Incorrupta monumenta Ecclesiam defendunt. Studi offerti a mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, a cura di Andreas Gottsmann, Pierantonio Piatti, Andreas E. Rehberg, 4 voll., Città del Vaticano 2018, [Collectanea Archivi Vaticani 106-109], vol I, tomo 1, pp. 187-211
Italian Catholics and Northern Irish Political Violence from the Troubles to Bobby Sands Catholic activism in the Irish Republican Army led Italian Catholicism to adopt a variety of stances, shifting from open support to condemnation.... more
Italian Catholics and Northern Irish Political Violence from the Troubles to Bobby Sands Catholic activism in the Irish Republican Army led Italian Catholicism to adopt a variety of stances, shifting from open support to condemnation. These positions intersected with the Papacy’s official line. The issue of the moral legitimacy of armed struggle for the cause of the nation was intertwined with its justification of fighting the capitalist system. The 1981 Irish hunger strike, with its world-wide echo, raised new questions, in particular whether that kind of struggle was in reality a form of suicide The article investigates the different political stances these events engendered among Italian Catholics, and focuses in particular on the Papacy’s view of the nexus Catholicism/political violence/nation/transnational action.
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Will Religious Devotions even disappear? Devotions and saints, cults and pilgrimages still occupy the religious scene at the Millennium. They challenge the classic Weberian account of " dis-enchantment " as a unidirectional tendency of... more
Will Religious Devotions even disappear? Devotions and saints, cults and pilgrimages still occupy the religious scene at the Millennium. They challenge the classic Weberian account of " dis-enchantment " as a unidirectional tendency of modernity, and the typical belief of Post-Conciliar Catholicism that popular religion was destined to be overcome by an " adult " Christianity. In this framework, the John Paul II's pontificate has contributed decisively to the revival of traditional devotions through modern tools. They have conveyed eschatological tensions, relationships with the States, ecclesiastical policies, family ethics, and commitment to peace, especially in the aftermath of the Soviet Empire collapse. The massive spreading of religious devotions in the contemporary age has been yet fueled by the increasing space that the media have given them, but also by the mass tourism and, within it, the practice of the weekend: mass phenomena that have revived the experience of the pilgrimage between religion, art, culture and nature.
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The article focuses on the role played by the Catholic Church in the construction of popular consensus during three wars (Italo-Ethiopian War, Spanish Civil War, WWII), and in Fascist policy against the Jews. A strong emphasis is placed... more
The article focuses on the role played by the Catholic Church in the construction of popular consensus during three wars (Italo-Ethiopian War, Spanish Civil War, WWII), and in Fascist policy against the Jews. A strong emphasis is placed on the different nuances that influenced the themes of the nation and war at the religious, cultural and political levels. For it was these questions that galvanized the main transformations that took place in the Catholic world. By looking closer at these questions, we can better define the far-reaching contaminations that were taking place between the two formative agents – Church and regime – in the construction of a collective consciousness that left its indelible mark on the Italian mind during this period.
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The article analyzes an important Vatican document: the Tardini's notes about Italo-Ethiopian War (1935-1936). The document was written on 1st December 1935 by Monsignor Domenico Tardini, one of Pius XI’s closest aides, at a time when the... more
The article analyzes an important Vatican document: the Tardini's notes about Italo-Ethiopian War (1935-1936). The document was written on 1st December 1935 by Monsignor Domenico Tardini, one of Pius XI’s closest aides, at a time when the regime, with the war in Ethiopia, was reaching the height of its popularity. It wasn’t a document for private consumption, but an official memorandum written with care by one of the major exponents of the diplomatic action of the Holy See, and intended for the prelate’s audiences with the pontiff.
Tardini grasped all the ills of the regime. He identified all its liberticidal and totalitarian aspects. He articulated all the dire consequences of the dictatorship for Italian society as a whole. But at the same time he placed the Holy See outside this situation and these dynamics. The lucid analysis conducted in the Secretariat of State and presented to the Pope seemed in short not to imply any responsibility on the part of the Vatican: neither for the rise of the dictatorship and the popular consent it had won up until that time, nor for the positions to be taken, in public, in the future.
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The article points out several key aspects that should be taken into account when studying Pius XI’s pontificate. With regard to methodology, doctrinal stances, political and diplomatic actions must not be analysed separately. Besides,... more
The article points out several key aspects that should be taken into account when studying Pius XI’s pontificate. With regard to methodology, doctrinal stances, political and diplomatic actions must not be analysed separately. Besides, the Catholic Church should be also evaluated as a transnational actor. One of the main topics, which crosses the entire period like a filrouge, is the theme of ‘violence’. The legitimacy or de-legitimacy of violence by the Holy See could represent a new historiographical subject through which rereading the 20th century pontificates.
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Scrivere appelli alle autorità per invocare una deroga rispetto alla normativa, un trattamento di favore, la grazia o un intervento volto a correggere quella che si percepisce come un’ingiustizia una pratica che ha attraversato diversi... more
Scrivere appelli alle autorità per invocare una deroga rispetto alla normativa, un trattamento di favore, la grazia o un intervento volto a correggere quella che si percepisce come un’ingiustizia una pratica che ha attraversato diversi contesti storici, giungendo sino a oggi. Lo stile deferente e il registro stereotipato, che spesso caratterizzano questi scritti, possono indurre a interpretare tale forma di comunicazione con il potere come un mero residuo del passato e a negare ad essa un valore politico.
Il volume si propone di mettere in discussione tale impianto, combinando un’attenzione privilegiata per l’età contemporanea con una prospettiva di lunga durata. L’esame di casi provenienti da contesti tra loro diversi nello spazio (Italia, Francia, Unione sovietica) e nel tempo (dal XVIII secolo agli anni Duemila) evidenzia nodi trasversali che attengono alla storia della comunicazione tra governanti e governati e a quelle pratiche dal basso attraverso le quali gli individui si costruiscono come cittadini
Nel corso del Novecento in diverse aree del mondo, dall'Irlanda del Nord ai Paesi Baschi, dalle Filippine alla Colombia, dal Messico al Ruanda, i cattolici hanno legittimato l'esercizio della violenza come forma organizzata di lotta a... more
Nel corso del Novecento in diverse aree del mondo, dall'Irlanda del Nord ai Paesi Baschi, dalle Filippine alla Colombia, dal Messico al Ruanda, i cattolici hanno legittimato l'esercizio della violenza come forma organizzata di lotta a fini politici. Rappresentazioni simboliche, mistiche del sacrificio, fonti teologiche della tradizione cristiana hanno fornito a individui e gruppi repertori e motivazioni per giustificare il ricorso alla violenza insurrezionale, nella convinzione che la scelta armata fosse non solo legittima, ma obbligatoria: per difendere istituzioni e valori ritenuti irrinunciabili o per promuovere trasformazioni radicali della vita pubblica. Analizzando una pluralità di casi su scala globale-dai cristeros messicani ai preti guerriglieri, dalla rivolta ungherese del 1956 ai troubles, dagli anni del terrorismo alle lotte antiabortiste-Lucia Ceci indaga il rapporto culturale del cattolicesimo con l'esercizio della violenza in un'epoca caratterizzata da mutuazioni e ibridazioni tra registri religiosi e prospettive politiche.
The book adopts an interdisciplinary approach to investigate the role played by the symbolic religious language and rituals within the various Mafias (Cosa Nostra, Camorra, 'Ndrangheta), but also in the creation of myths and practices... more
The book adopts an interdisciplinary approach to investigate the role played by the symbolic religious language and rituals within the various Mafias (Cosa Nostra, Camorra, 'Ndrangheta), but also in the creation of myths and practices aimed at combating the criminal organizations.
The volume offers also a first, comparative analysis of the role played by the religious symbolism and rituals inside the criminal organizations in Russia, Mexico, and Us.
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Lucia Ceci reconstructs the relationship between the Catholic Church and Fascism. New sources from the Vatican Archives throw fresh light on individual aspects of this complex relationship: the accession of Mussolini to power, the war in... more
Lucia Ceci reconstructs the relationship between the Catholic Church and Fascism. New sources from the Vatican Archives throw fresh light on individual aspects of this complex relationship: the accession of Mussolini to power, the war in Ethiopia, the racial laws, the comparison between Pius XI and Pius XII. This book offers a comprehensive reconstruction of this encounter, explaining the criteria that led Catholics to support a dictatorial, warmongering and racist regime. In contrast to the traditional periodization, the history begins with the childhood of Mussolini in the final years of the nineteenth century, and ends with the sudden collapse of his puppet regime, in 1945. This means to some extent placing in a different light the exceptional nature of the ventennio. The Italian original L'interesse superiore, Il Vaticano e l'Italia di Mussolini has won the " Friuli Storia " Prize for Studies of Contemporary History.
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Era il luglio del 1968 quando un "piccolo" sacerdote di origine quechua, in una cittadina nota in Perú solo per il suo porto peschereccio, Chimbote, parlava, per la prima volta, di teologia della liberazione. Ad ascoltarlo non vi era un... more
Era il luglio del 1968 quando un "piccolo" sacerdote di origine quechua, in una cittadina nota in Perú solo per il suo porto peschereccio, Chimbote, parlava, per la prima volta, di teologia della liberazione. Ad ascoltarlo non vi era un pubblico di teologi, ma un gruppo di catechisti. Quel sacerdote era il peruviano Gustavo Gutiérrez (1929) e il convegno di Chimbote può considerarsi la data di nascita della teologia della liberazione, anche se fu soprattutto la II conferenza dell'episcopato latinoamericano, che si tenne appena un mese dopo nella città colombiana di Medellín, a darle rilevanza ecclesiale, riconoscendo in essa una delle prospettive fondamentali della teologia latinoamericana.

Per l'America latina erano gli anni delle lotte di liberazione, ma anche gli anni in cui la Chiesa tentava di ripensare la propria identità alla luce delle indicazioni conciliari, e Gutiérrez si trovava, come sacerdote, come teologo e come consulente dell'episcopato latinoamericano, profondamente coinvolto in entrambi i processi.

Questo studio mette in luce, grazie all'esame di un ampio materiale documentario, come la genesi e lo sviluppo della teologia della liberazione, definita da Gutiérrez riflessione sulla prassi storica alla luce della fede, siano stati costantemente intrecciati con la vicenda intellettuale, pastorale, ma anche biografica del sacerdote peruviano. Dagli anni '40, che lo hanno visto impegnato come militante dell'Azione cattolica; agli anni '50, periodo in cui Gutiérrez studiava in Belgio la teologia europea più avanzata; agli anni del Concilio Vaticano II e, soprattutto, al postconcilio, che lo ha visto protagonista del rinnovamento teologico latinoamericano, nel tentativo di coniugare fede e prassi, cristianesimo e marxismo, comunione ecclesiale e "opzione preferenziale per i poveri", fino alla condanna espressa nel 1984 dalla S. Sede nei confronti della teologia della liberazione, preceduta da un severo intervento della Sacra congregazione per la dottrina della fede nei riguardi dello stesso Gutiérrez. È questa la ragione per cui la ricerca qui proposta, pur ponendo al centro della ricostruzione Gustavo Gutiérrez, il suo itinerario biografico, teologico e pastorale, si presenta come un contributo per la storia della Chiesa latinoamericana negli ultimi decenni.
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L’immagine del missionario ha spesso oscillato tra gli opposti stereotipi di avamposto della presenza europea e di difensore delle popolazioni locali dinanzi alle forme più efferate della violenza coloniale. Sgombrando il campo da vuote... more
L’immagine del missionario ha spesso oscillato tra gli opposti stereotipi di avamposto della presenza europea e di difensore delle popolazioni locali dinanzi alle forme più efferate della violenza coloniale. Sgombrando il campo da vuote generalizzazioni, il volume ricostruisce la vicenda della missione cattolica dei trinitari in Somalia, con l’intento di gettare luce sulle complesse relazioni tra colonialismo italiano, espansione missionaria e islam, dall’età giolittiana all’avvento del fascismo. Se è indubbio che tra missionari e autorità coloniali si realizzò, sul piano della propaganda, una saldatura in nome della lotta contro la ’barbarie’, per l’affermazione della ’civiltà’ e della patria, nei primi anni questo incontro non fu privo di resistenze, riconducibili a un anticlericalismo ancora vivo in alcuni ambienti coloniali. Con l’affievolirsi delle spinte tese a difendere il carattere laico dell’occupazione italiana, si registra un’apertura con il tendenziale proposito di utilizzare l’opera dei missionari per compensare le carenze dello Stato occupante nei settori dell’assistenza e dell’istruzione. Più che di una differente politica religiosa, che restò viceversa sempre orientata in senso filoislamico, le aperture nei riguardi dei missionari furono dunque il riflesso di difficoltà finanziarie e amministrative. Nei rapporti tra colonialismo e missioni in Somalia, tale linea si caratterizzò sostanzialmente come la direttrice fondamentale per tutto il periodo liberale, rispetto al quale le prime iniziative del nuovo governatore fascista, il quadrumviro Cesare Maria De Vecchi, sembrano porsi in una sostanziale continuità.
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«Bisogna convenire con Lucia Ceci, che ha fatto ampi e fortunati scavi documentari, che tutti i tentativi operati da Pio XI per impedire a Mussolini di realizzare il suo folle progetto di aggredire e conquistare uno Stato sovrano come... more
«Bisogna convenire con Lucia Ceci, che ha fatto ampi e fortunati scavi documentari, che tutti i tentativi operati da Pio XI per impedire a Mussolini di realizzare il suo folle progetto di aggredire e conquistare uno Stato sovrano come l’Etiopia furono velleitari e con scarse possibilità di essere presi in considerazione. Noi sappiamo per certo che egli giudicava come assurda e criminale la guerra all’impero millenario e cristiano di Haile Sellassie. Ma sappiamo anche che mai denunciò pubblicamente l’aggressione fascista, perché ogni volta che maturava un’iniziativa di pace, al minimo ostacolo subentravano in lui la prudenza e il timore di incrinare i rapporti privilegiati stabiliti con il governo di Mussolini».
Angelo Del Boca
Il libro racconta la storia dell'incontro tra la Chiesa cattolica e il fascismo partendo dall'infanzia di Benito Mussolini, alla fine del lungo Ottocento, e arrivando al crollo della Repubblica sociale. La scelta risponde al bisogno di... more
Il libro racconta la storia dell'incontro tra la Chiesa cattolica e il fascismo partendo dall'infanzia di Benito Mussolini, alla fine del lungo Ottocento, e arrivando al crollo della Repubblica sociale. La scelta risponde al bisogno di dar conto dei mutamenti che investono la società italiana e, al suo interno, il cattolicesimo, per giungere alla ricostruzione complessiva di una pagina cruciale della nostra storia.  Già prima del Concordato la Chiesa alimentò il mito del duce e ampliò il consenso al regime.  Ma l’ambizione totalitaria del fascismo spinse il papa Pio XI a competere con Mussolini per il controllo delle coscienze. Dalla Conciliazione in avanti, così, i vertici vaticani adottarono una strategia politica giocata su due tavoli: fervido sostegno al governo di Mussolini, manifestato nel messaggio pubblico; rivendicazione di una separata e contrastante identità nel confronto riservato con i poteri politici. Non basta quindi seguire le stanze del potere . Soprattutto quando il fascismo diventa Stato: tutto si amplia, tutto si complica, mentre il degenerare dei rapporti internazionali, la realtà della guerra, la tragedia degli ebrei pongono la Chiesa, a partire dai suoi vertici, dinanzi a scelte ineludibili.
Il mondo dell’università, dello spettacolo e della comunicazione riflettono sui punti di contatto tra pratiche devozionali e fenomeni mafiosi. L’occasione è offerta dal convegno internazionale “L’immaginario devoto tra organizzazioni... more
Il mondo dell’università, dello spettacolo e della comunicazione riflettono sui punti di contatto tra pratiche devozionali e fenomeni mafiosi. L’occasione è offerta dal convegno internazionale “L’immaginario devoto tra organizzazioni mafiose e lotta alla mafia: narrazioni e rappresentazioni” (Martedì 14 e Mercoledì 15, Teatro Valle) organizzato da Università di Roma "Tor Vergata" e Teatro di Roma nell'ambito del progetto "Uncovering Excellence"

L’evento rappresenta la seconda tappa di un'iniziativa scientifica più ampia, promossa da un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma “Tor Vergata”, già protagonista, nel novembre 2014, di un convegno internazionale svoltosi presso la Casa della Memoria che ha visto la presenza tra i relatori di don Luigi Ciotti Presidente di Libera. Dopo avere esplorato il fenomeno nei suoi rivolti sociologici e storici, l’attenzione si sposta ora sulle rappresentazioni dell’immaginario devozionale mafioso offerte da linguaggi artistici e della comunicazione, con uno sguardo che si apre a ventaglio su teatro, cinema, romanzi d’indagine, ma  anche televisione, web, fumetti, pubblicistica.
A cura di Lucia Ceci, Tommaso Caliò, Luca Mazzei e Donatella Orecchia
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