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Francesca Agostinelli, storica, critica e curatrice d'arte indipendente dialoga con Lorenzo Michelli curatore e conservatore Galleria Spazzapan Giovedì 4 aprile 2024 ore 18.00 . Si presenta "YOU ARE BEAUTIFUL Riuso creativo degli spazi... more
Francesca Agostinelli, storica, critica e curatrice d'arte indipendente dialoga con Lorenzo Michelli curatore e conservatore Galleria Spazzapan Giovedì 4 aprile 2024 ore 18.00 . Si presenta "YOU ARE BEAUTIFUL Riuso creativo degli spazi dimenticati" di Francesca Agostinelli con testi di Diana Barillari e Alessandra Marin Gaspari editore, 2023.
Research Interests:
Academia Belgica | Danish Academy in Rome Throughout history nation states and many national institutions have built on foreign soil. They did so on several occasions and for several reasons: to ensure political representation, to... more
Academia Belgica | Danish Academy in Rome Throughout history nation states and many national institutions have built on foreign soil. They did so on several occasions and for several reasons: to ensure political representation, to facilitate cultural exchange, to foster economic relations, to shape a national identity or to cement diplomatic ties. Embassies, legations, consulates, national, cultural and scientific institutions such as the academies in Rome are just some of the examples that fit this description.
Ai piedi di tutti, di tanti, in spazi pubblici e nelle case, utilizzate ovunque, dai luoghi di lavoro, alle chiese, le cementine hanno conosciuto dalla fine dell'Ottocento alla metà del Novecento una diffusione globale per poi trovare un... more
Ai piedi di tutti, di tanti, in spazi pubblici e nelle case, utilizzate ovunque, dai luoghi di lavoro, alle chiese, le cementine hanno conosciuto dalla fine dell'Ottocento alla metà del Novecento una diffusione globale per poi trovare un  lento declino, fin quasi a scomparire. Il progetto "Cementine a Nordest" contribuisce alla loro riscoperta e utilizzo. Un manufatto versatile, prodotto con materiali semplici - cemento, acqua, marmo polverizzato, sabbia setacciata a mano, terre naturali e ossido di ferro -  con sapienza artigiana che unisce il passato e il futuro.
CONVEGNO DI STUDI IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI GINO PAVAN 1921 -2021 1 - 2 dicembre 2022 Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste Largo Papa Giovanni XXIII 6, Trieste La Soprintendenza Archeologia, belle arti e... more
CONVEGNO DI STUDI
IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI
GINO PAVAN 1921 -2021
1 - 2 dicembre 2022
Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste
Largo Papa Giovanni XXIII 6, Trieste

La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia - in collaborazione con il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia e la Società di Minerva - organizza nelle giornate del 1° e 2 dicembre 2022 un convegno di studi dedicato alla poliedrica figura e all’opera dell’architetto Soprintendente Gino Pavan, a lungo attivo nell’ambito della tutela e del restauro (a Trieste, in Istria, Veneto, Emilia Romagna e nel Friuli terremotato) e per molti anni presidente della storica Società triestina.

Apriranno i lavori i saluti istituzionali del Segretario regionale del Ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia Andrea Pessina, della Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia Simonetta Bonomi, della Direttrice della Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste Francesca Richetti, della Presidente della Società di Minerva Rossella Fabiani e del Presidente dell’IRCI– Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata Franco Degrassi.

Le due giornate di studi saranno introdotte dalla prolusione di Giovanni Carbonara, professore emerito dell'Università La Sapienza di Roma e tra i maggiori storici dell'architettura a livello internazionale. Interverranno al convegno studiosi provenienti da diversi istituti del Ministero della Cultura assieme a quelli delle Università di Trieste, Roma-La Sapienza, Venezia IUAV e della Scuola Archeologica Italiana di Atene. A perfezionare la conoscenza della figura, dei molteplici interessi e delle attività dell’architetto Pavan vi saranno le testimonianze di altri studiosi, suoi colleghi presso la Società di Minerva.

Il convegno spazierà tra i multiformi aspetti della vita lavorativa di Gino Pavan. Verranno presentati interventi riguardanti il contesto storico in cui l’architetto iniziò la sua carriera, i restauri e le attività di valorizzazione in Istria, in Veneto, nella città di Ravenna, la sua passione per l’archeologia - anche quelle industriale e urbana - nata durante l’esperienza presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene. Saranno presi in esame interventi intrapresi nel periodo post terremoto del Friuli, la prima catalogazione e valorizzazione della collezione Eugenio Garzolini, oggi parte del patrimonio della Soprintendenza. Saranno presentati anche i primi esiti dello studio sul suo archivio privato donato dagli eredi alla Soprintendenza medesima. Verrà infine dato conto della sua passione per l’opera dell’architetto Pietro Nobile, di cui era diventato il maggior studioso.
Un architetto cosmopolita in patria Raimondo D'Aronco in Friuli dal 23. 7. 22 al 8. 1. 23 Castello di Udine La S.V. è invitata all'inaugurazione della mostra Un architetto cosmopolita in patria Raimondo D'Aronco in Friuli che si terrà... more
Un architetto cosmopolita in patria Raimondo D'Aronco in Friuli dal 23. 7. 22 al 8. 1. 23 Castello di Udine La S.V. è invitata all'inaugurazione della mostra Un architetto cosmopolita in patria Raimondo D'Aronco in Friuli che si terrà venerdì 22 luglio alle ore 18 presso il Salone del Parlamento del Castello di Udine L'Assessore alla cultura Fabrizio Cigolot
ABSTRACT La fabbrica di Merlo nella provincia di Buenos Aires (1954-1961) testimonia un esito significativo del rapporto di collaborazione tra l’architetto Marco Zanuso e Adriano Olivetti. Le esigenze di flessibilità funzionale del ciclo... more
ABSTRACT
La fabbrica di Merlo nella provincia di Buenos Aires (1954-1961) testimonia un esito significativo del rapporto di collaborazione tra l’architetto Marco Zanuso e Adriano Olivetti. Le esigenze di flessibilità funzionale del ciclo produttivo portano il progettista a concepire un modulo strutturale replicabile in base alle necessità dell’azienda. L’elemento connotante del progetto è una trave circolare cava su tre pilastri, con estremità a sbalzo, in cui la geometria risolve il problema delle distribuzioni impiantistiche; se ne riscontra il ruolo preminente anche nella coeva realizzazione della fabbrica Olivetti a Guaralhos, in Brasile. Le caratteristiche del sistema strutturale consentono una flessibile organizzazione del lavoro, permettendo di creare unità indipendenti nello spazio libero. Zanuso sottolinea l’attinenza del “modulo oggetto” a un prodotto di design, nel quale le strutture in c.a.p. configurano schemi funzionali ed elementi tecnici che richiamano il tema della serialità.

The Merlo factory in the province of Buenos Aires (1954-1961) testifies to a relevant outcome of the collaboration between the architect Marco Zanuso and Adriano Olivetti. The requirements for flexibility in the productive cycle leads Zanuso to design a modular structure, replicable according to company’s needs. In this project, the connoting technical element is a circular, cantilevered hollow beam in concrete, burdening on three columns. The beam geometry solves the problem of plant distributions, playing a relevant role as well as in the contemporary Olivetti factory in Guaralhos, Brazil. The structural system allows creating independent work units and, thus, a flexible organization of activities. Zanuso underlines that the “module” is comparable to a design product, where structures in pre-stressed concrete configure functional layouts and define technical elements recalling the seriality in production.
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A conference on Gianugo Polesello's legacy, "Gianugo Polesello nel contesto friulano, tra astrazione e ruralità", Casa Cavazzini Musei Civici Udine, October 12th, 2019. In collaboration with IUAV University of Venice, Ordine degli... more
A conference on Gianugo Polesello's legacy, "Gianugo Polesello nel contesto friulano, tra astrazione e ruralità", Casa Cavazzini Musei Civici Udine, October 12th, 2019. In collaboration with IUAV University of Venice, Ordine degli Architetti Udine and Musei Civici Udine
L’argomento affrontato in questo nuovo numero della rivista si colloca appropriatamente, per originalità di taglio metodologico e livello di approfondimento monografico, nel solco del progetto scientifico ed editoriale tracciato da... more
L’argomento affrontato in questo nuovo numero della rivista si colloca appropriatamente, per originalità di taglio metodologico e livello di approfondimento monografico, nel solco del progetto scientifico ed editoriale tracciato da “Storia dell’Urbanistica” sin dall’avvio della sua Terza serie, inaugurata nel 2009. Il presente numero, curato da Carla Benocci a conclusione di un lungo periodo di studi e ricerche (condotti in gran parte su materiali archivistici e documentari di prima mano) dedicati al ruolo esercitato dalle Assicurazioni Generali nella storia delle città italiane tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo scorso, intende documentare la pluralità di programmi, di iniziative e di azioni messe concretamente in campo da uno dei maggiori gruppi finanziari dell’epoca. La prima parte è interamente occupata da un lungo ed impegnativo saggio della curatrice, grazie al quale è possibile pervenire ad una panoramica d’insieme dell’argomento, fondata sulla disamina di alcune delle iniziative urbanistiche ed architettoniche intraprese dal gruppo assicurativo, nell’arco di oltre cinquant’anni, in alcune tra le maggiori città italiane (Venezia, Firenze, Milano, Torino, Genova, Bologna, Napoli, Palermo e Roma).
La seconda raccoglie otto saggi, affidati ad altrettanti autorevoli studiosi, nei quali alcune delle realizzazioni delle Assicurazioni Generali nelle sopraindicate città vengono approfondite e poste in relazione con le tendenze dell’urbanistica e dell’architettura del periodo. Da tali contribuiti emerge l’esistenza di due direttrici principali nelle strategie programmatiche e nelle azioni del gruppo imprenditoriale triestino. Da un lato la compagnia promuove l’insediamento delle proprie sedi operative e di rappresentanza nel cuore deglispazi cittadini storici più rappresentativi, all’insegna discelte sulla loro ubicazione e sui linguaggi architettonici, che, ispirate all’esigenza di infondere “un’immagine di modernità armoniosamente inserita nel tessuto antico”.
È merito di Gino Pavan aver portato all'attenzione degli studiosi questo prezioso e sconosciuto scrigno d'arte, unica opera realizzata a Trieste dall'architetto Vurnik, padre fondatore con Max Fabiani e Joze Plecnik della scuola... more
È merito di Gino Pavan aver portato all'attenzione degli studiosi questo prezioso e sconosciuto scrigno d'arte, unica opera realizzata a Trieste dall'architetto Vurnik, padre fondatore con Max Fabiani e Joze Plecnik della scuola architettonica slovena. "La Cappella dell'Episcopio a Trieste di Ivan Vurnik", è stato edito in occasione del bicentenario della Società di Minerva nel 2010.
Convegno di studio sul Tempio Mariano di Monte Grisa a Trieste opera di Antonio Guacci a 50 anni dall'inaugurazione: Università di Trieste Edificio centrale aula Bachelet venerdì 2 dicembre 2016 ore 9,30. relatori Edino Valcovich Sergio... more
Convegno di studio sul Tempio Mariano di Monte Grisa  a Trieste opera di Antonio Guacci a 50 anni dall'inaugurazione: Università di Trieste Edificio centrale aula Bachelet venerdì 2 dicembre 2016 ore 9,30.
relatori Edino Valcovich Sergio Poretti Tullia Iori Giovanni Ceiner Diana Barillari Giovanni Tubaro
Research Interests:
Lecture by Diana Barillari, PhD in Preservation of the Architectural Heritage Head Carolina Di Biase “Methods and Themes of Historical Research” Organized by Marica Forni with Maria Antonietta Crippa and Ornella Selvafolta “Babel Bibel”... more
Lecture by Diana Barillari, PhD in Preservation of the Architectural Heritage
Head Carolina Di Biase
“Methods and Themes of Historical Research”
Organized by Marica Forni
with Maria Antonietta Crippa and Ornella Selvafolta
“Babel Bibel” in Kakania, turn of the century
Central European Architecture and the Orient
Diana Barillari (Università degli Studi di Trieste)
For information:
Organization of the PhD activities
Laura Balboni laura.balboni@polimi.it
7th lecture
May 9th, 2.00 p.m.
Spazio Aperto, via Bonardi 9, floor -1
Research Interests:
L’anno appena trascorso ha segnato il ventennale della scomparsa di Antonio Guacci, avvenuta nel settembre del 1995, illustre artista, docente universitario e progettista triestino autore di notevoli ed importanti edifici nella nostra... more
L’anno appena trascorso ha segnato il ventennale della scomparsa di Antonio Guacci, avvenuta nel settembre del 1995,  illustre artista, docente universitario e progettista triestino autore di notevoli ed importanti edifici nella nostra città tra i quali certamente il più conosciuto risulta il Tempio Mariano di Monte Grisa.
Tra l’altro, di questa importante opera, si ricorderà quest’anno il cinquantennale della sua inaugurazione, avvenuta nel maggio del 1966.
Sono queste due date che danno l’occasione alla Società di Minerva di ricordare l’opera di Antonio Guacci con una Tavola Rotonda a più voci, che si terrà il  21 gennaio presso la sala della Biblioteca Statale di Piazza S. Giovanni, alle ore 16,30
Research Interests:
Presentazione della comunicazione sul Villaggio di Panzano che sarà tenuta al convegno internazionale di Lille il 9 settembre organizzata da TICCIH e Ministero della Cultura francese.
Due to the importance of the works he realized at the turn of the century , XIX - XX century, especially in Egypt the architect Antonio Lasciac (Gorizia 1856- Cairo 1946) plays a relevant role for the cross-border area of Gorizia and... more
Due to the importance of the works he realized at the turn of the century , XIX - XX  century, especially in Egypt the architect Antonio Lasciac (Gorizia 1856- Cairo 1946) plays a relevant role for the cross-border area of Gorizia and Nova Gorica, now divided by an administrative boundary between Italy and Slovenia, but compounding a whole territory during his professional experience.
Here in 1912, over the hills of Rafut, the architect Lasciac realized his house, which is particularly remarkable for the choice of its architectural language  influenced by the Mamluk tradition, rendered through the modern construction techniques within the revival of the neo-Islamic style. A a style that is marked by the references to the khedival Egypt that he brought back to his hometown, to testify his productive and fortunate Egyptian period, which is evidenced by his numerous works in Cairo, Alexandria and along the Bosphorus.
The Rafut hills, where his villa is located, is a place that has recently changed nationalities: an Austrian territory in Lasciac’s lifetime, it later became Italian, and then was divided between the Italian and Yugoslavian Republics. And only recently, after the entrance of Slovenia in the European Community, it is officially part of the Europe.
In order to emphasize the role of this important, the PhD Program of the Integrated Design of Architecture and Civil Engineering of the School of Engineering Sciences of the University of Trieste, organizes a two days’ International Conference, 10 and 11 December, gathering scholars belonging to the different countries involved by Lasciac’s works, Mercedes Volait (Paris), Bogo Zupančič (Ljubljana), Breda Mihelič (Ljubljana), Marjana Lutman (Ljubljana), Ezio Godoli (Firenze), Bernard O’Kane (Cairo) Milva Giacomelli (Firenze) Edino Valcovich (Trieste), Diana Barillari (Trieste), Alberto Sdegno (Trieste), Alessandra Marin (Trieste), Diego Kuzmin (Gorizia), Andrea Nerozzi (Milano).
The conference is sponsored and organized by the PhD Program of Engineering and Architecture, in collaboration with the Department of Engineering and Architecture of the University of Trieste.  Patronage: the Autonomous Region Friuli Venezia Giulia, the Province of Gorizia, the Municipality of Gorizia, the Municipality of  Nova Gorica, the CaRiGo Foundation, the Friuli Venezia Giulia Regional Superintendence of  the Archives, the State Archives of Gorizia, the Provincial Historical Archive and the Isontina State Library in Gorizia, the Professional Association of Architects of Gorizia, the Professional Association of Architects of Nova Gorica, the Institute for Central European Cultural Meetings, the International Institute of Sociology.
Due to the importance of the works he realized at the turn of the century , XIX - XX century, especially in Egypt the architect Antonio Lasciac (Gorizia 1856- Cairo 1946) plays a relevant role for the cross-border area of Gorizia and... more
Due to the importance of the works he realized at the turn of the century , XIX - XX  century, especially in Egypt the architect Antonio Lasciac (Gorizia 1856- Cairo 1946) plays a relevant role for the cross-border area of Gorizia and Nova Gorica, now divided by an administrative boundary between Italy and Slovenia, but compounding a whole territory during his professional experience.
Here in 1912, over the hills of Rafut, the architect Lasciac realized his house, which is particularly remarkable for the choice of its architectural language  influenced by the Mamluk tradition, rendered through the modern construction techniques within the revival of the neo-Islamic style. A a style that is marked by the references to the khedival Egypt that he brought back to his hometown, to testify his productive and fortunate Egyptian period, which is evidenced by his numerous works in Cairo, Alexandria and along the Bosphorus.