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Analisi del progetto di Archeologia sperimentale e Ricostruzione storica legato all'edilizia di VI secolo in materiale deperibile, a cura dell'associazione La Fara PREMESSA Il presente articolo si propone di introdurre, descrivere e... more
Analisi del progetto di Archeologia sperimentale e Ricostruzione storica legato all'edilizia di VI secolo in materiale deperibile, a cura dell'associazione La Fara PREMESSA Il presente articolo si propone di introdurre, descrivere e contestualizzare un ampio progetto inerente in primo luogo l'edilizia in materiale deperibile riferibile alla prima età longobarda in Italia, ma, per la peculiare natura del sodalizio coinvolto, dovrà toccare anche tutti quegli aspetti più prettamente ricostruttivi che nella realizzazione, fruizione, conservazione e divulgazione del succitato progetto non posso venir esclusi , pena la mancata comprensione del quadro complessivo, Alla luce di quanto detto sarà quindi necessario anche dedicare alcune righe agli altri progetti dell'associazione, ai suoi obiettivi e modus operandi, o come preferisce l'oratoria contemporanea alle sue "mission" e "vision". La Fara nasce come associazione di rievocazione tra il 2008 ed il 2010, per formalizzarsi poi nei primi giorni del 2010. Un paio di anni furono sufficienti ai membri , fondatori e non, per realizzare come gli obiettivi dell'associazione fossero sempre stati molto distanti dal concetto nazionale di "rievocazione" , mentre fossero più aderenti a quelli di living history , ricostruzione ed archeologia sperimentale, più noti ed apprezzati oltralpe. Conseguenza diretta di tale realizzazione fu la concentrazione degli associati sulla realizzazione di corredi ricostruiti il quanto più possibile aderenti a quelli ritrovati nelle indagini archeologiche del contesto Cividalese. Accanto a ciò, la realizzazione della mancanza in Italia di un evento coerente con i principi sovraesposti, comportò il pluriennale impegno, umano ed economico, nella realizzazione dell'evento "Anno Domini 568", organizzato insieme al Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, dal 2013 al 2019, fino alla pausa a causa del Covid. Tale evento, il primo in Italia che unisse divulgazione archeologica di alto livello e ricostruzione per l'alto medioevo, portò con se anche la creazione di legami di stima e collaborazione con realtà "gemelle" in Inghilterra , Svezia, Germania ed Ungheria. Ciò nonostante, o forse proprio per la continua partecipazione ad eventi esteri ed italiani in musei open air insieme a questi sodalizi, l'operato dell'associazione appariva monco di una dimensione più strettamente sperimentale e "residenziale". Fu sotto lo sprone di questa esigenza che a partire dal 2019 , in un terreno privato che analizzeremo meglio successivamente, il gruppo decise di dedicarsi alla ricostruzione di una Grubenhaus, una capanna semi-interrata, Longobarda; dedicandosi ad un'opera di archeologia sperimentale e divulgazione tramite internet, ma accantonando in questo frangente la diretta partecipazione del pubblico. Quattro anni dopo a quella Grubenhaus, si sono aggiunti altri ambienti (una legnaia, una seconda