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La Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano sono stati i principali protagonisti della storia politica italiana del secondo dopoguerra, incarnando, in una logica bipolare, sistemi di valori e visioni del mondo contrapposti. Lo... more
La Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano sono stati i principali protagonisti della storia politica italiana del secondo dopoguerra, incarnando, in una logica bipolare, sistemi di valori e visioni del mondo contrapposti. Lo scontro tra le due compagini avviene anche attraverso gli strumenti della propaganda e il cinema, il principale medium del Novecento, ricopre un ruolo rilevante nella battaglia delle idee. I due partiti, infatti, predispongono sezioni cinematografiche allo scopo di produrre autonomamente o commissionare a case di produzione esterne film di propaganda. Questo lavoro prende in esame gli audiovisivi promossi dalle due compagini nel periodo compreso tra il 1948 e la seconda metà degli anni Sessanta, ovvero la fase più intensa della Guerra fredda, che fa da sfondo alla contesa tra cattolici e comunisti. Il raffronto tra le pellicole mostra la netta contrapposizione tra le parti, le ideologie antitetiche, le narrazioni contrastanti di una stessa realtà. In breve, restituisce i contorni della lotta feroce che in quegli anni ha diviso il Paese attraverso le appartenenze separate a due culture politiche opposte, di cui troviamo traccia ancora nel presente.

Conversazione con Mariangela Palmieri sul SCHERMI NEMICI. I FILM DI PROPAGANDA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA E DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO (1948-1964)
https://www.youtube.com/watch?v=_WDJ7Pm3PgU
Attraverso l’analisi di un ampio corpus di documentari il volume propone un viaggio alla scoperta del Mezzogiorno tra secondo dopoguerra e miracolo economico. Un percorso che, sulla base di un patrimonio di filmati in buona parte... more
Attraverso l’analisi di un ampio corpus di documentari il volume propone un viaggio alla scoperta del Mezzogiorno tra secondo dopoguerra e miracolo economico. Un percorso che, sulla base di un patrimonio di filmati in buona parte sconosciuto, consente di esplorare un’area del Paese divisa tra resistenze culturali e importanti trasformazioni e, al contempo, di cogliere la rappresentazione del Mezzogiorno stratificata nell'immaginario collettivo. Il cinema documentario, infatti, partecipa alla definizione dell’immagine del Mezzogiorno come periferia dello spazio e della storia d’Italia. Un’immagine oggi ancora viva, che incide nel nostro modo di pensare e guardare al Sud.
I Settanta sono per lo più conosciuti come gli anni di piombo, della violenza brutale che apre le porte al progressivo ripiegamento sul privato che contrassegnerà il decennio successivo. Questo numero speciale di “Cinema e Storia” fa luce... more
I Settanta sono per lo più conosciuti come gli anni di piombo, della violenza brutale che apre le porte al progressivo ripiegamento sul privato che contrassegnerà il decennio successivo. Questo numero speciale di “Cinema e Storia” fa luce sull'altra faccia dei Settanta, rinunciando alle convenzionali scansioni temporali sinora utilizzate dagli storici e soprattutto alla visione tradizionale di un decennio caratterizzato in prevalenza dal terrorismo o dalla violenza politica. Si tratta di un periodo che ha visto una profonda riflessione sul tema dei diritti e che ha rappresentato la stagione più incisiva dell’esperienza riformatrice italiana, con una serie impressionante di riforme varate dal Parlamento, nonché dell’unico decennio della storia repubblicana in cui la forbice tra le classi sociali si assottiglia sensibilmente. È inoltre un’epoca contraddistinta dall'esplosione di variegati fenomeni culturali, libertà creativa, liberazione sessuale ed emancipazione femminile. Nei Settanta si afferma un nuovo protagonismo della società civile, accanto all'emergere dei primi segnali dell’individualismo, considerato un tratto distintivo degli anni Ottanta. Ci troviamo di fronte, in definitiva, a un decennio complesso, al crocevia tra il precedente e il successivo, che sfugge a inquadramenti e definizioni univoche, e che pertanto non può essere letto attraverso una lente unica. Il presupposto scientifico è che la storia politica e quella attraverso gli audiovisivi non bastino a spiegare la complessa realtà di un’epoca e non possano dare risposte esaurienti senza dialogare tra loro tramite un confronto serrato capace di illuminare ulteriormente un tormentato periodo del nostro recente passato.
After World War II, Italian cinema discovers Italy and its landscape. If fictional cinema prefers urban contexts, documentary cinema, through its various genres, mainly deals with the narration of the southern rural world and its... more
After World War II, Italian cinema discovers Italy and its landscape. If fictional cinema prefers urban contexts, documentary cinema, through its various genres, mainly deals with the narration of the southern rural world and its paradoxes. Basilicata is a specific emblem of the distant and forgotten South in those years. Documentary cinema of the Fifties and Sixties offers some significant representations of Basilicata, crossed by different forces, centrifugal and centripetal, divided by pushes to change and cultural resistance. The essay, starting from the different representations, narrations and rhetoric that documentary cinema produces, intends to reflect on the definition between post-war and economic miracle of a collective imagination of the region, which in those years is symbolically representative of a South considered as a spatial and temporal edge of the country. Through the interpretations that documentary cinema offers of the Lucania reality and its landscape, it is possible to discern a way of thinking about the South, which yesterday as today belongs to our culture and directs its gaze.
Nella crisi del 1992 la televisione ha svolto un ruolo centrale, rispecchiando la realtà attraverso la sua lente deformante e al contempo incidendo su di essa attraverso specifiche narrazioni. Un programma televisivo simbolicamente... more
Nella crisi del 1992 la televisione ha svolto un ruolo centrale, rispecchiando la realtà attraverso la sua lente deformante e al contempo incidendo su di essa attraverso specifiche narrazioni. Un programma televisivo simbolicamente rappresentativo è "Avanzi", un format di genere comico e satirico trasmesso dal 1991 al 1993. Nato nell’innovativa Rai 3 di Angelo Guglielmi, se nella prima edizione "Avanzi" proponeva ironicamente gli scarti della tv italiana, aprendo una riflessione sulla tv spazzatura, nelle edizioni successive il programma, ideato e condotto da Serena Dandini, si sposta dalla satira sulla televisione a quella politica e di costume. Ne emerge nel complesso il racconto di un’Italia segnata da un sistema partitocratico in decadenza, di uno Stato minacciato da forze avverse e da corruzione, e di un paese reale sempre più disilluso e lontano dalla politica.
Il saggio analizza l'uso del film documentario da parte dei cattolici negli anni Quaranta e Cinquanta, durante il pontificato di Pio XII. La ricerca sul rapporto tra cinema e cattolici ha finora privilegiato i film di finzione. Tuttavia,... more
Il saggio analizza l'uso del film documentario da parte dei cattolici negli anni Quaranta e Cinquanta, durante il pontificato di Pio XII. La ricerca sul rapporto tra cinema e cattolici ha finora privilegiato i film di finzione. Tuttavia, da alcuni documenti d'archivio, emerge come i cattolici abbiano prestato attenzione anche al documentario, inteso come strumento pedagogico e di propaganda. Per promuoverlo, i cattolici si muovono in tre direzioni: producendo in proprio questi lavori, facendoli realizzare a case di produzione esterne ma vicine al mondo cattolico, oppure distribuendo nei loro circuiti (sale parrocchiali, sezioni della Democrazia Cristiana) e in quelli  industriali documentari di proprio interesse, compresi quelli di propaganda anticomunista durante i periodi di campagna elettorale. Più in generale, il documentario si configura come uno strumento al servizio della battaglia per il controllo cattolico del cinema.
Con l'arrivo degli Abanesi a inizio anni Novanta - arrivo che origina i primi sbarchi di massa sulle coste pugliesi del marzo e dell'agosto 1991 - l'Italia “scopre” l'immigrazione. Nella cinematografia italiana che, a partire dagli anni... more
Con l'arrivo degli Abanesi a inizio anni Novanta - arrivo che origina i primi sbarchi di massa sulle coste pugliesi del marzo e dell'agosto 1991 - l'Italia “scopre” l'immigrazione. Nella cinematografia italiana che, a partire dagli anni Ottanta, si occupa di immigrazione, il film più significativo in grado di cogliere le immagini simbolo degli sbarchi albanesi in Italia è "Lamerica" (1994) di Gianni Amelio. La sequenza della nave colma fino allo spasmo di migranti pronti a salpare verso il “sogno italiano” richiama e al contempo cristallizza in icone le cronache degli sbarchi proposte dai telegiornali nei mesi precedenti. Il saggio riflette sulla capacità del cinema di carpire immagini che partecipano alla costruzione della rappresentazione degli immigrati, nonché della paura verso di essi.
Il romanzo di Carlo Levi "Cristo di è fermato a Eboli", alla sua uscita, nel 1945, contribuì alla riscoperta del Mezzogiorno e alla rinascita del dibattito sulla questione meridionale. Da questa ampia riflessione culturale, alimentata,... more
Il romanzo di Carlo Levi "Cristo di è fermato a Eboli", alla sua uscita, nel 1945, contribuì alla riscoperta del Mezzogiorno e alla rinascita del dibattito sulla questione meridionale. Da questa ampia riflessione culturale, alimentata, oltre che dalla letteratura, dal cinema, dalle ricerche sul mondo magico dell’antropologo Ernesto De Martino, dal dibattito politico e sociale dei meridionalisti, scaturisce una rappresentazione del Mezzogiorno come un luogo lontano, arretrato, separato dal resto della penisola e avvolto in un’aura mitica. Tale idea di Sud ritorna nel 1979 nella trasposizione cinematografica, ad opera di Francesco Rosi, del romanzo "Cristo si è fermato a Eboli" a confermare come essa, frutto di più sguardi esterni al Mezzogiorno, fosse entrata prepotentemente nell’immaginario collettivo resistendovi, ieri come oggi.
L'approvazione della legge sul divorzio nel 1970 e il successivo referendum del 1974 rappresentano uno dei punti cruciali della storia dell'evoluzione dei costumi in Italia. Il dibattito sul divorzio in Italia segue la curva della... more
L'approvazione della legge sul divorzio nel 1970 e il successivo referendum del 1974 rappresentano uno dei punti cruciali della storia dell'evoluzione dei costumi in Italia. Il dibattito sul divorzio in Italia segue la curva della relativa discussione in Parlamento, registrando i suoi picchi significativi a metà degli anni Sessanta e a metà dei Settanta. Qualche anno prima, nel 1961, nelle sale italiane era uscita la commedia di Pietro Germi "Divorzio all'italiana", incentrata su un doppio anacronismo: l'assenza del divorzio in Italia e la sussistenza del delitto d'onore. Sdoganando un tabù, "Divorzio all'italiana" innesca un vivace dibattito sulla stampa popolare, provocando in particolare la reazione dei settori più tradizionalisti della società e del mondo cattolico, e attiva nell'opinione pubblica una riflessione sul tema del divorzio che anticipa quanto sarebbe accaduto qualche anno dopo.
A partire dal secondo dopoguerra e fino agli anni Settanta il PCI realizza numerosi documentari di propaganda, destinati prevalentemente al circuito della militanza. In alcuni di questi lavori è affrontato il tema della casa, declinato... more
A partire dal secondo dopoguerra e fino agli anni Settanta il PCI realizza numerosi documentari di propaganda, destinati prevalentemente al circuito della militanza. In alcuni di questi lavori è affrontato il tema della casa, declinato nella critica alla speculazione edilizia e alle condizioni abitative disperate nel Sud o ai margini delle metropoli del Nord. Le città interessate da questa riflessione sono in particolare Milano, Torino e Roma. Da un lato, i film del PCI ci informano sul punto di vista del partito e sulle battaglie da esso condotte per contrastare i fenomeni di disagio abitativo. D’altro canto, le immagini riprese dal vero rappresentano una preziosa documentazione dello stato di alcune grandi città, nelle zone centrali piuttosto che nelle periferie.
Nel documentario italiano del secondo dopoguerra si colgono molti stereotipi che contraddistinguono il Sud Italia e che lo definiscono come una realtà “altra” rispetto al Nord della penisola. Il documentario si suddivide in vari generi e... more
Nel documentario italiano del secondo dopoguerra si colgono molti stereotipi che contraddistinguono il Sud Italia e che lo definiscono come una realtà “altra” rispetto al Nord della penisola. Il documentario si suddivide in vari generi e ognuno di essi cristallizza un aspetto particolare del Meridione. Il saggio, prendendo in esame parte di questa ampia produzione di documentari, mira ad evidenziare i modi in cui il cinema di non fiction, nel periodo della grande trasformazione del Paese, che va dalla fine della guerra agli anni sessanta, abbia colto e rafforzato gli stereotipi sul Mezzogiorno, contribuendo a marcarlo nell'immaginario collettivo come una realtà separata dal resto della penisola.
Negli anni Settanta si registra il lento scollamento tra i partiti e la società: i primi sono considerati incapaci di leggere il presente e di offrire risposte al Paese in tumultuoso cambiamento. Attraverso i film di propaganda del Pci e... more
Negli anni Settanta si registra il lento scollamento tra i partiti e la società: i primi sono considerati incapaci di leggere il presente e di offrire risposte al Paese in tumultuoso cambiamento. Attraverso i film di propaganda del Pci e della Dc, il saggio focalizza la lettura che i due partiti danno di alcuni avvenimenti cruciali del decennio, rivelando la persistenza di stratificazioni ideologiche e retoriche legate al passato e difficilmente conciliabili col presente degli anni Settanta.
Dopo la seconda guerra mondiale, a fronte dell'arretratezza sociale ed economica, sono stati condotti notevoli sforzi per favorire l'industrializzazione del Mezzogiorno. In questi stessi anni le grandi imprese producono film industriali... more
Dopo la seconda guerra mondiale, a fronte dell'arretratezza sociale ed economica, sono stati condotti notevoli sforzi per favorire l'industrializzazione del Mezzogiorno. In questi stessi anni le grandi imprese producono film industriali per scopi educativi o pubblicitari. Molti di questi film, realizzati da Eni, Italsider, Montecatini ed Edison, ci parlano della nascita e delle aspettative di sviluppo delle industrie che aprono i battenti nel Mezzogiorno. Il saggio analizza parte di tali film  con l'obiettivo di dimostrare come essi riproducano fortemente l'idea, depositata nell'immaginario collettivo, delle grandi imprese nel Sud  come "cattedrali nel deserto", ovvero luoghi di un'industrializzazione senza sviluppo.
Il saggio analizza il modo in cui la Grande Guerra è raccontata nel cinema italiano, di fiction e non fiction, nel corso del Novecento. Dall'afasia sul conflitto del cinema coevo alla Grande Guerra, alla lettura della guerra che riflette... more
Il saggio analizza il modo in cui la Grande Guerra è raccontata nel cinema italiano, di fiction e non fiction, nel corso del Novecento. Dall'afasia sul conflitto del cinema coevo alla Grande Guerra, alla lettura della guerra che riflette la storiografia del suo tempo negli anni successivi, il cinema dimostra di essere interprete e sguardo privilegiato attraverso cui guardare al secolo scorso.
"La villeggiatura" (1973) di Marco Leto è un film politico, che parla di fascismo e della sua continuità nel presente. In quanto tale, l'opera all'uscita suscitò interesse e reazioni contrastanti. Il saggio ricostruisce il modo in cui la... more
"La villeggiatura" (1973) di Marco Leto è un film politico, che parla di fascismo e della sua continuità nel presente. In quanto tale, l'opera all'uscita suscitò interesse e reazioni contrastanti. Il saggio ricostruisce il modo in cui la critica accolse il film, evidenziando le diverse correnti politiche di cui era espressione e le relative posizioni rispetto all'opera, in un momento storico contrassegnato da forte contesa ideologica.
Col boom economico in Italia sorgono nuove e moderne abitazioni, ma permangono, soprattutto in aree agricole o periferiche delle grandi città, situazioni di degrado. L'articolo riflette sulle rappresentazioni sia dei cambiamenti... more
Col boom economico in Italia sorgono nuove e moderne abitazioni, ma permangono, soprattutto in aree agricole o periferiche delle grandi città, situazioni di degrado. L'articolo riflette sulle rappresentazioni sia dei cambiamenti nell’abitare sia della persistenza di precarietà abitativa nel Mezzogiorno che emergono nei documentari cinematografici realizzati negli anni del miracolo (1958-1964). Nel dettaglio, sono presi in esame le pellicole prodotte dal Centro di Documentazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla casa di produzione Incom, che veicolano la voce del Governo, e documentari espressione di una produzione indipendente, orientata da maggiore sguardo critico alla realtà.
Negli anni del miracolo economico in Italia nasce il turismo di massa. Contemporaneamente il cinema, sia di finzione sia di non fiction, contribuisce a definire il mito della vacanza nell'immaginario collettivo. Il saggio riflette sulla... more
Negli anni del miracolo economico in Italia nasce il turismo di massa. Contemporaneamente il cinema, sia di finzione sia di non fiction, contribuisce a definire il mito della vacanza nell'immaginario collettivo. Il saggio riflette sulla rappresentazione del turismo in Italia nel principale cinegiornale dell'epoca, La Settimana Incom. Dalle immagini emerge come, se i litorali del Nord del Paese conoscono un rapido diffondersi del turismo balneare, che ben presto si sostituisce alle forme di turismo preesistenti, al Sud e nelle Isole durante il boom il decollo turistico è lento, potenziale e auspicato, più che reale.
Il Mezzogiorno rappresenta uno dei temi centrali dell’agenda del Paese negli anni della Seconda repubblica. D'altro canto, in questo stesso periodo il cinema di non fiction vive un momento di grande vivacità. L'articolo prende in esame la... more
Il Mezzogiorno rappresenta uno dei temi centrali dell’agenda del Paese negli anni della Seconda repubblica. D'altro canto, in questo stesso periodo il cinema di non fiction vive un momento di grande vivacità. L'articolo prende in esame la produzione documentaristica  del ventennio 1994-2014 con l'obiettivo di mettere a fuoco l'immagine del Mezzogiorno da essa veicolata. I documentari girati al Sud, pur nella loro varietà, consentono di cogliere la comune rappresentazione di un Mezzogiorno sofferente, talvolta avviluppato in un'immagine statica e senza tempo, che impone le sue mai superate urgenze.
Nella produzione audiovisiva del Partito Comunista Italiano la narrazione del miracolo economico è in controtendenza rispetto alle voci ufficiali. In quanto partito di opposizione e orientato all'anticapitalismo e alla critica del... more
Nella produzione audiovisiva del Partito Comunista Italiano la narrazione del miracolo economico è in controtendenza rispetto alle voci ufficiali. In quanto partito di opposizione e orientato all'anticapitalismo e alla critica del consumismo, il Pci punta la sua attenzione sulle ombre del boom e i suoi falsi miti, restituendo un'immagine a tinte fosche dell'Italia dell'epoca.
L’articolo prende in esame i filmati di propaganda realizzati dalla Democrazia Cristiana e dal Partito Comunista Italiano tra il 1948 ed il 1964. Portatori di sistemi di valori, idee e visioni del mondo antitetici, questi film... more
L’articolo prende in esame i filmati di propaganda realizzati dalla Democrazia Cristiana e dal Partito Comunista Italiano tra il 1948 ed il 1964. Portatori di sistemi di valori, idee e visioni del mondo antitetici, questi film rappresentano il senso dello scontro che ha contrapposto cattolici e comunisti e che ha avuto come sfondo, sul piano internazionale, la Guerra fredda. I filmati della Dc e del Pci, inoltre, si rivelano preziosi per focalizzare i linguaggi e i caratteri della propaganda,  nonché le rappresentazioni ed autorappresentazioni veicolate al pubblico dai due schieramenti.
I film di propaganda della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano trasmettono specifiche rappresentazioni dell'Italia del dopoguerra. Queste opere, negli anni della Guerra fredda, hanno contribuito a definire l'ideologia, i... more
I film di propaganda della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano trasmettono specifiche rappresentazioni dell'Italia del dopoguerra. Queste opere, negli anni della Guerra fredda, hanno contribuito a definire l'ideologia, i valori e l'identità esibita di ciascun partito nell'immaginario collettivo. Le diverse letture date della realtà italiana permettono di cogliere la visione manichea e lo scontro ideologico che ha contrapposto cattolici e comunisti.
All'interno della più ampia ricerca sull'esercizio cinematografico in Campania dalle origini del cinema al secondo dopoguerra, il saggio ricostruisce, sulla base di fonti d'archivio e di stampa, la vita delle sale nel capoluogo campano in... more
All'interno della più ampia ricerca sull'esercizio cinematografico in Campania dalle origini del cinema al secondo dopoguerra, il saggio ricostruisce, sulla base di fonti d'archivio e di stampa, la vita delle sale nel capoluogo campano in epoca fascista.
Il saggio documenta lo sviluppo delle sale cinematografiche e del teatro comunale di Cava de' Tirreni, città della provincia di Salerno, tra primo e secondo dopoguerra, sulla base di fonti d'archivio e di stampa. Il contributo fa parte... more
Il saggio documenta lo sviluppo delle sale cinematografiche e del teatro comunale di Cava de' Tirreni, città della provincia di Salerno, tra primo e secondo dopoguerra, sulla base di fonti d'archivio e di stampa. Il contributo fa parte della più ampia ricerca sull'esercizio cinematografico in Campania dalle origini del cinema alla fine della seconda guerra mondiale.
Il saggio ricostruisce, sulla base di fonti d'archivio e di stampa,  la nascita delle prime sale stabili nel capoluogo campano, all'interno della più ampia ricerca sulle origini del cinema in Campania.
Nell'ambito della più ampia ricerca sulle origini dell'esercizio cinematografico in Campania, il saggio, basato su fonti d'archivio e di stampa, è incentrato sull'avvento del cinematografo e sulla nascita delle prime sale stabili nella... more
Nell'ambito della più ampia ricerca sulle origini dell'esercizio cinematografico in Campania, il saggio, basato su fonti d'archivio e di stampa, è incentrato sull'avvento del cinematografo e sulla nascita delle prime sale stabili nella città di Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno.
Relazione al convegno "Screen Cultures Reloaded" (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, 10-11 luglio 2024).
Tavola rotonda "La Public History e i media audiovisivi. Due prospettive a confronto" 6ª conferenza nazionale AIPH (Roma, 10-14 giugno, 2024) Coordina: Mariangela Palmieri (Università di Salerno) Giacomo Manzoli (Università di Bologna)... more
Tavola rotonda "La Public History e i media audiovisivi. Due prospettive a confronto"
6ª conferenza nazionale AIPH (Roma, 10-14 giugno, 2024)

Coordina: Mariangela Palmieri (Università di Salerno)

Giacomo Manzoli (Università di Bologna)
Chiara Ottaviano (Cliomedia)
Marcello Ravveduto (Università di Salerno)
Christian Uva (Università Roma Tre)
Seminario organizzato da professori Lucia Di Girolamo e Giuseppe Pardini nell’ambito del Laboratorio di storia e linguaggi del giornalismo, del Laboratorio Officina dei testi e del Gruppo di ricerca Recept (Università degli Studi della... more
Seminario organizzato da professori Lucia Di Girolamo e Giuseppe Pardini nell’ambito del Laboratorio di storia e linguaggi del giornalismo, del Laboratorio Officina dei testi e del Gruppo di ricerca Recept (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli)
Relazione alla Conferenza di studio "Una volta c'erano.. STORIE, MEMORIE E IMMAGINARI POPOLARI DEI COMUNISTI ITALIANI" (Università degli Studi di Bari Aldo Moro, 16-17 maggio 2024)
https://fb.watch/s7zymMUYez/
Research Interests:
Seminario di Storia contemporanea, organizzato dal prof. Olindo De Napoli, nell'ambito del corso di laurea magistrale in Scienze sociali (Università di Napoli Federico II, 30 aprile 2024)
Relazione al convegno "Ripensare il cinema di Vittorio De Seta: nuove forme del documentario e antropologia visiva" (Università di Palermo, 30-31 ottobre 2023).... more
Relazione al convegno "Ripensare il cinema di Vittorio De Seta: nuove forme del documentario e antropologia visiva" (Università di Palermo, 30-31 ottobre 2023).
https://www.youtube.com/watch?v=mKapq9fjvdM&list=PLDFct86tO0zhOqyA2emkG3wQRd1FO1EDU&index=3
Research Interests:
Relazione al convegno "Trent’anni dopo. Politica e media nella crisi della Repubblica"
(Università di Salerno, 13-14 giugno 2023).
Panel "Quale storia nelle serie tv?" 5ª conferenza nazionale AIPH (Firenze, 6-11 giugno 2023) Coordina: Mariangela Palmieri (Università di Salerno) Cecilia Novelli (Università di Cagliari), Gli anni di piombo nelle serie Rai... more
Panel "Quale storia nelle serie tv?"
5ª conferenza nazionale AIPH (Firenze, 6-11 giugno 2023)

Coordina: Mariangela Palmieri (Università di Salerno)

Cecilia Novelli (Università di Cagliari), Gli anni di piombo nelle serie Rai
Mariangela Palmieri (Università di Salerno), “Basato su una storia vera”. Il cacciatore e la rimediazione di una storia dell’antimafia
Vanessa Roghi (ricercatrice indipendente), Alla fine Pablo muore. Come le serie TV hanno inventato l’epica dei narcos (e ripensato la relazione fra storia e media)
Luca Barra (Università di Bologna), Quanta Storia c’è nella sitcom americana. Nostalgia e vita quotidiana
Relazione al convegno “I 70 anni de I Vitelloni” (Università degli Studi di Bologna, Cineteca Comunale di Rimini, 13-14 aprile 2023)
https://www.youtube.com/watch?v=rgf10k0OFKQ
Research Interests:
Convegno "Cinema e Storia. Giornate di studio in onore di Pasquale Iaccio" (Università di Salerno, 24-25 ottobre 2022)
Convegno "Vedere la storia nel mondo degli audiovisivi" (Università di Modena, 22-24 settembre 2022)
Research Interests:
Workshop "Mondi da fiaba. Il cinema d’animazione e l’eredità di Giambattista Basile"  (19-20 settembre 2022)
Research Interests:
Relazione nel panel "Neapolitan cinema: layers of creativity"
AAIS Conference 2022 (Bologna, 29 maggio - 1 giugno 2022)
Research Interests:
Tavola rotonda “Technics, Media, Landscape. New Postcards from Italian Modernity”
AAIS 2022 Conference (Bologna, 29 maggio - 1 giugno 2022)
Research Interests:
Panel "Documentari e Public History: questioni di metodo e casi di studio" 4ª conferenza nazionale AIPH (Venezia-Mestre, 27-31 maggio, 2022) Coordina: Mariangela Palmieri (Università di Salerno) Mariangela Palmieri (Università di... more
Panel "Documentari e Public History: questioni di metodo e casi di studio"
4ª conferenza nazionale AIPH (Venezia-Mestre, 27-31 maggio, 2022)

Coordina: Mariangela Palmieri (Università di Salerno)

Mariangela Palmieri (Università di Salerno)  Definizioni e usi del documentario nella ricerca storica
Chiara Ottaviano (Cliomedia Officina) Fare documentari a partire dal budget 42
Luisa Lo Duca (Università di Modena e Reggio Emilia) Storie nella Storia. Il cinema del reale e le memorie di famiglia
Andrea Meccia (Giornalista) Uso e riuso di materiale fiction e non-fiction nel genere documentario. Il caso Shooting the mafia
Il seminario si inserisce all'interno del ciclo "Paesaggio italiano. Poetiche e pratiche d'autore nel cinema meridiano", curato da Roberto De Gaetano, Daniele Dottorini, Nausica Tucci e organizzato nell'ambito del progetto Prin “Archives... more
Il seminario si inserisce all'interno del ciclo "Paesaggio italiano. Poetiche e pratiche d'autore nel cinema meridiano", curato da Roberto De Gaetano, Daniele Dottorini, Nausica Tucci e organizzato nell'ambito del progetto Prin “Archives of the South. Non-Fiction Cinema and Southern Landscape in Italy 1948-1968” (Università della Calabria, 4 maggio 2022).
https://www.youtube.com/watch?v=lHOd-Cv1zSY&t=1284s
Relazione nel seminario "MONDI RURALI E MITOLOGIE CONTEMPORANEE NELL'ITALIA REPUBBLICANA: pratiche e immaginari nella grande trasformazione. Problemi e percorsi di ricerca"
https://www.youtube.com/watch?v=Sys6uked6co
Relazione al convegno “La sinistra cinematografica in Italia 1950 1990” (Università degli Studi Roma Tre, 10-11 dicembre 2021)
Primo seminario del ciclo di incontri a cura di Augusto Sainati e Massimiliano Gaudiosi promosso all'interno del PRIN 2017 "Archivi del Sud. Cinema non-fiction e paesaggio meridiano in Italia dal 1948 al 1968". Il ciclo di appuntamenti... more
Primo seminario del ciclo di incontri a cura di Augusto Sainati e Massimiliano Gaudiosi promosso all'interno del PRIN 2017 "Archivi del Sud. Cinema non-fiction e paesaggio meridiano in Italia dal 1948 al 1968". Il ciclo di appuntamenti seminariali si propone di analizzare il modo in cui l'audiovisivo ha raccontato l'immagine del Mezzogiorno. Il titolo Visioni meridiane rimanda esplicitamente al Pensiero meridiano di cui ha parlato Franco Cassano, e cioè alla proposta di restituire al sud "l'antica dignità di soggetto del pensiero", una premessa teorica quanto mai necessaria per interrogarsi sulla rappresentazione audiovisiva del paesaggio meridionale. Gli incontri offriranno molteplici prospettive metodologiche per riflettere sul modo in cui le immagini in movimento hanno rielaborato il paesaggio e la cultura del meridione, con uno sguardo privilegiato, ma non esclusivo, sulla nonfiction e sugli archivi audiovisivi.
https://www.youtube.com/watch?v=ntLC7wNbzP0&t=759s
Research Interests:
Relazione all'International Conference LiFE 2020 “Lucania Between Film and Ecology
Bodies, Environments, Representations” (web.unibas.it/life2020, 21-30 settembre 2020)
Research Interests:
Relazione al convegno “Storia delle migrazioni nel lungo Novecento italiano. Dinamiche, narrazioni, rappresentazioni” (Università degli Studi della Basilicata, 8-9 luglio 2020)
Relazione al convegno "Comizi d'amore. Il cinema e la questione sessuale in Italia
(1948-1978)" (Università degli Studi di Milano, 27-28 novembre 2019)
Relazione al convegno “Il ruolo dell'Università per la formazione al cinema e all'audiovisivo” (Università di Cagliari, 27-28 settembre 2019)
Presentazione nella sezione "Poster” dell’iniziativa Filmidea – Giornate di studio su storia, cinema, musica e TV nell'ambito della Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH) "Invito alla Storia"... more
Presentazione nella sezione "Poster” dell’iniziativa Filmidea – Giornate di studio su storia, cinema, musica e TV nell'ambito della Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH) "Invito alla Storia" (Università della Campania Luigi Vanvitelli, 24-28 giugno 2019)
Research Interests:
Relazione al Convegno interdisciplinare di studi "La pasta e l'uomo. Una storia di tradizione e innovazione" (Università degli Studi di Salerno, 15-16 maggio 2019)
Research Interests:
Relazione nel corso della presentazione della rivista «Salternum» organizzata dal Gruppo Archeologico Salernitano, in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno e il Ministero dei beni e delle attività culturali (Chiesa di San... more
Relazione nel corso della presentazione della rivista «Salternum» organizzata dal Gruppo Archeologico Salernitano, in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno e il Ministero dei beni e delle attività culturali (Chiesa di San Pietro a Corte, Salerno, 27 febbraio 2019)
Relazione alla Giornata di studi “Storia&Storie” organizzata dall’Associazione Italiana Ricerche di Storia del Cinema (AIRSC), presso la Cineteca di Bologna il 6/11/2018
Relazione al convegno nazionale di studi “Musica, arte e Grande Guerra” (Conservatorio di Musica Domenico Cimarosa, Avellino, 3-4 ottobre 2018)
Relazione al convegno “Inchieste sulla casa in Italia. La condizione abitativa nelle grandi città italiane nel secondo dopoguerra” (Università degli Studi di Torino, 22-23 maggio 2018)
Relazione al XXIII Convegno Internazionale di Studi Cinematografici “Cinema e identità italiana. Cultura visuale e immaginario nazionale fra tradizione e contemporaneità” (Università degli Studi Roma Tre, 28-29 novembre 2017)
Relazione al convegno internazionale di studi “C’eravamo tanto amati. La società italiana degli anni Settanta tra storia, cinema, musica e televisione” (Università degli Studi di Salerno, 18-20 ottobre 2017)
Relazione ai Cantieri di Storia IX, organizzati dalla SISSCO (Università degli Studi di Padova, 13-15 settembre 2017), nell’ambito del panel "Storia e cinema. Stato dell’arte e case-studies" (partecipanti: Pietro Cavallo, Gianluca della... more
Relazione ai Cantieri di Storia IX, organizzati dalla SISSCO (Università degli Studi di Padova, 13-15 settembre 2017), nell’ambito del panel "Storia e cinema. Stato dell’arte e case-studies" (partecipanti: Pietro Cavallo, Gianluca della Maggiore, Elio Frescani, Paolo Mattera, Christian Uva; discussant Maurizio Zinni)
Relazione al Seminario nazionale di ricerca SISSCO “Abitare nel boom. Casa, famiglia e cibo negli anni del miracolo economico” (Università degli Studi di Torino, 27-28 marzo 2017)
Relazione alla Giornata di studi “Storia&Storie” organizzata dall’Associazione Italiana Ricerche di Storia del Cinema (AIRSC), presso la Cineteca di Bologna il 5/12/2016
Relazione al convegno internazionale “I cattolici e il cinema tra gli anni ’40 e gli anni ‘70” (Università degli Studi di Milano, 8-10 giugno 2016)
Relazione al convegno internazionale “La cuccagna. I media audiovisivi e l’Italia del miracolo” (Università degli Studi di Salerno, 9-11 maggio 2016)
Relazione al convegno internazionale “Cinema & Storia. Tempo, memoria, identità nelle immagini del nuovo millennio” (Università degli Studi Roma Tre, 25-27 novembre 2015)
Relazione ai Cantieri di Storia VII, organizzati dalla SISSCO (Università degli Studi di Salerno, 10-12 settembre 2013), nell’ambito del panel "L’Italia del miracolo tra cinema, musica e televisione" (partecipanti: Elio Frescani, Paolo... more
Relazione ai Cantieri di Storia VII, organizzati dalla SISSCO (Università degli Studi di Salerno, 10-12 settembre 2013), nell’ambito del panel "L’Italia del miracolo tra cinema, musica e televisione" (partecipanti: Elio Frescani, Paolo Mattera, Stefano Pisu, Ermanno Taviani; discussant Prof. Pietro Cavallo)