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  • Barbara MESSINA is Associate Professor at the University of Salerno in disciplinary area “Architectural Drawings”. Gr... moreedit
The present paper investigates the role of the image as a visual translation of concrete or mental realities, focusing in particular on the dichotomy between imitative function and intrinsic artistic expression. Since the image can be... more
The present paper investigates the role of the image as a visual translation of concrete or mental realities, focusing in particular on the dichotomy between imitative function and intrinsic artistic expression. Since the image can be both a copy of a model and a representation with its own autonomy, it is therefore configured in some cases as a subordinate product to the original, in others as a work of art in itself. The representation then oscillates between true and false, translating into images quotes and references to concrete reality and –at the same time– to other images, which in turn become a source of inspiration. Retracing this dual nature through emblematic examples, the authors highlight the close integration of imitative and artistic functions of the image focusing on the different meaning connected to them. Attention also comes to the multiplicity that derives from the close relationship between reality and the image of reality that only the observer is able to reco...
The paper aims to highlight the potential and applicability of an integrated digital approach that uses the drawing as a concrete tool in support of the territorial and urban design. The integration of territorial analysis tools, together... more
The paper aims to highlight the potential and applicability of an integrated digital approach that uses the drawing as a concrete tool in support of the territorial and urban design. The integration of territorial analysis tools, together with others more traditionally used in algorithmic-generative processes, could allow to reach a global management system of data and information. In fact, territorial and urban transformations, by their nature or by virtue of their intrinsic complexity, require multi-scale control and managed on multiple interconnected levels.Through specific digital representations, we intend to illustrate the possibility of using a GIS system, integrated with parametric mod- ellers, for the management and verification of a series of design choices that involve urban or territorial transformations.The proposed methodology aims to validate an analysis system applicable whenever actions are needed within an already con- solidated urban space, especially to create or...
The paper dwells on an interesting Norman-era artistic episode that is in the San Matteo cathedral, in Salerno. Specifically, it is the mosaic floor of the church, stylistically attributable to the “Cosmatesque” art that, between the XII... more
The paper dwells on an interesting Norman-era artistic episode that is in the San Matteo cathedral, in Salerno. Specifically, it is the mosaic floor of the church, stylistically attributable to the “Cosmatesque” art that, between the XII and XIII century, spread in the regions of central-southern Italy culturally influenced by the Byzantine world. After deepening the stylistic implications of the Cosmati, attention is paid to the geometries of the inlaid floor drawing, that define the aesthetics of the multiform motifs made by artisans of different cultural backgrounds. Leaving aside the intellectual, psychological or religious reasons that inspired the realization of the floor decorations, the paper traces and analyses, through considerations of a mainly graphic nature, the logic underlying the drawing of the inlaid marble pavement. The vast repertoire of shapes is therefore examined and, with the help of drawing, the harmonic synthesis between geometry and mathematics in the vario...
Il patrimonio archeologico campano contraddistinto da prospettive architettoniche costituisce un importante corpus iconografico da valorizzare e tutelare. Accanto alle preziose indagini strumentali che, con risultati sempre più... more
Il patrimonio archeologico campano contraddistinto da prospettive architettoniche costituisce un importante corpus iconografico da valorizzare e tutelare. Accanto alle preziose indagini strumentali che, con risultati sempre più sofisticati, restituiscono i dati metrico-formali degli spazi indagati e contestualmente consentono di visualizzarli anche in modalità immersiva, si impone un ulteriore ed irrinunciabile strumento di analisi per la lettura critica delle architetture disegnate che li connotano. Uno strumento che, pur lavorando in stretta sinergia con le più avanzate tecniche digitali, resta legato a forme di rappresentazione tradizionali. Se si considera, infatti, che il patrimonio in oggetto è ricco di scene dipinte – molto spesso in prospettiva – si comprende quanto utile possa essere, ai fini di una corretta fruizione tridimensionale delle architetture prese in esame, restituirne digitalmente non solo lo spazio fisico, tangibile, ma anche la realtà illusoria rappresentata sulle superfici murarie. Il saggio intende allora interpretare, e tradurre poi in modelli infografici, le qualità geometriche e formali di quelle architetture fittizie in molti casi pensate fin nei più minimi dettagli, utilizzando lo strumento grafico-rappresentativo in tutte le sue potenzialità.
Il repertorio iconografico campano a soggetto architettonico rappresenta di certo un corpus di immagini particolarmente significativo, sia perché molto cospicuo e sostanzialmente integro, sia perché decisamente singolare in termini di... more
Il repertorio iconografico campano a soggetto architettonico rappresenta di certo un corpus di immagini particolarmente significativo, sia perché molto cospicuo e sostanzialmente integro, sia perché decisamente singolare in termini di contenuti figurativi, in quanto espressione ante litteram di una realtà virtuale che simula spazi illusori, in molti casi pensati e progettati fin nei minimi dettagli. Per quanto abbastanza noto e studiato si tratta, tuttavia, di un ambito di ricerca che necessita ancora di approfondimenti specifici, volti alla divulgazione e alla valorizzazione di un patrimonio spesso trascurato nonostante la sua importanza storica, artistica e culturale. Con tale obiettivo appare innanzitutto opportuno predisporre una rigorosa metodologia che – con l’ausilio di tutte le tecniche e le procedure infografiche ritenute utili – possa condurre, per passaggi successivi, alla completa acquisizione e gestione delle informazioni relative agli affreschi parietali a soggetto architettonico che connotano il costruito storico della Campania. In particolare, con riferimento ad alcuni tra i più significativi episodi antichi – grazie all’impiego di tecniche di rappresentazione e di archiviazione dati mediante sistemi digitali – ci si propone di definire un modello di repertorio iconografico organizzato su più livelli, distinti ma interconnessi. Ciò al fine di raccogliere e diffondere informazioni di varia natura (storiche, costruttive, tipologiche), ma fornendo al tempo stesso una preziosa documentazione grafico-descrittiva, onde permettere una corretta fruizione di tale patrimonio e, di conseguenza, una più efficace conservazione e valorizzazione. Si ritiene infatti che la creazione di un database così concepito possa innanzitutto contribuire a fornire un apparato documentale prezioso sia in termini divulgativi – se indirizzato ad una fruizione di tipo turistico – sia in termini tecnico-scientifici, in quanto aperto alla consultazione e potenzialmente alla implementazione da parte di soggetti a vario titolo coinvolti nel processo di conoscenza e di tutela del patrimonio iconografico in oggetto. Un sistema informativo, dunque, che attraverso specifiche indagini trasposte in elaborazioni infografiche, espliciti e visualizzi con una certa immediatezza, le caratteristiche estrinseche e intrinseche dei soggetti analizzati. Ovvero che non si limiti a fornire informazioni quantitative ma, travalicando la funzione di semplice inventario, pervenga ad una descrizione più profonda di questo patrimonio.
Da sempre la rappresentazione urbana ha costituito un valido strumento per descrivere validamente la città e il territorio, in tutte le sue connotazioni, materiali e immateriali. Con particolare riferimento alla cartografia storica,... more
Da sempre la rappresentazione urbana ha costituito un valido strumento per descrivere validamente la città e il territorio, in tutte le sue connotazioni, materiali e immateriali. Con particolare riferimento alla cartografia storica, appare interessante indagare sulle relazioni che intercorrono tra gli aspetti grafico-descrittivi e quelli socio-politici. In tal senso il contributo, soffermandosi su due rappresentazioni urbane emblematiche della città di Napoli, prodotte tra il XV e il XVI secolo, evidenzia come i cambiamenti dell'imago urbis registrati negli anni a cavallo della Lega di Cambrai, si riflettano in maniera significativa anche nelle scelte più propriamente legate a tecniche e sistemi di rappresentazione.
Nell’ambito della ricerca architettonica un posto di rilievo spetta senza dubbio ai problemi relativi all’analisi, allo studio e alla rappresentazione di organismi particolarmente significativi. Il presente contributo rivolge l’attenzione... more
Nell’ambito della ricerca architettonica un posto di rilievo spetta senza dubbio ai problemi relativi all’analisi, allo studio e alla rappresentazione di organismi particolarmente significativi. Il presente contributo rivolge l’attenzione ad uno degli elementi architettonici più complessi e al tempo stesso simbolicamente rilevanti: la cupola. In ogni epoca infatti, e prescindendo dalle soluzioni tecnologiche-formali adottate, le cupole – elementi di chiusura di un edificio e in quanto tale poste tra terra e cielo – hanno in qualche modo evocato la volta celeste. Così, caricandosi di significati simbolici e superando la semplice essenza materica, tali strutture sono spesso riuscite ad esprimere sacralità, forza, dinamismo, tensione ascensionale, dando quindi la sensazione di poter avvicinare l’uomo al cielo, reso finalmente tangibile. Emblematica in tal senso appare la cupola progettata da Guarino Guarini per la Cappella delle Sacra Sindone a Torino, la cui premessa fondamentale è il ricorso a rigorosi principi matematici e geometrici. Concepita come una sorta di finzione scenografica, grazie all’impiego della prospettiva solida, essa diventa simbolo del cielo, di cui sembra voler catturare l’infinito. Partendo dunque da una estesa rielaborazione e dalla interpretazione, concettuale oltre che grafica, delle strutture architettoniche della chiesa di Guarini,in particolare della cupola e degli elementi sui quali essa è impostata, il contributo intende definire la natura geometrica nonché la genesi costruttiva delle relative intersezioni, cioè delle linee che costituiscono i profili degli archi e delle finestre che vi si aprono. Attraverso i grafici illustrativi si indaga infine sulla complesso intreccio di archi che definiscono la cupola: nella sua configurazione effettiva, con le reali dimensioni ‘accelerate’, ed in quella ‘illusoria’ secondo la quale la stessa cupola appare di una assai maggiore altezza.
Si è spesso considerato come la città contemporanea sia connotata da una tale varietà di fenomeni, materiali ed immateriali, da rendere difficile la lettura univoca dello spazio urbano: molteplicità, flessibilità, dinamismo, interazione... more
Si è spesso considerato come la città contemporanea sia connotata da una tale varietà di fenomeni, materiali ed immateriali, da rendere difficile la lettura univoca dello spazio urbano: molteplicità, flessibilità, dinamismo, interazione di eventi apparentemente disparati sono solo alcuni degli aspetti che descrivono il territorio fisico, ma al tempo stesso culturale e intangibile, che ogni giorno viviamo. La città contemporanea tende infatti, in un certo senso, a smaterializzarsi, a linearizzarsi, attraversata da un sempre maggior numero di reti e servizi telematici che sembrano prendere il sopravvento sullo spazio costruito. In particolare l’esigenza di adeguare le classiche rappresentazioni delle reti urbane alle nuove potenzialità offerte dagli strumenti informatici e dai software oggi in uso induce a sperimentare un inedito modello di lettura dello spazio urbano che, pur inevitabilmente legato a norme e tecniche grafiche tradizionali, sia in grado di proporre un sistema di rappresentazione in linea con le rinnovate necessità.
The paper highlights the potential of the infographic representation addressed to the digital reconstruction of architectures of the past, of which the drawing is the only historical evidence. The subject of investigation is a bridge... more
The paper highlights the potential of the infographic representation addressed to the digital reconstruction of architectures of the past, of which the drawing is the only historical evidence. The subject of investigation is a bridge designed by Luigi Vanvitelli on a stretch of the Sele river, in Campania, that was almost completely destroyed during the second World War and then rebuilt with features decidedly distant from the original solution. Through an archival research, they were found the autographs drawings of the original bridge and were compared with the survey of the current one, in order to ascertain what had remained unchanged of the vanvitellian architecture. Through digital modeling techniques, finally, the bridge was virtually rebuilt, with the intention of being able to return its forms, measures and material qualities.
Il contributo analizza le potenzialità del disegno Infografico, nei percorsi didattici per architetti e ingegneri, specie quando impiegato quale strumento per visualizzare e apprendere la realtà costruttiva. In particolare l’attenzione... more
Il contributo analizza le potenzialità del disegno Infografico, nei percorsi didattici per architetti e ingegneri, specie quando impiegato quale strumento per visualizzare e apprendere la realtà costruttiva. In particolare l’attenzione viene rivolta a celebri architetture disegnate e non realizzate, che diventano campo di sperimentazione per gli allievi impegnati nella loro rilettura e rielaborazione. Grazie a sistemi di rappresentazione avanzata, diventa possibile seguire l’Intero iter progettuale, dall’idea progettuale alla costruzione virtuale.
The paper addresses the issue of perpendicularity in axonometric projection, almost ignored by most of the Descriptive Geometry books for students in engineering and architecture. This problem is usually approached in an operational way,... more
The paper addresses the issue of perpendicularity in axonometric projection, almost ignored by most of the Descriptive Geometry books for students in engineering and architecture. This problem is usually approached in an operational way, identifying lines and planes, perpendicular to each other, as a solution to metric problems, but outside of an accomplished theoretical treatment, which defines the necessary and sufficient conditions of perpendicularity. The more in-depth texts, at most, provide some general mention of that problem, indicating the high road in the application the polarity. On the basis of a student's intuition, our group has developed an unusual and interesting formulation of the perpendicularity condition, between straight line and plane, in isometric cavalier projection, precisely in "military axonometric projection". This condition completely disregards polar and anti-polar, rebatments of planes and switching in Monge method. Its geometrical proof, moreover, is very simple and the identification of the perpendicular to a generic plane requires only three steps. The formulated perpendicularity condition, moreover, is valid for any type of isometric cavalier projection; or rather when the projection plane coinciding with one of the reference's planes, and the projector is an oblique direction, inclined by 45° to the projection plane. Given the traditional difficulty of directly expressing the perpendicularity condition in axonometric projection, it is a very important result, not only because it allows simpler and faster graphical procedures, but mainly because it fills a real emptiness of the isometric model, offered in the courses for architects and engineers, which then appeared unfinished as completely independent model.
Il paper intende analizzare, attraverso sistemi GIS integrati, l'evoluzione dello spazio urbano di centri in cui sono presenti importanti attività manifatturiere legate all'industria della moda. In particolare, la ricerca... more
Il paper intende analizzare, attraverso sistemi GIS integrati, l'evoluzione dello spazio urbano di centri in cui sono presenti importanti attività manifatturiere legate all'industria della moda. In particolare, la ricerca si focalizza su Solofra, un centro del Sud Italia importante per le sue fabbriche conciarie. Lo studio proprio un'analisi al quantitativa e, al tempo stesso qualitativa, grazie all'impiego di rappresentazioni digitali desunte da un database informativo, specificamente elaborato con l'obiettivo di mettere in luce le relazioni che intercorrono tra le attività conciarie e le trasformazioni morfologiche dello spazio urbano ad esse connesso.
The balance between the environment and man is frequently broken by the occurrence of disastrous natural events that, sometimes in a reduced period of time, erase place's identity. It then becomes important to identify a system of... more
The balance between the environment and man is frequently broken by the occurrence of disastrous natural events that, sometimes in a reduced period of time, erase place's identity. It then becomes important to identify a system of territorial analysis that can offer, through specific graphical surveys, a reliable documentation about its evolution in the space and in the time. In light of these considerations, with developing a GIS, the paper retraces the transformations of the Irpinia, area affected by the earthquake of 1980. So we propose graphic simulations that permit to classify, represent and interpret the landscape based on diachronic and spatial relationships existing between anthropogenic, natural and environmental factors.
Lo studio si rivolge alla moschea di Cordova, il principale edificio sacro islamico del mondo occidentale, ripercorrendo, attraverso analisi grafiche e modelli digitali, le tappe del processo evolutivo che hanno segnato nel tempo la... more
Lo studio si rivolge alla moschea di Cordova, il principale edificio sacro islamico del mondo occidentale, ripercorrendo, attraverso analisi grafiche e modelli digitali, le tappe del processo evolutivo che hanno segnato nel tempo la trasformazione degli spazi di questa straordinaria costruzione. La ricerca si sofferma, in particolare, sulle configurazioni dell'edifico ideate dagli architetti dell'Islam escludendo, attraverso inedite ricostruzioni virtuali, le aggiunte cristiane che, di fatto, trasfigurano uno dei più significativi monumenti che la cultura islamica ha lasciato alla storia dell'architettura europea. Nell'articolato iter di ricostruzione storica e filologica compiuto, il disegno, atto conclusivo di un processo che trasforma un'immagine mentale in immagine concreta, assume un ruolo cardine, ponendosi quale strumento immediato e insostituibile nel processo di consapevolizzazione della realtà indagata.
ABSTRACT The paper is a summary of a multidisciplinary research activities developed at the Civil Engineering Department, University of Salerno, to support the hydraulic and structural efficiency tests of mari-time breakwaters, emerged or... more
ABSTRACT The paper is a summary of a multidisciplinary research activities developed at the Civil Engineering Department, University of Salerno, to support the hydraulic and structural efficiency tests of mari-time breakwaters, emerged or submerged. Following an innovative approach, by digital photogrammetry, remote sensing and the CAD/CAM techniques, was developed a numerical procedure to reproduce a physical scale model or prototype breakwaters in a three-dimensional virtual geometry. Thus, using a specific numerical software (Computation Fluid Dynamics) will be possible evaluate the hydrodynamic wave-structures interac-tion and the stability of the armour layer elements. Parole chiave: tutela dei litorali; modellazione solida; modellazione numerica; sistema di presa laser-photo scanner e prototipazione.
Il paper illustra gli esiti di un'esperienza rivolta, come primo livello di destinatari, agli studenti dell'insegnamento di Informatica Grafica del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura... more
Il paper illustra gli esiti di un'esperienza rivolta, come primo livello di destinatari, agli studenti dell'insegnamento di Informatica Grafica del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura dell'Università di Salerno e incentrata sul tema della rappresentazione di dati integrati mediante un approccio di tipo BIM. In particolare, sfruttando le peculiarità di una didattica a distanza imposta dall'emergenza sanitaria in corso, incentrata su una triangolazione "Sud Italia-Sudamerica-Sudafrica" è stata testata la capacità di scambio e interazione internazionale e interuniversitaria tra docenti e studenti chiamati, in questa situazione, a sviluppare attività grafiche di gruppo. Il caso studio selezionato è la Coromandel House, in Sudafrica, di Marco Zanuso-considerato tra i padri fondatori del design industriale italiano-per la quale sono stati realizzati modelli intesi quali contenitori di informazioni. Il metodo proposto ha previsto in una prima fase una modellazione cooperativa e l'elaborazione di render mediante applicativi user friendly. Gli elaborati grafici prodotti e la documentazione esistente sono poi confluiti in un database informativo collegato al modello 3D, secondo un approccio di tipo OpenBIM in grado di rendere il modello accessibile e facilitare così uno scambio culturale e formativo continuo.
The geometry of an object can be efficiently captured using digital surveying techniques. By modelling and visualization of 3D data, it is possible to obtain vectorized information. Many users prefer to work on profiles, motivated by the... more
The geometry of an object can be efficiently captured using digital surveying techniques. By modelling and visualization of 3D data, it is possible to obtain vectorized information. Many users prefer to work on profiles, motivated by the need to produce two-dimensional documentation. Profiles extracted from the point clouds will inherit the noise characteristics of the original models. The application of appropriate filters can reduce this adverse effect. In general, the quality of raw data is highly dependent on the equipment performance and the survey design. This work presents an approach to the vectorization of profiles extracted from complete clouds, evaluating the potential of automatic solutions through the comparison with manually produced drawings. The discrepancy between automatically extracted contours and handheld vectorized lines highlights that the tested concave hull algorithm is able to accurately extrapolate the contours of the sectioned cloud, resulting in compress...
L’impiego in architettura di elementi decorativi composti da materiale ceramico per la realizzazione di pavimentazioni o rivestimenti murali ha origini remote e ha trovato un largo impiego nel corso dei secoli. Per la loro natura, tali... more
L’impiego in architettura di elementi decorativi composti da materiale ceramico per la realizzazione di pavimentazioni o rivestimenti murali ha origini remote e ha trovato un largo impiego nel corso dei secoli. Per la loro natura, tali rivestimenti hanno costituito singolari occasioni di espressione artistica: in essi, infatti, il gioco ornamentale delle forme del singolo elemento ceramico si intreccia alla ricerca cromatica, nella multiforme e variegata composizione di motivi astratti e spesso spiccatamente geometrici. Nell’ambito della produzione italiana, particolare interesse riveste la ceramica vietrese: di antica tradizione, essa si afferma definitivamente nel Settecento, quando la tavolozza si arricchisce di nuovi colori e gli artigiani vietresi cominciano a esportare i propri prodotti in altre regioni. Nell’Ottocento si diffondono poi le cosiddette riggiole, mattonelle per rivestimenti pavimentali e parietali, di norma quadrate, che prestano la propria superficie a decori di...
La complessità dello sviluppo urbano della città di Cava de’ Tirreni rappresenta uno dei caratteri maggiormente espressivi della stessa. Tuttavia non è facile individuare i segni distintivi dell’architettura e del linguaggio artistico di... more
La complessità dello sviluppo urbano della città di Cava de’ Tirreni rappresenta uno dei caratteri maggiormente espressivi della stessa. Tuttavia non è facile individuare i segni distintivi dell’architettura e del linguaggio artistico di matrice aragonese. Il trapasso tra l’architettura medievale e quella rinascimentale infatti avviene anche in questo caso per gradi successivi attraversando codici e linguaggi tradotti in realizzazioni che, pur appartenendo al repertorio formale quattrocentesco, non sono sempre chiaramente riconducibili alle forme tipiche e ai motivi propri della cultura aragonese né del tutto rispondenti alla variegata espressione di questa nell’Italia Meridionale. Per poter identificare con chiarezza il contributo di questo momento culturale sull’architettura della cittadina appare quindi necessario tratteggiarne i caratteri evolutivi onde riconoscere le parti che, nell’aggregazione dei diversi borghi costituenti nel loro insieme la città, maggiormente hanno risentito dei suddetti influssi.
In particolare, la lettura dello spazio urbano viene condotta con il supporto del disegno - strumento di analisi formale e geometrica - grazie al quale sono dunque riconosciute forme e caratteri distintivi, con specifico riferimento alla produzione di epoca aragonese.
Within a more general research topic, with reference to the possibilities offered by new technologies in terms of documentation and knowledge of the historical architectural heritage, it is interesting to test the utility of a congruent... more
Within a more general research topic, with reference to the possibilities offered by new technologies in terms of documentation and knowledge of the historical architectural heritage, it is interesting to test the utility of a congruent use of several detection techniques; and is not meant as pure addition but as integration of systems, to each other complementary. With specific reference to the survey's techniques, analyzing for each methodology the definition of general and specific checking's procedures of the results' correctness, we intend to test the possibility of an integrated use of these, especially in complex architectures. An interesting field of application of the proposed methodology was the cloister of Villa Rufolo in Ravello, in Amalfi Coast, in which fragments of the past, more or less intact, coexist along with structures built in later periods. Here, various survey's methods have been applied – topographic, photogrammetric, laser scanners – each in reference to their own specificities. The obtained data from each application were then correlated, thanks to the presence of a points' network that allow the integration of information, at first separately processed. The 3d model, generated by the union of each processed part, was then the starting point for the elaboration of an infographic space that is an important step of documentation. In fact, critically interpreting the previously acquired data, we can imagine to make accessible, albeit virtually, the lost space, digitally reconstructing its original architectural shapes. The research has led to particularly significant outcomes, in terms of techniques' integration and, also, validation of each used method for the digital documentation.
The paper highlights the potential of the infographic representation addressed to the digital reconstruction of architectures of the past, of which the drawing is the only historical evidence. The subject of investigation is a bridge... more
The paper highlights the potential of the infographic representation addressed to the digital reconstruction of architectures of the past, of which the drawing is the only historical evidence. The subject of investigation is a bridge designed by Luigi Vanvitelli on a stretch of the Sele river, in Campania, that was almost completely destroyed during the second World War and then rebuilt with features decidedly distant from the original solution. Through an archival research, they were found the autographs drawings of the original bridge and were compared with the survey of the current one, in order to ascertain what had remained unchanged of the vanvitellian architecture. Through digital modeling techniques, finally, the bridge was virtually rebuilt, with the intention of being able to return its forms, measures and material qualities.
To know the historic and cultural heritage it is especially interesting the group of domes, which characterize Salerno and the Amalfi Coast. This system displays several differences, which have to be researched if we want... more
To  know  the  historic  and  cultural  heritage  it  is  especially  interesting  the  group  of  domes,  which characterize Salerno and the Amalfi Coast. This system displays several differences, which have to be researched if we want to achieve a deep knowledge  of  the  architectonical  heritage  typical  of  this  territorial  context.  From  metric  data acquired  as 3D cloud points and filed as informative systems it also has been possible to develop geometric and formal researches to propose digital models of the analyzed domes.  The presented research intends to act in two guiding principles: - to verify, in the field of digital representation and storage of architectural heritage, the capabilities of methodologies used for the RGB point clouds scanning; - to implement data and images scanned with an analysis and  a  visualization procedure, based on digital  instruments  in  which  the  multiple  levels  of  information  space  can  explain  the  quantitative and qualitative relations beyond the objects themselves.
Il contributo vuole porre in luce le potenzialità e l’applicabilità di un approccio digitale integrato che vede la rappresentazione come strumento concreto di ausilio nel disegno delle trasformazioni del territorio e della città.... more
Il contributo vuole porre in luce le potenzialità e l’applicabilità di un approccio digitale integrato che vede la rappresentazione come strumento concreto di ausilio nel disegno delle trasformazioni del territorio e della città. L’integrazione di strumenti di analisi territoriale, congiuntamente ad altri più tradizionalmente utilizzati in processi algoritmico-generativi, sembra permettano di pervenire a un sistema di gestione globale dei dati e delle informazioni che si pongono alla base di quei progetti che, per propria natura o in virtù di una intrinseca complessità, richiedono un controllo multiscalare e gestito su più livelli interconnessi. Attraverso specifiche rappresentazioni e tematizzazioni digitali, si intende illustrare la possibilità dell’impiego di un sistema GIS, integrato con modellatori parametrici, per la gestione e la verifica di una serie di scelte progettuali che comportano trasformazioni a scala urbana o territoriale. La metodologia proposta ha come obiettivo la validazione di un sistema di analisi applicabile ogni qual volta sia necessario intervenire, all’interno di un tessuto urbano già consolidato, con la creazione o l’implementazione di una rete a impianto lineare. Nell’ambito dell’elaborazione della procedura operativa proposta e finalizzata alla individuazione di tracciati ciclabili attraverso un framework semiautomatico, si intende proporre un’applicazione sulla rete stradale che interessa il Comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno.
The digital acquisition of Cultural Heritage is a complex process, highly depending on the nature of the object as well as the purpose of its detection. Even if there are different survey techniques and sensors that allow the generation... more
The digital acquisition of Cultural Heritage is a complex process, highly depending on the nature of the object as well as the purpose of its detection. Even if there are different survey techniques and sensors that allow the generation of realistic 3D models, defined by a good metric quality and a detail consistent with the geometric characteristics of the object, an interesting goal could be to develop a unified treatment of the methodologies. The Chapel of the Holy Shroud, with its intricate articulation, becomes the benchmark to test an integrated protocol between a terrestrial laser scanner (TLS) and a wearable mobile laser system (WMLS) based on a SLAM approach. In order to quantify the accuracy and precision of the latter solution, several forms of comparison are proposed. For the case study the ZEB-REVO, produced and marketed by GeoSLAM, is tested. Computations of cloud-to-cloud (C2C) absolute distances, comparisons of slices and extractions of planar features are performed, using stationary laser scanner (Faro Focus S S350) as a reference. Finally, the obtained results are reported, allowing us to assert that the quality of the WMLS measurements is compatible with the data provided by the manufacturer, thus making the instrumentation suitable for certain specific applications.
The paper is a summary of a multidisciplinary research activities developed at the Civil Engineering Department, University of Salerno, to support the hydraulic and structural efficiency tests of maritime breakwaters, emerged or... more
The paper is a summary of a multidisciplinary research activities developed at the Civil Engineering Department, University of Salerno, to support the hydraulic and structural efficiency tests of maritime breakwaters, emerged or submerged. Following an innovative approach, by digital photogrammetry, remote sensing and the CAD/CAM techniques, was developed a numerical procedure to reproduce a physical scale model or prototype breakwaters in a three-dimensional virtual geometry. Thus, using a specific numerical software (Computation Fluid Dynamics) will be possible evaluate the hydrodynamic wave-structures interaction and the stability of the armour layer elements. Parole chiave: tutela dei litorali; modellazione solida; modellazione numerica; sistema di presa laser-photo scanner e prototipazione.
This paper shows the results of a series of graphical experiments conducted as part of a PRIN research project on the ancient architectural perspectives in Campania. The study was undertaken by the Universities of Salerno and Naples.... more
This paper shows the results of a series of graphical experiments conducted as part of a PRIN research project on the ancient architectural perspectives in Campania. The study was undertaken by the Universities of Salerno and Naples. Critically studying the origin, the development and the magnification of the perspective , we try to emphasize the power of this method, that alludes to the space's three-dimensionality. Particularly, the paper is focused on the frescoes of the Poppaea's villa, in Oplontis: through rigorous photogrammetric procedures of reverse modelling, which reconstruct their not real architectures, it is possible to clarify the project of illusion, implemented by these paintings. The analysis of its frescoes' perspective illusions, allows us to reconstruct there presented architectures and the virtual space that they conform. Then, the use of advanced technologies allows to create an unusual visual experience which, linking the real space and the drawn one, shows the influences between painted and built space.
Research Interests:
The paper is a summary of a multidisciplinary research activities developed at the Civil Engineering Department, University of Salerno, to support the hydraulic and structural efficiency tests of mari-time breakwaters, emerged or... more
The paper is a summary of a multidisciplinary research activities developed at the Civil Engineering Department, University of Salerno, to support the hydraulic and structural efficiency tests of mari-time breakwaters, emerged or submerged. Following an innovative approach, by digital photogrammetry, remote sensing and the CAD/CAM techniques, was developed a numerical procedure to reproduce a physical scale model or prototype breakwaters in a three-dimensional virtual geometry. Thus, using a specific numerical software (Computation Fluid Dynamics) will be possible evaluate the hydrodynamic wave-structures interac-tion and the stability of the armour layer elements. Parole chiave: tutela dei litorali; modellazione solida; modellazione numerica; sistema di presa laser-photo scanner e prototipazione.
Research Interests:
The geometry of an object can be efficiently captured using digital surveying techniques. By modelling and visualization of 3D data, it is possible to obtain vectorized information. Many users prefer to work on profiles, motivated by the... more
The geometry of an object can be efficiently captured using digital surveying techniques. By modelling and visualization of 3D data, it is possible to obtain vectorized information. Many users prefer to work on profiles, motivated by the need to produce two-dimensional documentation. Profiles extracted from the point clouds will inherit the noise characteristics of the original models. The application of appropriate filters can reduce this adverse effect. In general, the quality of raw data is highly dependent on the equipment performance and the survey design. This work presents an approach to the vectorization of profiles extracted from complete clouds, evaluating the potential of automatic solutions through the comparison with manually produced drawings. The discrepancy between automatically extracted contours and handheld vectorized lines highlights that the tested concave hull algorithm is able to accurately extrapolate the contours of the sectioned cloud, resulting in compression of the processing time, if the raw input data does not present serious gaps or excessive noise. Hausdorff distance between homologous models is equal to 1.66 cm, compatible with the degree of relative definition for 1:50 scale outputs, with considerable margins for improvement through optimization of the detection phases.
Con l’affermarsi della cyberarchitettura diventa interessante evidenziare potenzialità e peculiarità della progettazione infografica riferendosi innanzitutto alla ‘ricostruzione’ di architetture ormai non più esistenti, attraverso la... more
Con l’affermarsi della cyberarchitettura diventa interessante evidenziare potenzialità e peculiarità della progettazione infografica riferendosi innanzitutto alla ‘ricostruzione’ di architetture ormai non più esistenti, attraverso la definizione di modelli tridimensionali che ripropongono spazi virtualmente fruibili. O ancora considerando le recenti esperienze
architettoniche, ossia quelle che rispondono a rinnovate esigenze della vita contemporanea, producendo spazi di una complessità tale da essere inimmaginabili fino a qualche tempo fa.
Queste architetture, dette ‘digitali’, sono però sempre strutture con le quali il fruitore può e deve interagire: solo entrando nello spazio da esse racchiuso, ossia attraverso un’esperienza percettiva diretta e multisensoriale, tali architetture possono essere infatti intimamente
comprese. E ciò anche quando, al limite, spazio e cyberspazio addirittura coincidono, in quella che viene definita realtà virtuale.
La realtà virtuale, nella concezione dei nostri tempi, presuppone il coinvolgimento multisensoriale e, in quanto tale, soggettivo, del fruitore che la osserva e la fa propria mediante un’esperienza diretta, lontana però da una conoscenza propriamente ‘fisica’. Essa inoltre potrebbe non avere alcun legame con il costruito, risolvendosi tutta nella spazialità fittizia del mondo digitale; in tal senso un’architettura virtuale può essere tanto l’anticipazione di una realtà in fieri, quanto qualcosa che si conclude in se stessa. Qualcosa che, in quanto simulazione dello
spazio reale, ne consente la completa percezione, anche temporale.
Se è vero che, in generale, l’architettura interviene a modificare la natura, interagendo e dialogando con il contesto in cui si inserisce, la creazione di un giardino mostra con ancor più evidenza il delicato rapporto che intercorre tra... more
Se è vero che, in generale, l’architettura interviene a modificare la natura, interagendo e dialogando con il contesto in cui si inserisce, la creazione di un giardino mostra con ancor più evidenza il delicato rapporto che intercorre tra l’uomo e il territorio in cui questi vive.
Il giardino infatti è innanzitutto espressione di un’idea architettonica, tradotta in misure e forme geometriche, ma è anche sintesi armonica di un microcosmo ideato dall’uomo ad immagine e somiglianza del giardino dell’Eden, di cui viene riproposto l’ordine divino. Un ordine razionale che l’uomo dunque impone al territorio, antropizzandolo.
E questo soprattutto se si considera che quasi sempre il giardino si inserisce in un discorso ben più ampio e articolato, includendo la realizzazione di vere e proprie architetture. Il complesso villa-giardino, considerato nella sua globalità, diviene allora un fenomeno progettuale estremamente interessante che, già condizionato dal contesto paesistico, risente anche dell’influenza del momento storico, sociale e artistico in cui è stato pensato e prodotto.
Il paper si sofferma in particolare su due esempi significativi di complesso villa-giardino presenti a Ravello: villa Cimbrone e villa Rufolo. Queste, benché poco distanti tra loro, sono esempi emblematici di due differenti modi di concepire la natura progettata. L’uno, luogo di delizie, più selvaggio e vario, si configura a tratti come un bosco che improvvisamente si apre, per svelare agli occhi un panorama splendido. L’altro, raffinato e composto, assume le forme di un giardino a terrazzamenti, entusiasmando l’osservatore per le sue eleganti geometrie.
If it is true that the architectural drawing has always been a anticipation of reality, giving the perception of designed space, though non-existent, it is also possible to say that today the scenarios of the representation seem to have... more
If it is true that the architectural drawing has always been a anticipation of reality, giving the perception of designed space, though non-existent, it is also possible to say that today the scenarios of the representation seem to have been revolutionised thanks to the advent of computer graphics modelling.
If on the one hand the use of digital technologies has strengthened the
traditional techniques of representation, allowing greater precision, speed of images visualization, easy reproducibility, on the other hand makes it possible to create virtual spaces, they are simply designed as infographics models or as perfectly accessible reality.
Apart from the aspects of this issue more properly related to cyberarchitecture, the proposed paper intend to dwell on the definition of the digital model as a tool to simulate non-existent spaces. The possibility to virtually represent buildings disappeared or never existed offers in-facts interesting cues if referred to all those examples of architectures that can give back, through the digital fiction, values that go beyond the simple meaning of matter. In particular, it wants to investigate the usefulness of this type of 'reconstruction' in reference to the knowledge of the city of Salerno in the period between the two world wars, and in particular in reference to projects of buildings that were never realized.
Purpose: The study intends to develop a digital procedure to ‘automatically’ create cycle paths compatible with regional requirements Method: To achieve this goal a GIS will be used as a graphic tool to identify and assess the routes... more
Purpose: The study intends to develop a digital procedure to ‘automatically’ create cycle paths compatible with regional requirements Method: To achieve this goal a GIS will be used as a graphic tool to identify and assess the routes Result: The results validate the proposed digital approach, highlighting the substantial overlapping between the design route and the automatically generated route Discussion & Conclusion: This paper intends to provide a simple, consultable tool that can efficiently and easily produce the information required to support the design options specifically analysed and integrated in the system
La possibilità di prevedere nuove architetture all’interno di tessuti consolidati e connotati da una forte identità urbana è spesso condizionata da problematiche di ordine culturale oltre che pratico. In effetti, se da un lato, si assiste... more
La possibilità di prevedere nuove architetture all’interno di tessuti consolidati e connotati da una forte identità urbana è spesso condizionata da problematiche di ordine culturale oltre che pratico. In effetti, se da un lato, si assiste ad un limitato rinnovamento della città, in ragione della carenza di investimenti e di spazi disponibili, dall’altro il veto di Enti preposti alla conservazione e alla gestione del territorio impediscono, in alcuni casi, tale processo anche quando cosciente e illuminato. In altri casi queste battute d’arresto sono indotte dall’assenza di specifici procedimenti con cui valutare i progetti in termini di costi-benefici. Tutto ciò di fatto rallentata, e in taluni casi disincentiva, la trasformazione urbana, comportando spesso situazioni di stasi. Assolutamente unico, nel suo genere, è invece il caso di Salerno: qui, nell’arco di circa un ventennio, si è assistito ad un profondo ridisegno urbano che sta producendo sostanziali mutamenti all’interno del tessuto cittadino, anche in virtù di grandi opere architettoniche in molti casi frutto di concorsi internazionali di progettazione. Con specifico riferimento ad alcuni di essi, ritenuti particolarmente significativi ai fini della presente trattazione, il contributo proposto intende verificare le potenzialità di una metodologia grafica sperimentale, formulata nell’ambito del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno dal gruppo dei docenti di Rappresentazione, con la quale sia possibile valutare e confrontare l’impatto e le ricadute di ciascuna azione progettuale sulla città.
L’impiego in architettura di elementi decorativi composti da materiale ceramico per la realizzazione di pavimentazioni o rivestimenti murali ha origini antichissime e ha trovato un largo impiego nel corso dei secoli, dalle epoche più... more
L’impiego in architettura di elementi decorativi composti da materiale ceramico per la realizzazione di pavimentazioni o rivestimenti murali ha origini antichissime e ha trovato un largo impiego nel corso dei secoli, dalle epoche più antiche ai giorni nostri. Per la loro natura, tali rivestimenti hanno costituito singolari occasioni di espressione artistica, in cui il gioco ornamentale della forma del singolo elemento ceramico si intreccia alla ricerca cromatica nella multiforme e variegata composizione di motivi astratti e spesso spiccatamente geometrici. Una ricchezza espressiva però che sovente travalica i limiti della bidimensionalità della superficie attraverso vere e proprie ricerche figurative volte a catturare la terza dimensione trascinandola sulla superficie piana. In analogia con quanto accade nel mondo della pittura l’elemento e il supporto ceramico diventano terreno di sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi che consentono di giocare con l’osservatore, confuso e divertito di fronte ad immagini che creano una realtà fittizia e stupefacente, di cui egli stesso tuttavia percepisce il carattere di ricercata ambiguità. Il contributo presenta un’insieme di indagini grafiche che, riferite ad esempi particolarmente significativi, svelano il disegno dello spazio nascosto sulla superficie ceramica.
New electronic survey technologies generate points clouds by recording multiple points on the surface to be surveyed; when manipulated by suitable software these points clouds can, by themselves, anticipate the shape of the surveyed... more
New electronic survey technologies generate points clouds by recording multiple points on the surface to be surveyed; when manipulated by suitable software these points clouds can, by themselves, anticipate the shape of the surveyed architecture thanks to their greater or lesser density. The first automatic treatment of points clouds (mesh) helps to enhance comprehension of the spatial shape of the architecture and provides the observer with a viable reconstruction of the surfaces concerned. In both cases this involves automatic mathematical operations rather than actual architectural representations since there is no critical interpretation and discretisation by the operator. However these operations are the starting point for any scientific study which
aims to reconstruct very complex architectural forms and how they have changed over the years.
This paper will present the intermediate results of an ongoing study on Villa Rufolo in Ravello, an excellent example of the Arab influence on architecture in Southern Italy. In particular, the paper will illustrate the
study of the small courtyard with its colonnade of small, slender and graceful coupled columns supporting the intertwined arches clearly inspired by Islam. There’s reason to believe that the courtyard was rebuilt after it was destroyed during the wars in the last century. Integrated survey and digital modelling techniques will be used to perform an in-depth analysis of the courtyard as it stands and also propose a figurative
reconstruction of the elements in the courtyards, adding (+) – where only fragments remain – what is no longer visible (-).
The Faculty of Engineering of Salerno University, founded in the years ‘80 of last century, is today a solid reality both in terms of scientific search and of didactics; particularly, in the courses that make head to the Department of... more
The Faculty of Engineering of Salerno University, founded in the years ‘80 of last century, is today a solid reality both in terms of scientific search and of didactics; particularly, in the courses that make head to the Department of Civil Engineering, they result activated 6 teachings of the
scientific-disciplinary sector DRAWING. The scientific activity, conducted in relationship with didactics, is principally articulated in four thematics:
- the buildings and landscape survey, for a deeper knowledge of the surrounding reality, conducted with direct and indirect traditional procedures, and with particular interest for the procedures of architectural photogrammetry and data acquisition by laser scanner;
- the elaboration of architectural digital models and the drawing of constructive elements, what system of ideation, verification and communication of the projected space and built;
- the representation of the territory, of the territorial infrastructures, as well as of urban and territorial complexes phenomena, also with the use of GIS;
- the three-dimensional representation of the architectural space, in the different epochs, analyzed in terms of morphology and geometrical characteristics.
All of this finds, inevitably, as the founding premise, the study and the teaching of the descriptive geometry, that it becomes the presupposition for a correct knowledge and representation of the building elements as well as those that characterize the territory and the environment.
In historic architectural panorama of the Mediterranean area, especially on the Amalfi Coast – also including in it Salerno – there are some built episodes of special interest: they are examples in which the recurring motif of interlacing... more
In historic architectural panorama of the Mediterranean area, especially on the Amalfi Coast – also including in it Salerno – there are some built episodes of special interest: they are examples in which the recurring motif of interlacing arches draws flat or convex surfaces, with a typically taste of Arab-Norman matrix that, in the Middle Ages, strongly characterizes the architectural language of this territory. Conceived, in most cases, to respond to some needs of structural nature, the twisted arches take on, over time, obvious aesthetic connotations, by virtue of an intrinsically geometrical coherence, capable of synthesizing, in a single physical model, reason and feeling. And so, in a gradual process of defining the architectural configuration, the pure geometric composition is transformed from abstract matrix in symbolic form. So, starting from a reconnaissance of the Amalfitan structures in which the system of interlaced arches is used, the paper is intended to propose a geometrical and spatial interpretation to correctly understand the logic behind the conception of those forms, in which is expressed an architectural lexicon typical of the Amalfi Coast. For this purpose, using the digital modeling, and in general the graphical representation, it tries to decode the generative process of the interlaced arches pattern, thus revealing its true essence.
Il contributo dell'Unità di Salerno, che esplicita i primi esiti della ricerca condotta nell'ambito del progetto PRIN 2010-2011 "Prospettive architettoniche: conservazioei digitale, divulgazione e studio", si sofferma sulle antiche... more
Il contributo dell'Unità di Salerno, che esplicita i primi esiti della ricerca condotta nell'ambito del progetto PRIN 2010-2011 "Prospettive architettoniche: conservazioei digitale, divulgazione e studio", si sofferma sulle antiche pitture parietali della Campania, con l'intento di individuare appropriate strategie di prevenzione e valorizzazione del ricco patrimonio indagato. Partendo dall'analisi grafica delle architetture virtuali ante litteram disegnate sulle superfici murarie, il contributo intende illustrare la metodologia proposta. In particolare, attraverso l'uso di tecniche di rappresentazione diversificate, in termini di strumenti e software per il trattamento delle immagini, ci si propone di perseguire una ricerca interdisciplinare, atta all'innovazione attraverso il sostegno alle tecnologie emergenti (video restituzione stereoscopica, realizzazione di applicazioni interattive e mobili, anastilosi virtuale).
Essential element of architectural design in the villa of Oplontis, the wall decoration is characterized by the research of daring perspectives tending to dilate the surfaces of the interior environments: these are paintings in II and III... more
Essential element of architectural design in the villa of Oplontis, the wall decoration is characterized by the
research of daring perspectives tending to dilate the surfaces of the interior environments: these are
paintings in II and III style that depict architectural perspectives according to a marked taste for the theatrical
stage design applied to painted decoration; it’s aimed to determine the illusion of environments that you
happen endlessly in a game of feints architectures, often processed with extreme wisdom.
The working method is related to the establishing the relationship between the container and the space
created by the perspective illusion and has its starting point in rigorous photogrammetric survey technique
and rendering; then it move on to examine the specialties of roman painting, analyzing both the general
characteristics and specific aspects.
This study also uses of a philological analysis with reference to vitruvian rules and to greek-romans
typologies in order to reconstruct the painted space; finally the painted space, in 3d model, is recomposed
with real space, thin to land to representations more effective than they allow to gather better still the
experience of a quite new space, in a reconstruction of the architecture integrated by the illusion, as if it were
real In this simulation of virtual spaces, the digital graphics helps to lead the experimentation that is
developing, as part of the PRIN 2010-2011 research (Architectural Perspective: digital preservation, content
access and analytics, scientific coordinator Riccardo Migliari), by the Salerno Unit, with the annexed unities
(University of Naples ‘Federico II’, Second University of Naples, University of Basilicata). Of this research,
which puts particular attention to the architectural, archaeological and iconographical heritage in Campania,
are presented here only part of the achieved outcomes.
Research Interests:
The paper addresses the issue of perpendicularity in axonometric projection, almost ignored by most of the Descriptive Geometry books for students in engineering and architecture. This problem is usually approached in an operational way,... more
The paper addresses the issue of perpendicularity in axonometric projection, almost
ignored by most of the Descriptive Geometry books for students in engineering and architecture.
This problem is usually approached in an operational way, identifying lines and planes, perpendicular to each other, as a solution to metric problems, but outside of an accomplished theoretical treatment, which defines the necessary and sufficient conditions of perpendicularity. The more in-depth texts, at most, provide some general mention of that problem, indicating the high road in the application the polarity.
On the basis of a student's intuition, our group has developed an unusual and interesting formulation of the perpendicularity condition, between straight line and plane, in isometric cavalier projection, precisely in "military axonometric projection". This condition completely disregards polar and anti-polar, rebatments of planes and switching in Monge method. Its geometrical proof, moreover, is very simple and the identification of the perpendicular to a generic plane requires only three steps.
The formulated perpendicularity condition, moreover, is valid for any type of isometric cavalier projection; or rather when the projection plane coinciding with one of the reference's planes, and the projector is an oblique direction, inclined by 45° to the projection plane.
Given the traditional difficulty of directly expressing the perpendicularity condition in axonometric projection, it is a very important result, not only because it allows simpler and faster graphical procedures, but mainly because it fills a real emptiness of the isometric model, offered in the courses for architects and engineers, which then appeared unfinished as completely independent model.
The present paper, synthesis of a wider research on the Amalfi Coast architecture, is addressed to some its recurring elements, the stone doorways, which - sometimes as typical and recurring forms, in other cases as absolutely unique... more
The present paper, synthesis of a wider research on the Amalfi Coast architecture, is addressed to some its recurring elements, the stone doorways, which - sometimes as typical and recurring forms, in other cases as absolutely unique elements - embellish the whole investigated area. Even if apparently simple, and related to generally considered as minor episodes, this research - largely based on graphic analysis and drawing of these elements - has greatly contributed to an awareness of the spatial experience by a community often unaware of the rich architectural heritage with which coexists.
The Amalfi Coast has always represented a milestone in the European travel routes, fascinating tourists from all over the world. This paper intends to focus on the Amalfi Coast's drawings made by Escher, who stayed here and drew many... more
The Amalfi Coast has always represented a milestone in the European travel routes, fascinating tourists from all over the world. This paper intends to focus on the Amalfi Coast's drawings made by Escher, who stayed here and drew many views of the most famous urban aggregates. These are images in which the artist seems to want to record the data of a typical compositional language, transforming those figurations from simple snapshots travel to real graphic experiments. Those visual suggestions, so faithfully noted down in the drawings, thus become the basis for creating some of the most interesting images of his graphical repertoire.
Da sempre la rappresentazione urbana ha costituito un valido strumento per descrivere validamente la città e il territorio, in tutte le sue connotazioni, materiali e immateriali. Con particolare riferimento alla cartografia storica,... more
Da sempre la rappresentazione urbana ha costituito un valido strumento per descrivere validamente la città e il territorio, in tutte le sue connotazioni, materiali e immateriali. Con particolare riferimento alla cartografia storica, appare interessante indagare sulle relazioni che intercorrono tra gli aspetti grafico-descrittivi e quelli socio-politici. In tal senso il contributo, soffermandosi su due rappresentazioni urbane emblematiche della città di Napoli, prodotte tra il XV e il XVI secolo, evidenzia come i cambiamenti dell'imago urbis registrati negli anni a cavallo della Lega di Cambrai, si riflettano in maniera significativa anche nelle scelte più propriamente legate a tecniche e sistemi di rappresentazione.
La documentazione del patrimonio storico è un caposaldo intorno a cui si articolano complessi dibattiti del mondo scientifico. Se in generale, documentare l’esistente è una prerogativa per costituire percorsi di ricerca finalizzati a... more
La documentazione del patrimonio storico è un caposaldo intorno a cui si articolano complessi dibattiti del mondo scientifico. Se in generale, documentare l’esistente è una prerogativa per costituire percorsi di ricerca finalizzati a interpretazioni metriche e morfologiche, in ambito archeologico tale approccio diventa ancor più strumento di studio fondamentale, essendo lo scavo un momento irripetibile. Grazie a tecniche digitali è oggi possibile pervenire a puntuali misurazioni e restituzioni grafiche, che sono poi la base documentale per successivi approfondimenti (Barba et al., 2012, Archeological plan restitution with cloud computing, in: LOW-COST 3D). Parallelamente, si avverte la necessità di sfruttare le potenzialità di sistemi web-GIS per una gestione integrata e una più attuale documentazione del patrimonio archeologico (Sacconi, 2015, Documentare l’Archeologia con i Sistemi Informativi Geografici): la creazione di un database informativo consentirebbe, nei casi oggetto di studio, di effettuare comparazioni tra sepolture, al fine di individuare analogie rituali, diffusione sul territorio di manufatti vascolari, ecc. Partendo da tali considerazioni, il contributo esplicita gli esiti di una ricerca condotta dal gruppo dei Docenti del Disegno di Salerno sull’efficacia dell’impiego di sistemi infografici per la misurazione e documentazione di resti di strutture ossee. Attraverso l’implementazione di un paradigma fotogrammetrico sono stati restituiti in ambiente virtuale modelli di tombe, che conservano resti ossei e suppellettili a corredo funerario. I modelli così ottenuti rappresentano un prezioso strumento per analizzare le sepolture sotto diversi aspetti – analisi tipologica, stato di conservazione dei resti – anche in momenti successivi al ritrovamento.
As part of the historic built heritage of the Amalfi Coast – full of buildings and boroughs known for their typical architecture and landscape features – less known but, definitely, equally emblematic of the close relationship between... more
As part of the historic built heritage of the Amalfi Coast – full of buildings and boroughs known for their typical architecture and landscape features – less known but, definitely, equally emblematic of the close relationship between nature and artifice, are the cave shrines. These are small buildings or natural caves that, from the ninth century, according to some, were used as places of worship by hermits in search of ascetic space. On the basis of a second and more reliable hypothesis, these buildings are considered as devotional places, or rural oratories. The present study, based on a careful survey census, analyzes the characteristics of these unusual architectural episodes. Through the identification of their structural peculiarities and reporting on their environmental relations it highlights so as these places of worship – although they are not showing a specific architectural character – make it possible to identify the signs of an old local building tradition that puts to its base the delicate link between architecture and landscape. An aspect, the latter, that all too often remains unexpected today, inevitably leading to environmental and social degradation.
Il contributo analizza le potenzialità del disegno Infografico, nei percorsi didattici per architetti e ingegneri, specie quando impiegato quale strumento per visualizzare e apprendere la realtà costruttiva. In particolare l’attenzione... more
Il contributo analizza le potenzialità del disegno Infografico, nei percorsi didattici per architetti e ingegneri, specie quando impiegato quale strumento per visualizzare e apprendere la realtà costruttiva. In particolare l’attenzione viene rivolta a celebri architetture disegnate e non realizzate, che diventano campo di sperimentazione per gli allievi impegnati nella loro rilettura e rielaborazione. Grazie a sistemi di rappresentazione avanzata, diventa possibile seguire l’Intero iter progettuale, dall’idea progettuale alla costruzione virtuale.
Obiettivo del contributo è analizzare, attraverso sistemi integrati GIS, l'evoluzione della forma urbana di centri caratterizzati dalla presenza di importanti attività produttive legate alla moda. In particolare, l'attenzione viene... more
Obiettivo del contributo è analizzare, attraverso sistemi integrati GIS, l'evoluzione della forma urbana di centri caratterizzati dalla presenza di importanti attività produttive legate alla moda. In particolare, l'attenzione viene rivolta a un centro del Sud Italia, Solofra, significativo per la lavorazione delle pelli.
Di tale realtà urbana lo studio propone indagini qualitative e quantitative e grafici desunti da un database informativo elaborato con l'intento di mettere in luce le relazioni che intercorrono tra l'attività conciaria e le trasformazioni morfologiche dello spazio costruito.
Scopo del presente contributo, è proporre un possibile workflow che tenga conto dei diversi segmenti tecnologici, dall’acquisizione alla fruizione, individuando aspetti di metodo applicabili a casi diversificati. Nello specifico si... more
Scopo del presente contributo, è proporre un possibile workflow che tenga conto dei diversi segmenti tecnologici, dall’acquisizione alla fruizione, individuando aspetti di metodo applicabili a casi diversificati. Nello specifico si intende descrivere e approfondire la conoscenza del patrimonio delle architetture rupestri ed eremitiche della Costiera amalfitana nel sud Italia. La scelta che individua tale patrimonio quale interessante occasione di indagine è principalmente legata al verificare come intervenire per mettere a disposizione della comunità un patrimonio altrimenti negato alla fruizione, per difficoltà logistiche di godimento e di messa in rete dei manufatti. Si illustra pertanto la costruzione ragionata di un progetto di fruizione ampliata di una selezione di manufatti appartenenti a tale corpus architettonico, utilizzati quali prototipi per un più ampio e auspicabile sistema grafico digitale. In tal senso, si propone la costruzione di contenitore digitale che, in forme multiscalari, definisca modelli che, dalla geolocalizzazione sino alla navigazione in spazi virtuali, siano restituiti con un linguaggio grafico aggiornato e specificamente definito seguendo un approccio tipico della rappresentazione a carattere tecnico. Una piattaforma dunque concepita con la finalità di rendere ubiquo il contenuto informativo ed essere fruibile attraverso un portale web specificamente costruito.
This paper aims to analyze the contribution given by women to the teaching of the disciplines of Representation in the Italian Faculty of Architecture and Engineering, in a time span from the establishment of such structures to today. A... more
This paper aims to analyze the contribution given by women to the teaching of the disciplines of Representation in the Italian Faculty of Architecture and Engineering, in a time span from the establishment of such structures to today. A reading, therefore,  that going backward over time wants to highlight the distinctive and critical elements of this field of university teaching.
In particular, starting from the analysis of current data collected by ministerial archives and by retrieving, back in time, further information, such as the sources of the Italian Association of Drawing Professors (Italian Drawing Union-UID), we illustrate the teaching by women in the specific scientific-disciplinary field ICAR 17/Disegno. An area of interest in which many different cultures coexist: from Design’s drawing to Survey’s drawing; from Descriptive Geometry to Infographic modeling; from Sketches to Digital drawing. Through appropriate graphs, that re-elaborate the acquired data, the paper proposes a diachronic reading that can highlight the contribution, the positon and the incidence of the female figure in the field of university teaching of the Drawing.
Il presente studio, incentrato su amboni e pulpiti di gusto arabo-normanno presenti a Salerno e in Costa d’Amalfi, propone una lettura grafica di questi episodi, intesa come tassello fondamentale per la loro conoscenza. Attraverso... more
Il presente studio, incentrato su amboni e pulpiti di gusto arabo-normanno presenti a Salerno e in Costa d’Amalfi, propone una lettura grafica di questi episodi, intesa come tassello fondamentale per la loro conoscenza.
Attraverso specifiche indagini grafiche, che partono da un’analisi metrica e morfologica di insieme per soffermarsi poi sul disegno dei partiti decorativi, si perviene alla interpretazione configurativa delle regole compositive e delle leggi geometriche alla base di questi ultimi, con l’obiettivo di documentare gli episodi analizzati e svelare lo stretto rapporto tra arte e disegno.
Il contributo si sofferma su una serie di episodi architettonici di ispirazione islamica, presenti a Salerno e in Costiera amalfitana, di cui indaga la logica grafica sottesa alle strutture decorative che ne caratterizzano la forma. Si... more
Il contributo si sofferma su una serie di episodi architettonici di ispirazione islamica, presenti a Salerno e in Costiera amalfitana, di cui indaga la logica grafica sottesa alle strutture decorative che ne caratterizzano la forma. Si tratta di decorazioni complesse, derivate però dal movimento - nel piano o nello spazio - di linee o forme aggregate secondo diverse leggi geometrico-matematiche. L'approccio metodologico seguito si basa sulla descrizione dei loro principi generativi e delle trasformazioni geometriche a essi sottese.
Rappresentare lo spazio costruito, sia esso un’architettura o uno spazio urbano, significa innanzitutto imparare a coglierne le caratteristiche più recondite che, proprio attraverso l’indagine grafica, si disvelano in tutta la propria... more
Rappresentare lo spazio costruito, sia esso un’architettura o uno spazio urbano, significa innanzitutto imparare a coglierne le caratteristiche più recondite che, proprio attraverso l’indagine grafica, si disvelano in tutta la propria evidenza. Conoscere grazie al disegno permette infatti di soffermarsi sulla realtà rappresentata, leggendone aspetti e relazioni non sempre facili da interpretare visivamente. Nota a tale proposito Anna Sgrosso che lo strumento rappresentativo, quello attraverso cui si concretizza visivamente ogni operazione di analisi e controllo,
assume un ruolo assolutamente determinante, sia a livello di elaborazione teorica che di realizzazione pratica: il problema della conoscenza presuppone infatti una stretta connessione tra percezione e pensiero, tra speculazione intellettuale e operazioni sensoriali. Tale approccio cognitivo, vero in generale, acquista ancora più valore in contesti, quali i borghi costieri amalfitani, in cui la natura complessa dello spazio antropico deve necessariamente confrontarsi con la morfologia non semplice del paesaggio circostante, al quale è indissolubilmente legato.
La rappresentazione costituisce dunque una premessa indispensabile alla valorizzazione di questi contesti; il disegno, infatti, se da un lato offre la possibilità di documentare in termini metrici e formali la realtà indagata, dall’altro consente di guardare oltre l’involucro costruttivo, restituendo un corpus di informazioni qualitative che vanno al di là dei semplici dati registrati. Leggere lo spazio attraverso il disegno significa dunque seguire un approccio critico che conduca a una conoscenza più profonda, ovvero non limitata all’aspetto esteriore delle forme ma rivolta piuttosto alle relazioni, alla spazialità, ai processi fenomenologici che generano la realtà costruita di quei borghi.
Partendo da tali premesse il contributo intende soffermarsi sui centri costieri amalfitani che, per vocazione e per necessità, incarnano in maniera emblematica il senso della complessità di uno spazio socialmente fruito. Uno spazio del quale diventa importante decodificare le logiche aggregative, le dinamiche dei flussi che lo percorrono, la consistenza o la variabilità nel tempo dei fenomeni, tangibili o intangibili, che lo connotano: tutti aspetti che, se correttamente interpretati e gestiti, possono contribuire alla valorizzazione di tali realtà insediative.
Un approccio interpretativo, quello proposto, reso possibile proprio da opportune elaborazioni grafiche che intendono dunque rendere evidente l’immagine visiva e la struttura concreta della forma urbana dei borghi amalfitani, in tutti gli aspetti configurativi.
Il volume è presente nella Biblioteca Nazionale centrale di Roma (consultare il catalogo on-line all'indirizzo http://193.206.215.17/result.php
Il presente contributo, parte integrante di un più ampio lavoro volto alla definizione di un repertorio dell’architettura catalana nell’Italia Meridonale, indaga sulla provincia di Avellino dove in epoca aragonese - con esclusione del... more
Il presente contributo, parte integrante di un più ampio lavoro volto alla definizione di un repertorio dell’architettura catalana nell’Italia Meridonale, indaga sulla provincia di Avellino dove in epoca aragonese - con esclusione del capoluogo stesso - si assiste come per il resto del Sud Italia al rilancio delle attività economiche e della vita culturale ed artistica. In merito alla produzione architettonica di età aragonese Avellino e l’Irpinia non conservano, in termini quantitativi, episodi ugualmente significativi rispetto alle altre province del Meridione. Fenomeno, questo, dovuto ad una serie di concause, quali le continue distruzioni indotte dai fenomeni sismici, o ancora l’inaridimento culturale ingeneratosi per effetto delle complesse vicissitudini storico-politiche che certo non favorirono l’esplosione di manifestazioni artistiche rilevanti. Non molto numerosi dunque, seppure notevolmente interessanti, sono gli elementi architettonici propriamente catalani rinvenuti in provincia di Avellino. Episodi tutti frammentari e spesso inglobati in strutture più complesse, che mostrano tuttavia chiaramente l’adozione di alcuni caratteri e segni tipici di quell’arte propria del Rinascimento campano. L’analisi del repertorio rinvenuto in provincia di Avellino, talora anche inedito rispetto alle conoscenze già consolidate, si sofferma quindi, attraverso descrizioni geometrico-formali e analisi grafico-configurative, sugli episodi più significativi: da quelli religiosi (come la chiesa di S. Pietro ad Ariano Irpino, o la chiesa di Trevico), a quelli civili (quali il palazzo dell’ex Dogana, a Mercogliano, il palazzo Comitale ad Altavilla Irpina, o il palazzo Ricciardelli ad Aiello del Sabato) e ancora militari (quali Mercogliano, Avellino, Atripalda Altavilla Irpina, Lacedonia). Proprio questi ultimi risultano più cospicui in quanto sopravvissuti meglio a terremoti, demolizioni e rifacimenti. La rassegna delle sporadiche architetture superstiti in Irpinia, seppure non esaustiva, amplia allora le conoscenze su un patrimonio ancora poco indagato, evidenziando i caratteri e i segni del rinnovamento linguistico che, irradiatosi dalla capitale del regno aragonese, in quegli anni stava diffondendosi nelle province campane e in tutte le altre regioni meridionali. Il volume è pubblicato nell'ambito delle ricerca co-finanziata dal MIUR nel 2003 (coordinatore nazionale Cesare Cundari), dal titolo: Verso un rpertorio dell'architettura catalana
Si è spesso considerato come la città contemporanea sia connotata da una tale varietà di fenomeni, materiali ed immateriali, da rendere difficile la lettura univoca dello spazio urbano: molteplicità, flessibilità, dinamismo, interazione... more
Si è spesso considerato come la città contemporanea sia connotata da una tale varietà di fenomeni, materiali ed immateriali, da rendere difficile la lettura univoca dello spazio urbano: molteplicità, flessibilità, dinamismo, interazione di eventi apparentemente disparati sono solo alcuni degli aspetti che descrivono il territorio fisico, ma al tempo stesso
culturale e intangibile, che ogni giorno viviamo. La città contemporanea tende infatti, in un certo senso, a smaterializzarsi, a linearizzarsi, attraversata da un sempre maggior numero di reti e servizi telematici che sembrano prendere il sopravvento sullo spazio costruito.
In particolare l’esigenza di adeguare le classiche rappresentazioni delle reti urbane alle nuove potenzialità offerte dagli strumenti informatici e dai software oggi in uso induce a sperimentare un inedito modello di lettura dello spazio urbano che, pur inevitabilmente legato a norme e tecniche grafiche tradizionali, sia in grado di proporre un sistema di
rappresentazione in linea con le rinnovate necessità.
Il volume, pubblicato nell'ambito delle ricerca co-finanziata dal MIUR nel 2003 (coordinatore nazionale Cesare Cundari), dal titolo "Verso un repertorio dell'architettura catalana", si sofferma su alcuni episodi significativi di... more
Il volume, pubblicato nell'ambito delle ricerca co-finanziata dal MIUR nel 2003 (coordinatore nazionale Cesare Cundari), dal titolo "Verso un repertorio dell'architettura catalana", si sofferma su alcuni episodi significativi di architettura di influenza di epoca aragonese conservati nella città di Cava de' Tirreni. In particolare l'attenzione è rivolta ad un portale durazzesco, elaborazione delle maestranze dei noti lapicidi cavesi, di cui attraverso il disegno si ripercorre la forma e la logica costruttiva.
La complessità dello sviluppo urbano della città di Cava de’ Tirreni rappresenta uno dei caratteri maggiormente espressivi della stessa. Tuttavia non è facile individuare i segni distintivi dell’architettura e del linguaggio artistico di... more
La complessità dello sviluppo urbano della città di Cava de’ Tirreni rappresenta uno dei caratteri maggiormente espressivi della stessa. Tuttavia non è facile individuare i segni distintivi dell’architettura e del linguaggio artistico di matrice aragonese. Il trapasso tra l’architettura medievale e quella rinascimentale infatti avviene anche in questo caso per gradi successivi, attraversando codici e linguaggi tradotti in realizzazioni che, pur appartenendo al repertorio formale quattrocentesco, non sono sempre chiaramente riconducibili alle forme tipiche e ai motivi propri della cultura aragonese né del tutto rispondenti alla variegata espressione di questa nell’Italia meridionale.
Per poter identificare con chiarezza il contributo di questo momento culturale sull’architettura della cittadina appare quindi necessario tratteggiarne i caratteri evolutivi onde riconoscere le parti che, nell’aggregazione dei diversi borghi costituenti nel loro insieme la città, maggiormente hanno risentito dei suddetti influssi.
Il contributo costituisce una seconda raccolta di schede di catalogazione per il censimento del repertorio di influenza aragonese in provincia di Avellino.
Il contributo costituisce una seconda raccolta di schede di catalogazione per il censimento del repertorio di influenza aragonese in provincia di Salerno.
Lo studio di un sistema urbano non può prescindere dall’analisi delle infrastrutture e dei servizi in esso presenti. Questi infatti, rappresentando il tessuto connettivo di una città, ne consentono una conoscenza più completa. Diventa... more
Lo studio di un sistema urbano non può prescindere dall’analisi delle infrastrutture e dei servizi in esso presenti. Questi infatti, rappresentando il tessuto connettivo di una città, ne consentono una conoscenza più completa. Diventa pertanto primaria l’esigenza di rendere condivisibili le informazioni relative a tutti i servizi in essa presenti, assicurando un continuo e attento aggiornamento dei dati raccolti. La ricerca condotta sulla città di Salerno appare in tal senso emblematica, ponendosi quale proposta operativa per tentare di colmare le lacune evidenziate. L’indagine condotta infatti ha perseguito l’intento di costituire una sorta di ‘catasto’ delle reti di servizi presenti in città. L’indagine è partita da un attento censimento degli elementi caratterizzanti delle suddette reti, materiali e immateriali. A prescindere dalla tipologia del servizio analizzato è apparso opportuno riferire le reti censite al contesto urbano corrispondente alla relativa area di influenza. Nel tentativo di verificare la consistenza delle specifiche unità di offerta in relazione al potenziale numero di utenti ‘fissi’ è stato in molti casi eseguito il rilievo metrico degli edifici direttamente prospicienti sulle aree urbane indagate. Il lavoro di censimento e di rilievo ha rappresentato il presupposto documentale per la definizione di un archivio multimedialedei servizi oggetto di ricerca; archivio da intendersi come strumento più adeguato alla gestione di un così complesso sistema quale è quello urbano. In particolare l’esigenza di conformare le classiche rappresentazioni delle reti urbane alle nuove potenzialità offerte dagli strumenti informatici e dai software oggi in uso ha indotto a sperimentare un inedito modello di lettura digitale dello spazio urbano che, pur inevitabilmente legato a norme e tecniche grafiche tradizionali, è risultato in grado di proporre un sistema di rappresentazione in linea con le rinnovate necessità. Una sorta di archivio informatizzato che, attraverso passaggi successivi, assicuri la lettura su più livelli degli aspetti maggiormente significativi per una rete di servizi urbani.
Progettare un’abitazione potrebbe sembrare, agli occhi di un osservatore superficiale, un tema di banale soluzione. Eppure tale operazione cela una ben più profonda complessità di aspetti e metodologie operative, se si considera che la... more
Progettare un’abitazione potrebbe sembrare, agli occhi di un osservatore superficiale, un tema di banale soluzione. Eppure tale operazione cela una ben più profonda complessità di aspetti e metodologie operative, se si considera che la casa, nonostante le dimensioni spesso contenute
rispetto ad altri organismi architettonici, rappresenta un modello progettuale emblematico.
Innanzitutto perché l’abitazione costituisce, in un certo senso, il limite fisico tra lo spazio pubblico e quello privato; ma soprattutto perché, costituendo essa un intimo ‘rifugio’ dal trambusto della vita quotidiana, diventa un momento di confronto tra esigenze di ordine pratico e
speculativo, dovendo da ultimo il progettista pervenire ad una soluzione che rispetti precisi canoni normativi e compositivi, sia in termini di spazialità che di fruibilità.
In questo lungo iter creativo, che partendo da un’idea originaria giunge al generarsi della forma progettata in senso compiuto, fondamentale è il ruolo del disegno. Intendendo con tale espressione non solo l’atto del tracciare linee e segni, quanto piuttosto la pura ideazione di uno spazio che sia appunto ‘disegnato’, ossia pensato in termini di risposte ad esigenze contingenti.
In particolare, l’approccio geometrico al progetto di uno spazio architettonico, e conseguentemente l’impiego di rigorosi principi matematici, permette in altre parole di pervenire ad organismi complessi, pur tuttavia riconducibili a modelli coerentemente riconoscibili. Organismi la cui bellezza e funzionalità non risiede tanto nella perfezione metrica – requisito che tuttavia conferisce maggiore armonia all’insieme – ma nell’essere logici e aderenti appunto alle leggi configurative.
Il contributo si sofferma sulle valenze grafiche e percettive di una serie di elementi che sapientemente utilizzati in strutture ospedalieri, specie quelle pediatriche, consentono all’utente una facile leggibilità degli spazi che le... more
Il contributo si sofferma sulle valenze grafiche e percettive di una serie di elementi che sapientemente utilizzati in strutture ospedalieri, specie quelle pediatriche, consentono all’utente una facile leggibilità degli spazi che le connotano.
L’uso del colore, il ricorso a figure note, l’impiego di texture o di disegni
che in qualche modo guidano il percorso possono aiutare i piccoli utenti a orientarsi e conoscere uno spazio, generando così un approccio positivo nei confronti della struttura stessa.
Nell’ambito della ricerca architettonica un posto di rilievo spetta senza dubbio ai problemi relativi all’analisi, allo studio e alla rappresentazione di organismi particolarmente significativi. Il presente contributo rivolge l’attenzione... more
Nell’ambito della ricerca architettonica un posto di rilievo spetta senza dubbio ai problemi relativi all’analisi, allo studio e alla rappresentazione di organismi particolarmente significativi. Il presente contributo rivolge l’attenzione ad uno degli elementi architettonici più complessi e al tempo stesso simbolicamente rilevanti: la cupola. In ogni epoca infatti, e prescindendo dalle soluzioni tecnologiche-formali adottate, le cupole – elementi di chiusura di un edificio e in quanto tale poste tra terra e cielo – hanno in qualche modo evocato la volta celeste. Così, caricandosi di significati simbolici e superando la semplice essenza materica, tali strutture sono spesso riuscite ad esprimere sacralità, forza, dinamismo, tensione ascensionale, dando quindi la sensazione di poter avvicinare l’uomo al cielo, reso finalmente tangibile. Emblematica in tal senso appare la cupola progettata da Guarino Guarini per la Cappella delle Sacra Sindone a Torino, la cui premessa fondamentale è il ricorso a rigorosi principi matematici e geometrici. Concepita come una sorta di finzione scenografica, grazie all’impiego della prospettiva solida, essa diventa simbolo del cielo, di cui sembra voler catturare l’infinito. Partendo dunque da una estesa rielaborazione e dalla interpretazione, concettuale oltre che grafica, delle strutture architettoniche della chiesa di Guarini,in particolare della cupola e degli elementi sui quali essa è impostata, il contributo intende definire la natura geometrica nonché la genesi costruttiva delle relative intersezioni, cioè delle linee che costituiscono i profili degli archi e delle finestre che vi si aprono. Attraverso i grafici illustrativi si indaga infine sulla complesso intreccio di archi che definiscono la cupola: nella sua configurazione effettiva, con le reali dimensioni ‘accelerate’, ed in quella ‘illusoria’ secondo la quale la stessa cupola appare di una assai maggiore altezza.
The balance between the environment and man is frequently broken by the occurrence of disastrous natural events that, sometimes in a reduced period of time, erase place's identity. It then becomes important to identify a system of... more
The balance between the environment and man is frequently broken by the occurrence of disastrous natural events that, sometimes in a reduced period of time, erase place's identity. It then becomes important to identify a system of territorial analysis that can offer, through specific graphical surveys, a reliable documentation about its evolution in the space and in the time. In light of these considerations, with developing a GIS, the paper retraces the transformations of the Irpinia, area affected by the earthquake of 1980. So we propose graphic simulations that permit to classify, represent and interpret the landscape based on diachronic and spatial relationships existing between anthropogenic, natural and environmental factors.
Il patrimonio archeologico campano contraddistinto da prospettive architettoniche costituisce un importante corpus iconografico da valorizzare e tutelare. Accanto alle preziose indagini strumentali che, con risultati sempre più... more
Il patrimonio archeologico campano contraddistinto da prospettive architettoniche costituisce un importante corpus iconografico da valorizzare e tutelare. Accanto alle preziose indagini strumentali che, con risultati sempre più sofisticati, restituiscono i dati metrico-formali degli spazi indagati e contestualmente consentono di visualizzarli anche in modalità immersiva, si impone un ulteriore ed irrinunciabile strumento di analisi per la lettura critica delle architetture disegnate che li connotano. Uno strumento che, pur lavorando in stretta sinergia con le più avanzate tecniche digitali, resta legato a forme di rappresentazione tradizionali. Se si considera, infatti, che il patrimonio in oggetto è ricco di scene dipinte – molto spesso in prospettiva – si comprende quanto utile possa essere, ai fini di una corretta fruizione tridimensionale delle architetture prese in esame, restituirne digitalmente non solo lo spazio fisico, tangibile, ma anche la realtà illusoria rappresentata sulle superfici murarie. Il saggio intende allora interpretare, e tradurre poi in modelli infografici, le qualità geometriche e formali di quelle architetture fittizie in molti casi pensate fin nei più minimi dettagli, utilizzando lo strumento grafico-rappresentativo in tutte le sue potenzialità.
Il contributo sofferma l'attenzione sulle superfici rigate, descrivendone la genesi geometrica e la relativa rappresentazione nei diversi metodi della Geometria Descrittiva
Il repertorio iconografico campano a soggetto architettonico rappresenta di certo un corpus di immagini particolarmente significativo, sia perché molto cospicuo e sostanzialmente integro, sia perché decisamente singolare in termini di... more
Il repertorio iconografico campano a soggetto architettonico rappresenta di certo un corpus di immagini particolarmente significativo, sia perché molto cospicuo e sostanzialmente integro, sia perché decisamente singolare in termini di contenuti figurativi, in quanto espressione ante litteram di una realtà virtuale che simula spazi illusori, in molti casi pensati e progettati fin nei minimi dettagli. Per quanto abbastanza noto e studiato si tratta, tuttavia, di un ambito di ricerca che necessita ancora di approfondimenti specifici, volti alla divulgazione e alla valorizzazione di un patrimonio spesso trascurato nonostante la sua importanza storica, artistica e culturale. Con tale obiettivo appare innanzitutto opportuno predisporre una rigorosa metodologia che – con l’ausilio di tutte le tecniche e le procedure infografiche ritenute utili – possa condurre, per passaggi successivi, alla completa acquisizione e gestione delle informazioni relative agli affreschi parietali a soggetto architettonico che connotano il costruito storico della Campania. In particolare, con riferimento ad alcuni tra i più significativi episodi antichi – grazie all’impiego di tecniche di rappresentazione e di archiviazione dati mediante sistemi digitali – ci si propone di definire un modello di repertorio iconografico organizzato su più livelli, distinti ma interconnessi. Ciò al fine di raccogliere e diffondere informazioni di varia natura (storiche, costruttive, tipologiche), ma fornendo al tempo stesso una preziosa documentazione grafico-descrittiva, onde permettere una corretta fruizione di tale patrimonio e, di conseguenza, una più efficace conservazione e valorizzazione. Si ritiene infatti che la creazione di un database così concepito possa innanzitutto contribuire a fornire un apparato documentale prezioso sia in termini divulgativi – se indirizzato ad una fruizione di tipo turistico – sia in termini tecnico-scientifici, in quanto aperto alla consultazione e potenzialmente alla implementazione da parte di soggetti a vario titolo coinvolti nel processo di conoscenza e di tutela del patrimonio iconografico in oggetto. Un sistema informativo, dunque, che attraverso specifiche indagini trasposte in elaborazioni infografiche, espliciti e visualizzi con una certa immediatezza, le caratteristiche estrinseche e intrinseche dei soggetti analizzati. Ovvero che non si limiti a fornire informazioni quantitative ma, travalicando la funzione di semplice inventario, pervenga ad una descrizione più profonda di questo patrimonio.
The paper intends to highlight the links between two-dimensional geometric matrices and three-dimensional structures in Andalusian architectures of Islamic origin. The deep ambivalence between plane and spatial geometries maintains a very... more
The paper intends to highlight the links between two-dimensional geometric matrices and three-dimensional structures in Andalusian architectures of Islamic origin. The deep ambivalence between plane and spatial geometries maintains a very strong evidence, for example, in the flat projections of the articulated vaulted surfaces ribs or the muquarnas cellular structures. The creative process underlying the geometric grid systems of these shapes is based on analogous proportioning systems and geometries, underlying the plane patterns. This article then analyzes in particular the geometrical principles, the transformations and the design aspects that were used to create the modules of the flat decorations and how they can be understood as structural schemes for the architectural buildings. To this end, some emblematic buildings of Islamic architectural production in Andalusia were examined, focusing on the most significant dome structures. In these it was possible to highlight how the purely ornamental aspect linked to the geometric design, constantly interacts with the architectural form.
Il contributo vuole essere un breve racconto personale di Mario Manganaro, docente e figura di riferimento del settore scientifico-disciplinare del Disegno
The aim of this paper is to propose a possible workflow that takes into account the several technological matters, from acquisition to fruition, identifying aspects of the method applicable to diversified cases. Specifically, we intend to... more
The aim of this paper is to propose a possible workflow that takes into account the several technological matters, from acquisition to fruition, identifying aspects of the method applicable to diversified cases. Specifically, we intend to describe and enhance the knowledge of the heritage of rock and hermit architecture of the Amalfi Coast in southern Italy. The choice that identifies this heritage as an interesting opportunity for investigation is mainly linked to the possible verification of how to act to make available to the community a heritage otherwise denied to fruition, due to the logistic difficulties of enjoyment and networking of the artefacts. The reasoned construction of an extended fruition project of a selection of artefacts belonging to this architectural corpus is therefore illustrated. This project is used as prototypes for a wider and more desirable digital graphic system. In this sense, we propose the construction of a digital container that, in multiscale forms, defines models used, from geolocation to virtual space navigation, in an updated graphic language specifically defined, following a typical approach to technical representation. A platform therefore conceived with the aim to render ubiquitous data content and to be usable through a specific web portal.
This paper aims to analyse the women’s contribution to the teaching of Descriptive Geometry in the Italian Faculty of Architecture and Engineering. Starting from the analysis of current data collected by ministerial archives and by... more
This paper aims to analyse the women’s contribution to the teaching of Descriptive Geometry in the Italian Faculty of Architecture and Engineering.
Starting from the analysis of current data collected by ministerial archives and by retrieving, back in time, further information, such as the sources of the Italian Association of Drawing Professors (Italian Drawing Union-UID), the paper proposes a diachronic reading that can illustrate, in general, the role of the teaching by women in the specific scientific-disciplinary field ICAR 17/Disegno. An area of interest in which many different cultures coexist. In particular, we draw attention to Descriptive
Geometry, firstly highlighting—through appropriate graphs that re-elaborate the acquired data—the contribution, the position and the incidence of the female figure in the field.
Then, focusing on some key figures for the university teaching evolution of this discipline, we intend to honour those who have distinguished themselves, by leaving a mark both in the didactic and in the scientific field.
La ricerca del significato recondito di un’architettura non può prescindere dalla sua rappresentazione. Il disegno di architettura è infatti un insostituibile strumento descrittivo della realtà: con esso è possibile mettere in luce non... more
La ricerca del significato recondito di un’architettura non può prescindere dalla sua rappresentazione.
Il disegno di architettura è infatti un insostituibile strumento descrittivo della realtà: con esso è possibile mettere in luce non soltanto gli aspetti tangibili, ma anche quelli che sono frutto della riflessione progettuale che ha condotto a determinate configurazioni spaziali e formali. Non sempre, invero, tali aspetti sono immediatamente visibili, traducendosi in una struttura armonica sottesa, percepibile dai sensi anche se non esplicita. L’indagine grafica sull’architettura si rivela quindi uno strumento prezioso, in grado di evidenziare regole compositive, accorgimenti o principi a partire dai quali le forme vengono ideate. Permette, in altre parole, di ripercorrere il processo generativo ad esse sotteso, così conducendo a una corretta e completa interpretazione della realtà indagata.
Partendo da tali considerazioni, lo studio proposto rivolge la propria attenzione ad alcuni episodi architettonici che si dimostrano emblematici nell’esemplificare il processo cognitivo descritto.
In particolare ci si riferisce al patrimonio costruito di ispirazione islamica a Salerno e in Costa d’Amalfi, nel Sud Italia. Le forme indagate, infatti, se da un lato segnano con i propri tratti tipici l’identità di quei luoghi, dall’altro si prestano particolarmente bene a descrivere la metodologia
impiegata per svelare la logica grafica insita nelle strutture e negli apparati decorativi analizzati.
Si tratta, più nello specifico, di configurazioni complesse, derivate però dal movimento – nel piano o nello spazio – di linee o forme semplici aggregate secondo diverse leggi geometrico-matematiche.
Permettendo quindi di interpretare principi generativi e trasformazioni geometriche a queste sottese, la rappresentazione diventa uno strumento analitico grazie al quale è possibile cogliere una molteplicità di aspetti e relazioni che altrimenti sarebbero difficilmente rilevabili.
Il paper intende analizzare, attraverso sistemi GIS integrati, l'evoluzione dello spazio urbano di centri in cui sono presenti importanti attività manifatturiere legate all'industria della moda. In particolare, la ricerca si focalizza su... more
Il paper intende analizzare, attraverso sistemi GIS integrati, l'evoluzione dello spazio urbano di centri in cui sono presenti importanti attività manifatturiere legate all'industria della moda.
In particolare, la ricerca si focalizza su Solofra, un centro del Sud Italia importante per le sue fabbriche conciarie. Lo studio proprio un'analisi al quantitativa e, al tempo stesso qualitativa, grazie all'impiego di rappresentazioni digitali desunte da un database informativo, specificamente elaborato con l'obiettivo di mettere in luce le relazioni che intercorrono tra le attività conciarie e le trasformazioni morfologiche dello spazio urbano ad esse connesso.
La recensione si rivolge al volume di Francisco Javier Rodríguez Barberán che affronta uno studio sistematico sui disegni di viaggio prodotti da Ford in terra di Spagna. In particolare, ripercorrendo idealmente le rotte spagnole di Ford,... more
La recensione si rivolge al volume di Francisco Javier Rodríguez Barberán che affronta uno studio sistematico sui disegni di viaggio prodotti da Ford in terra di Spagna. In particolare, ripercorrendo idealmente le rotte spagnole di Ford, il volume si sofferma sulle principali tappe del viaggio, riportando le qualità architettoniche, le sensazioni suscitate da ciascun luogo, ma anche notizie sull’organizzazione sociale, sugli usi e costumi, sui cibi tipici e così via. Naturalmente, a corredo di queste sono i numerosi disegni, corpus iconografico di grande pregio, se si considera che Ford fu tra i primi viaggiatori-disegnatori a raffigurare luoghi, paesaggi, architetture mai prima disegnati e, in molti casi, poi radicalmente trasformati o addirittura scomparsi.
La recensione si rivolge alla dodicesima Nexus Conference, tenuta a Pisa dall'11 al 14 giugno 2018 e ospitata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTeC) dell’Università degli... more
La recensione si rivolge alla dodicesima Nexus Conference, tenuta a Pisa dall'11 al 14 giugno 2018 e ospitata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTeC) dell’Università degli Studi di Pisa. Tale Conferenza ha avuto quale tema fondante lo stretto legame che si instaura tra architettura e matematica – declinato in svariate chiavi di lettura. Essa ha rappresentato una preziosa occasione di interazione tra diversi saperi e orientamenti di pensiero, ponendo le radici per uno scambio culturale prodigo di significativi risvolti nel campo della ricerca scientifica in generale e, in particolare, per il settore scientifico-disciplinare del Disegno.
Dell'evento vengono descritte le giornate, con i relativi eventi, e le principali relazioni presentate in sessione plenaria.
Nel testo vengono affrontati, da un punto di vista teorico e applicativo, una serie di problemi di Geometria Descrittiva che hanno risvolti pratici anche nella rappresentazione dello spazio costruito.
Seguendo un approccio grafico-digitale integrato, che sperimenta le possibilità documentali offerte da differenti sistemi di analisi, rappresentazione e visualizzazione dei dati raccolti, il volume intende verificare la possibilità di... more
Seguendo un approccio grafico-digitale integrato, che sperimenta le possibilità documentali offerte da differenti sistemi di analisi, rappresentazione e visualizzazione dei dati raccolti, il volume intende verificare la possibilità di codificare nuovi strumenti per la lettura dello spazio architettonico. L'attenzione viene in particolare rivolta alla Costiera amalfitana, un ambito territoriale dotato di una forte identità formale, in cui convivono monumenti e architetture note al mondo intero ed episodi meno esplorati. Un contesto dunque assolutamente unico al mondo, caratterizzato da aspetti e segni peculiari, talvolta ricorrenti in altri casi distintivi, che connotano tutto lo spazio costruito, contribuendo nel loro insieme alla definizione dell'identità di questa realtà territoriale. Una realtà da intendersi quindi quale risorsa da tutelare e, in quanto tale, da promuovere in termini di conoscenza, anche dal punto di vista grafico e configurativo.
Lo studio si rivolge alla moschea di Cordova, il principale edificio sacro islamico del mondo occidentale, ripercorrendo, attraverso analisi grafiche e modelli digitali, le tappe del processo evolutivo che hanno segnato nel tempo la... more
Lo studio si rivolge alla moschea di Cordova, il principale edificio sacro islamico del mondo occidentale, ripercorrendo, attraverso analisi grafiche e modelli digitali, le tappe del processo evolutivo che hanno segnato nel tempo la trasformazione degli spazi di questa straordinaria costruzione. La ricerca si sofferma, in particolare, sulle configurazioni dell'edifico ideate dagli architetti dell'Islam escludendo, attraverso inedite ricostruzioni virtuali, le aggiunte cristiane che, di fatto, trasfigurano uno dei più significativi monumenti che la cultura islamica ha lasciato alla storia dell'architettura europea. Nell'articolato iter di ricostruzione storica e filologica compiuto, il disegno, atto conclusivo di un processo che trasforma un'immagine mentale in immagine concreta, assume un ruolo cardine, ponendosi quale strumento immediato e insostituibile nel processo di consapevolizzazione della realtà indagata.