Garibaldinismo

Colpa del Risorgimento che vedrà insieme due garibaldini, Rocco Ricci- Gramitto e Stefano Pirandello, se Pirandello avrà i natali nella zona del caos tra Girgenti e Porto Empedocle. Sarà infatti in occasione della sfilata a Girgenti dello stivale insanguinato che Garibaldi regalerà a Rocco Ricci- Gramitto, se Stefano Pirandello conoscerà la sorella del commilitone Rocco della quale si invaghirà. Di lì avrà inizio il soggiorno involontario di Pirandello su questa  terra.

Seven Italian volunteers decided on 29 July 1914 to join the Serbian army respond- ing to a proclamation made by the son of Giuseppe Garibaldi, Ricciotti. They were Repub- licans and Anarchists, and saw their engagement as the advance party of Italian volunteers that would eventually force Italy to join the ranks of Entente in order to accomplish the last phase of the Italian Risorgimento by liberating, Trento and Venezia Giulia with the city of Trieste. Unfortunately five of them died in the fist fight they engaged in on Drina river, while the last two returned soon afterwards to Italy. Nevertheless, their memory was honoured as the first Italian participants in the Great War and as the tangible proof of the Italian engagement in favour of Serbia, and later Yugoslavia.

On the same day as the First World War broke out, seven Italian volunteers with the red shirt of Garibaldi left Rome to help Serbia witness their faith in the freedom and self-determination of peoples. In this new edition, after 2014, the relationship between anarchist Cesare Colizza, head of suicide mission, and Paterson's anarchist environment in the USA, and the evolution of Garibaldi's internationalist thinking in nationalism and then fascism Which will mature in the first postwar period.

INDICE:

[Falkland-Malvinas]
Polito Ennio, Falkland-Malvinas: una pace più difficile della guerra, 3-6.
Sandri Gianandrea, I generali e le sinistre, 7-9.
Santarelli Enzo, Dopo le Malvine. Cosa rimane?, 1-14.
Documenti:
1966-1982. Momenti del negoziato, 15-18.
Un appello per i “desaparecidos”, 18-19.
Risoluzione dei non allineati, 19-24.

Riccio Alessandra, Note di un viaggio a Cuba. Fra il personale e il politico, 25-31.
Gonzáles Reynaldo, Immagini da un patio collettivo, 33-34.
Rama Carlos M., Il garibaldinismo in Uruguay, 41-47.
Marra Alessandra, Perù, paese della “rivoluzione interrotta”. Intervista con Luis F. Valcarcel, 49-52.
Ramírez Sergio, Rivoluzione e tradizione culturale: Dario e Sandino, 53-58.
Manuzzato Nicoletta, Origini del movimento operaio salvadoregno, 59-64.
Jímenez Liliam, Un moderno Bruto all’Assemblea del Salvador, 65-71.
de Matteis Giulio, Nel Guatemala i golpisti gettano la maschera, 73-79.
Moffa Claudio, Eden pastora, un nuovo Guevara?, 81-84.
Almeyra Guillermo, Messico: Psum, quale unità?, 85-89.
Luna Jorge, Nel Surinam si dorme con un occhio solo, 91-94.
Moffa Claudio, “La Repubblica” il Salvador e Cuba, 95-100.
Marconi Silvio, Le “reducciones gesuitiche”. Una mostra a Roma, 101-105.
Premio “Casa de las Américas” - 1983, 107-108.

Notiziario culturale
Rassegna della letteratura ispano-americana contemporanea - Vignola, 109-111.
IV Convegno del “Circolo Amerindiano” - Perugia, 111-112.

Recensioni e schede, 113-120.
Il fascicolo è illustrato con fotografie sulla realtà sociale cubana, tratte dalla Mostra Il patio di casa mia non è particolare, L'Avana 1981. In copertina: Dalla mostra fotografica all'Avana, Mario Diaz, La mia bandiera.

The article examines the presence of the Italian Garibaldini volunteers in the Greek irredentist struggles of the period 1866-1912. This participation falls within the framework of a long tradition of military volunteerism by the Italians, which had commenced in the 1820s and was founded upon the concepts of the Mediterranean solidarity at first and of the Greco-Latin subsequently, as well as within the climate of constituting a “Liberal International” at that time. Principal agent and embodiment of the renewed philhellenic movement during the period of the Risorgimento’s major successes was Giuseppe Garibaldi, who assimilated the ideas and the projects of the democratic and Mazzinian movement, as well as the radical ideas of 1848.
First, Garibaldi’s relations with Greece and the Balkans are examined, and the profile of the Garibaldini volunteers is sketched. The discussion then focuses on the volunteers’ last mission to Greece, during the First Balkan War. Explored in this context are: the conditions of forming and sending a volunteer corps to Greece, on the initiative of Ricciotti Garibaldi (1912); its perception by the Italian political parties and public opinion, its reception in Greece and the oppositions within it; and its participation jointly with Greek and other Red Shirts in the battle of Driskos. Assessed next are the contribution of the Italian Garibaldini at an operational level, as well as the internationalization and publicizing of the Greek campaign; the impact of their activity on the – at that time complicated – Greek-Italian interstate relations; their further usefulness and the possibilities of keeping their myth alive within the political, ideological and geopolitical clime emerging in Europe and the Mediterranean on the eve of the First World War. Last, issues of memory of the Italian Garibaldini volunteers in modern Greece are raised as well, while the lacunae in research and the research prospects for the issue investigated are noted.

Il saggio ricostruisce gli anni giovanili di Ettore Tibaldi (Bornasco 1887, Certosa di Pavia 1968) analizzando la sua tortuosa formazione politica e culturale, con particolare attenzione alla battaglia interventista, all'esperienza nella Prima guerra mondiale e all'impegno politico nel primo dopoguerra. Repubblicano e socialista, influenzato dagli ideali mazziniani e garibaldini, Tibaldi, pur vicino all'ambiente culturale da cui emerse il primo fascismo pavese, maturò gradualmente la scelta antifascista che lo portò all'esclusione dall'Università di Pavia dov'era libero docente di Anatomia Patologica. Diffidato dal fare ritorno a Pavia e sottoposto a stretta sorveglianza dal regime fascista, fu di fatto confinato nel piccolo centro di Domodossola, dove divenne primario di medicina dell'Ospedale San Biagio. Sarà proprio dal piccolo centro ossolano che il medico pavese parteciperà in prima persona, nelle giornate dell'autunno 1944, alla riorganizzazione politica dell'Ossola liberata.

Claudio Paterna in conferenza torna alla storia di Sicilia. Un evento tragico, un massacro, tanto importante e significativo quanto ignorato dalla storiografia e dagli stessi siciliani. Come l'hanno vissuto i garibaldini? Questo accresce l'interesse per la relazione e stimola il dibattito. Non mancheranno i riferimenti antropologici e alla cultura e alle tradizioni siciliane".(cit. da presentazione evento della Conferenza di Claudio Paterna presso "Amicizia fra i Popoli" Org. no profit) Trascrizione della conferenza ad opera di GAETANO CELAURO non autorizzata e non rivista dal relatore, dott. Claudio Paterna.

La sezione di Codogno della Società dei Reduci dalle Patrie Battaglie di Lodi si costituì in Società autonoma il 29 maggio 1887 con il nome di Società dei Reduci dalle Patrie  Battaglie  “Vittorio Emanuele” di Codogno. Tra gli iscritti alla Società, a partire dal Presidente Bortolo Gattoni, comparivano anche i più autorevoli rappresentanti (e candidati alle elezioni) dell’Associazione monarchico – costituzionale. L’Associazione aveva raccolto l’appello all’unità delle forze “patriottiche” lanciato da Depretis dopo il 1882, quando con la nuova legge elettorale, i movimenti di rivendicazione sociale si organizzarono per entrare a tutto titolo nella competizione politica. 

On May 29th 1887, the Codogno local branch of the Society of Italian Patriotic War Veterans of Lodi  formed an independent society under the name of Society of Italian Patriotic War Veterans “Vittorio Emanuele” of Codogno. Beginning with President Bortolo Gattoni, the list of the Society’s members included also the most prominent representatives of (and general election candidates for) the Constitutional Monarchy Association. The Association had responded to the call for unity of the so-called “patriotic” forces launched by Depretis after 1882 when, thanks to the newly approved election law, the movements for social change had a chance to organize themselves and enter the political contest as participants in their own right.