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Il volume Norchia III è uno studio sulle Tombe a Tempio situate nella Valle dell’Acqualta, le celebri tombe monumentali di Norchia. Dopo l’inquadramento geologico e topografico dell’area, lo studio analizza la storia delle scoperte, degli... more
Il volume Norchia III è uno studio sulle Tombe a Tempio situate nella Valle dell’Acqualta, le celebri tombe monumentali di Norchia. Dopo l’inquadramento geologico e topografico dell’area, lo studio analizza la storia delle scoperte, degli scavi, degli studi e dell’abbondante documentazione grafica perlopiù inedita che l’autrice ha raccolto presso enti e istituzioni italiane e francesi. Tale documentazione, unita ad una nuova campagna di rilievo e di documentazione fotografica, ha consentito all’autrice di realizzare una proposta di ricostruzione grafica della decorazione scultorea dei frontoni e del bassorilievo del portico della Tomba occidentale, della policromia originale, l’anastilosi virtuale e la ricostruzione tridimensionale del monumento. Nel volume sono stati affrontati anche lo studio dell’architettura e dei rapporti di affinità con le tombe rupestri a tempio del Mediterraneo orientale, il problema della nascita del tipo architettonico e l’individuazione dell’archetipo comune nelle tombe macedoni. Ampio spazio è dedicato anche agli scavi eseguiti nella Valle dell’Acqualta nel 1934 e nel 1993. Chiude lo studio un’appendice sulla Tomba Lattanzi, della quale è stato possibile rintracciare molti documenti d’archivio inediti, utili ad una migliore comprensione del monumento, ormai poco leggibile a causa del pessimo stato di conservazione.
Il volume è uno studio articolato ed approfondito del settore centrale della necropoli rupestre etrusca di Norchia (Viterbo) (denominato convenzionalmente Pile B) costituito da circa 80 tombe disposte su vari livelli del costone tufaceo.... more
Il volume è uno studio articolato ed approfondito del settore centrale della necropoli rupestre etrusca di Norchia (Viterbo) (denominato convenzionalmente Pile B) costituito da circa 80 tombe disposte su vari livelli del costone tufaceo. Lo studio oltre a comprendere la documentazione grafica e fotografica completa di ogni tomba e del suo corredo, l'analisi analitica e lo studio dell'architettura tombale e di tutti i corredi, affronta vari temi più generali relativi alla necropoli del Pile quali la storia degli scavi e dello studio della necropoli, la topografia della necropoli, la caratterizzazione geologica del sito, le osservazioni sui tipi architettonici, la cronologia delle tombe e dei corredi funerari, le tombe infantili, le incinerazioni, le osservazioni generali sulle produzioni attestate, i sarcofagi, i cippi - busti e le antefisse in nenfro. Chiudono il volume delle conclusioni per la ricostruzione storica e due Appendici (Gli scavi Scavi Balestra e Cassani 1911 nel Pile B. Analisi dei documenti d'archivio conservati a Roma e a Firenze; Riflessioni sulla valorizzazione della necropoli).
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Italiano: Una risposta immediata alla recensione di Attilio Mastrocinque pubblicata su internet su Bryn Mawr Classical Review 2012.05.22 è presente sul blog della rivista (sotto alla recensione suddetta, cliccare su "Comment on this... more
Italiano:

Una risposta immediata alla recensione di Attilio Mastrocinque pubblicata su internet su Bryn Mawr Classical Review 2012.05.22 è presente sul blog della rivista (sotto alla recensione suddetta, cliccare su "Comment on this review in the BMCR blog"). La risposta "ufficiale" dal titolo "Laura Ambrosini Response on Mastrocinque Bryn Mawr Classical Review 2012.05.22" è in corso di pubblicazione sulla stessa rivista.

English:

An immediate response to the review of Attilio Mastrocinque published on Internet on the Bryn Mawr Classical Review 2012.05.22 is on the Blog of the Journal (under the review, click "Comment on this review in the BMCR blog"). The "official" answer "Laura Ambrosini Response on Mastrocinque Bryn Mawr Classical Review 05.22.2012" is being published in the same Journal.


Abstract:

LAURA AMBROSINI

Le gemme etrusche con iscrizioni, 2011.
«MEDITERRANEA» · SUPPLEMENTI Diretta da Filippo Delpino Cm. 21,5 x 31

Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma

pp. 144 con 164 figure in bianco / nero n.t.


Le gemme etrusche hanno stimolato la curiosità degli studiosi sin dal lontano Rinascimento e vantano una tradizione di studi plurisecolare. Il Cori pubblicò il suo lavoro sulle Gemme caelate nel 1737 ed il Winckelmann arrivò a Firenze nell'agosto del 1758 per redigere la Description des pierres gravées du feu baron de Stosch, che venne pubblicata nel 1760. Lo studio che qui si presenta, sulla base di una nuova banca dati realizzata dall'autrice e partendo da presupposti quali l'analisi dell'iscrizione (con eventuale nuova e diversa lettura), lo studio dello schema iconografico, l'eventuale derivazione del medesimo dalla glittica greca, la devianza dello schema iconografico da quelli attestati nell'arte greca, è incentrato sulla raccolta aggiornata delle gemme etrusche iscritte, comprensiva delle provenienze, delle collezioni, dei passaggi di proprietà, di eventuali nuove proposte di lettura delle iscrizioni e delle indicazioni bibliografiche principali. Esso nasce dall'esigenza di avere un quadro archeologico 'd'insieme' sulle gemme etrusche iscritte non limitato, come spesso avviene negli studi prettamente epigrafici, ad uno scarno elenco, ma che prenda in esame anche altri aspetti che fanno parte integrante del corretto studio di questi manufatti: gli aspetti tecnologici relativi alla loro produzione, quelli iconografici, stilistici, epigrafici, e quelli che da essi derivano, come l'inquadramento storico e sociale e la storia del collezionismo.

Sommario: I. Introduzione. II. Scienza e tecnologia applicata allo studio delle gemme: 1. Le tecniche d'incisione delle gemme etnische; 2. Il problema dell'identificazione delle gemme moderne e dei falsi. III. Catalogo: 1. (ED-Etrusche Didascalie) Gemme con iscrizioni etrusche che designano il personaggio raffigurato (ED1-ED121): Reale: Animali; Mitologico: Divinità; Eroi omerici; Eroi della saga tebana; Altre figure mitologiche; animali fantastici. 2. (ER-Etrusche Ruolo) Gemme con iscrizioni etrusche che designano il ruolo del personaggio raffigurato (ER1-ER2); 3. (EPD-Etrusche Possesso, Dono) Gemme con iscrizioni etrusche di possesso, di dono (EPD1-EPD10); 4. (EI-Etrusche definizione Incerta) Gemme con iscrizioni di definizione incerta, in caratteri etruschi (I1-I13); 5. (ELD-Etrusche con caratteri Latini Didascalie) Gemme con iscrizioni etrusche, in caratteri latini (ELD1); 6. (EF-Etrusche False) Gemme e pietre con iscrizioni etrusche moderne (false) (F1-F5); 7. (GD-Greche Didascalie) Gemme con iscrizioni in lingua greca, didascalie (GD1); 8. (GF-Greche Firma) Gemme con iscrizioni in lingua greca, firma dell'artefice (GF1); 9. (LD-Latine Didascalie) Gemme con iscrizioni in lingua latina, didascalie (LD1); 10. (LP-Latine di Possesso) Gemme con iscrizioni in lingua latina, di possesso (LP1). IV. Commento al catalogo: esame degli aspetti stilistici, iconografici, epigrafici ed esegetici delle gemme; V. Considerazioni sugli aspetti epigrafico-linguistici e sulle loro connessioni con la sfera sociale: 1. Sull'uso delle gemme incise; 2. La direzione e la redazione delle iscrizioni; 3. Aspetti paleografici; 4. Incisori e lettori; 5. Lo scopo "sociale" delle iscrizioni e della loro lettura; 6. La scrittura e la formazione dell'identità. VI. Conclusioni. VII. Glossario dei termini tecnici relativi alla lavorazione delle gemme. Abbreviazioni bibliografiche. Indice delle iscrizioni. Indice delle provenienze. Indice dei musei. Indice dei collezionisti, antiquari e case d'asta. Concordanze.

Composto in carattere Dante Monotype.
Formato 21,5 x 31. Legatura in brossura pesante con copertina in cartone Murillo Fabriano blu con impressioni in oro. Sovraccoperta in cartoncino Murillo Fabriano beige con stampa a due colori.


Brossura / Paperback

E-Book

ISBN: 978-88-6227-229-2
E-ISBN: 978-88-6227-342-8
ISSN: 1827-0506
SKU: 2660
LAURA AMBROSINI IL SANTUARIO DI PORTONACCIO A VEIO, III LA CISTERNA ARCAICA CON L'INCLUSO DEPOSITO DI ETÀ ELLENISTICA Scavi Santangelo 1945 e 1946 e Università di Roma "La Sapienza" 1996 e 2006 Il volume tratta dello scavo,... more
LAURA AMBROSINI

IL SANTUARIO DI PORTONACCIO A VEIO, III
LA CISTERNA ARCAICA CON L'INCLUSO DEPOSITO DI ETÀ ELLENISTICA

Scavi Santangelo 1945 e 1946 e Università di Roma "La Sapienza" 1996 e 2006

Il volume tratta dello scavo, avvenuto negli anni 1945 e 1946, della grande cisterna di epoca arcaica esistente nella zona centrale del Santuario di Portonaccio, ubicata tra il tempio e la zona dell'altare.
La cisterna, in età tardo-repubblicana, fu colmata da un deposito di molte centinaia di ceramiche e di altri materiali votivi dell’età ellenistica. I pochi dati riguardanti i materiali sono stati desunti dal Taccuino di Maria Santangelo che diresse lo scavo.
La giacitura dei materiali nel riempimento potrebbe essere secondaria: prima di essere «deposti» si sarebbero potuti trovare nel santuario, quali ex voto o suppellettili per il culto, e la cisterna poteva essere stata utilizzata come «favissa».
L'identificazione dei materiali è frutto di un faticosissimo lavoro di ricerca nei vari magazzini e di una attenta rilettura dei «cartellini» posti nelle cassette. La descrizione, accuratissima di tutto il materiale rinvenuto, completata dai disegni di tutti i pezzi, lo studio delle varie classi di ceramica e delle terrecotte votive (in particolare del gruppo dei due elefanti e di Cerbero) rendono il volume del massimo interesse e strumento necessario per gli studiosi di queste due classi di materiale.

MONUMENTI ANTICHI 67

IL SANTUARIO DI PORTONACCIO A VEIO, III

LA CISTERNA ARCAICA CON L'INCLUSO DEPOSITO DI ETÀ ELLENISTICA

Scavi Santangelo 1945 e 1946 e Università di Roma "La

Sapienza" 1996 e 2006

Laura AMBROSINI


pp. 350 con 73 tavole fotografiche b/n e 2 tavole a colori fuori testo

ISBN 978-88-7689-246-2
Il presente volume analizza gli esemplari finora rinvenuti, sia del tipo con treppiede, che del tipo portatile (denominati del tipo Curunas), dei quali delinea caratteristiche tecniche e produzioni, localizzabili in siti e comparti... more
Il presente volume analizza gli esemplari finora rinvenuti, sia del tipo con treppiede, che del tipo portatile (denominati del tipo Curunas), dei quali delinea caratteristiche tecniche e produzioni, localizzabili in siti e comparti geografici ben distinti. Di entrambi i tipi è stata elaborata una tipologia relativa a ciscuna delle componenti dell'oggetto, che consente la classificazione dei singoli esemplari, particolarmene utile nei confronti dei numerosi pastiches, soprattutto ottocenteschi, entrati in circolazione. Particolare attenzione è stata posta allo studio degli esemplari noti dalla bibliografia archeologica, attualmente non più rintracciabili, all'analisi dei contesti di rinvenimento e dell'inquadramento cronologico, al rinvenimento in contesti votivi, al fenomeno delle "esportazioni" ed al significato simbolico degli incensieri del tipo con treppiede. Ampi excursus sono dedicati ai rapporti con gli incensieri di età tardo-arcaica ed alto-classica, con i candelabri ed i kottaboi, con la coeva produzione bronzistica di vasellame, utensili e bronzetti votivi, ai thymiateria di età ellenistica in materiali diversi dal bronzo e all'eredità tramandata ai portalucerne e candelabri romani.

Pagine totale 516
Anno di pubblicazione 2002
Editore * L'Erma di Bretschneider, Roma (Italia)

ISBN 9788882651336


INDICE

Abbreviazioni bibliografiche; 1. Introduzione; 2. Storia degli studi; 3. L'uso dell'incenso e degli incensieri nell'antichità attraverso l'analisi delle fonti antiche; 4. L'incenso e la libanomantica presso gli Etruschi; 5. Analisi delle fonti iconografiche etrusche; 6. I thymiateria tardo arcaici: elementi di continuità e discontinuità nell'elaborazione degli esemplari delle fasi successive; 7. Definizione della classe e sua funzione; 8. I thymiateria con treppiede: analisi del procedimento produttivo e delle caratteristiche tecniche; 9. Tipologia dei thymiateria con treppiede; 10. Tipologia generale dei thymiateria con treppiede; 11. I precedenti; 12. Produzioni e catalogo degli esemplari ad esse attribuibili; 13. Elenco dei thymiateria con treppiede noti dalla bibliografia archeologica; 14. Il significato simbolico del thymiaterion con treppiede; 15. Rapporti di affinità tecnico - stilistica con i candelabri ed i kottaboi; 16. La produzione bronzistica di vasellame, bronzetti votivi ed utensili in relazione ai thymiateria con treppiede; 17. Analisi dei contesti di rinvenimento dei thymiateria con treppiede; 18. Inquadramento cronologico dei thymiateria con treppiede; 19. I thymiateria del tipo Curunas: analisi del procedimento produttivo e delle caratteristiche tecniche; 20. Tipologia dei thymiateria del tipo Curunas; 21. La produzione tarquiniese dei thymiateria del tipo Curunas e catalogo degli esemplari; 22. Elenco dei thymiateria del tipo Curunas noti dalla bibliografia archeologica; 23. Analisi dei contesti di rinvenimento dei thymiateria del tipo Curunas; 24. Inquadramento cronologico dei thymiateria del tipo Curunas; 25. Le iscrizioni presenti sugli incensieri; 26. Thymiateria di età ellenistica in materiali diversi dal bronzo; 27. L'eredità tramandata ai portalucerne e candelabri romani; 28. Conclusioni; Indice generale dei thymiateria con treppiede; Indice generale dei thymiateria del tipo Curunas; Indice delle provenienze; Indice delle collezioni, raccolte, donazioni, lasciti e sequestri; Indice dei musei; Indice delle figure nel testo.
"L'ERMA" di BRETSCHNEIDER
pp. 104 Anno di pubblicazione 1996 Editore * Comune di Corchiano, Corchiano (Viterbo) (Italia) Il volume costituisce una significativa testimonianza della sistematica attività di ricognizione e di studio avviata all'inizio degli anni... more
pp. 104
Anno di pubblicazione 1996
Editore
* Comune di Corchiano, Corchiano (Viterbo) (Italia)

Il volume costituisce una significativa testimonianza della sistematica attività di ricognizione e di studio avviata all'inizio degli anni '90 sui principali siti del territorio falisco, che ha il suo fulcro nel Museo Archeologico di Civita Castellana. In tale ottica sono state condotte d'intesa con la Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell'Università di Roma La Sapienza guidata dal Prof. Giovanni Colonna, tre tesi di laurea brillantemente portate a termine. In questo volume vengono presentati in sintesi i risultati di questi studi, frutto di un notevole approfondimento critico. Sono stati infatti ristabiliti gli inscindibili rapporti esistenti tra i documenti della cultura materiale e la realtà territoriale che li ha prodotti, sono state ripercorse le tappe più significative della topografia antica, cogliendone gli aspetti essenziali attraverso le principali fasi storiche che hanno caratterizzato questo territorio; massima attenzione è stata posta all'analisi critica di tutti i corredi funerari dell'antico centro falisco (dall'età del Ferro alla conquista romana del 241 a.C.). In aggiunta sono state inserirìte delle "schede critiche", utili all'approfondimento di alcune tematiche (dalla tipologia tombale, all'epigrafia etrusca, all'ingegneria idraulica ecc...).
Research Interests:
a cura di Valentina Belfiore con la collaborazione di Laura Ambrosini
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L'identificazione di un'inedita coppa blu in vetro monocromo siro-palestinese, realizzata a stampo e databile tra la seconda metà del II e il I secolo a.C., tra i reperti provenienti nella tomba PC 16 della necropoli di Norchia scavata... more
L'identificazione di un'inedita coppa blu in vetro monocromo siro-palestinese, realizzata a stampo e databile tra la seconda metà del II e il I secolo a.C., tra i reperti provenienti nella tomba PC 16 della necropoli di Norchia scavata nel 1981 dal CNR (Elena Di Paolo Colonna - Giovanni Colonna) fornisce il punto di partenza per uno studio sistematico delle coppe vitree di età ellenistica diffuse a Tarquinia e nel suo ager. Si tratta di coppe di livello qualitativo non particolarmente elevato, prodotte in serie e diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo e oltre, con massima concentrazione nei siti della costa siro-palestinese. Coppe di questo tipo sono state rinvenute a Dura Europos in Siria, Egitto, Turchia, Grecia, Nord Africa, Italia (Etruria, Magna Grecia e Sicilia), Spagna, Francia (Normandia). Si tratta di un argomento di grande interesse che getta luce sul fenomeno della romanizzazione di Tarquinia e del suo ager poiché la presenza di queste coppe in vetro nell'Italia centro-settentrionale (sono state rinvenute anche in Liguria) è stata interpretata come risultato delle iniziative militari e commerciali romane nell'area siro-palestinese durante le guerre avvenute in epoca tardo repubblicana. Lo studio è fornito di una preziosa Appendice di Ilaria Mazzini e Francesca Trapasso dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR che hanno condotto analisi non distruttive della composizione chimica della coppa mediante lo spettrometro pXRF (portable X-ray fluorescence) Bruker Tracer 5i.  Esse hanno messo in evidenza come i contenuti di ossido di alluminio (Al2O3) e di ossido di calcio (CaO) della nostra coppa trovino confronto con gruppi composizionali detti Levantino I e II che si riferiscono a vetri provenienti da Israele e dalla Palestina, ricavati da sabbie costiere, sabbie del fiume Belus (citato in Plin., Nh V, 19, odierno Na’aman, Israele nord-occidentale) e natron (carbonato di sodio naturale).
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As is well known, the Etruscan civilization, expert in hydraulic principles and technologies, was able to manage the capture of water, its transportation, the disposal of waste water, agricultural and hydrogeological drainage and... more
As is well known, the Etruscan civilization, expert in hydraulic principles and technologies, was able to manage the capture of water, its transportation, the disposal of waste water, agricultural and hydrogeological drainage and irrigation of cultivated fields. The Norchia site in the Viterbo area has been systematically investigated by the CNR. In this study the focus will be on the management of water for daily life through the conveyance and preservation in wells and cisterns of the settlement, their disposal in the necropolis of Pile, the bridges that allow the crossing of the three watercourses surrounding the site (Pile, Acqualta and Biedano), the drainage tunnels of the road cut known as the “Cava Buia”, tunnels and wells both for drainage and irrigation of land aimed at agriculture of the Romanization phase and finally the medieval “pestarole” used both for grape crushing and hemp cultivation.
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Tema dello studio che si presenta è il vasellame etrusco in bronzo documentato a Norchia in età ellenistica in rapporto alla sua diff usione a Tarquinia e nell’Ager Tarquiniensis. Com’è già stato evidenziato da Massimo Pallottino nel... more
Tema dello studio che si presenta è il vasellame etrusco in bronzo documentato a Norchia in età ellenistica in rapporto
alla sua diff usione a Tarquinia e nell’Ager Tarquiniensis. Com’è già stato evidenziato da Massimo Pallottino nel 1937,
la linea di confi ne dell’Ager, seguendo lo sviluppo politico dello stato, si deve supporre soggetta a considerevoli varia-
zioni attraverso i secoli. Per l’età orientalizzante ed arcaica, infatti, soprattutto nel “corridoio” del Biedano, le infl uenze
tarquiniesi sembrano in posizione minoritaria rispetto a quelle ceretane. Nella zona dell’entroterra tarquiniese a partire
dall’età ellenistica la metropoli tirrenica ripopola grazie alle sue aristocrazie i siti posti nel vasto entroterra tra il Lago di
Bolsena e l’Agro Falisco dove erano presenti sia piccoli insediamenti satelliti, dipendenti direttamente dal central place
che siti di dimensioni medio-grandi collocati nel territorio con la funzione di precisi markers territoriali (come Blera -
San Giuliano, Tuscania, Norchia, Castel d’Asso e Musarna).
The perception of the foreign in Etruria of the Hellenistic Age: The Bruschi Group · So far Etruscan-foreign relations have been analyzed mainly from a commercial and economic point of view or with a specific focus on foreign artisans... more
The perception of the foreign in Etruria of the Hellenistic
Age: The Bruschi Group · So far Etruscan-foreign relations
have been analyzed mainly from a commercial and
economic point of view or with a specific focus on foreign
artisans present in Etruria. In the former case the focus has
been on imported archaeological evidence found in Etruria
as early as the 8th century bce or on Etruscan evidence
found outside Etruria. Less attention has been paid to the
social impact that contact between different civilizations
had in Etruria and, in this case, especially in the Hellenistic
age. The Bruschi Group, quantitatively limited since it has
so far been documented only by three Etruscan red-figure
vases of plastic type (probably trick-vases), proves, in my
opinion, to be very useful in this perspective in shedding
light on the perception of foreign peoples, especially Lev antine,
in Etruria in Hellenistic period.
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L’intento di questo studio è analizzare una coppia di kylikes a vernice nera sovradipinta attribuite al Gruppo Sokra da J.D. Beazley. La prima, conservata al British Museum di Londra, fu acquistata nel 1842 dall’antiquario romano Giuseppe... more
L’intento di questo studio è analizzare una coppia di kylikes a vernice nera sovradipinta attribuite al Gruppo Sokra da J.D. Beazley. La prima, conservata al British Museum di Londra, fu acquistata nel 1842 dall’antiquario romano Giuseppe Baseggio (o Basseggio) tramite Spencer Joshua Alwyne Compton, marchese di Northampton. La seconda, conservata presso l’Antikenmuseum dell’Università di Lipsia, secondo Beazley, proviene “da Roma”. La decorazione esterna delle due kylikes non pone alcun problema interpretativo in quanto si inserisce facilmente nella tipologia standard della più antica produzione delle kylikes del Gruppo Sokra. La decorazione interna, viceversa, sebbene mostri un cavallo alato (Pegaso?) come su molte altre kylikes del Gruppo, suscita un certo interesse: al di sotto del cavallo alato si trova un busto maschile che, secondo la mitologia tradizionale, dovrebbe essere quello della Gorgone Medusa. Questa peculiare iconografia viene analizzata in relazione alle interferenze iconografiche con la pittura parietale funeraria etrusca, in primis con la figura di Charun.
he present study concerns the archaeobotanical analysis of soil samples and vase fillings from Etruscan tombs from the Necropolis of “Valle Santa nell’Agro Veientano”, found along via di Boccea, north of Rome (Italy). While the site was... more
he present study concerns the archaeobotanical analysis of soil samples and vase fillings from Etruscan tombs from the Necropolis of “Valle Santa nell’Agro Veientano”, found along via di Boccea, north of Rome (Italy). While the site was in use between the Archaic and Late Roman Age, the studied vestibule tombs belong to the Etruscan necropolis (second half of the 6th – beginning of the 4th centuries BC). Archaeological data, based on the incineration rite and funerary equipment, suggest that these were used by one high-status family (or two) originally from Veio.
Carpological analyses reveal the presence of food plants comprised of cereals, pulses and fruits. Furthermore, anthracological data give indications concerning the past environment, with a prevalence of deciduous and semi-deciduous oaks, accompanied by other taxa such as evergreen oaks, hornbeam, ash and Rosaceae Prunoideae. This is in accordance with the present-day vegetation of northern Latium. Finally, remains of synanthropic weeds (e.g., Asteraceae, Caryophyllaceae and Polygonaceae) suggest a heavily anthropized environment.
This study represents a step forward in the understanding of the still under-explored human-plant interactions of Etruscans.
Recensione al volume sulle bullae auree etrusche sulla rivista Histara - Les comptes rendus, Paris - Sorbonne Université (ISSN 2100-0700)
On line su http://histara.sorbonne.fr/cr.php?cr=4471
Lo studio approfondisce le nostre conoscenze sull'uso alimentare del pesce in Etruria prevalentemente grazie a fonti letterarie e archeologiche (resti paleozoologici, reperti archeologici connessi con la pesca, dossier iconografici... more
Lo studio approfondisce le nostre conoscenze sull'uso alimentare del pesce in Etruria prevalentemente grazie a fonti letterarie e archeologiche (resti paleozoologici, reperti archeologici connessi con la pesca, dossier iconografici presenti su varie classi di documenti archeologici), e, laddove carenti, grazie a quanto documentato in Grecia negli stessi periodi storici.
Ampie sezioni sono dedicate al rapporto tra gli Etruschi e il mare (fonti letterarie, i porti, le imbarcazioni da pesca, la musica che attira i pesci, la pesca del tonno, raffigurazioni di pesci, i naufragi, le tecniche di pesca utilizzate cioè con la lenza e la canna, con la rete, con la fiocina o tridente, con la nassa, con vasi dall’imboccatura stretta), all’analisi della filiera della pesca (trasporto, preparazione e conservazione cottura e consumo del pesce) e agli usi del pesce nel culto (offerta di pesce per i defunti e per gli dei).
Una specifica sezione è dedicata ai “piatti da pesce”, una classe di piatti che recano la raffigurazione di pesci nella tecnica a figure rosse, prodotta anche in Etruria meridionale (a Cerveteri). Chiudono lo studio alcune considerazioni sul commercio del pesce dai porti dell’Etruria meridionale (Pyrgi in primis) sul Tirreno verso l’interno della regione.
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From the Lipari Island, located about 30 km from the coast of Sicily and about 80 from those of Calabria, come some silvered vases (tin-foiled) and one silvered vase decorated with gold leaf. Shapes are the pyxis, krateriskos,... more
From the Lipari Island, located about 30 km from the coast of Sicily and about 80 from those of Calabria, come some silvered vases (tin-foiled) and one silvered vase decorated with gold leaf. Shapes are the pyxis, krateriskos, thymiaterion, louterion, cup, patera, simpulum, dish, strainer, skyphos, and situla. The ritual specificity of these shapes seems to prevail over their in-trinsic value. The high number of pyxides is linked to the offerings to the female sphere. The vases, reproducing precious pottery (in silver or gold) used in the consumption of wine, come from votive pits of the necropolis. As known, the diffusion of pottery imitating metal vases or other luxury objects seems to be contemporary in Etruria and Apulia. In this study shapes, iconography, production, clay origin and technique (silver plated and gilding) are analyzed in order to understand if these vases are a local or imported production; for this last topic, ar-chaeometric analyses are in progress. The most interesting result of this study is to have identi-fied the original prototypes of the scenes depicted on two pyxides (one in silvered pottery decoratedwithgoldleafand oneinsilveredpottery): they derive from Greek bronze box mir-rors. The scene takes place in a cave near a fountain outside the enclosure of the temple of Athena Alea in Tegea and shows Auge reaching out to a retreating drunken Herakles. The same scene, perhaps taken from similar moulds, appears on the famous silver gilded phiale from the Rogozen Treasure.
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Il santuario di Portonaccio a Veio. II. Gli scavi di Maria Santangelo (1944-1952) di Giovanni Colonna con contributi di Laura Ambrosini Monumenti Antichi, 80 - Serie Misc. 25 Roma 2020, pp. XVI-56 di testo, Tavv. 60 f.t., cm 24 x 34... more
Il santuario di Portonaccio a Veio. II.
Gli scavi di Maria Santangelo (1944-1952)
di Giovanni Colonna con contributi di Laura Ambrosini
Monumenti Antichi, 80 - Serie Misc. 25
Roma 2020, pp. XVI-56 di testo, Tavv. 60 f.t., cm 24 x 34
ISBN 978-88-7689-325-4;  ISSN 0391-8084

Indice
Introduzione (Laura Ambrosini)
Abbreviazioni
1. Maria Santangelo, il Museo di Villa Giulia e il santuario di Portonaccio
2. Le scoperte del 1943 al Portonaccio
3. Considerazioni generali sugli scavi Santangelo al Portonaccio
4. La I campagna di scavo (22 agosto-21 ottobre 1944)
5. La II campagna di scavo (9 aprile-29 maggio 1945)
6. La II campagna di scavo (9 agosto-16 ottobre 1945)
7. La IV campagna di scavo (25 marzo-20 maggio 1946)
8. La V campagna di scavo (2 settembre-5 ottobre 1946)
9. La VI campagna di scavo (ottobre-novembre 1947)
10. Recuperi dell’aprile 1949
11. La VII campagna di scavo (26 settembre-14 ottobre 1949)
12. La VIII campagna di scavo (24-29 gennaio 1950)
13. La IX campagna di scavo (maggio-giugno-luglio 1950)
14. Primo cantiere scuola (16 ottobre 1950-17 febbraio 1951) (= X campagna)
15. Secondo cantiere scuola (17 dicembre 1951-8 aprile 1952) (= XI campagna)
16. Terzo cantiere scuola (11 ottobre 1960-10 gennaio 1961)
Conclusioni (Laura Ambrosini)
Indice per materie (Laura Ambrosini)
Crediti fotografici
Tavole
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in M. E. MICHELI - A. SANTUCCI (eds.), Luce in contesto. Rappresentazioni, produzioni e usi della luce nello spazio antico / Light in Context. Representation, Production and Use of Light in Ancient Spaces, ISBN 978-3-948465-31-5 (PDF)... more
in M. E. MICHELI - A. SANTUCCI (eds.),  Luce in contesto. Rappresentazioni, produzioni e usi della luce nello spazio antico / Light in Context. Representation, Production and Use of Light in Ancient Spaces, ISBN 978-3-948465-31-5 (PDF) ISBN 978-3-948465-32-2 (Softcover)
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Disponibile su https://journals.openedition.org/mefra/6857 Questo studio si propone di analizzare la ricezione in Etruria della figura mitologica greca della Nereide Galatea (Γαλάτεια) e del suo mito, un argomento che finora non è... more
Disponibile su  https://journals.openedition.org/mefra/6857

Questo studio si propone di analizzare la ricezione in Etruria della figura mitologica greca della Nereide Galatea (Γαλάτεια) e del suo mito, un argomento che finora non è stato indagato in modo specifico. Com’è noto, esiste un importante documento etrusco a tale riguardo: il frammento di un piatto etrusco a figure rosse (e non di una kylix, come spesso si ripete), attualmente disperso. Lo studio della documentazione pubblicata consente di migliorare l’esatta lettura delle didascalie dipinte sul piatto, di formulare ipotesi sul luogo e l’anno della scoperta, sull’attribuzione ad un’area di produzione specifica geograficamente localizzabile e di analizzare la diffusione del mito di Galatea in Etruria. Il vaso è di provenienza ignota, e il dato della vulgata della sua scoperta a Volterra è il risultato di un’interpretazione errata della documentazione; la lettura delle due iscrizioni calatea e tritun, probabilmente sovradipinte, è invece confermata; il vaso può essere attribuito forse alla produzione del Pittore di Settecamini e datato alla metà del IV secolo a.C.
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At present a comprehensive study on the gods of war and peace in Etruria was never carried out. Any general framework of the Etruscan religion, and especially of his pantheon, must have a provisional character in front of the almost total... more
At present a comprehensive study on the gods of war and peace in Etruria was never carried out. Any general framework of the Etruscan religion, and especially of his pantheon, must have a provisional character in front of the almost total absence of written sources on their mythology and their beliefs and especially on the evolution of these in the course of history. According to the iconographic evidences we can identify in Laran the Etruscan god of war, correspondent of the Greek god Ares and the Italic Mars and to propose a possible identification of the Etruscan Alpan with the Greek goddess Eirene and the Latin Pax. In both cases only the attributes present in the representations of deities help us in this identification. The war attributes of Laran, helmet, shield, armor, spear and shin guards are in common with those in generic depictions of warriors, therefore the identification with the divinity of war can never be entirely certain. Equally difficult is the identification of the goddess of peace: L. A. Milani proposed to identify it with a female figure depicted on some Etruscan bronze box mirrors, sitting with a child in her arms holding a cornucopia, but, as we shall see, this identification is far from certain.
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Genucilia Plate with the inscription CIZ
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Report in Swedish on the workshop on the study and interpretation of architectural moldings in ancient Italy organized in Rome at the Swedish Institute of Classical Studies at Rome on May 30, 2018 by Laura Ambrosini and Ingrid Edlund Berry
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Within the thriving production of Etruscan bronze mirrors, it has been possible to identify a small group that, in our opinion, is particularly influenced by Attic red-figure pottery. These mirrors are decorated with complex mythological... more
Within the thriving production of Etruscan bronze mirrors, it has been possible to identify a small group that, in our opinion, is particularly influenced by Attic red-figure pottery. These mirrors are decorated with complex mythological scenes and have a specific feature: a figured border. This case study attempts to analyze whether or not this decoration reflects the Etruscan conception of the cosmos (Sky, Earth, Ocean/Underworld). Furthermore, it aims to highlight how this phenomenon concerns not only the iconography, but also the structure itself of the decoration. It is a matter of great interest that also involves, for obvious reasons, the organization of the Etruscan bronze workshops.
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Article in Spanish on the funerary practices of the Etruscan civilization between the seventh and sixth centuries.
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Genucilia Plate with inscription HPA
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From the mid fifth to the mid third centuries BCE, the middle class aspired to identify itself with the role played by the aristocratic families, which stimulated the production of high quality handicrafts. These included pottery (ancient... more
From the mid fifth to the mid third centuries BCE, the middle class aspired to identify itself with the role played by the aristocratic families, which stimulated the production of high quality handicrafts. These included pottery (ancient black-glazed ware with overpainted decoration in “Six’s technique;” red-figure, silvered, yellow slip, polychrome and unglazed relief pottery; black-glazed ware, bronzes (vessels and utensils), jewelry, and glyptic, many of which, intended to be used in life,
were buried in tombs.
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Vincitrice del bando "Directeurs d'Études Associés" (DEA), programma di mobilità internazionale della Fondation Maison des Sciences de l'Homme (Fernand Braudel in accordo con il Secrétariat d'État aux Universités, e la Direction des... more
Vincitrice del bando "Directeurs d'Études Associés" (DEA), programma di mobilità internazionale della Fondation Maison des Sciences de l'Homme (Fernand Braudel in accordo con il Secrétariat d'État aux Universités, e la Direction des Enseignements Supérieurs et de la Recherche)
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Seminario Culto, Memoria e Identità. Divinità "etniche" nell'Italia antica Sapienza Università di Roma 22 febbraio 2024 ore 9.00 Aula di Archeologia, Dipartimento di Scienze dell’Antichità nell'ambito del PROGETTO PRIN 2020 Progetto PRIN... more
Seminario Culto, Memoria e Identità. Divinità "etniche" nell'Italia antica
Sapienza Università di Roma 22 febbraio 2024 ore 9.00
Aula di Archeologia, Dipartimento di Scienze dell’Antichità
nell'ambito del PROGETTO PRIN 2020 Progetto PRIN 2020 Space and Memory. How places and monuments of memory
built social and cultural identity in the first-millennium BCE Italy
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Organizer/Chair: Prof. M.E. Micheli - Università di Urbino
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La Commissione Scientifica presieduta dal Prof. Lorenzo Quilici dell’Università di Bologna ha stabilito di conferire il 35° Premio Archeologico Internazionale “Leonardo Cecconi” del Lions Club Ager Praenestinus alla Dottoressa Laura... more
La Commissione Scientifica presieduta dal Prof. Lorenzo Quilici dell’Università di Bologna ha stabilito di conferire il 35° Premio Archeologico Internazionale “Leonardo Cecconi” del Lions Club Ager Praenestinus alla Dottoressa Laura Ambrosini, Ricercatore presso l’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del Consiglio Nazionale delle Ricerche per il volume La Tomba Galeassi di Palestrina. La cerimonia del conferimento del premio avrà luogo domenica 15 aprile 2018 presso  l’Albergo Ristorante Stella di Palestrina alle ore 11.
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Presentazione del volume L. Ambrosini, Norchia II (Le necropoli rupestri dell'Etruria meridionale, 3), CNR Edizioni, Roma 2016 e del Workshop sull'Etruria rupestre, Roma CNR Aula Bisogno 5 giugno 2017 ore 15-18,30. Presentano Adriano... more
Presentazione del volume L. Ambrosini, Norchia II (Le necropoli rupestri dell'Etruria meridionale, 3), CNR Edizioni, Roma 2016 e del Workshop sull'Etruria rupestre, Roma CNR Aula Bisogno 5 giugno 2017 ore 15-18,30. Presentano Adriano Maggiani e Vincent Jolivet, intervengono Alessandro Naso, Alfonsina Russo, Paola Santoro, Edwige Lovergne, Luca Pulcinelli, Nicoletta Cignini e Alessia Argento
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Presentazione di Giovanni Colonna del volume di Laura Ambrosini, Norchia II, Roma 2016 presso l'Accademia Nazionale dei Lincei 15 giugno 2017 a partire dalle ore 14.
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Ricchezza e potere. La tomba Galeassi di Palestrina Conferenza di Laura Ambrosini - Ricercatore - Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico - Consiglio Nazionale delle Ricerche Sabato 12 Novembre, ore 16.00 Complesso degli Edifici del... more
Ricchezza e potere. La tomba Galeassi di Palestrina

Conferenza di Laura Ambrosini - Ricercatore - Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Sabato 12 Novembre, ore 16.00

Complesso degli Edifici del Foro di Praeneste

Proseguono gli eventi culturali promossi dalla Soprintendenza presso il complesso degli Edifici del Foro di Praeneste.

La conferenza in programma sabato 12 novembre presenta per la prima volta al pubblico lo studio complessivo dei preziosissimi oggetti di corredo della Tomba Galeassi di Palestrina, a più di 150 anni dalla loro scoperta.

Rinvenuta nel 1863 a Palestrina, nella necropoli della Colombella, la Tomba Galeassi rappresenta una delle più importanti sepolture del periodo orientalizzante rinvenute nel Latium Vetus, celeberrima per le straordinarie oreficerie che ha restituito, che evidenziano la ricchezza ed il potere dei personaggi dominanti della società della antica Praeneste nel VII e VI secolo a.C.

Laura Ambrosini, nota studiosa di antichità etrusche ed italiche, ha accertato che l'insieme degli oggetti finora ritenuti un unico corredo in realtà sono da riferire ad almeno quattro diverse sepolture femminili, probabilmente non distinte durante lo scavo della tomba.

Per la prima volta, inoltre, lo studio ricompone l'insieme degli oggetti rinvenuti dal Galeassi, smembrati dopo il ritrovamento: in gran parte venduti nel 1865 ad Augusto Castellani, orafo e mercante antiquario di Roma, sono oggi divisi tra il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma e il British Museum di Londra. Un'altra parte, venduta ad un altro noto gioielliere romano, Giovan Battista Milani, purtroppo non è più rintracciabile.


Piazza Regina Margherita, 1 – Palestrina
Info e contatti: 340-4543927; 349-1021684
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The Institute of Heritage Science (ISPC) of the Italian National Research Council  (CNR) is happy to announce the publication of the Norchia Project website. We hope you like it
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#newsISPC 📌 Ellenismo: il Lazio in Italia e nel Mediterraneo. Forme, processi, idee. Hellenism: Latium in Italy and in the Mediterranean. Shapes, develops, ideas.📌 📅 25 - 27 ottobre 2023 🎯 25 ottobre Museo Nazionale Romano - Palazzo... more
#newsISPC

📌 Ellenismo: il Lazio in Italia e nel Mediterraneo. Forme, processi, idee.
Hellenism: Latium in Italy and in the Mediterranean. Shapes, develops, ideas.📌

📅 25 - 27 ottobre 2023
🎯 25 ottobre Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo
🎯 26 ottobre École française de Rome sede di Piazza Navona,
🎯 27 ottobre Sapienza Università di Roma, Odeion del Museo dell’Arte Classica.

💻 L'evento può essere seguito in diretta streaming sul canale YouTube del Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università La Sapienza https://www.youtube.com/c/ScienzeDellAntichitaSapienza

🏢🤝🏻 Il convegno internazionale di studi sull’Ellenismo è promosso da Sapienza Università di Roma, Università degli Studi dell’Aquila, Parco archeologico di Ostia antica, Parco archeologico di Ercolano, Parco archeologico di Sibari, Museo Nazionale Romano, Deutsches Archäologisches Institut Rom, École française de Rome, Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma con la compartecipazione di British School at Rome, Koninklijk Nederlands Instituut Rome, Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, Soprintendenza ABAP per le province di Frosinone e Latina, Soprintendenza Speciale ABAP Roma.

💁‍♀️ La Dirigente di Ricerca del nostro Istituto della sede di Roma, Laura Ambrosini, terrà una presentazione del titolo “Le produzioni del Lazio dalla fine del III al I sec. a.C.”, che cercherà di delineare la produzione artigianale del Latium vetus di età tardorepubblicana, impresa piuttosto ardua dal momento che, a parte alcune produzioni particolari, quelle ceramiche di II-I sec. a.C. di area laziale non sono state finora oggetto di studio tipologico sistematico.

🔎📍Il punto di partenza per un tentativo di messa a punto non può che essere il convegno Hellenismus in Mittelitalien del 1976; varie scoperte archeologiche effettuate in questi ultimi quasi 50 anni consentono di fare qualche passo avanti sull’argomento. Dopo aver preso in esame le produzioni effettivamente realizzate nel Lazio in questo periodo, identificate attraverso indicatori sicuri, si cercherà di verificare se attraverso esse il Latium vetus abbia svolto un ruolo nella costruzione dell’identità culturale dell’Italia tardoellenistica.

Dipartimento di Scienze dell'Antichità - Sapienza, università di Roma
CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche
Museo Nazionale Romano
École française de Rome
Sapienza Università di Roma
Università degli studi L'Aquila
Parco Archeologico di Ostia Antica
Ercolano - Parco Archeologico
Deutsches Archäologisches Institut Rom - Istituto Archeologico Germanico
Parco archeologico di Sibari
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Nella VI Giornata in onore di Giovannangelo Camporeale sul tema Pastori d'Etruria. Animali e prodotti, lavorazione e consumo, organizzato dal Museo di Massa Marittima con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana per la... more
Nella VI Giornata in onore di Giovannangelo Camporeale sul tema Pastori d'Etruria. Animali e prodotti, lavorazione e consumo, organizzato dal Museo di Massa Marittima con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana per la Giornata degli Etruschi e il patrocinio di altre prestigiose istituzioni, Laura Ambrosini affronterà il tema La pastorizia nell’Agro Falisco: tentativo di ricostruzione storica attraverso un approccio multidisciplinare.
Attraverso un approccio multidisciplinare verranno analizzate tutte le preziose testimonianze fornite dalle fonti letterarie, epigrafiche, iconografiche, archeologica e archeozoologiche, grazie alle quali è possibile ricostruire il paesaggio antico dell’Agro Falisco.
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Programma delle tre giornate (21 - 23 marzo 2023) di attività, organizzate a Grotte di Castro (VT), a cura di Heleni Porfyriou, nell'ambito del progetto PNRR/MiC/attrattività dei borghi storici "Scenari nuovi per borgo e territori... more
Programma delle tre giornate (21 - 23 marzo 2023) di attività, organizzate a Grotte di Castro (VT), a cura di Heleni Porfyriou, nell'ambito del
progetto PNRR/MiC/attrattività dei borghi storici "Scenari nuovi per
borgo e territori antichi. Una comunità immagina il suo futuro".

Il 22, in occasione della giornata mondiale dell'acqua, avrà luogo un convegno dedicato a "L'Acqua e gli Etruschi. Casi studio dall'Etruria meridionale".
Il convegno vuole approfondire il tema dell'acqua nell'Etruria
meridionale sotto diverse prospettive (gestionali, idrauliche), e con
riferimento a diversi usi (agricoli, quotidiani, difensivi) e forme
(naturali, culturali e di culto) sottolineando ed evidenziando, ove
possibile, le continuità storiche e gli insegnamenti del passato per
l'individuazione di soluzioni resilienti per il presente.

*Laura Ambrosini, "Riflessioni sulla gestione delle acque a Norchia nella fase etrusca".

Laboratori in situ organizzati da nostri colleghi e visite guidate
occuperanno le giornate del 21 e 23 marzo.
Il Convegno, oltre ad essere in presenza, sarà interamente fruibile in diretta live - on-line - sui canali YouTube e Facebook del Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA https://www.youtube.com/c/MArTAMuseoArcheologicoTaranto... more
Il Convegno, oltre ad essere in presenza, sarà interamente fruibile in diretta live - on-line - sui canali YouTube e Facebook del  Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA
https://www.youtube.com/c/MArTAMuseoArcheologicoTaranto

https://www.facebook.com/MuseoMARTA
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Hellenistic Pottery from Lipari (Sicily) imitating Metal Vases
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Mercoledì 30 maggio 2018, ore 15-19 presso l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, Via Omero 14, Roma si terrà il Workshop sullo studio ed interpretazione delle modanature architettoniche nell'Italia antica organizzato da Laura... more
Mercoledì 30 maggio 2018, ore 15-19 presso l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, Via Omero 14, Roma  si terrà il Workshop sullo studio ed interpretazione delle modanature architettoniche nell'Italia antica organizzato da Laura Ambrosini, Ingrid Edlund-Berry e Kristian Göransson. L’iniziativa rientra nell’ambito della Convenzione stipulata da CNR-ISMA e l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma.
Sotto-settore dell'architettura antica, le modanature architettoniche sono talvolta trattate principalmente come elementi decorativi, e da ciò ne deriva che la loro importanza per la nostra comprensione di un monumento ne possa risultare trascurata. Allo stesso tempo, le modanature possono essere difficili da identificare ed interpretare nel loro contesto storico e cronologico e le pubblicazioni archeologiche a volte includono una terminologia diversa per le modanature e diversi metodi per illustrare le varianti della loro forma. Il focus di questo workshop è discutere alcuni casi studio che illustrano lo studio e l'interpretazione delle modanature architettoniche. I relatori presenteranno brevi interventi che serviranno come introduzione a diversi argomenti da discutere. I membri del pubblico sono incoraggiati ad introdurre domande o esempi tratti dalla propria esperienza. Il workshop si terrà in italiano e inglese.
* Si prega di registrarsi inviando una email entro il 28 maggio 2018 ad info@isvroma.org
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Wednesday, 30 May 2018, 15:00-19:00 at the Swedish Institute of Classical Studies in Rome, Via Omero 14, Roma will be held A Workshop on the Study and Interpretation of architectural Mouldings in ancient Italy organized by Laura... more
Wednesday, 30 May 2018, 15:00-19:00 at the Swedish Institute of Classical Studies in Rome, Via Omero 14, Roma will be held A Workshop on the Study and Interpretation of architectural Mouldings in ancient Italy
organized by Laura Ambrosini, Ingrid Edlund-Berry and Kristian Göransson. The initiative is part of the Convention stipulated by CNR-ISMA and the Swedish Institute of Classical Studies in Rome.
As a sub-field of ancient architecture, architectural mouldings are sometimes treated primarily as decorative elements, and their importance for our understanding of a monument can be overlooked. At the same time, mouldings can be difficult to identify and interpret within their historical and chronological framework, and archaeological publications sometimes include different terminology for mouldings and different methods of illustrating the variations of form.

The focus of this workshop is to discuss case studies that illustrate the study and interpretation of architectural mouldings. The speakers will present short papers (15-20 mins.) that will serve as introductions to different topics to be discussed. Members of the audience are encouraged to introduce questions or examples from their own experience. The workshop will be held in Italian and English.
* Please register by sending an email by 28th May to info@isvroma.org
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L'Etruria delle necropoli rupstri, XXIX Convegnodi Studi Etruschi ed Italici, Tuscania - Viterbo, 26-28 ottobre 2017 Giovedi 26 ottobre 2017 Tuscania, Teatro Il Rivellino "Veliano Lucchetti" Venerdì 27 ottobre 2017 Viterbo,- Università... more
L'Etruria delle necropoli rupstri, XXIX Convegnodi Studi Etruschi ed Italici, Tuscania - Viterbo, 26-28 ottobre 2017


Giovedi 26 ottobre 2017 Tuscania, Teatro Il Rivellino "Veliano Lucchetti"
Venerdì 27 ottobre 2017 Viterbo,- Università degli Studi della Tuscia, Aula Magna
Sabato 28 ottobre 2017 Tuscania, Teatro Il Rivellino "Veliano Lucchetti"
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organizzato dall'Univesità di Genova
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Lunedì 29 luglio 2019 ha preso l'avvio la prima campagna di indagini a Norchia (VT)-Acqualta nella zona delle celebri Tombe a Tempio grazie ad una sinergia che vede coinvolti la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per... more
Lunedì 29 luglio 2019 ha preso l'avvio la prima campagna di indagini a Norchia (VT)-Acqualta nella zona delle celebri Tombe a Tempio grazie ad una sinergia che vede coinvolti la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale (Funzionario di Zona Dott. Maria Letizia Arancio), il CNR (Dott. Laura Ambrosini e Dott. Piero Ciccioli), il Trust di Scopo Sostratos (Dott. Lorenzo Benini) e la proprietà (Dott. Romeo Stelliferi), primo atto della stipula di un protocollo d'intesa per la conoscenza, conservazione, tutela, valorizzazione e gestione dell'area archeologica. La ricerca, di cui è Direttore Scientifico la Dott. Laura Ambrosini, Primo Ricercatore dell'ISMA-CNR, vedrà come Responsabile dello Scavo la Dott. Simona Sterpa e si svolgerà sotto il coordinamento della Soprintendenza (Funzionario di Zona Dott. Maria Letizia Arancio). L'indagine interesserà una tomba, segnalata dal Dott. Lorenzo Benini, situata una ventina di metri a est delle Tombe a Tempio. Il monumento, che sembrerebbe identificabile con la tomba A 11 scavata da Augusto Gargana nel 1936, si segnala per la presenza nel vano di sottofacciata resti di intonato policromo in ottimo stato di conservazione.
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MARTEDI 08.03.22 ore 9-11 (Aula E) PREISTORIA E MONDO EGEO Fabio NEGRINO (UniGe) Il primo cacciatore. La caccia durante la preistoria Nicola CUCUZZA – Marta PESTARINO (UniGe) La caccia nella Creta minoica Massimiliano CARBONARI (Univ.... more
MARTEDI 08.03.22 ore 9-11 (Aula E) PREISTORIA E MONDO EGEO
Fabio NEGRINO (UniGe) Il primo cacciatore. La caccia durante la preistoria Nicola CUCUZZA – Marta PESTARINO (UniGe) La caccia nella Creta minoica
Massimiliano CARBONARI (Univ. Groningen) Θαλεροί τ᾽ αἰζηοί: scene di caccia tra pitture parietali micenee ed epica omerica

MERCOLEDI 13.04.22 ore 11-13 (Aula 8) – CIVILTA’ GRECA
Daniela NOVARO (Univ. Strasbourg) La caccia a Creta: dati iconografici, archeologici e fonti letterarie
Massimo NAFISSI (Univ. Perugia) La caccia a Sparta
Manuela MARI (Univ. di Bari) La caccia in Macedonia

MERCOLEDI 18.05.22 ore 11-13 (Aula F) – CIVILTA’ ETRUSCA E ROMANA
Laura AMBROSINI (ISPC-CNR/UniGe) La caccia in Etruria
Valentina PESTARINO (UniGe) Le venationes in ambito circense e anfiteatrale in età romana
Il seminario si svolgerà in presenza (con prenotazione posto) e su piattaforma Microsoft Teams, codice: gbf73nk
Per riservare il posto e per accedere a Teams senza account Unige contattare:
nicola.cucuzza@lettere.unige.it; francesca.gazzano@unige.it
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