- History, Archaeology, Art History, Earth Sciences, Material Culture Studies, Historical Archaeology, and 17 moreLate Antique Archaeology, Roman Pottery, Archaeology of pre-Roman Italy, Italic Archaeology, Architectural Decoration-Bauornamentik, Vitruvius, Hellenistic architecture, Classical Architectural Decoration, Anthropology, Ancient History, Prehistoric Archaeology, Landscape Archaeology, Classical Archaeology, Roman History, Roman Architecture, Roman Archaeology, and Public archaeology: Italyedit
- Paola Romi, Archeologa Diplomatasi alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università “La Sapienza... morePaola Romi, Archeologa
Diplomatasi alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università “La Sapienza” di Roma si è occupata di archeologia preventiva e di emergenza a partire dal 2003. Blogger per www.professionearcheologo.it dal 2013 al 2016, dopo essersi occupata per qualche anno, in maniera preponderante, di innovazione, comunicazione e social media in ambito culturale è oggi funzionario archeologo presso la SABAP Umbria.
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Come #archeoblogger ha partecipato nel 2015 a vari progetti di valorizzazione del patrimonio archeologico: #bronziFirenze a Firenze, Day of Archaeology al Forum Pacis; Day of Archaeology al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme, #emptyCapitolini ai Roma. Con Professione Archeologo è stata parte del social media team che ha curato la comunicazione social dell'Aquileia ArcheoFest, della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2015 e di Buy Tourism Online 2015. Nello stesso anno è stata membro della giuria di #archeoblogger che ha assegnato una menzione speciale nel corso della XXVI Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e ha iniziato un proficua collaborazione, come Social Media Strategist, con Archeo&Arte 3D Lab di Sapienza Università di Roma. Nel 2016, a TourismA, ha partecipato ad "Archeosocial - Come usare social media e piattaforme web per comunicare l’archeologia" con l’intervento “Twitter, l’archeologia in 140 caratteri”.
Dalla primavera dello stesso anno collabora con CNR ITABC per la promozione social del Museo Virtuale della Media Valle del Tevere e del progetto Museo Virtuale Alta Valle del Calore. Chiamata come docente al Master di primo livello in “Digital Heritage. Cultural Communication Through Digital” (Sapienza Università di Roma) a partire dal 2016, ha continuato a dedicarsi all'analisi delle potenzialità delle diverse piattaforme social nella comunicazione esterna di musei e patrimonio archeologico e culturale in genere.
Attiva per più di un decennio nell’ambito dell’archeologia preventiva e di emergenza, ha anche conseguito un Master di secondo livello in “Tecniche geoarcheologiche per la gestione del territorio” presso l’Università degli Studi Roma Tre. Nel corso degli anni ha inoltre approfondito vari aspetti della sua formazione seguendo, tra gli altri, diversi corsi di perfezionamento post lauream riguardanti restauro, marmi utilizzati nell’antichità e tecniche non distruttive di indagine archeologica.
Idonea al concorso per funzionario archeologo bandito nel 2016 attualmente lavora alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria.
Profili social:
Facebook - https://www.facebook.com/PaolaRomi
Twitter - http://www.twitter.com/OpusPaulicium
Instagram - https://www.instagram.com/paola_romi/edit
Promoting archaeology online for the general public can be considered one of the new jobs archaeologists are called upon in present day society. Thanks to modern technologies, it is possible to reach out to different groups than those who... more
Promoting archaeology online for the general public can be considered one of the new jobs archaeologists are called upon in present day society. Thanks to modern technologies, it is possible to reach out to different groups than those who regularly follow traditional media, such as books or television. Social media and digital platforms, in fact, disrupt the dynamics of mass media communication, changing it from a ‘one-to-many’ approach to a new ‘many-to-many’ form, in which complex networks are created and it is possible to involve a wider segment of public. Any kind of audience development strategy based on digital social media requires a carefully crafted approach with mid- to long-term goals. This paper focuses on the methodologies, the tools and the aims on which an effective communication plan for archaeological museums, institutions and research groups should be based. The paper starts with a brief overview of digital public archaeology in Italy and proceeds with a close exam...
Research Interests:
Contributo pubblicato in F. Pignataro, S. Sanchirico, C. Smith (a cura di), "Museum.dià Chronos, Kairòs e Aion. Il tempo dei musei. Atti II Convegno internazionale di Museologia", Roma 2018 Abstract: Da quando la comunicazione, con... more
Contributo pubblicato in F. Pignataro, S. Sanchirico, C. Smith (a cura di), "Museum.dià Chronos, Kairòs e Aion. Il tempo dei musei. Atti II Convegno internazionale di Museologia", Roma 2018
Abstract:
Da quando la comunicazione, con l’utilizzo dei social media, ha assunto un valore olistico, il tempo e lo spazio nelle attività dei musei presentano peculiarità inedite. Migliorare e diversificare la comunicazione di tipo esterno, al fine di instaurare un rapporto diretto con il pubblico e le altre realtà espositive, costituisce ormai un obiettivo fondamentale per le strutture di ogni tipo, importanza e dimensione. Le istituzioni culturali si devono infatti confrontare, oltre che con l’annullamento dell’unidirezionalità della comunicazione, con esigenze di divulgazione e fruizione a distanza che in qualche modo esulano dai consueti orari di apertura delle diverse realtà. In questo quadro, per l’interazione e la fidelizzazione dei diversi pubblici, è fondamentale l’impiego dei social media e, nell’ambito del loro piano editoriale, la creazione di rubriche periodiche e appuntamenti fissi di altro genere. In questa tipologia di iniziative si inseriscono manifestazioni quali #MuseumWeek e #MuseumSelfie, ma anche eventi non strettamente social come lo Slow Art Day e l’International Museum Day, o nuove sperimentazioni come #52museums. Scopo dell’intervento è analizzare le peculiarità e le opportunità comunicative caratterizzanti tali appuntamenti. Senza prescindere dalle finalità più elementari, come farsi conoscere, si affronterà la non trascurabile prospettiva, per i musei, di sfruttare queste occasioni per costruire una rete di rapporti con altre realtà espositive. Nel raccontare le diverse esperienze si porrà l’accento su quale tipo di storytelling sia possibile mettere in atto e quali siano le interazioni da attuare a seconda delle necessità e/o caratteristiche dei singoli musei. Sottolineate le criticità presenti, passate e future si concluderà con un focus sulle problematiche e la percezione dei musei virtuali nell’universo social. A tal fine si userà come case study l’esperienza del Museo Virtuale della Valle del Tevere. L’interazione tra questa realtà e le istituzioni che hanno preso parte alla #MuseumWeek ha permesso infatti di iniziare una riflessione su quali siano, nel caso dei Musei Virtuali, i punti di forza e le criticità di una comunicazione affidata interamente alla tecnologia. L’analisi partirà dall’assunto che l’uso del virtuale favorisce la comprensione e la lettura del Patrimonio Culturale ma, come nel caso dei "Musei Tradizionali”, necessita, per veicolare informazioni e incuriosire il pubblico, non solo di belle ricostruzioni, ma anche di un linguaggio chiaro e accattivante che annulli la distanza tra queste e il visitatore.
Abstract:
Da quando la comunicazione, con l’utilizzo dei social media, ha assunto un valore olistico, il tempo e lo spazio nelle attività dei musei presentano peculiarità inedite. Migliorare e diversificare la comunicazione di tipo esterno, al fine di instaurare un rapporto diretto con il pubblico e le altre realtà espositive, costituisce ormai un obiettivo fondamentale per le strutture di ogni tipo, importanza e dimensione. Le istituzioni culturali si devono infatti confrontare, oltre che con l’annullamento dell’unidirezionalità della comunicazione, con esigenze di divulgazione e fruizione a distanza che in qualche modo esulano dai consueti orari di apertura delle diverse realtà. In questo quadro, per l’interazione e la fidelizzazione dei diversi pubblici, è fondamentale l’impiego dei social media e, nell’ambito del loro piano editoriale, la creazione di rubriche periodiche e appuntamenti fissi di altro genere. In questa tipologia di iniziative si inseriscono manifestazioni quali #MuseumWeek e #MuseumSelfie, ma anche eventi non strettamente social come lo Slow Art Day e l’International Museum Day, o nuove sperimentazioni come #52museums. Scopo dell’intervento è analizzare le peculiarità e le opportunità comunicative caratterizzanti tali appuntamenti. Senza prescindere dalle finalità più elementari, come farsi conoscere, si affronterà la non trascurabile prospettiva, per i musei, di sfruttare queste occasioni per costruire una rete di rapporti con altre realtà espositive. Nel raccontare le diverse esperienze si porrà l’accento su quale tipo di storytelling sia possibile mettere in atto e quali siano le interazioni da attuare a seconda delle necessità e/o caratteristiche dei singoli musei. Sottolineate le criticità presenti, passate e future si concluderà con un focus sulle problematiche e la percezione dei musei virtuali nell’universo social. A tal fine si userà come case study l’esperienza del Museo Virtuale della Valle del Tevere. L’interazione tra questa realtà e le istituzioni che hanno preso parte alla #MuseumWeek ha permesso infatti di iniziare una riflessione su quali siano, nel caso dei Musei Virtuali, i punti di forza e le criticità di una comunicazione affidata interamente alla tecnologia. L’analisi partirà dall’assunto che l’uso del virtuale favorisce la comprensione e la lettura del Patrimonio Culturale ma, come nel caso dei "Musei Tradizionali”, necessita, per veicolare informazioni e incuriosire il pubblico, non solo di belle ricostruzioni, ma anche di un linguaggio chiaro e accattivante che annulli la distanza tra queste e il visitatore.
In the last decade, virtual museums emerged, becoming a continuous trend for museums that want to innovate, renew and involve their visitors. The European Network of Virtual Museums (V-MUST.NET) in its four years analysis (2011–2014)... more
In the last decade, virtual museums emerged, becoming a continuous trend for museums that want to innovate, renew and involve their visitors. The European Network of Virtual Museums (V-MUST.NET) in its four years analysis (2011–2014) indicated and tested potentially interesting digital applications, for the future of museums. How these involving narrative applications should be treated and how they should be communicated? From the report recently presented by Civita about museum and social media, emerged that 9 million of people in Italy use social networks to get informed about art and culture. Therefore it seems an important direction to follow for public institutions and museums, to inform people about their activities. What museums and other institutions are currently doing in this direction? How can they fully benefit from social media? Virtual museums can be considered as museums and use the same strategies? In order to answer to those questions, we have started to analyze the interaction between Virtual Museums and institutions, starting with those institutions that participated to the Museum Week (#MuseumWeek). We have, at the same time, promoted a Virtual Museum (The Virtual Museum of the Tiber Valley) during the Museum Week 2016. The results of these activities and tests are presented.
doi: 10.1109/RTSI.2016.7740551
doi: 10.1109/RTSI.2016.7740551
Research Interests:
MAB - Comunicare il patrimonio culturale in ambiente digitale: fruizione e riuso. Pubblicazione relazioni di sintesi Convegno - Roma, 23 e 24 novembre 2017 Intervento presentato in qualità di membro del Direttivo nazionale della... more
MAB - Comunicare il patrimonio culturale in ambiente digitale: fruizione e riuso. Pubblicazione relazioni di sintesi
Convegno - Roma, 23 e 24 novembre 2017
Intervento presentato in qualità di membro del Direttivo nazionale della Confederazione Italiana Archeologi durante il Workshop dal titolo "Strategie per l’usabilità e per il riuso: sistemi, linguaggi e servizi."
Convegno - Roma, 23 e 24 novembre 2017
Intervento presentato in qualità di membro del Direttivo nazionale della Confederazione Italiana Archeologi durante il Workshop dal titolo "Strategie per l’usabilità e per il riuso: sistemi, linguaggi e servizi."
Slides relative all'intervento presentato durante l'incontro dal titolo "Aspettando Archeofest. Archeologia sperimentale, Archeologia partecipata e condivisione del Sapere" tenutosi a Roma, il 28 aprile 2018, nella Sala della Fortuna del... more
Slides relative all'intervento presentato durante l'incontro dal titolo "Aspettando Archeofest. Archeologia sperimentale, Archeologia partecipata e condivisione del Sapere" tenutosi a Roma, il 28 aprile 2018, nella Sala della Fortuna del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Slides relative all'intervento tenuto il 18 febbraio 2018 a TourismA 2018 durante l'incontro dal titolo "IL PASSATO NEL FUTURO Come cambieranno i mestieri della cultura: nuove figure professionali nel museo e nel turismo culturale di... more
Slides relative all'intervento tenuto il 18 febbraio 2018 a TourismA 2018 durante l'incontro dal titolo "IL PASSATO NEL FUTURO
Come cambieranno i mestieri della cultura: nuove figure professionali nel museo e nel turismo culturale di domani"
Come cambieranno i mestieri della cultura: nuove figure professionali nel museo e nel turismo culturale di domani"
Presentazione relativa all'intervento tenuto il 4/02/2017 in occasione della premiazione dell'edizione 2016 del concorso "Wiki Loves Monuments Italia" tenutosi al Museo MACRO di Roma.
Research Interests:
"La densità del nostro patrimonio culturale, sia archeologico che di altra natura, è di per sé impossibile da raccontare e promuovere in modo adeguato alle esigenze comunicative contemporanee. Partendo da questo assunto e dalle... more
"La densità del nostro patrimonio culturale, sia archeologico che di altra natura, è di per sé impossibile da raccontare e promuovere in modo adeguato alle esigenze comunicative contemporanee. Partendo da questo assunto e dalle peculiarità degli strumenti web in generale e social in particolare, si dimostrerà l'esigenza di ragionare in un'ottica collaborativa nonché di impiegare al meglio gli UGC. Dopo aver sottolineato l'utilità dei contenuti generati dagli utenti in esperienze di "cittadinanza attiva" si analizzeranno le potenzialità dei "dark social" e dei social media propriamente detti per la promozione ragionata del patrimonio diffuso e del territorio."
Presentazione relativa all'intervento presentato durante il workshop dal titolo "IL RACCONTO DEI RACCONTI. Tecnologia, linguaggi e nuovi media per il coinvolgimento del pubblico nella valorizzazione del patrimonio culturale" organizzato da CNR – Istituto per le Tecnologie applicate ai Beni culturali (ITABC) il 17/02/2017 in occasione di TourismA 2017 - Salone Archeologia e Turismo culturale, Firenze, Palazzo dei congressi.
Presentazione relativa all'intervento presentato durante il workshop dal titolo "IL RACCONTO DEI RACCONTI. Tecnologia, linguaggi e nuovi media per il coinvolgimento del pubblico nella valorizzazione del patrimonio culturale" organizzato da CNR – Istituto per le Tecnologie applicate ai Beni culturali (ITABC) il 17/02/2017 in occasione di TourismA 2017 - Salone Archeologia e Turismo culturale, Firenze, Palazzo dei congressi.
Research Interests:
Mentre l'epoca d'oro delle app sta finendo, la produzione quotidiana di contenuti visivi, in ambiente social, è ormai enorme e quasi ossessiva. Da queste due constatazioni si partirà per spiegare come sia possibile utilizzare alcune delle... more
Mentre l'epoca d'oro delle app sta finendo, la produzione quotidiana di contenuti visivi, in ambiente social, è ormai enorme e quasi ossessiva. Da queste due constatazioni si partirà per spiegare come sia possibile utilizzare alcune delle piattaforme di maggior successo per creare, in modo collaborativo, semplici strumenti di divulgazione e valorizzazione del patrimonio culturale ( presentato nell'ambito di http://mappiam.org/, a breve disponibile il testo dell'intervento)
Research Interests:
Presentazione relativa all'intervento tenuto nel workshop ARCHEOSOCIAL tenutosi a TourismA 2016.