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Nicola  Soldati
  • Strada Maggiore, 45
    Bologna (BO) Italia
L'articolo prendendo le mosse dai principali profili di criticità relativi al settore del contenzioso assicurativo, ricostruisce criticamente l'evoluzione presso le autorità indipendenti degli strumenti ADR e analizza la possibilità che... more
L'articolo prendendo le mosse dai principali profili di criticità relativi al settore del contenzioso assicurativo, ricostruisce criticamente l'evoluzione presso le autorità indipendenti degli strumenti ADR e analizza la possibilità che le decisioni dell'arbitro IVASS possano divenire una prima forma di giustizia predittiva di settore con una potenziale incidenza anche sulla customer satisfaction della clientela.
Research Interests:
"Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del D.Lgs. 4 marzo 2010 n. 28 e del D.M. 18 ottobre 2010, n. 180, è stata completata l'introduzione anche nell'ordinamento giuridico italiano il nuovo istituto della mediazione civile e... more
"Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del D.Lgs. 4 marzo 2010 n. 28 e del D.M. 18 ottobre 2010, n. 180, è stata completata l'introduzione anche nell'ordinamento giuridico italiano il nuovo istituto della mediazione civile e commerciale quale metodo di risoluzione delle controversie alternativo rispetto all'ordinario processo di cognizione e all'arbitrato, destinato a rivoluzionare l'approccio al contenzioso. In particolare, il legislatore con il D.Lgs. n. 28/2010 ha voluto imporre per alcune materie l'istituto della mediazione obbligatoria, intendendo, dunque, la mediazione come un metodo non solo alternativo, ma complementare e integrativo rispetto alla giustizia ordinaria. Obiettivo principale della riforma è stato quello di permettere a chiunque di rivolgersi a un mediatore professionista con requisiti di terzietà presso un Organismo riconosciuto dal Ministero della Giustizia al fine di giungere in tempi rapidi e in modo economicamente conveniente o ad un accordo di amichevole composizione ovvero alla formulazione di una proposta per la risoluzione di qualsivoglia controversia civile e commerciale. Guida alla mediazione civile e commerciale, raccogliendo i contributi di mediatori e studiosi della materia, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere ed approfondire le tematiche della nuova mediazione, nonché un'utile guida pratica per la gestione di una procedura di mediazione in ogni sua fase.
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"Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2010 del d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28, è stato introdotto nell’ordinamento giuridico italiano il nuovo istituto della mediazione civile e commerciale quale metodo di... more
"Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2010 del d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28, è stato introdotto nell’ordinamento giuridico italiano il nuovo istituto della mediazione civile e commerciale quale metodo di risoluzione delle controversie alternativo rispetto all’ordinario processo di cognizione e all’arbitrato, destinato a rivoluzionare l’approccio al contenzioso.
Obiettivo principale della riforma è stato quello di permettere a chiunque di rivolgersi a un mediatore professionista con requisiti di terzietà presso un Organismo riconosciuto dal Ministero della Giustizia al fine di giungere in tempi rapidi e in modo economicamente conveniente o ad un accordo di amichevole composizione ovvero alla formulazione di una proposta per la risoluzione di qualsivoglia controversia civile e commerciale.
In particolare, il legislatore con il d.lgs. n. 28/2010 ha voluto imporre per alcune materie l’istituto della mediazione obbligatoria, intendendo, dunque, la mediazione come un metodo non solo alternativo, ma complementare e integrativo rispetto alla giustizia ordinaria.
Il volume, sotto forma di commento articolo per articolo, raccoglie i contributi di mediatori e studiosi della materia e rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere ed approfondire le tematiche della nuova mediazione, nonché un’utile guida per la gestione di una procedura di mediazione in ogni sua fase.
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"L'opera è divisa in quattro capitoli: il primo fornisce l'inquadramento della materia; il secondo tratta l'arbitrabilità soggettiva; il terzo le materie arbitrabili; il quarto il problema delle pluralità di parti.
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"Nell’ambito dell’evoluzione del sistema giustizia in Italia la conciliazione e la mediazione hanno sempre avuto, con alterne fortune, un ruolo strategico nell’ambito della tutela dei diritti. Ai tempi in cui esisteva ancora l’ufficio... more
"Nell’ambito dell’evoluzione del sistema giustizia in Italia la conciliazione e la mediazione hanno sempre avuto, con alterne fortune, un ruolo strategico nell’ambito della tutela dei diritti.
Ai tempi in cui esisteva ancora l’ufficio del Giudice conciliatore, un insigne giurista modenese scriveva nel 1961 “Il conciliatore rappresenta l'organo capillare della giurisdizione contenziosa in materia civile, competente per le controversie di modico valore. A questa funzione accomuna l'altra: di organo pubblico al quale, per antica tradizione, rimane affidato il compito di prestare la propria opera, su richiesta, per la bonaria e preventiva composizione delle controversie civili di ogni valore”.
E, ancora, “Deve peraltro constatarsi che, con fenomeno che si è andato manifestando in proporzioni crescenti, e non solamente dopo l'attuale codice di procedura civile, l'attività precipua degli uffici di conciliazione si è accentrata nell'esercizio della funzione giurisdizionale civile, nei limiti di una competenza per valore che il legislatore ha, via via, aumentata, in adeguamento alla svalutazione monetaria ed all'accrescersi del numero delle liti.
Invece la funzione di conciliazione è caduta in piena crisi ed oggi è pressoché carente di esercizio, spesso affidata con maggiore successo, allorché se ne riscontrano esigenza e vitalità, ad altri organi amministrativi e giudiziari, quali, ad esempio, gli uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione (art. 23, lett. d d.P.R. 19 marzo 1955, n. 520) ed il giudice istruttore del procedimento civile (art. 185 c.p.c.)” (F. Lancellotti, voce Conciliatore, in Enc. dir., Milano, 1961, VIII, 391).
Il filo conduttore che ha portato la conciliazione e la mediazione, quali strumenti principi di risoluzione delle controversie nell’ambito dei metodi ADR (Alternative Disputes Resolution Methods), da un ruolo eminentemente giurisdizionale della metà del secolo scorso ad una sua quasi totale privatizzazione è rappresentato dal susseguirsi delle riforme del codice di procedura civile degli anni novanta e da un montante interesse o, per meglio dire, necessità di giustizia, sfociato, soprattutto in questi ultimi anni, in una incessante elaborazione normativa in tutti i settori di applicazione fino ad arrivare, da ultimo, alla parziale riunificazione della disciplina mediante il decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, che costituisce una sorta di rivoluzione copernicana nelle forme di accesso alla giustizia in Italia.
Nella definizione di mediazione contenuta all’interno del decreto legislativo in parola si evidenzia anzitutto che la denominazione attribuita all’attività svolta, dalle parti, da coloro che la esercitano o da altre fonti normative, è irrilevante, posto che la moderna mediazione non si lascia irrigidire in formule che in realtà colgono del fenomeno solo aspetti parziali. L'elemento caratterizzante e, al tempo stesso, unificante è invece dato dalla finalità di assistenza delle parti nella ricerca di una composizione non giudiziale di una controversia.
A fronte di una così ampia applicazione, quantomeno normativa, della conciliazione manca ancora, purtroppo, nel nostro Paese una sua reale e diffusa cultura. Nell’ambito della nuova disciplina introdotta, in molte materie, la via della mediazione/conciliazione è stata resa obbligatoria e pregiudiziale per legge, in altri lasciata alla volontà delle parti, sia in forma facilitativa che aggiudicativa,vuoi con strumenti tradizionali, vuoi anche attraverso strumenti informatici, con un ruolo di sempre crescente importanza, per non dire quasi esclusivo, da parte di organismi pubblici e privati come gestori delle procedure e, al tempo stesso, custodi della riservatezza delle stesse, oggi delegati sempre più a fornire un filtro al contenzioso civile in sede giudiziale ed arbitrale.
Volendo cercare di suggerire una definizione di conciliazione che sia applicabile in tutti i settori di applicazione, ritengo corretto affermare che la conciliazione “costituisce una delle forme alternative di risoluzione dei conflitti, mediante la quale il conciliatore, quale terzo neutrale, che non ha potere alcun sulle parti le assiste, affinché queste possano trovare il punto di armonia nel conflitto, facilitando la comunicazione, identificando i diversi punti della controversia, facendo  emergere gli interessi e le necessità ed orientando le parti stesse verso la ricerca ed il raggiungimento di accordi pienamente soddisfacenti”.
L’entusiasmo normativo di questi anni nei confronti della conciliazione prima e della mediazione poi appare ben lungi dal dirsi terminato nonostante l’introduzione del decreto legislativo n. 28 del 2010.
La nuova disciplina nell’ambito delle controversie civili e commerciali deve essere letta quale sublimazione della coesistenza tra giustizia ordinaria e risoluzione negoziale delle controversie; coesistenza che, coerentemente con quanto disposto dalla carta costituzionale, considera l’accesso alla giustizia non solo accesso alla giurisdizione, ma anche accesso alle procedure alternative alla definizione giurisdizionale dei conflitti.
Nel recentissimo decreto legislativo l’avvocato viene ad assumere un ruolo di informazione e, al contempo, di filtro del contenzioso dinnanzi all’autorità giudiziaria ordinaria con precisi obblighi nei confronti del cliente patrocinato. Non di meno, anche gli ordini professionali sono chiamati ad una prova di maturità e di concorrenza nei confronti della mediazione potendo assumere, grazie ad una via preferenziale, il ruolo di organismi di gestione delle controversie civili e commerciali.
Il presente volume giunto alla sua seconda edizione ampliata ed aggiornata, nato e cresciuto grazie alla preziosissima collaborazione e disponibilità di Amici studiosi e Colleghi di rinomata esperienza e preparazione nei rispettivi ambiti di applicazione, a cui in questa sede mi preme rinnovare ancora una volta i miei più sentiti voti di gratitudine, vuole fornire una guida pratica e ragionata dello stato dell’arte della conciliazione e della mediazione in Italia proprio in quelle materie laddove la conciliazione e la mediazione hanno dimostrato e sono chiamate a dimostrare nel prossimo futuro di essere ineguagliabili e strategici strumenti di risoluzione delle controversie.

Modena 10 marzo 2010
Nicola Soldati
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"Il volume approfondisce le nuove regole del contratto di agenzia, della mediazione, della commissione, del franchising. Riguardo il franchising l'opera dedica un esaustivo commento alla L. 6 maggio 2004, n. 129, che ha disciplinato i... more
"Il volume approfondisce le nuove regole del contratto di agenzia, della mediazione, della commissione, del franchising.
Riguardo il franchising l'opera dedica un esaustivo commento alla L. 6 maggio 2004, n. 129, che ha disciplinato i rapporti fra franchisor e franchisee nella fase della negoziazione contrattuale."
Il lavoro si propone lo scopo di offrire all’operatore uno strumento critico di analisi e possibile soluzione dei problemi applicativi proposti dalla riforma della società a responsabilità limitata, in modo tale che la redazione delle... more
Il lavoro si propone lo scopo di offrire all’operatore uno strumento critico di analisi e possibile soluzione dei problemi applicativi proposti dalla riforma della società a responsabilità limitata, in modo tale che la redazione delle clausole statutarie rappresenti l’esito di un ragionamento tecnico-giuridico che da un lato rilevi i profili critici emergenti dal testo normativo e dall’altro tenti un coordinamento fra i diversi aspetti in cui si articola sul piano concreto la definizione degli assetti societari fra i contraenti.

Indice: Atto costitutivo - I conferimenti - Le partecipazioni di soci - Il trasferimento delle partecipazione dei soci - Il recesso del socio - L'esclusione del socio - Le decisioni dei soci - L'amministrazione e la rappresentanza - Le deleghe agli amministratori per le operazioni sul capitale - l'emissione dei titoli di debito - Esercizio sociale - bilancio - Scioglimento e liquidazione - Le clausole di risoluzione dei conflitti e delle controversie.
"Il volume ricostruisce l'istituto dell'arbitrato, descrivendo: :: i lineamenti generali :: l’accordo arbitrale e le figure degli arbitri :: il procedimento arbitrale :: la pronuncia del lodo e le impugnazioni Successivamente,... more
"Il volume ricostruisce l'istituto dell'arbitrato, descrivendo:

:: i lineamenti generali
:: l’accordo arbitrale e le figure degli arbitri
:: il procedimento arbitrale
:: la pronuncia del lodo e le impugnazioni

Successivamente, vengono analizzati:
:: l’arbitrato internazionale domestico
:: l’arbitrato internazionale
:: l’arbitrato societario
:: la conciliazione
:: la conciliazione societaria
:: altri sistemi per la risoluzione non giudiziale delle controversie (conciliazione, mediazione, ecc.)

Il volume si raccomanda per il suo approccio pratico-operativo, caratterizzato da un linguaggio semplice e dalla chiara esposizione dei numerosi aspetti tecnici dell’arbitrato. Inoltre, l’esame dell’arbitrato e della conciliazione societari, anche alla luce della riforma delle società rende il testo particolarmente attuale e interessante."
Il tema della meritevolezza del debitore quale requisito di accesso alle procedure di sovraindebitamento diversamente declinato in ciascuna di esse rischia di generare dubbi sull\u2019utilit\ue0 stessa della presentazione di un ricorso
Prima dell\u2019introduzione nel nostro ordinamento del d.lgs. 5 marzo 2010, n. 28, sotto la vigenza del d.lgs 17 gennaio 2003, n. 5 , il quadro normativo della conciliazione societaria era stato completato con la pubblicazione in... more
Prima dell\u2019introduzione nel nostro ordinamento del d.lgs. 5 marzo 2010, n. 28, sotto la vigenza del d.lgs 17 gennaio 2003, n. 5 , il quadro normativo della conciliazione societaria era stato completato con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di due decreti del Ministero della giustizia relativi, il primo, agli organismi di conciliazione di cui all\u2019art. 38 e, il secondo, alle tariffe del servizio di cui all\u2019art. 39 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5 , ai sensi dell\u2019art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. Ora per espressa disposizione di legge contenuta all\u2019art. 16, fino alla adozione di nuovi decreti attuativi da parte del Ministero della giustizia, continuano a trovare piena applicazione, in quanto compatibili, le disposizioni contenute nei decreti nn. 222 e 223 del 2004. Altres\uec, tali decreti trovano applicazione anche per gli organismi di composizione extragiudiziale delle controversie di cui all\u2019art. 141 del Codice del consumo (d. lgs. 6 settembre 2005, n, 206 )
La mediazione come strumento di risoluzione delle controversie pu\uf2 essere utilizzata in tute le controversie civili e commerciali aventi ad oggetto diritti disponibili, come previsto dall\u2019art. 2 del d.lgs. n. 28 del 2010. Il... more
La mediazione come strumento di risoluzione delle controversie pu\uf2 essere utilizzata in tute le controversie civili e commerciali aventi ad oggetto diritti disponibili, come previsto dall\u2019art. 2 del d.lgs. n. 28 del 2010. Il contributo analizza tappa per tappa la procedura di mediazione dalla presentazione della domanda alla sottoscrizione dell'accordo
Il Ministero della Giustizia ha emanato in data 20 dicembre 2011 la Circolare interpretativa del D.M. 145 del 2011 allo scopo di dare specifica indicazione su alcuni profili problematici inerenti alla corretta interpretazione e... more
Il Ministero della Giustizia ha emanato in data 20 dicembre 2011 la Circolare interpretativa del D.M. 145 del 2011 allo scopo di dare specifica indicazione su alcuni profili problematici inerenti alla corretta interpretazione e applicazione del D.M. 180/2010, cos\uec come corretto dal sopra citato D.M. 145/2011. Dopo quasi un anno dall\u2019entrata in vigore del D.M. 180/2010 il Ministero della giustizia ha ritenuto necessario, con il D.M. 145/2011, di adottare misure correttive nella regolamentazione della disciplina in materia di determinazione dei criteri e delle modalit\ue0 di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione, nonch\ue9 in materia di indennit\ue0 per il compimento del servizio di mediazione e conciliazione
Prime note a Tar Lazio 12 aprile 2011 in tema di mediazione civile e commerciale
La class action rappresenta nell\u2019ordinamento interno italiano lo strumento \u201cprincipe\u201d per la tutela collettiva dei consumatori nei confronti delle violazione di legge poste in essere dalle imprese nei loro confronti. La... more
La class action rappresenta nell\u2019ordinamento interno italiano lo strumento \u201cprincipe\u201d per la tutela collettiva dei consumatori nei confronti delle violazione di legge poste in essere dalle imprese nei loro confronti. La particolarit\ue0 della class action introdotta nell\u2019ambito del Codice del consumo \ue8 rappresentata dal fatto che permette una tutela inibitoria e risarcitoria per il consumatore in settori nei quali fino ad oggi le azioni individuali trovavano il limite del costo e della difficolt\ue0 della gestione di una causa civile nei confronti di imprese di grandi dimensioni, quali, ad esempio, quelle operanti nel settore bancario ed assicurativo. Pur non avendo avuto ancora una grandissima diffusione, l\u2019azione di classe ha gi\ue0 evidenziato settori di elezione particolari e promette interessanti sviluppi in altri settori regolati dal Codice del consumo
Il quinto comma dell\u2019art. 8 del d.lgs. n. 28 del 2010 sanziona la parte che, regolarmente convocata, non compaia senza giustificato motivo per l\u2019esperimento del procedimento di mediazione. Tale sanzione consiste in una... more
Il quinto comma dell\u2019art. 8 del d.lgs. n. 28 del 2010 sanziona la parte che, regolarmente convocata, non compaia senza giustificato motivo per l\u2019esperimento del procedimento di mediazione. Tale sanzione consiste in una valutazione che viene effettuata ex post dal giudice sul comportamento tenuto dalla parte, desumendo dallo stesso argomenti di prova ai sensi del secondo comma dell\u2019art. 116 c.p.c.. Il fatto che tale \u201csanzione\u201d sia lasciata alla discrezionalit\ue0 del giudicante e la giurisprudenza sull\u2019articolo in parola del codice di rito lasciano pi\uf9 di un\u2019ombra sul fatto che il legislatore volesse effettivamente individuare una \u201csanzione\u201d per la mancata partecipazione della parte alla mediazione
... | Ayuda. La tutela dei soci di minoranza nel Testo Unico della intermediazione finanziaria. Autores:Nicola Soldati; Localización: Diritto dell'economia, ISSN 1123-3036, Nº 3, 1999 , pags. 701-720. © 2001-2011 Universidad de La... more
... | Ayuda. La tutela dei soci di minoranza nel Testo Unico della intermediazione finanziaria. Autores:Nicola Soldati; Localización: Diritto dell'economia, ISSN 1123-3036, Nº 3, 1999 , pags. 701-720. © 2001-2011 Universidad de La Rioja · Todos los derechos reservados. ...
L'articolo esamina criticamente la prima sentenza della Corte di Cassazione avente ad oggetto il rapporto tra atto di precetto e procedure di sovraindebitamento. In particolare, la nota delinea i principi di diritto espresso... more
L'articolo esamina criticamente la prima sentenza della Corte di Cassazione avente ad oggetto il rapporto tra atto di precetto e procedure di sovraindebitamento. In particolare, la nota delinea i principi di diritto espresso confrontandoli con le posizioni espresse da dottrina e giurisprudenza evidenziando le criticità emerse dall'interpretazione della norma del codice di procedura civile nei sui risvolti concorsuali all'interno delle procedure di sovraindebitamente. L'autore affronta poi l'impatto della pronuncia rispetto alle previsioni conte nel Codice della crisi fornendo una lettura interpretativa del testo della norma che permetta di attribuire ancora un significato alla regola del codice di rito stante l'abrogazione della legge n. 3 del 2012, a seguito dell'entrata in vigore del codice della crisi.
Nell\u2019ambito della riforma del processo civile di cui alla legge 18 giugno 2009, n. 69 il Governo era stato chiamato ad adottare \u201cuno o pi\uf9 decreti legislativi in materia di mediazione e di conciliazione in ambito civile e... more
Nell\u2019ambito della riforma del processo civile di cui alla legge 18 giugno 2009, n. 69 il Governo era stato chiamato ad adottare \u201cuno o pi\uf9 decreti legislativi in materia di mediazione e di conciliazione in ambito civile e commerciale\u201d allo scopo di \u201cdisciplinare la mediazione, nel rispetto della normativa comunitaria, anche attraverso l\u2019estensione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5, e in ogni caso attraverso l\u2019istituzione, presso il Ministero della giustizia di un Registro degli organismi di conciliazione\u201d Il contributo delinea l\u2019ambito di applicazione della mediazione alle controversie c.d. societarie, siccome introdotte dal d.lgs. n. 5 del 2003 e successive modifiche ed integrazioni
"La riforma del risparmio del 2005 ha portato, dopo un lungo iter legislativo, alla costituzione presso la Consob di una Camera arbitrale, munita di un proprio regolamento per... more
"La riforma del risparmio del 2005 ha portato, dopo un lungo iter legislativo, alla costituzione presso la Consob di una Camera arbitrale, munita di un proprio regolamento per la risoluzione delle controversie insorte tra gli investitori ed intermediari per la violazione da parte di questi ultimi degli obblighi di informazione di correttezza e di trasparenza previsti nei rapporti contrattuali con gli investitori"
La legge di stabilit\ue0 del 2016 ha previsto la creazione di un apposito strumento di risoluzione delle controversie affidato ad un collegio arbitrale costituito ed operante presso l\u2019Autorit\ue0 Nazionale Anticorruzione... more
La legge di stabilit\ue0 del 2016 ha previsto la creazione di un apposito strumento di risoluzione delle controversie affidato ad un collegio arbitrale costituito ed operante presso l\u2019Autorit\ue0 Nazionale Anticorruzione specificamente dedicato a Banca delle Marche S.p.a., Banca popolare dell\u2019Etruria e del Lazio - Societ\ue0 cooperativa, a Cassa di risparmio di Ferrara S.p.a. e a Cassa di risparmio della provincia di Chieti S.p.a. dichiarate insolventi allo scopo di permettere agli investitori, in presenza di determinate circostanze, di accedere al Fondo di solidariet\ue0 appositamente creato dalla stessa Legge di stabilit\ue0
Il contributo esamina criticamente la fase decisionale all'interno del procedimento che si svolge dinnanzi all'Arbitro Bancario finanziario costituito presso la Banca d'Italia. In particolare, il contributo si sofferma ad... more
Il contributo esamina criticamente la fase decisionale all'interno del procedimento che si svolge dinnanzi all'Arbitro Bancario finanziario costituito presso la Banca d'Italia. In particolare, il contributo si sofferma ad analizzare le diverse tipologie di decisioni che possono essere rese dall'ABF e le relative patologie, sia con riferimento alle pronunce dei Collegi territoriali che del Collegio di coordinamento. Da ultimo, il contributo approfondisce la natura giuridica delle decisioni rese ed il regime delle sanzioni reputazioni a carico degli intermediari inadempienti
La riforma del risparmio del 2005 ha portato, dopo un lungo iter legislativo, alla costituzione presso la Banca d\u2019Italia di un sistema di risoluzione delle controversie (ABF), munita di un proprio regolamento per la soluzione delle... more
La riforma del risparmio del 2005 ha portato, dopo un lungo iter legislativo, alla costituzione presso la Banca d\u2019Italia di un sistema di risoluzione delle controversie (ABF), munita di un proprio regolamento per la soluzione delle liti tra clienti ed intermediari aventi ad oggetto operazioni e servizi bancari e finanziari successive al 1\ub0 gennaio 2007 di valore non superiore a centomila eur
Il volume approfondisce le nuove regole del contratto di agenzia, della mediazione, della commissione, del franchising. Riguardo il franchising l'opera dedica un esaustivo commento alla L. 6 maggio 2004, n. 129, che ha disciplinato i... more
Il volume approfondisce le nuove regole del contratto di agenzia, della mediazione, della commissione, del franchising. Riguardo il franchising l'opera dedica un esaustivo commento alla L. 6 maggio 2004, n. 129, che ha disciplinato i rapporti fra franchisor e franchisee nella fase della negoziazione contrattuale
Nell\u2019ambito dell\u2019Unione Europea, la conciliazione, quale strumento di risoluzione delle controversie, ha gi\ue0 assunto da molti anni un ruolo di primaria importanza per il legislatore. Nell\u2019ultimo periodo si \ue8 assistito... more
Nell\u2019ambito dell\u2019Unione Europea, la conciliazione, quale strumento di risoluzione delle controversie, ha gi\ue0 assunto da molti anni un ruolo di primaria importanza per il legislatore. Nell\u2019ultimo periodo si \ue8 assistito ad un fiorire di iniziative e di discipline normative nelle quali la conciliazione riveste un\u2019importanza fondamentale e, per certi aspetti, strategica nella gestione del contenzioso. Dopo una serie di provvedimenti nell\u2019ambito del pi\uf9 ampio quadro della tutela del consumatore volti a rafforzarne il ruolo e l\u2019accesso alla giustizia, la Commissione europea ha presentato in data 22 ottobre 2004 (n. 718) una Proposta di direttiva nella quale si mira alla realizzazione di un sistema stragiudiziale che consenta il raggiungimento di accordi conciliativi riconosciuti ed eseguibili nell\u2019ambito di tutti i Paesi membri, valorizzando ed equiparando, cos\uec, tali tipi di decisioni a quelle scaturenti dai procedimenti giudiziari, anche con riferimento alla fase esecutiva dei provvedimenti. La citata Proposta di direttiva \ue8 inserita nel quadro del titolo IV sulla cooperazione giudiziaria civile e trova applicazione ad ogni controversia nella quale due o pi\uf9 parti siano assistite da un mediatore (conciliatore) per una composizione amichevole della controversia. Inoltre, tale proposta si trova in piena armonia con il \u201cTrattato che adotta una Costituzione per l\u2019Europa\u201d, il quale all\u2019art. III-269, comma 2, lett. g) espressamente prevede che \u201cAi fini del paragrafo 1, la legge o legge quadro europea stabilisce, in particolare se necessario al buon funzionamento del mercato interno, misure volte a garantire:\u2026 lo sviluppo di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie\u201d, stabilendo alla lettera a) del medesimo comma \u201cil riconoscimento reciproco tra gli Stati membri delle decisioni giudiziarie ed extragiudiziali e la loro esecuzione\u201d Con particolare riferimento al mercato finanziario occorre soffermare l\u2019attenzione sulla Direttiva 2004/39/CE del 21 aprile 2004 la quale, in armonia con la filosofia del legislatore comunitario, prevede all\u2019art. 53 che \u201cgli Stati membri incoraggino l\u2019istituzione di procedure efficaci ed effettive di reclamo e di ricorso per la risoluzione extragiudiziale di controversie in materia di consumo relative a prestazioni di servizi di investimento e di servizi accessori da parte di imprese di investimento, avvalendosi, se del caso, degli organismi esistenti. Gli Stati membri assicurano che non vi siano disposizioni di legge o regolamentari che impediscano a tali organismi di collaborare efficacemente nella composizione delle controversie transfrontaliere\u201d. Appare, quindi, evidente che, da questo punto di vista, la Direttiva si colloca in piena armonia all\u2019interno di un alveo assai consolidato. In Italia, il riferimento ad \u201corganismi esistenti\u201d impone un immediato riferimento alle Camere di commercio nell\u2019ambito del loro ruolo istituzione di regolazione del mercato e ci\uf2 per due ordini di ragioni: la prima \ue8 costituita dall\u2019esistenza al loro interno su tutto il territorio nazionale di sportelli di conciliazione; la seconda \ue8 data dalla presenza, sempre al loro interno, di 44 borse merci. E\u2019 evidente, per\uf2, che il riferimento ai \u201cservizi di investimento\u201d non si esaurisce alle borse merci delle Camere di commercio, ma ha una portata di gran lunga pi\uf9 ampia, infatti l\u2019oggetto della Direttiva \ue8 quello di disciplinare le imprese la cui abituale attivit\ue0 consiste nel prestare servizi o effettuare attivit\ue0 di investimento a titolo professionale nell\u2019ambito di un mercato regolamentato e di un sistema multilaterale di negoziazione nell\u2019ambito di una pi\uf9 ampia accezione di negoziazione organizzata. La particolare specializzazione della materia impone una specifica attenzione allo strumento di risoluzione delle controversie nascenti in questa materia, sia per la potenziale internazionalit\ue0 della lite, sia per l\u2019imprescindibile necessit\ue0 di professionalit\ue0, efficacia e tempestivit\ue0 della gestione del con..

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Master Universitario di I° Livello in Relazioni internazionali d'impresa Italia Russia - Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Research Interests:
Il corso intensivo della durata di 2 settimane si compone di lezioni teoriche e pratiche sui metodi ADR, conciliazione e negoziazione nell'ordinamento italiano e nel EU. Le lezioni si tengono in lingua Inglese. Il programma si concentra... more
Il corso intensivo della durata di 2 settimane si compone di lezioni teoriche e pratiche sui metodi ADR, conciliazione e negoziazione
nell'ordinamento italiano e nel EU. Le lezioni si tengono in lingua Inglese.
Il programma si concentra sulle seguenti materie di studio: teoria del conflitto, conciliazione e metodi alternativi della risoluzione delle controversie, teoria della negoziazione internazionale, strategie di comunicazione e gestione delle emozioni, conciliazione e mediazione nell'ordinamento Italiano ed Europeo, principi normativi e conciliazione societaria.
The goal of this 45 hour mediation course is to provide students with an understanding of mediation theory and conflict management skills. The objective of the course is to aid students incorporate specific skills into their current... more
The goal of this 45 hour mediation course is to provide students with an understanding of mediation theory and conflict management skills. The objective of the course is to aid students incorporate specific skills into their current career paths. It is an experiential learning, interactive course which will help the diverse group of students integrate the skills into their prospective professions in a pragmatic fashion. Skills in mediation and conflict resolution have proven to enhance an individual’s personal and professional life.

LOCATION: Rimini, 5-18 June 2011


STRUCTURE: The 2-week intensive course will involve classrooms lectures, active work in ADR methods, conciliation and negotiation in Italian and EU system.

Language of instruction: English

Credit Assignement:  4 CFU/ECTS - SSD IUS/04 (as free credits) for students of the Faculty of Economics - Rimini.

CONTENT: The program highlights the following topics: Conflict theory, Mediation strategy and practice, International negotiation theory, Effective communication skills, conciliation and mediation in Italian and European system, Culture in conflict resolution.

SPECIAL GUEST LECTURES:

Practice of Mediation in Italy
The European Union
International Negotiation
Intercultural Communication
Mediator Ethics
Italian Language and Culture
LECTURERS:

Prof. Allen Greb, PhD, San Diego State Unviersity ISCOR Professor & Advisor
Prof. Lisa Maxwell, MA, Senior NCRC Trainer & SDSU ISCOR Professor
Dott. Maurizio di Rocco, Esq., avv., ADR professor for Ministry of Justice
Prof. Nicola Soldati, PhD, Ecnomics, Alma Mater Studiorum University of Bologna, Campus Rimini
Prof. Janet Alberts, PhD, Arizona State Unviersity, Communication Professor
Dott. Luca Dal Pubel, J.D., MA 2011, ADR Specilaist & SDSU TA
Prof. Silvana Dalla Bontà, PhD, University of Trento, Law Professor
Prof. Ansgar Marx, PhD, Ostfalia University, Law Professor
Ashley Virtue, BA, NCRC Director of External Relations
TOTAL PROGRAM FEE:

Euro 1.200 (included in total program fee: training, accommodation and social events)

Euro 500 (training only)

SCHOLARSHIPS AVAILABLE:

4 Eligible students: participants in total program (training, accommodation and social events). Total amount euro 500 each.

3 Eligible students: participants in training only. Total amount euro 100 each.

APPLICATION PROCEDURE:

Intersted students shall address application and proof of payment to Luca Dal Pubel, ldalpubel@ncrconline.com

DEALINE: 27th May 2011

STUDENTS FACILITIES AND RESOURCES:

Computer lab & library (University of Bologna-Rimini)

For further information:

Prof. Nicola Soldati, University of Bologna, nicola.soldati@unibo.it

Avv. Maurizio Di Rocco tel. 041.961.484 maudir@iol.it

Dott. Luca Dal Pubel, NCRC,  ldalpubel@ncrconline.com