Pio VII

dal Convegno di studi L'ULTIMO DUCA. FRANCESCO V D'AUSTRIA ESTE, Modena 1 giugno 2019. La celebrazione dinastica fu la motivazione primaria delle committenze di Francesco V d'Austria Este (1819-1875), salito al trono agli inizi del 1846, a seguito della morte del padre Francesco IV. Tale celebrazione rinviene in pittura un capitolo assai cospicuo nella ritrattistica di Adeodato Malatesta (Modena 1806-1891), il rinomato caposcuola emiliano, sia per numero di esemplari, sia per altezza qualitativa, con saggi fra i più nobili del suo foltissimo catalogo. Si vogliono qui ricordare altre committenze austro-estensi dettate da questo spirito di propaganda politica. Così un noto dipinto che Malatesta realizza nel 1841 per Francesco IV, poi entrato in possesso di Francesco V e da questi ceduto allo Stato italiano: la Vestizione di Alfonso III d’Este in abito da cappuccino, di cui si sottolinea la ricerca filologica che sarà tipica della pittura storica di Malatesta. Seguiranno commissioni a vari esponenti dell'Accademia Atestina, diretta dall'artista, sostenuta della politica di promozione artistica del governo e dell'entourage di corte, anche mediante la Società d'Incoraggiamento per gli Artisti degli Stati Estensi. Il nome di Francesco V è legato a quella che è ritenuta "vera opera di culto nel panorama della pittura storica italiana":  l'enorme tela di Malatesta con La disfatta di Ezzelino da Romano a Cassano d'Adda. Si ricostruiscono poi episodi di committenza dei familiari del duca, sia per interessi collezionistici, sia per la devozione privata.

Breve excursus in merito le caratteristiche insegne papali, i colori e i riti legati alla corte romana. Approfondimento in merito la nascita e l'evoluzione del triregno con breve indagine sulla tiara papale di Pio VII.
Elaborato per il corso di Arti applicate ed oreficeria - 2014.

La Révolution française a eu des effets sur la politique culturelle européenne, notamment sur celle de Pie VI (Braschi) continuée par son successeur Pie VII (Chiaramonti). Le Directoire qui avait pour projet d'étendre la Liberté aux pays soumis à un prince à l'autorité absolue, dont venait de se défaire la France. Le gouvernement envoie donc le général Bonaparte à la conquête de l'Italie dès 1796, le menant à la signature du Traité de Tolentino (1797) qui saisi les oeuvres des collections des Etats-Pontificaux. Les galeries vaticanes sont vidées, Pie VII notamment va mener une campagne de grande importance pour combler les niches vides. Fouilles archéologiques ou nouvelles commandes auxquelles sont ajoutées les restitutions d'une partie des oeuvres après le Congrès de Vienne qui avaient été saisies poussèrent le pape Chiaramonti à réouvrir une aile supplémentaire à son musée éponyme, musée d'une remarquable modernité dont les visiteurs d'aujourd'hui tombent sous le charme.

Travail de Master en Etudes Muséales, Université de Neuchâtel (CH), sous la direction du Professeur Pascal Griener.

La crisi fra Primo Impero e Santa Sede (1805-1814), culminata con la scomunica di Napoleone e cinque anni di prigionia del papa, è stata ampiamente studiata dal punto di vista di Parigi, ma non si può dire altrettanto riguardo a Roma. Poco infatti si è indagato il lato prettamente romano del dissidio. Lo scopo del presente lavoro è di far luce sui dettagli ancora poco chiari dell’elaborazione della linea d’azione diplomatica del papato in questi anni cruciali, indagando in particolare i rapporti fra Pio VII e il suo segretario di Stato, il cardinale Ercole Consalvi. Per questo motivo, si è scelto di concentrare l’attenzione sulla fase iniziale della crisi, dal ritorno di Pio VII dal viaggio a Parigi fino alle dimissioni di Consalvi dalla segreteria di Stato.

Este trabajo tiene por objeto la reconstrucción del
debate histórico y jurídico sobre la propiedad en el
Estado Pontificio a través de la documentación
presentada a la Sagrada Congregación Económica
durante las dos primeras décadas del siglo XIX.
Después de haber reconstruido las causas de la
cuestión de la propiedad en el Estado Pontificio y
después de haber puesto de relieve las características y
funciones de la Congregación Económica, se
examinarán y se ubicarán en el contexto histórico y
jurídico adecuado los documentos –algunos de ellos
inéditos– enviados a la Sagrada Congregación
Económica. Estos documentos, así como los proyectos
de ley elaborados por el dicasterio pontificio, serán
atribuidos a dos mentalidades jurídicas diferentes en
materia de propiedad: la concepción individual
(representativa de la cultura jurídica moderna) y la
colectiva (expresión del mundo medieval).

Saggio storico sull’origine e formazione del Consorzio dei Possidenti di Monteleone di Spoleto (PG) presentato nell’edizione 2017 della Fiera di San Felice (11 luglio 2017) presso il Teatro comunale “Carlo Innocenzi” nella tavola rotonda “Usi civici e tutela ambientale”, a cui hanno preso parte oltre all’autore, Giacomo Giovannetti, vice presidente del Consorzio dei possidenti di Monteleone di Spoleto, Sandro Ciani, esperto regionale in usi civici, e Walter Giulietti, docente di Diritto amministrativo all'Università de L' Aquila. Vannozzi Stefano, L’origine e la formazione del Consorzio dei Possidenti di Monteleone di Spoleto, Comune di Monteleone di Spoleto, Tipografia Artigiana, Foligno (PG), luglio 2017, 28 p., illustrazioni a colori; 21 cm. Grafica, ideazione e impaginazione di Valentina Marino.

Dans les années 1814-1815 s'opposent à Rome différentes conceptions de la «restauration», exprimant les désirs et les objectifs de divers ecclésiastiques ou groupes religieux, qui passent des alliances sur des questions ponctuelles, sans avoir un projet plus large de gouvernement de la papauté et de l'Eglise universelle.
Deux axes principaux de réflexion (et donc d'action et de décision) se dégagent : la restauration temporelle ecclésiastique et la restauration religieuse. Dans le premier, on trouve au temps du Congrès de Vienne toutes les questions autour de la restitution de l'État pontifical à la papauté et de la renaissance des principautés ecclésiastiques d’Europe centrale (on peut penser à l'œuvre du cardinal Consalvi et aux limites de la mission de Mgr della Genga). Dans le second, nous constatons l'exigence d'un renouveau religieux du catholicisme, qui n’est pas toujours perçue de manière très évidente à Rome, mais trouve à s'exprimer chez certains réformistes (comme Sala) ou dans des événements symboliques tels que la restauration de la Compagnie de Jésus (avec pour protagonistes les cardinaux Di Pietro et Pacca). L’intervention vise à présenter les protagonistes, les prises de décision et les solutions apportées aux réflexions politiques et religieuses romaines en 1814-1815. En fin de compte, nous devons parler de "restaurations" de Rome et pas seulement de restauration, au singulier. Dans tout cela, le pape Pie VII a joué un rôle de balancier.

During the 18th century, an increasingly strong individualistic attitude in the way of understanding the relationship between man and the tangible world spread throughout Europe. The legal institution which, more than any other, suffered from the effects of this reductionism was the Property as victim of incredible compression in comparison to medieval world. The exclusive model that the new Enlightenment and the bourgeois mentality wanted to adopt was the individual Property, to the detriment of all those forms of possession documented in the Middle Ages. The present study intends to investigate, in the geographical context of the Papal States, the great juridical dispute between the individualistic model – endorsed by the Sacred Legislator – and that of a collectivistic nature defended by the Community.