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SUMMER SCHOOL : “LA MATERIALITA' DELLA STORIA: ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE E LIVING HISTORY" LA FORMAZIONE DI UNA NUOVA FIGURA DI OPERATORE DEI BENI CULTURALI ---------------------- Premessa L'idea di istituire una summer school dedicata... more
SUMMER SCHOOL :
“LA MATERIALITA' DELLA STORIA: ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE E LIVING HISTORY"
LA FORMAZIONE DI UNA NUOVA FIGURA DI OPERATORE DEI BENI CULTURALI
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Premessa
L'idea di istituire una summer school dedicata all'acheologia sperimentale ed alle sue connessioni con il reenactment nasce dalla presenza sul territorio provinciale senese di due parchi che hanno scelto di perseguire, come forma comunicativa verso il pubblico, la ricostruzione delle forme insediative antiche indagate dagli archeologi: gli archeodromi di Poggibonsi e Cetona.
Ambedue queste realtà, convinte e decise a lavorare in rete, sono coscienti di come far vivere esperienze immersive nella storia, attraverso ricostruzioni, gesti, sperimentazioni e racconti, costituisca una delle politiche migliori per coinvolgere pubblico, creare turismo archeologico, educare adulti e bambini alla conoscenza ed alla passione per i beni culturali e le storie che narrano.
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Sedi
Le sedi della summer school sono i due Archeodromo senesi di Poggibonsi e Cetona; il primo dedicato all'alto medioevo; il secondo dedicato alla preistoria e protostoria,
Poggibonsi:
www.archeodromopoggibonsi.it
www.parco-poggibonsi.it
profilo FB: archeodromo live (https://www.facebook.com/archeopb?fref=ts)
Cetona:
www.http://preistoriacetona.it
profilo FB: Museo Civico di Cetona (https://www.facebook.com/museocivico.cetona?fref=ts)
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A chi è dedicato il corso
La figura dell'operatore che intendiamo formare costituisce una risorsa importante per arrivare ad un rinnovato rapporto e forma gestionale di musei ed aree archeologiche, in cui la materialità della storia ed il vedere “com'era” costituisce il primo volano per allargare poi il grande pubblico ad approfondire visite e contenuti ed a creare il bisogno di Archeologia nella popolazione.
Il corso è destinato a tutti coloro che intendono svolgere questo tipo di attività ed a tutti coloro che vogliono approfondire i temi dell'archeologia sperimentale, dello storytelling, del reenactment.

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Calendario
15-20 giugno; 28 settembre-2 ottobre 2015
Possibilità di partecipazione all'intero corso o di optare per una delle due settimane.
Direzione corso: prof. Marco Valenti, dott.sa Nicoletta Volante (Università degli Studi di Siena)
Polo Poggibonsi
Sede: Parco Archeologico fortezza di Poggio Imperiale (Poggibonsi - SI)
Periodo: da lunedì 15 giugno a sabato 20 giugno.
Argomenti affrontati: Archeologia sperimentale per metallurgia del ferro, tessitura, tecniche di cottura di cibi, edilizia residenziale, tecniche agricole, reenactment e storytelling.
Aula per lezioni frontale: Sala polivalente presso Cassero della fortezza medicea.
Attività pratiche: spazi dell'Archeodromo.
Logistica partecipanti: a loro carico; verranno stipulate convenzioni con strutture ricettive e ristoratori del capoluogo per ottenere buone condizioni di soggiorno.
Polo Cetona
Sede: Parco Archeologico - naturalistico e Archeodromo di Belvedere (Cetona – Siena).
Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona
Periodo: da lunedì 28 settembre a sabato 3 ottobre 2015
Argomenti affrontati: Archeologia sperimentale per la lettura dei dati archeologici; edilizia abitativa, tiro con l’arco, use-wear analysis di strumenti in pietra scheggiata – campioni archeologici e repliche sperimentali. L’interazione con le analisi delle tracce d’uso; archeometallurgia del Rame e Bronzo.
Aula per lezioni frontale: Aula didattica e laboratorio del Centro Servizi del Parco archeologico naturalistico e Archeodromo di Belverde; sala conferenze del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona.
Attività pratiche: spazi dell'Archeodromo presso il villaggio dell’Età del Bronzo e laboratorio del Centro Servizi
Logistica partecipanti: a loro carico; grazie ad un accordo tra l’Amministrazione Comunale di Cetona e l’Ostello di Cetona, pernotto, colazione, pranzo al sacco e cena vengono offerti a 25Euro.
Research Interests:
Research Interests:
E.M.A.i.A. (Early Middle Age In Action); coordinamento e standard qualitativi per il periodo rievocativo VI-X sec. Patrocinio di Archeologia Medievale.it https://www.facebook.com/pages/EMAIA/410373475784794 http://www.emaia.eu/... more
E.M.A.i.A. (Early Middle Age In Action); coordinamento e standard qualitativi per il periodo rievocativo VI-X sec.
Patrocinio di Archeologia Medievale.it

https://www.facebook.com/pages/EMAIA/410373475784794
http://www.emaia.eu/

Il progetto E.M.A.i.A. (Early Middle Age In Action) nasce dall'incontro di quattro soggetti principali: i gruppi di La Fara e Fortebraccio Veregrense, i membri di Archeotipo (ex spin off dell'Università di Siena) e l'Insegnamento di Archeologia
Medievale dell'Università di Siena (Marco Valenti)
C'è la condivisione di idee sulla necessità di “sdoganare” la rievocazione come eccezionale strumento educativo di avvicinamento del pubblico alle aree archeologiche ed ai musei, tenendone alto il livello dello storytelling e soprattutto collaborando in unità di intenti con musei di riferimento e istituzioni universitarie.
Research Interests:
Premessa Il progetto di un lungo percorso pedestre, che fornisse l'occasione di testare per ragguardevoli e prolungate sollecitazioni i corredi ricostruiti dall'associazione La Fara aveva interessato i membri della stessa sin dall'anno di... more
Premessa Il progetto di un lungo percorso pedestre, che fornisse l'occasione di testare per ragguardevoli e prolungate sollecitazioni i corredi ricostruiti dall'associazione La Fara aveva interessato i membri della stessa sin dall'anno di fondazione nel 2010, ma non aveva ancora trovato occasione di concretizzarsi fino a quest'anno (2016). Volendo descrivere in linea generale l'operato del gruppo, per meglio contestualizzare l'esperienza, possiamo descrivere l'associazione come un sodalizio dedito alla ricostruzione dei corredi longobardi di area friulana (con particolare attenzione alle necropoli Cividalesi) riconducibili alla fine del VI secolo e agli inizi del VII. Tali esperienze ricostruttive, finalizzate a meglio comprendere le tecniche esecutorie dell'epoca e quindi a migliorare la lettura dei materiali originali e degli usi a cui dovevano essere destinati, trova il suo naturale completamento nella seconda istanza fondamentale del gruppo: quella legata alla divulgazione e valorizzazione del suddetto patrimonio. Potremmo ricondurre l'attenzione alla ricostruzione quale mezzo per la divulgazione ai termini anglofoni ed inflazionati di mission e di vision; potremmo, dicevamo, ma preferiamo altrimenti e definirli quindi come i perni del nostro operato e al contempo i nostri obiettivi primari. In un contesto sì delineato può apparire più chiaro perché l'esperienza che verrà snocciolata nei successivi paragrafi si sia caratterizzata come " test sotto sforzo " tanto delle ricostruzioni quanto della passione e dedizione dei singoli individui. La preparazione Il Friuli, così ricco di dati archeologici e tanto citato nell'Historia Langobardorum 1 di Paolo Diacono, si prestava ovviamente con facilità all'idea di un percorso che ne attraversasse luoghi significativi e, durante gli anni di " incubazione " del progetto, vennero prese in considerazione diverse ipotesi alcune delle quali probabilmente saranno poi applicate negli anni futuri. Solo al termine del 2015, tuttavia, venne finalmente individuato il contesto storico di riferimento che permettesse una sperimentazione di ampio respiro sia dal punto di vista delle distanze percorse sia da quello dell'importanza dei siti attraversati. Alcuni membri de La Fara, durante riletture dell'HL in preparazione ad Anno Domini 568 2 , hanno casualmente dedicato maggiore attenzione ai rapporti intercorsi tra la corte ducale, la carica patriarcale di Aquileia e il vescovo di Zuglio. Nell'insieme delle relazioni intercorse fra queste tre figure si potevano infatti delineare i rapporti di forza e la politica del Friuli Longobardo allo scadere del VII secolo e agli inizi dell'VIII. Volendo riassumere tali dinamiche per questo elaborato potremmo dire che la sede vescovile di Zuglio, periferica oramai rispetto agli equilibri del resto del Friuli, si presentava fortemente vulnerabile alle incursioni avare mentre il ducato Cividalese aveva tutti gli interessi ad elevare la propria capitale a sede vescovile, possibilmente evitando 1 Da qui in poi solo HL 2 Evento che unisce convegni e ricostruzione storica a Cividale del Friuli, organizzato da La Fara stessa e dal MAN di Cividale
Research Interests:
L’archeologo del XXI secolo non vive più di solo studio e scavo. Oggi la moderna ricerca impone di affiancare al lavoro in cantiere e ai libri in biblioteca modi sempre nuovi di indagare, comunicare e gestire l’antico. Bastano un po’ di... more
L’archeologo del XXI secolo non vive più di solo studio e scavo. Oggi la moderna ricerca impone di affiancare al lavoro in cantiere e ai libri in biblioteca modi sempre nuovi di indagare, comunicare e gestire l’antico. Bastano un po’ di fantasia, versatilità e intraprendenza per dare vita, da archeologo, alle attività più disparate. Come hanno fatto i 34 professionisti che si raccontano in Archeostorie: c’è chi cura un museo e chi gestisce un’area archeologica, chi narra il passato ai bambini e chi lo “fa vedere” ai ciechi, chi usa nel racconto le tecnologie e i linguaggi più diversi e persino i videogame; c’è poi chi ricostruisce l’antico in 3D e chi lo sperimenta dal vivo, chi organizza i dati di scavo e chi li rende disponibili per tutti; c’è chi scrive sui giornali e chi parla di archeologia alla radio o in tivù, chi realizza documentari e chi racconta l’archeologia sui social network; c’è ancora chi punta sul marketing e chi sul crowdfunding, chi fa dell’archeologia un’esperienza per tutti e chi difende le bellezze da furti e scempi. C’è anche chi studia e scava, e nel libro descrive la vita vera di studio e scavo al di là dei miti e dei sogni.
Il risultato è un manuale non convenzionale che offre spunti originali e concreti agli archeologi del futuro in cerca di reali possibilità di occupazione. Una sorta di bottega artigiana dove apprendere i segreti del mestiere, o meglio dei mestieri, che un’archeologia nuova, pragmatica e ancorata nel presente può ispirare.
Research Interests:
History, Ancient History, Historical Geography, Archaeology, Classical Archaeology, and 238 more
Analisi del progetto di Archeologia sperimentale e Ricostruzione storica legato all'edilizia di VI secolo in materiale deperibile, a cura dell'associazione La Fara PREMESSA Il presente articolo si propone di introdurre, descrivere e... more
Analisi del progetto di Archeologia sperimentale e Ricostruzione storica legato all'edilizia di VI secolo in materiale deperibile, a cura dell'associazione La Fara PREMESSA Il presente articolo si propone di introdurre, descrivere e contestualizzare un ampio progetto inerente in primo luogo l'edilizia in materiale deperibile riferibile alla prima età longobarda in Italia, ma, per la peculiare natura del sodalizio coinvolto, dovrà toccare anche tutti quegli aspetti più prettamente ricostruttivi che nella realizzazione, fruizione, conservazione e divulgazione del succitato progetto non posso venir esclusi , pena la mancata comprensione del quadro complessivo, Alla luce di quanto detto sarà quindi necessario anche dedicare alcune righe agli altri progetti dell'associazione, ai suoi obiettivi e modus operandi, o come preferisce l'oratoria contemporanea alle sue "mission" e "vision". La Fara nasce come associazione di rievocazione tra il 2008 ed il 2010, per formalizzarsi poi nei primi giorni del 2010. Un paio di anni furono sufficienti ai membri , fondatori e non, per realizzare come gli obiettivi dell'associazione fossero sempre stati molto distanti dal concetto nazionale di "rievocazione" , mentre fossero più aderenti a quelli di living history , ricostruzione ed archeologia sperimentale, più noti ed apprezzati oltralpe. Conseguenza diretta di tale realizzazione fu la concentrazione degli associati sulla realizzazione di corredi ricostruiti il quanto più possibile aderenti a quelli ritrovati nelle indagini archeologiche del contesto Cividalese. Accanto a ciò, la realizzazione della mancanza in Italia di un evento coerente con i principi sovraesposti, comportò il pluriennale impegno, umano ed economico, nella realizzazione dell'evento "Anno Domini 568", organizzato insieme al Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, dal 2013 al 2019, fino alla pausa a causa del Covid. Tale evento, il primo in Italia che unisse divulgazione archeologica di alto livello e ricostruzione per l'alto medioevo, portò con se anche la creazione di legami di stima e collaborazione con realtà "gemelle" in Inghilterra , Svezia, Germania ed Ungheria. Ciò nonostante, o forse proprio per la continua partecipazione ad eventi esteri ed italiani in musei open air insieme a questi sodalizi, l'operato dell'associazione appariva monco di una dimensione più strettamente sperimentale e "residenziale". Fu sotto lo sprone di questa esigenza che a partire dal 2019 , in un terreno privato che analizzeremo meglio successivamente, il gruppo decise di dedicarsi alla ricostruzione di una Grubenhaus, una capanna semi-interrata, Longobarda; dedicandosi ad un'opera di archeologia sperimentale e divulgazione tramite internet, ma accantonando in questo frangente la diretta partecipazione del pubblico. Quattro anni dopo a quella Grubenhaus, si sono aggiunti altri ambienti (una legnaia, una seconda