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The COVID-19 pandemic has fostered the increasing use of digitally-mediated communication, which has substituted a large part of the face-to-face encounters, work, political, social, and leisure activities, made impossible during the long... more
The COVID-19 pandemic has fostered the increasing use of digitally-mediated communication, which has substituted a large part of the face-to-face encounters, work, political, social, and leisure activities, made impossible during the long period of lockdown. What did this entail in small villages, in respect to both citizens and local government, where face-to-face communication has been more resistant to digital mediation? This study aimed to explore the changes seen in institutional communication, and more generally, in the everyday life of citizens and their relationship with local administrators during the first lockdown in Italy. The context explored was the small-scale local community of Peccioli (Tuscany), a village where face-to face communication usually played a pivotal role in the interaction between local government and citizens. This small village represents a good point of observation to understand whether, in contexts such as this, there has been a change in the balan...
Numero della Newsletter edita dall'osservatorio sulla città globale, organo di studi dell'Istituto di Studi Politici "S. Pio V"
Il numero 1-2016 della Newsletter dell'Osservatorio sulla Città Globale contiene riflessioni sul caso di Blu a Bologna, sulle elezioni amministrative italiane del 5 giugno, sulla città di Torino, sul concetto di "rammendo urbano", sugli... more
Il numero 1-2016 della Newsletter dell'Osservatorio sulla Città Globale contiene riflessioni sul caso di Blu a Bologna, sulle elezioni amministrative italiane del 5 giugno, sulla città di Torino, sul concetto di "rammendo urbano", sugli stadi di proprietà delle società di calcio, sul coworking e sul "City Branding".
Research Interests:
Il fenomeno degli spazi occupati è un aspetto importante del panorama sociale e politico di diverse città italiane. Dalla fine degli anni ‘70, l’occupazione di spazi rappresenta una particolare forma di mobilitazione, che si intreccia e... more
Il fenomeno degli spazi occupati è un aspetto importante del panorama sociale e politico di diverse città italiane. Dalla fine degli anni ‘70, l’occupazione di spazi rappresenta una particolare forma di mobilitazione, che si intreccia e interagisce con altri movimenti e conflitti che interessano le città. Analizzare la realtà degli spazi occupati, ricostruendone l’evoluzione e le relazioni con altri attori negli ultimi 3 decenni, rappresenta un’attività conoscitiva cruciale per una migliore comprensione delle trasformazioni sociali e politiche delle città italiane. Ciò appare particolarmente importante nel caso di Napoli, per via delle importanti trasformazioni veicolate dai progetti di riqualificazione urbana a partire dagli anni ’80 ma anche in considerazione dell’importanza attribuita dall’attuale amministrazione comunale al tema dei “beni comuni”.La ricerca è finalizzata ad analizzare le pratiche, i discorsi e le dimensioni organizzative di alcuni spazi occupati mediante un approccio laclausiano alla costruzione del soggetto politico.
Research Interests:
N.1 della newsletter dell'Osservatorio sulla Città Globale
Research Interests:
Con questo fascicolo prende avvio il progetto editoriale di Partecipazione e Conflitto. Un progetto ambizioso che nasce dall’esigenza di creare uno spazio di approfondimento autonomo dedicato allo studio delle dinamiche di trasformazione... more
Con questo fascicolo prende avvio il progetto editoriale di Partecipazione e Conflitto. Un progetto ambizioso che nasce dall’esigenza di creare uno spazio di approfondimento autonomo dedicato allo studio delle dinamiche di trasformazione dei sistemi politici contemporanei, con un focus specifico sull’analisi della partecipazione e dei conflitti politici e sociali che le caratterizzano. Una rivista non solo sulla partecipazione, ma di studi politici e sociali che riconosce una centralità agli aspetti della partecipazione, nella loro intrinseca ambivalenza, e nel loro legame costitutivo con le dinamiche di conflitto (...).
Presentazione di Antonio Iodice Introduzione di Paolo De Nardis Una, nessuna e centomila. Le città e i flussi di Luca Raffini GOVERNANCE E PARTECIPAZIONE L’istituzionalizzazione delle aree metropolitane in Italia. Evoluzioni e... more
Presentazione di Antonio Iodice
Introduzione di Paolo De Nardis
Una, nessuna e centomila. Le città e i flussi di Luca Raffini

GOVERNANCE E PARTECIPAZIONE
L’istituzionalizzazione delle aree metropolitane in Italia.
Evoluzioni e problematiche attuali di Adriano Cirulli

POLITICHE URBANE NELLA CRISI
Atene e la crisi di Francesco Anghelone
Sharing economy o deregolamentazione?
Air BnB e il caso Barcellona di Luca Raffini

LAVORO E CONSUMO
Territorio, Turismo e Mercato.
La grande bellezza di Roma di Paola Perelli

INNOVAZIONE E NUOVE CULTURE
Riflessioni per una Sociologia della Città di Luca Alteri
Dalla migrazione fisica alla migrazione degli spazi online.
Come i media digitali trasformano i percorsi migratori di Luca Raffini

RECENSIONI
Redazione dell’Osservatorio sulla Città Globale
Research Interests:
Il nazionalismo politico, inteso come thin-centered ideology, o come articolazione discorsiva, fornisce importanti elementi di riflessione sul rapporto tra leadership, dimensione organizzativa e dimensione ideologica dei fenomeni... more
Il nazionalismo politico, inteso come thin-centered ideology, o come articolazione discorsiva, fornisce importanti elementi di riflessione sul rapporto tra leadership, dimensione organizzativa e dimensione ideologica dei fenomeni politici. Il nostro contributo, attingendo alle categorie analitiche della storia e della sociologia politica, si focalizzerà su due tra i principali nazionalismi radicali, e di sinistra, sorti nell’Europa contemporanea: quello irlandese e quello basco.
In entrambi i casi, il processo d'innovazione teorica portato avanti dalle correnti socialiste e/o marxiste a partire dagli anni Trenta del Novecento, e poi in maniera più consistente nel corso degli anni Sessanta e Settanta, ha influito profondamente sulla dimensione ideologica del nazionalismo tradizionale. Il risultato è stato l’articolazione di un progetto politico di stampo socialista (con particolari accenti sulla partecipazione e la mobilitazione sociale di massa), combinatosi con lo sviluppo di una violenta strategia armata (incentrata sul ruolo della militanza rivoluzionaria e sulla disciplina organizzativa), capace di alimentare i due più sanguinosi conflitti interni dell’Europa occidentale nella seconda metà del secolo. Un’analisi di questo tipo, che si concentri sulle principali fasi dell’evoluzione ideologica, organizzativa e strategica dei movimenti nazionalisti più radicali, permette una lettura critica del ruolo delle rispettive leadership, che si vorrebbero preponderanti all’interno di movimenti di questo tipo, ma che spesso sono state poste in secondo piano dalla dimensione collettiva e dagli organismi collegiali da loro controllati.
Vladimir Ilich Lenin firmly believed that the socialists would play into the hands of the bourgeoisie, the feudal landlords and the oppressor nations if they failed to support the right to national self-determination. The leader of the... more
Vladimir Ilich Lenin firmly believed that the socialists would play into the hands of the bourgeoisie, the feudal landlords and the oppressor nations if they failed to support the right to national self-determination. The leader of the Bolsheviks argued that the nationalism of the “periphery” becomes an anti-capitalist, hence progressive, force as it emerges as a reaction to the exploitation of the colonies by Western imperialist powers, thus helping to break the imperialist chains within the main nation-states in Europe. This paper will examine and compare the influence of the Bolshevik vision of nationhood and self-determination on the Irish and Basque Nationalist Left.

According to the Bolsheviks’ idea of self-determination, a nation can arrange its life according to its own will, to the point of having the right to complete secession if oppressed. In our comparative analysis we adopt a trans-disciplinary approach, using the categories of political sociology and history, in order to bring to light the consequences of the Bolshevik approach to the national question once adopted by radical leftist nationalist forces in the two cases, and to offer some remarks on their ideological reshaping also after the fall of the Berlin Wall.

Given the alleged ideological incompatibility of nationalism and socialism, both Irish socialist republicans and the Basque Patriotic Left represent interesting examples of movements that, by redefining ethnic interests in terms used to characterise class positions, have succeeded in making the class struggle synonymous with the national struggle in 20th century Western Europe.
The global crisis taking place in the last decade, besides the emergence of radical right-wing populist parties, is also fostering the development of left-wing nationalist groups in the stateless nations of Europe. Due to the spread of... more
The global crisis taking place in the last decade, besides the emergence of radical right-wing populist parties, is also fostering the development of left-wing nationalist groups in the stateless nations of Europe. Due to the spread of austerity policies implemented by national and local governments, the leftist components of minority nationalisms are experiencing an increasing support (at social and electoral levels) for their political projects. A renewed and stronger support for a “welfare nationalism” based on an inclusive idea of citizenship, where the “social” dimension (fostering social equality and progressive social policies) is combined with more “traditional” nationalist discourses and objectives (support for the cultural markers of minority national identity, such as language, traditions, etc.).
Within this broad family of leftist nationalist movements, is possible to differentiate two categories:  1) a more moderate component, aiming at reactivate a social-democratic discourse, integrated in the international multi-level governance, at the territorial scale of their community; 2) the more radical leftist parties and movements, producing a discourse where the nationalist aim of independence is combined with a revolutionary socialist project, critical to the social-democratic model, and to the European integration process considered as an expression of neo-liberal power.
The paper wants to contribute to a better understanding of current leftist welfare stateless nationalisms in Europe, as well as their internal differentiation, providing an analysis of left-wing nationalist parties and movements in the Basque Country, Catalonia and Scotland, with a specific focus on their discourses and policies in relation to the post-crisis scenario.
GOVERNANCE e PARTECIPAZIONE Spazio gentrificato e “share economy”. Caratteri di una relazione inevitabile di Alessandro Barile 7 POLITICHE URBANE NELLA CRISI L'emergenza abitativa in Italia: un nodo mai risolto di Chiara... more
GOVERNANCE e PARTECIPAZIONE
Spazio gentrificato e “share economy”. Caratteri di una relazione inevitabile
di Alessandro Barile 7
POLITICHE URBANE NELLA CRISI
L'emergenza abitativa in Italia: un nodo mai risolto
di Chiara Davoli 12

Napoli: da “Città ribelle” a “spin-off italiano”?
di Raffaella Fittipaldi 18


LAVORO e CONSUMO
Dalla Silicon Valley alla GiG Economy. Come cambia il lavoro nel capitalismo digitale
di Luca Raffini 23

Le città come sistemi logistici
di Niccolò Cuppini 30


INNOVAZIONE e NUOVE CULTURE
Alimentazione ed urbanizzazione: le nuove sfide del Diritto al cibo
di Giuseppe Marano 34

REDAZIONE dell’OSSERVATORIO SULLA CITTÀ GLOBALE 38
Research Interests: