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in «Picenum Seraphicum» 32 (2018), pp. 159-172.
Conventi dei Minori Osservanti della ex Provincia Lauretana: aggiornamento della Bibliofìgrafia.2019 •
Il contributo partendo dalla fondamentale opera Cronistoria dei frati Minori della Provincia Lauretana delle Marche di Antonio Talamonti intende aggiornare la bibliografia sui singoli conventi con gli studi pubblicati da quella data fino ad oggi. L’articolo si propone dunque di offrire agli studiosi un repertorio bibliografico che sia funzionale alle loro ricerche.
ISBN 978-88-99702-03-8
Felice Accrocca, Francesco e i suoi frati: Dalle origini ai Cappuccini (BIBLIOTHECA SERAPHICO-CAPUCCINA, 105) ROMA, ISTITUTO STORICO DEI CAPPUCCINI, 2017 [Indici A. Horowski]Il volume si divide in tre parti: la prima concentra l’attenzione su Francesco in alcune fasi della sua vita, offrendo materiali per una futura biografia, dedicandosi infine ai suoi rapporti con il cardinale Ugo di Ostia e la Sede Romana, un tema continuamente rimeditato dalla storiografia; la seconda si sofferma sulla memoria di san Francesco nella storia dell’Ordine, scavando ulteriormente in un filone di ricerca avviato dall’autore ormai molti anni fa; la terza continua in quest’opera di scavo, estendendo l’indagine a partire da anni inquieti fino ai primordi dell’Ordine dei Cappuccini. Questi ultimi, peraltro, avviarono un rinnovato confronto con la persona e l’insegnamento del fondatore e l’esperienza delle origini, nel tentativo di ridefinire il senso della loro vocazione e della propria presenza nella Chiesa e nella storia. Dei venti studi qui raccolti (alcuni opportunamente rivisitati dopo la scoperta della Vita brevior di Tommaso da Celano), uno è ancora inedito e altri due sono stati pensati e scritti dall’autore dopo la sua nomina ad arcivescovo di Benevento (18 febbraio 2016). Essi costituiscono la riprova che, seppure a velocità notevolmente rallentata, è ancora possibile per lui continuare l’attività di ricerca nella nuova condizione di vita, ciò che gli è stato ed è di somma importanza anche ai fini dell’esercizio del ministero pastorale.
Istituto Storico dei Cappuccini, Aleksander Horowski, Maria Pia Alberzoni, Marco Espositi, Felice Accrocca, Paul Bösch, Wieslaw Block, Martín Carbajo Núñez, Mateusz Stróżyński, Collectanea Franciscana
Indice e gli abstract di Collectanea Franciscana.
FRANCESCANI E POLITICA NELLE AUTONOMIE CITTADINE DELL’ITALIA BASSO-MEDIOEVALE. Atti del convegno di studio svoltosi in occasione della XXVI edizione del Premio internazionale Ascoli Piceno (Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani, 27 - 29 novembre 2014)
Tra la Chiesa e il Regno: arte, francescanesimo e società cittadina tra Niccolò IV e Carlo II d’Angiò2017 •
Il 29 maggio 1289, nella ricorrenza della Pentecoste, Carlo II d’Angiò, detto lo Zoppo, venne incoronato re di Sicilia e di Gerusalemme da papa Niccolò IV, nella cattedrale di Rieti. L’evento si collocava in un momento di fortissime tensioni, nel mezzo delle contese tra Angioni e Aragonesi, con un pontefice che faceva valere i propri diritti feudali sul Regno con robuste ingerenze politiche, al punto da bandire una crociata contro gli “usurpatori” giunti dalla Penisola iberica. Il contrasto teneva banco con un’intensità degna dei trascorsi tra il papato e gli Svevi, con ripercussioni che andavano ben al di là dei confini del Regno. La stessa incoronazione, svoltasi nella città papale situata nell’umbilicus Italiae, fornisce lo spunto per alcune riflessioni che investono il tardo Duecento e gli inizi del Trecento, sui fronti fortemente interconnessi dello Stato della Chiesa e del Regno angioino. Il fulcro del discorso è costituito dal cantiere del San Francesco di Ascoli Piceno, legato a una potente realtà minoritica dalle cui fila era scaturito lo stesso Niccolò IV. È, in questa fase storica, l’unica grande realizzazione di architettura sacra in ambito cittadino, con un’eloquenza degna di un edificio di rappresentanza, nel nuovo polo urbanistico e monumentale in cui trova la sua sede il Popolo. L’intonazione solenne della chiesa è anche in funzione delle sepolture nobiliari, ospitate nelle cappelle absidali, una delle quali intitolata a Ludovico di Tolosa, il “nuovo” santo della casata angioina, dopo Luigi IX. Gli elementi di spicco dell’ampio registro stilistico dell’edificio ascolano trovano eloquenti connessioni con la realtà artistica romana e con le fondazioni angioine, quale il San Francesco della Scarpa di Sulmona, forse intrapreso proprio per volontà di re Carlo II. Ed è comprovato un legame con il San Francesco di Amatrice, in una strategica città regnicola al confine con i domini papali: una fondazione che vide l’interessamento di re Carlo I e di papa Niccolò IV. Si configura così un quadro interregionale che vede proficue connessioni tra i due Stati nell’ambito politico-culturale, con un forte protagonismo del francescanesimo su entrambi i versanti, in modo tale da favorire il consenso verso il “blocco” angioino-papale nel contesto delle società cittadine. Nel caso di Ascoli Piceno, questo particolare clima determinò un’opera monumentale con investimenti considerevoli e coinvolgimenti di maestranze qualificate di diversa provenienza, in linea con le strategie di lavoro messe in atto nei grandi cantieri centroitalici della fine del Duecento.
2017 •
2019 •
Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia
Il libro delle province francescane: uno speciale atlante per la storia del territorio. La Marca Anconitana nei secoli XIV-XVIII2017 •
L’art de la prédication au XVe siècle : efficacité rhétorique et figurative, sous la direction de Jean-Marc Rivière et Cécile Terreaux-Scotto
L’attesa e la paura. La fine dei tempi nella predicazione fiorentina del tardo medioevo (XIV-XVI secolo), «Cahiers d’études italiennes», 27 (2019), on-line2019 •
Collectanea Franciscana 88
Damianite e Clarisse nel Regnum. I monasteri di Campania, Calabria e Basilicata nel Duecento.2018 •
Collectanea Franciscana 85
Le fondazioni francescane femminili in Abruzzo nel XIII secolo.2015 •
Studi Francescani
Gregorio IX e il francescanesimo femminile: il monastero di Ognissanti in Pisa, in "Studi Francescani" 95(1998), pp. 383-4061998 •
Opere d'arte nelle chiese francescane. Conservazione, restauro e musealizzazione, a cura di M. C. Di Natale, Quaderni dell'Osservatorio per le Arti Decorative Maria Accàscina, collana diretta da M.C. Di Natale, n. 4, Bagheria, Plumelia Edizioni, pp. 48-66.
Sculture e intagli dal XV al XIX secolo nelle chiese francescane delle Madonie2013 •