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Alcune delle criticità che affliggono il sistema penale a tutela dell’ambiente sembrano riconducibili a due 'macro-fattori': da un lato, il vincolo del legislatore nazionale nei confronti dell’UE, la quale, anche in materia ambientale,... more
Alcune delle criticità che affliggono il sistema penale a tutela dell’ambiente sembrano riconducibili a due 'macro-fattori': da un lato, il vincolo del legislatore nazionale nei confronti dell’UE, la quale, anche in materia ambientale, impone agli Stati membri puntuali obblighi d’incriminazione; dall’altro, la natura amorfa e sfuggente del bene giuridico tutelato, che complica la predisposizione di fattispecie sufficientemente determinate e afferrabili. Il presente elaborato si prefigge di offrire una fotografia di tali criticità, soffermandosi, poi, su alcuni 'percorsi alternativi' apparentemente suscettibili di garantire un migliore bilanciamento tra rispetto dei principi ed esigenze di tutela.
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Nota a CtEDU, Penati c. Italia, 11 maggio 2021 / Commentary of ECtHR, Penati v. Italy, 11 may 2021
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Breve analisi della proposta di legge AC-2965 e del quesito relativo al referendum c.d. per la cannabis legale.
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Breve scheda critica sul dlgs 27/2021, che, in modo del tutto inaspettato, abroga le contravvenzioni ex l. 283/1962 a tutela di igiene e salubrità degli alimenti.
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The European legal order puts quite a lot of trust in Environmental Crimes: albeit in different form and degree, in fact, both the European Union and the Council of Europe prescribe the use of Criminal Law to tackle serious environmental... more
The European legal order puts quite a lot of trust in Environmental Crimes: albeit in different form and degree, in fact, both the European Union and the Council of Europe prescribe the use of Criminal Law to tackle serious environmental harm. After having outlined, first, the main features of EU Environmental Criminal Law (part., Dir. 2008/99/EC) and, subsequently, the scope of criminal obligations inferred from the European Court of Human Rights case-law on environmental matters (part., Artt. 2 and 8 ECHR), this work aims at briefly analyzing the convergence between the two legal systems, pointing out advantages, limits and opportunities for further development.
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Il contributo fa il punto sulla prassi penale in materia di stupefacenti, ripercorrendo, in particolare, le molteplici questioni di diritto recentemente devolute alle Sezioni unite. A fronte d’un dato legislativo tradizionalmente... more
Il contributo fa il punto sulla prassi penale in materia di stupefacenti, ripercorrendo, in particolare, le molteplici questioni di diritto recentemente devolute alle Sezioni unite. A fronte d’un dato legislativo tradizionalmente costellato da profili di indeterminatezza e votato al parossismo punitivo, la giuri- sprudenza pare complessivamente muoversi in un’apprezzabile ottica contenitiva, utile a chiarire i confini e ad arginare le potenzialità afflittive d’un Testo Unico Stupefacenti su cui il legislatore tarda a rimettere mano.
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Il lavoro analizza la disciplina penale degli abusi nei finanziamenti PAC quale ipotesi specifica di frodi contro gli interessi finanziari UE. Dato som- mariamente conto delle intersezioni tra PAC e ordinamento penale, l’artico- lo offre... more
Il lavoro analizza la disciplina penale degli abusi nei finanziamenti PAC quale ipotesi specifica di frodi contro gli interessi finanziari UE. Dato som- mariamente conto delle intersezioni tra PAC e ordinamento penale, l’artico- lo offre una panoramica delle fattispecie criminose vigenti, interrogandosi, successivamente, circa l’incidenza che il recepimento della c.d. direttiva PIF è destinata ad avere sul sistema frodi. Dall’analisi, emergono le criticità di un apparato sanzionatorio formato per accumulo, non sempre ben coor- dinato con la disciplina sottostante e bisognoso, perciò, di un intervento razionalizzatore di ampio respiro.
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Il contributo si sofferma sulle sanzioni previste nel Testo Unico del vino alla luce dell’impianto sanzionatorio penale in materia di alimenti. Dall’analisi, emerge la disarmonia tra piano teorico – ove è sancita la prevalenza degli... more
Il contributo si sofferma sulle sanzioni previste nel Testo Unico del vino alla luce dell’impianto sanzionatorio penale in materia di alimenti. Dall’analisi, emerge la disarmonia tra piano teorico – ove è sancita la prevalenza degli illeciti penali – e piano pratico – che vede la netta pre- dominanza delle sanzioni amministrative. Seguono alcune brevi note su questo rapporto apparentemente invertito.
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Processo penale e c.d. processo mediatico si differenziano, fra le altre, in ragione del diverso peso attribuito al fattore temporale: mentre il primo si sviluppa in senso diacronico, il secondo presenta natura pressoché istantanea,... more
Processo penale e c.d. processo mediatico si differenziano, fra le altre, in ragione del diverso peso attribuito al fattore temporale: mentre il primo si sviluppa in senso diacronico, il secondo presenta natura pressoché istantanea, spesso esaurendosi nelle primissime fasi del procedimento vero e proprio. La divaricazione tra i due fenomeni si fa ancora più consistente laddove il canale mediatico sia internet, ove l'istantaneità del 'processo' si combina con la memorizzazione a oltranza del dato. Appare evidente, così, che eventuali articoli aventi a oggetto passate vicende criminali, se non rimossi, rettificati o semplicemente aggiornati, rischino di segnare irreversibilmente la dignità del soggetto coinvolto. Muovendo da tali acquisizioni, il presente lavoro si propone di indagare portata, pregi e limiti del c.d. diritto all' oblio nel peculiare contesto della cronaca giudiziaria via web.
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Nota a Cass. pen. sez. IV, sent. n. 9133/2017.
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Nota a Cass. pen. sez. I, sent. n. 40718/2018.
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Il contributo si propone di porre a confronto gli obblighi di protezione dell’ambiente attraverso il diritto penale, da un lato, e la mancata protezione dell’ambiente come violazione di un diritto umano, dall’altro. Dalla breve disamina,... more
Il contributo si propone di porre a confronto gli obblighi di protezione dell’ambiente attraverso il diritto penale, da un lato, e la mancata protezione dell’ambiente come violazione di un diritto umano, dall’altro. Dalla breve disamina, le due tendenze si mostrano non pienamente convergenti, non rappresentando il diritto penale lo strumento più adatto per assicurare la protezione del diritto umano ad un ambiente salubre.
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Breve nota a Cass. pen. sez. III, sent. n. 29901/2018.
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Partendo dalla vicenda relativa alle emissioni tossiche dalla centrale termoelettrica di Porto Tolle, recentemente conclusasi con declaratoria di prescrizione per tutti e tre gli imputati, il contributo si propone di fare il punto in... more
Partendo dalla vicenda relativa alle emissioni tossiche dalla centrale termoelettrica di Porto Tolle, recentemente conclusasi con declaratoria di prescrizione per tutti e tre gli imputati, il contributo si propone di fare il punto in materia di ‘disastro ambientale’ a tre anni dall’entrata in vigore della L. n. 68/ 2015. Dall’analisi, emerge la ferma resistenza dell’impostazione giurisprudenziale tradizionale: complice anche la scarsa chiarezza della clausola di salvaguardia, in effetti, l’introduzione del delitto ex art. 452 quater c.p. non sembra aver intaccato le potenzialità espansive del disastro c.d. innominato di cui all’art. 434 c.p., negli ultimi anni problematicamente assurto a ricettacolo di pressoché qualsiasi fenomenologia di pericolo o danno connessa allo sviluppo tecnologico.

Moving from the Porto Tolle case, recently ended with an all-encompassing declaration of time-bar, this article aims at analyzing the ‘environmental disaster’ (Art. 434 C.C.) case-law three years after the ‘Law on Ecocrimes’ (L. n. 68/2015) has been enacted. Notwithstanding the current existence of crimes expressly meant to curb environmental damages, Art. 434 C.C. shows a high degree of ‘practical resistance’, as it persists in being diffusely and extensively applied also in environmental matters.
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Partendo dal sostanziale fallimento della politica criminale in materia di stupefacenti, l’articolo esamina le vie battute nel nostro ordinamento per ridimensionare l’area di rilevanza penale dei fatti aventi ad oggetto droghe ‘leggere’.... more
Partendo dal sostanziale fallimento della politica criminale in materia di stupefacenti, l’articolo esamina le vie battute nel nostro ordinamento per ridimensionare l’area di rilevanza penale dei fatti aventi ad oggetto droghe ‘leggere’. Dall’analisi, emerge un quadro a due facce: da un lato, l’incapacità del legislatore di riformare l’attuale disciplina sul contrasto agli stupefacenti; dall’altro, la tendenza di certa giurisprudenza a escludere conseguenze penali per i fatti caratterizzati da minima pericolosità. Nel contributo, si argomenta che la soluzione esclusivamente giurisprudenziale, per quanto benefica, non sia sufficiente né in termini di certezza normativa, né in termini di efficace lotta al narcotraffico.

The  article  moves  from  Italian  drug-policy’s  failures 
and  goes  on  to  analyze  how  the  Italian  legal  system 
endeavors to minimize soft-drug offenses relevance. A
two-faced  picture  thus  emerges:  on  the  one  side,  the 
legislator  proves  incapable  of  reforming  the  current, 
wasteful  drug-policy;  on  the  other,  some  judges  tend 
to  ‘practically  decriminalize’  low-danger  offenses.  The 
author maintains that this case-law approach, although
somehow  alleviating,  does  neither  match  the  goal  of 
legal  certainty,  nor  prove  effective  in  fighting  mass 
drug-dealing.
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Breve nota a Corte EDU, sez. V, Fuchsmann c. Germania, 18.10.2017, ric. n. 71233/2013. Il contributo è disponibile in open-access all'indirizzo:... more
Breve nota a Corte EDU, sez. V, Fuchsmann c. Germania, 18.10.2017, ric. n. 71233/2013.

Il contributo è disponibile in open-access all'indirizzo: https://www.penalecontemporaneo.it/d/5980-vecchio-sospetto-di-reato-e-diritto-all-oblio-a-proposito-di-una-recente-sentenza-della-corte-di-st
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Commento degli artt. 69ss legge 12.12.2016 n. 236 (Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino) e inquadramento della disciplina settoriale nel più ampio comparto degli illeciti aventi ad... more
Commento degli artt. 69ss legge 12.12.2016 n. 236 (Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino) e inquadramento della disciplina settoriale nel più ampio comparto degli illeciti aventi ad oggetto sostanze alimentari e bevande.
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Osservazioni a Cass. pen. sez. I, sent. n. 24084/2017.
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Breve panoramica sui profili penali della diffamazione commessa a mezzo di social network. Il volume in cui è contenuto il contributo può essere scaricato gratuitamente all'indirizzo:... more
Breve panoramica sui profili penali della diffamazione commessa a mezzo di social network. Il volume in cui è contenuto il contributo può essere scaricato gratuitamente all'indirizzo:
https://www.pisauniversitypress.it/scheda-libro/autori-vari/nodi-virtuali-legami-informali-internet-alla-ricerca-di-regole-978-886741-8053-446160.html
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Breve commento sul testo approvato dalla Camera in data 4 maggio 2017 in materia di riforma della difesa legittima
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Come ormai noto, il processo di attribuzione individuale di eventi lato sensu disastrosi - o, più correttamente, dei loro effetti sulle persone - solleva enormi criticità; d’altra parte, come sottolineato da autorevole dottrina in merito... more
Come ormai noto, il processo di attribuzione individuale di eventi lato sensu disastrosi - o, più correttamente, dei loro effetti sulle persone - solleva enormi criticità; d’altra parte, come sottolineato da autorevole dottrina in merito alla vicenda Eternit, tali casi inevitabilmente pongono un problema di giustizia: problema che si sostanzia, appunto, nell’ardua individuazione dei soggetti responsabili e che, assai spesso, prende le mosse da situazioni di errata, intempestiva o mancata attivazione da parte delle competenti autorità (carenze legislative, errori di pianificazione, vuoti di controllo etc.)
Questa negligenza istituzionale, d’altro canto, fa oggi da base ad un modello diverso e relativamente nuovo di responsabilità, che qualifica gli effetti dei disastri come vere e proprie violazioni di diritti umani e che individua quale proprio destinatario lo Stato unitariamente inteso. In ambito CEDU, in particolare, da una decina d’anni a questa parte, s’è assistito al consolidamento della teorica della responsabilità statale in materia di disastri: sullo Stato gravano obblighi positivi di protezione della vita e dell’incolumità, tanto in relazione ad eventi naturali quanto in relazione ad attività artificiali, e il mancato rispetto di tali obblighi legittima i soggetti coinvolti a ‘cercare giustizia’ adendo la Corte europea.
Il presente lavoro si propone di delineare questo nuovo statuto punitivo dello Stato, essenzialmente costruito sugli articoli 2 e 8 della Convenzione. Anche appoggiandosi alla terminologia adoperata in altre aree del diritto, si punta, anzitutto, a dare una definizione quanto più comprensiva di ‘disastro’; quindi, ad esaminare la struttura di questo illecito, azzardando una trasposizione delle tradizionali categorie penalistiche sul piano statale; infine, a valutare aspetti positivi e aspetti critici di questo modello, soffermandosi anche su possibili, nuovi obblighi d'incriminazione.
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La relazione ha ad oggetto la disciplina sanzionatoria relativa all'acqua destinata al consumo umano. Nella trattazione, vengono delineate le linee essenziali dell'impianto punitivo in materia di acqua potabile; quindi, ricondotto... more
La relazione ha ad oggetto la disciplina sanzionatoria relativa all'acqua destinata al consumo umano. Nella trattazione, vengono delineate le linee essenziali dell'impianto punitivo in materia di acqua potabile; quindi, ricondotto l'argomento nella più ampia tematica della sicurezza alimentare, vengono confrontate le rationes sottese, rispettivamente, alla predetta disciplina e all'intervento penale; in chiusura, si dà conto del risalto offerto alla tutela dell'acqua potabile dalla giurisprudenza, 'ondeggiante' tra apprezzabili valorizzazioni del dato letterale, forzature dei paradigmi normativi e, da ultimo, tendenze interpretative innovatrici.
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Alla luce delle vicissitudini costituzionali e delle riforme legislative che hanno recentemente interessato il Testo Unico Stupefacenti, il contributo si propone di offrire una panoramica sull’evoluzione normativa delle soglie di c.d.... more
Alla luce delle vicissitudini costituzionali e delle riforme legislative che hanno recentemente interessato il Testo Unico Stupefacenti, il contributo si propone di offrire una panoramica sull’evoluzione normativa delle soglie di c.d. quantitativo massimo detenibile, il parametro legale utile a distinguere i fatti di detenzione penalmente rilevanti da quelli puniti soltanto in via amministrativa. Oggetto di attenzione sono altresì la disciplina dei medicinali contenenti sostanze stupefacenti e la sorte dei fatti aventi ad oggetto droghe ‘tabellarizzate’ dopo la legge 49/2006, dichiarata ab origine invalida.
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Un'occasione per analizzare, dalla peculiare prospettiva penalistica, il rapporto genitori-figli, che dà modo di soffermarsi, da un lato, sulla criminalizzazione dell'inadempimento del generale obbligo di cura e assistenza genitoriale,... more
Un'occasione per analizzare, dalla peculiare prospettiva penalistica, il rapporto genitori-figli, che dà modo di soffermarsi, da un lato, sulla criminalizzazione dell'inadempimento del generale obbligo di cura e assistenza genitoriale, oggetto di un recentissimo inasprimento col cd decreto Caivano; dall'altro, sulle fattispecie penali deputate a tutelare il minore in rete.
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Intervento su 'Notizie false: prospetto di politica criminale e legislazione penale'
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Intervento dal titolo 'Sulle spalle dei giganti. Un breve itinerario nel diritto penale dell'ambiente'
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The Right to Environment and Criminal Law between EU and ECHR, 11.11.2019
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'Green Symbolism? Brief Remarks on Climate Change and Criminal Law' - Parallel Session VI, 30.8.2019
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19 giugno 2019, panel 'Libertà di espressione e protezione dei dati personali – linee guida per il bilanciamento dei diritti fondamentali'.
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Intervento: 'La disciplina sanzionatoria vitivinicola tra sussidiarietà e duplicazione', sessione pomeridiana.
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Environment, ECHR and EU Criminal Law. A possible interplay, 13.9.2018 (Session IV B)
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