Paola S. Salvatori
Scuola Normale Superiore, Classe di Lettere, Department Member
- Contemporary History, Reception of Antiquity, Classical Reception Studies, Fascism, Fascism and Classical Antiquity, Propaganda, and 77 moreFuturism, Tango, 19th-20th Century Europe, Comparative Fascism; Intellectual Origins of Fascism, History of Nationalism and Nation-Building, Cultural Policy, Museum Studies, Cultural Heritage, Museums and Identity, Totalitarianism, 20th Century, 19th Century (History), Cultural History, Cultural Identity, Italian colonialism, Benito Mussolini, Archaeology and politics, Cultural Studies, Ancient History, Classical Traditions, Political symbolism, Risorgimento, Nationalism, Political symbols, Nationalism And State Building, Nationalism and Archaeology, Contemporary Italian History and Politics, Peplum Movies Cinema Antiquity, History and Classical tradition studies, Italian Liberal State 1861-1924, Fascist Architecture & Art, Fascism and Modernism, Cultural policy under Fascism, Iconography, Political Iconography, Iconografia, Myth And Ritual Studies, Liturgics, Ideology, Colonialism, Imperialism, Empire, National Identity, Contemporary Art, Fascism Exhibitions, Fascist Exhibition, Historia, Public History, Race and Racism, Race, Racial and Ethnic Politics, Racism, First World War, Giovanni Gentile, Giacomo Boni, Archaeology of the Contemporary Past, Estado Novo, Identity politics, Italian Fascist Cinema, Cinema and Ancient World, Fascist Monuments, Politics and history, History and Politics, Political Rituals, History of Library and Information Science, Giuseppe Prezzolini, Revolutionary Syndicalism, Benedetto Croce, Agroecology, Myth of Rome, Social Sciences, Classics, Uses of History, Public use of history, Mostra Augustea della Romanità, Nazi Germany, Italian-German cultural relationship, and Adolf Hitleredit
L’uso dell’analogia storica fu uno dei principali strumenti politici ai quali il duce ricorse durante il ventennio fascista per ottenere e mantenere il consenso. Ma già nei vent’anni precedenti la conquista del potere il giovane Mussolini... more
L’uso dell’analogia storica fu uno dei principali strumenti politici ai quali il duce ricorse durante il ventennio fascista per ottenere e mantenere il consenso. Ma già nei vent’anni precedenti la conquista del potere il giovane Mussolini adoperò la storia per interpretare e rappresentare gli avvenimenti presenti: evocare la Roma antica, ragionare sulla Rivoluzione francese, ricordare particolari episodi del Risorgimento italiano, storicizzare la Grande Guerra già durante il suo svolgimento significava riflettere prima di tutto sui contrasti sociali e politici attuali.
In questo libro si analizzano i riferimenti culturali e le modalità retoriche attraverso i quali il Mussolini socialista e poi interventista utilizzò la storia nei discorsi pubblici e negli interventi giornalistici, proponendo una particolare e innovativa chiave di analisi del suo percorso ideologico.
In questo libro si analizzano i riferimenti culturali e le modalità retoriche attraverso i quali il Mussolini socialista e poi interventista utilizzò la storia nei discorsi pubblici e negli interventi giornalistici, proponendo una particolare e innovativa chiave di analisi del suo percorso ideologico.
Research Interests: Cultural Studies, Rhetoric, Cultural Policy, Public History, Contemporary History, and 20 moreFrench Revolution, Language and Ideology, Ideology, Fascism, Nationalism, Political Rhetoric, First World War, Ideology and Discourse Analysis, Socialism, Political Ideology, Risorgimento, Reception of Antiquity, Uses of History, Political Speech Analysis, Benito Mussolini, Contemporary Italian History and Politics, Public use of history, Uso pubblico della storia, Fascismo, and Myth of Rome
L’uso politico dell’analogia storica è stato tra i principali strumenti utilizzati dal regime fascista per fabbricare e alimentare il consenso: attraverso una propaganda capillare, realizzata con la collaborazione del mondo della cultura... more
L’uso politico dell’analogia storica è stato tra i principali strumenti utilizzati dal regime fascista per fabbricare e alimentare il consenso: attraverso una propaganda capillare, realizzata con la collaborazione del mondo della cultura e ricorrendo a tutti i mezzi di comunicazione dell’epoca, la storia, durante il Ventennio, contribuì a confermare la necessità della nascita del fascismo. La figura di Mussolini venne in questo modo innestata in una rappresentazione unitaria dell’intera vicenda italiana, di cui egli portava a compimento, perfezionandole, le tendenze più profonde.
Il volume intende restituire la complessità di un fenomeno non solo culturale ma anche politico e identitario, le cui tracce sono giunte talvolta fino a noi.
https://edizioni.sns.it/prodotto/il-fascismo-e-la-storia/
Il volume intende restituire la complessità di un fenomeno non solo culturale ma anche politico e identitario, le cui tracce sono giunte talvolta fino a noi.
https://edizioni.sns.it/prodotto/il-fascismo-e-la-storia/
Research Interests: History, Ancient History, Modern History, Cultural History, Cultural Studies, and 15 moreCultural Policy, Medieval History, Cultural Heritage, Propaganda, Contemporary History, French Revolution, Fascism, Modern Greek History, Political Ideology, Uses of History, Fascist Italy, Italian fascism, Benito Mussolini, Public use of history, and Uso pubblico della storia
Il 1911 è un tornante fondamentale per le culture politiche italiane: in quell’anno, infatti, il movimento nazionalista fu il protagonista della campagna per la conquista militare della Tripolitania e della Cirenaica, che trasformò il... more
Il 1911 è un tornante fondamentale per le culture politiche italiane: in quell’anno, infatti, il movimento nazionalista fu il protagonista della campagna per la conquista militare della Tripolitania e della Cirenaica, che trasformò il «libicismo» in un sentimento pervasivo di grandezza nazionale. Anche il mondo liberale cominciò a risentire di quelle nuove prospettive: i nazionalisti furono avvertiti come un possibile fattore di ringiovanimento dello stesso liberalismo italiano, costretto quindi a rinnovarsi nelle idee e nei metodi politici. In questo volume s’indagano le forme di delegittimazione politica che si svilupparono in Italia attorno al – e a partire dal – movimento nazionalista, e le modalità con cui tale delegittimazione si legò alla presa del potere da parte del fascismo, passando per gli anni cruciali della Grande Guerra. Si cerca dunque di rispondere ad alcuni interrogativi fondamentali: quale fu l’apporto – culturale e politico – del movimento nazionalista alla nascita del regime fascista? Perché la marcia su Roma segnò il definitivo tramonto del movimento stesso? Quali furono le motivazioni che spinsero molti esponenti del nazionalismo a lasciare le proprie posizioni originarie per abbracciare quelle del neonato regime?
Research Interests:
in "«Noi figli di Roma». Fascismo e mito della romanità", a cura di E. Migliario, G. Santucci, Mondadori-Le Monnier, Milano 2022, pp. 307-326
Research Interests:
in "La Repubblica del presidente. Istituzioni, pedagogia civile e cittadini nelle trasformazioni delle democrazie", a cura di M. Ridolfi, G. Orsina, Viella, Roma 2022, pp. 39-54
Research Interests:
"Il fascismo di Giacomo Boni", in "Giacomo Boni. L’alba della modernità", a cura di A. Russo, R. Alteri, A. Paribeni, catalogo della mostra (Parco archeologico del Colosseo, 15 dicembre 2021-30 aprile 2022), Electa, Milano 2021, pp. 102-107
Research Interests:
in "Il fascismo e la storia", a cura di Paola S. Salvatori, Edizioni della Normale, Pisa 2020, pp. 235-258.
https://edizioni.sns.it/prodotto/il-fascismo-e-la-storia/
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Research Interests:
in "Il fascismo e la storia", a cura di Paola S. Salvatori, Edizioni della Normale, Pisa 2020, pp. 7-14.
https://edizioni.sns.it/prodotto/il-fascismo-e-la-storia/
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Research Interests:
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Research Interests: Cultural History, Archaeology, Iconography, Cultural Policy, Racial and Ethnic Politics, and 24 moreCultural Heritage, Race and Racism, Propaganda, Contemporary History, Ideology, Fascism, Colonialism, Racism, Fascism and Classical Antiquity, Myth And Ritual Studies, Liturgics, Classical Reception Studies, Classical Traditions, Empire, Archaeology and politics, Reception of Antiquity, Race, Imperialism, Cultural policy under Fascism, Benito Mussolini, Political symbols, Political Iconography, Fascist Colonialism, Giacomo Boni, and Myth of Rome
in «Reti Medievali. Rivista», XXI, 2, 2020, pp. 29-36. In popular culture, the figure of the wolf is traditionally associated with the image of the po-litical enemy. The most famous example is still the cautionary tale of Little Red... more
in «Reti Medievali. Rivista», XXI, 2, 2020, pp. 29-36.
In popular culture, the figure of the wolf is traditionally associated with the image of the po-litical enemy. The most famous example is still the cautionary tale of Little Red Riding Hood, whose protagonists even in the contemporary times have personified the changes in gender relations and in political, ideological and social dynamics that have taken place over time.
http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/article/view/7458/8295
In popular culture, the figure of the wolf is traditionally associated with the image of the po-litical enemy. The most famous example is still the cautionary tale of Little Red Riding Hood, whose protagonists even in the contemporary times have personified the changes in gender relations and in political, ideological and social dynamics that have taken place over time.
http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/article/view/7458/8295
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On 6th May 1938 Adolf Hitler, Benito Mussolini and a number of representatives of the Nazi and Fascist governments visited the Mostra Augustea della Romanità in Rome’s Palazzo delle Esposizioni. This took place on the occasion of the... more
On 6th May 1938 Adolf Hitler, Benito Mussolini and a number of representatives of the Nazi and Fascist governments visited the Mostra Augustea della Romanità in Rome’s Palazzo delle Esposizioni. This took place on the occasion of the journey that the Führer made to Italy during those days, and represented an extremely interesting symbolic moment in the process that from, the Rome-Berlin Axis, gave rise to the Pact of Steel.
In fact, on that occasion Hitler showed a respectful admiration for Roman antiquity, which he confirmed the following day when he decided to make another visit to the Mostra Augustea and when, during the dinner given in his honour at Palazzo Venezia, he expressed his appreciation of the highly propagandistic function of the meeting between Romanity and Germanism.
In fact, on that occasion Hitler showed a respectful admiration for Roman antiquity, which he confirmed the following day when he decided to make another visit to the Mostra Augustea and when, during the dinner given in his honour at Palazzo Venezia, he expressed his appreciation of the highly propagandistic function of the meeting between Romanity and Germanism.
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The myth of «Romanity» was a fundamental aspect of Fascist propaganda and ideology. However, in Italy, scholars began to investigate this theme as an object worthy of historical interest only from the mid-1970s on. There appear to have... more
The myth of «Romanity» was a fundamental aspect of Fascist propaganda and ideology. However, in Italy, scholars began to investigate this theme as an object worthy of historical interest only from the mid-1970s on. There appear to have been two main bursts of historiographical interest: one occurred in the years immediately following 1975, while the other, which began in the mid-1990s, is still ongoing, although its progress has been discontinuous. It is ancient scholars who started the debate, and on both occasions it mainly involved ancient scholars and scholars in disciplines not directly connected to contemporary historiography. Over the past few years, historians of the contemporary age have played a crucial role in the study of this phenomenon, but ancient scholars have put their stamp on the debate, and this is a significant aspect that requires special attention.
Research Interests:
The close relationship between archaeology and politics in the fascist period is also confirmed by the story of a famous image: the duce, pick in hand, demolishes an old building in the area on Via dell’Impero. This image expresses a... more
The close relationship between archaeology and politics in the fascist period is also confirmed by the story of a famous image: the duce, pick in hand, demolishes an old building in the area on Via dell’Impero. This image expresses a double and powerful message: the duce town planner and hodman destroyed the inert residues of the past to create a capital city worthy of ancient Rome and present fascist, and at the same time build a new society. The effectiveness of this scene, destined to become a true political icon, was suggested to Mussolini, only a few months after the March on Rome, by the great archaeologist Giacomo Boni, that was among the first to realize the communicative and symbolic importance of Roman-Fascist rituals.
Research Interests: Cultural History, Archaeology, Iconography, Cultural Policy, Cultural Heritage, and 14 morePropaganda, Contemporary History, Ideology, Fascism, Fascism and Classical Antiquity, Myth And Ritual Studies, Liturgics, Classical Reception Studies, Classical Traditions, Archaeology and politics, Reception of Antiquity, Benito Mussolini, Political symbols, Political Iconography, and Giacomo Boni
A few weeks after the March on Rome, the fasces symbol was chosen as distinctive icon of the new political course. To reconstruct the ancient symbol was called the great archaeologist Giacomo Boni, who had always combined the intellect of... more
A few weeks after the March on Rome, the fasces symbol was chosen as distinctive icon of the new political course. To reconstruct the ancient symbol was called the great archaeologist Giacomo Boni, who had always combined the intellect of the most advanced techniques of archeology and restoration to the almost sacral concept of his mission of recall of Romanity. Although Boni lived only the beginning of the Ventennio, he prematurely understood the symbolic and liturgical features related to ancient Rome that would have had a primary role in the elaboration of the fascist cult of Romanity and its rituals. Boni imagined for the new regime a series of liturgies and rites that would have had an important echo in the propaganda of the following years.
Research Interests: Cultural History, Archaeology, Cultural Policy, Cultural Heritage, Propaganda, and 12 moreContemporary History, Ideology, Fascism, Fascism and Classical Antiquity, Myth And Ritual Studies, Liturgics, Classical Reception Studies, Classical Traditions, Archaeology and politics, Reception of Antiquity, Political symbols, Political Rituals, and Giacomo Boni
Research Interests: History, Cultural History, Iconography, Humanities, Cultural Policy, and 18 moreCultural Heritage, Propaganda, Contemporary History, Ideology, Fascism, Numismatics, Numismatic, Fascism and Classical Antiquity, Myth And Ritual Studies, Liturgics, Classical Reception Studies, Classical Traditions, Archaeology and politics, Iconology, Reception of Antiquity, Political symbols, Numismatica, Political Iconography, and Giacomo Boni
Research Interests:
Research Interests: Cultural History, Iconography, Cultural Policy, Museum Studies, Cultural Heritage, and 12 moreContemporary Art, Propaganda, Contemporary History, Ideology, Fascism, Fascism and Modernism, Museums and Identity, Myth And Ritual Studies, Liturgics, Classical Reception Studies, Reception of Antiquity, Fascist Exhibition, and Fascism Exhibitions
Research Interests:
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Research Interests: Ancient History, Cultural History, Iconography, Cultural Policy, Cultural Heritage, and 13 morePropaganda, Contemporary History, Ideology, Fascism, National Identity, Fascism and Classical Antiquity, Myth And Ritual Studies, Liturgics, Classical Reception Studies, Archaeology and politics, Reception of Antiquity, Iconografia, Political symbolism, and Giacomo Boni
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In «Il mestiere di storico. Rivista della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea», X/2, 2018, p. 225
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in «Il mestiere di storico. Rivista della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea», X/2, 2018, p. 190.
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26 aprile 2021, Roma, Luiss, Università degli Studi Roma Tre, Centro Studi Europei e Internazionali: relazione dal titolo "Linguaggi della pedagogia civile: i Presidenti nella costruzione della Repubblica", nell’ambito del convegno... more
26 aprile 2021, Roma, Luiss, Università degli Studi Roma Tre, Centro Studi Europei e Internazionali: relazione dal titolo "Linguaggi della pedagogia civile: i Presidenti nella costruzione della Repubblica", nell’ambito del convegno internazionale "Pedagogia civile, presidenti della Repubblica e cittadini nelle trasformazioni della democrazia", Roma, 26-28 aprile 2021.
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27 novembre 2020, Roma, Fondazione Istituto Gramsci – Fondazione Bruno Kessler di Trento: partecipazione alla tavola rotonda "La medialità della storia: metodo e prospettive a confronto"
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18 dicembre 2019, Roma, Università degli Studi Roma Tre: relazione dal titolo "Storia romana e storia contemporanea nelle rappresentazioni cinematografiche: Cabiria e Scipione l’Africano", nell’ambito del convegno "Giuliano l’Apostata e... more
18 dicembre 2019, Roma, Università degli Studi Roma Tre: relazione dal titolo "Storia romana e storia contemporanea nelle rappresentazioni cinematografiche: Cabiria e Scipione l’Africano", nell’ambito del convegno "Giuliano l’Apostata e il 1919: cinema e storia", Roma, Università degli Studi Roma Tre, 18 dicembre 2019
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28 ottobre 2019, Roma, Università degli Studi Roma Tre: relazione nell’ambito della tavola rotonda per la presentazione del libro di Riccardo Rao, "Il tempo dei lupi. Storia e luoghi di un animale favoloso", Utet, Torino 2018
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11 ottobre 2019, Pisa, Scuola Normale Superiore, relazione dal titolo "Eroi di confine: il trovatore germanico e il conquistatore romano", nell’ambito del convegno "L’antimito di Roma dalla Rivoluzione francese a oggi. Convegno per Andrea... more
11 ottobre 2019, Pisa, Scuola Normale Superiore, relazione dal titolo "Eroi di confine: il trovatore germanico e il conquistatore romano", nell’ambito del convegno "L’antimito di Roma dalla Rivoluzione francese a oggi. Convegno per Andrea Giardina", Pisa, Scuola Normale Superiore, 10-11 ottobre 2019.
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10 ottobre 2019, Pisa, Scuola Normale Superiore.
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13 maggio 2019, Milano, Università degli Studi di Milano, lezione di 2 ore nell’ambito del corso di Storia contemporanea del prof. Massimo Baioni.
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17 aprile 2019, Roma, Università degli Studi Roma Tre: relazione nell’ambito della tavola rotonda "Finzione o realtà? La figura di Mussolini tra storia e letteratura", con la partecipazione di Lorenzo Benadusi e Antonio Scurati.
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11 aprile 2019, Pisa, Scuola Normale Superiore: seminario scientifico nell'ambito del ciclo "Seminari SAET 2019 – Romanità e Fascismo".
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27 febbraio 2019, Parma, Università di Parma, Dipartimento di discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali: lezione di 2 ore nell’ambito delle attività del corso di Storia romana.
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17 dicembre 2018, Roma, Università degli Studi Roma Tre: relazione nell’ambito del convegno di studi "Politica e futuro nell’Italia della Guerra Fredda", Roma, 17-18 dicembre 2018.
Research Interests:
28 novembre 2018, Parma, Università degli Studi: relazione dal titolo "Telesio Interlandi e la «Difesa della razza»: mondo antico e iconografia del razzismo italiano", nell’ambito del convegno di studi "Antichistica italiana e leggi... more
28 novembre 2018, Parma, Università degli Studi: relazione dal titolo "Telesio Interlandi e la «Difesa della razza»: mondo antico e iconografia del razzismo italiano", nell’ambito del convegno di studi "Antichistica italiana e leggi razziali".
Research Interests:
23 novembre 2018, Siena, Fondazione Bianca Piccolomini Clementini: relazione dal titolo "Il 2 giugno a Roma: primi rituali civili nel palcoscenico della capitale", nell’ambito del convegno "Alle origini della Repubblica: religione civile... more
23 novembre 2018, Siena, Fondazione Bianca Piccolomini Clementini: relazione dal titolo "Il 2 giugno a Roma: primi rituali civili nel palcoscenico della capitale", nell’ambito del convegno "Alle origini della Repubblica: religione civile e culture politiche", Siena, 22-24 novembre 2018.
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15 novembre 2018, Roma, British School at Rome: discussant alla relazione del prof. Hans Bonde sul tema Il corpo romano da Cesare a Silvio. L’estetica della politica nel corso di due millenni, nell’ambito dei seminari Rome Modern Italy... more
15 novembre 2018, Roma, British School at Rome: discussant alla relazione del prof. Hans Bonde sul tema Il corpo romano da Cesare a Silvio. L’estetica della politica nel corso di due millenni, nell’ambito dei seminari Rome Modern Italy Seminar 2018-2019 (organizzati da British School at Rome, École Française de Rome, Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, Sissco, Koninklijk Nederlands Instituut Rome).
Research Interests:
25 ottobre 2018, Forlì: relazione dal titolo "Classicismo e antisemitismo nel razzismo italiano", nell’ambito del "900fest: Festival Europeo di SToria del Novecento. Italia 1938, Europa 2018", Forlì 24-27 ottobre 2018, V edizione (tavola... more
25 ottobre 2018, Forlì: relazione dal titolo "Classicismo e antisemitismo nel razzismo italiano", nell’ambito del "900fest: Festival Europeo di SToria del Novecento. Italia 1938, Europa 2018", Forlì 24-27 ottobre 2018, V edizione (tavola rotonda: "Perché le leggi razziali? Una riflessione sull’antisemitismo italiano").
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14 giugno 2018, Pisa: Relazione nell’ambito della Seconda Conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018 (panel 18: "2 Giugno: dalla mostra al Progetto").
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22 maggio 2018, Perugia, Università per Stranieri di Perugia: relazione nell’ambito del Convegno "Storia dell’arte, storia della critica, storia politica. L’entre deux guerres in Italia", Perugia, 22-23 maggio 2018.
Research Interests:
14 maggio 2018, Ferrara, Università degli studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici: lezione di 2 ore nell’ambito del corso di Storia Contemporanea del prof. Andrea Baravelli.
Research Interests:
8 maggio 2018, Parma, Università di Parma, Dipartimento di discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali: lezione di 3 ore nell’ambito delle attività del Dottorato in scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e... more
8 maggio 2018, Parma, Università di Parma, Dipartimento di discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali: lezione di 3 ore nell’ambito delle attività del Dottorato in scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e artistiche.
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Seminario di 2 ore nell’ambito delle attività seminariali organizzate dal Dipartimento di Studi Umanistici nel centenario della fine della Grande Guerra, Roma, Università degli Studi Roma Tre, 24 aprile 2018.
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Relazione nell’ambito del seminario "Giacomo Boni. Storia memoria archeonomia" (incontri SAET 2017 – Tradizione dell’antico, Pisa, Scuola Normale Superiore, 9 Novembre 2017).
Research Interests:
Relazione nell’ambito della giornata di studi: "Livio, Padova e l’universo veneto. Nel bimillenario della morte dello storico", Padova, Musei Civici agli Eremitani, 19 ottobre 2017.
Research Interests:
Seminario dal titolo "Hitler e i Cesari. Due giornate particolari", nell’ambito degli incontri "Romanità e Fascismo" – Seminari SAET 2017
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Relazione dal titolo "Il duce, Giovacchino Forzano e il teatro storico", nell’ambito del convegno "Il fascismo e la storia", Pisa, Scuola Normale Superiore, 16-17 febbraio 2017
Research Interests:
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Relazione dal titolo "Mussolini il rivoluzionario", nell’ambito del convegno "L’immagine di Mussolini nel cinema", organizzato dalla Scuola Normale Superiore, dall’Istituto Italiano per la Storia Antica, e dalla Fondazione Palazzo Blu.
Research Interests:
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Relazione nell’ambito del convegno internazionale "Il 25 aprile dopo il 25 aprile: istituzioni, politica, cultura", tenuto aRoma il 16 novembre 2015
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Lezioni di 4 ore nell’ambito del corso di Storia del Giornalismo tenuto dal Prof. Lorenzo Benadusi, 22-23 aprile 2015
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Lezione nell’ambito del corso di Storia Contemporanea tenuto dalla Prof. Elena Papadia, 20 aprile 2015
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Il 23 settembre del 1937 si apriva ufficialmente l’anno dedicato alle commemorazioni del bimillenario della nascita di Augusto. Ancor più dei due precedenti bimillenari, il virgiliano nel 1930 e l’oraziano nel 1935, quello augusteo si... more
Il 23 settembre del 1937 si apriva ufficialmente l’anno dedicato alle commemorazioni del bimillenario della nascita di Augusto. Ancor più dei due precedenti bimillenari, il virgiliano nel 1930 e l’oraziano nel 1935, quello augusteo si prestava a una rilettura in chiave teleologica della storia romana. Non fu dunque casuale il fatto che l’anno bimillenario venisse aperto dalla contemporanea inaugurazione di due esposizioni storico-artistiche che, per motivi differenti, assursero subito a eventi nazionali. Alle 10 di mattina di quel 23 settembre, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, si inaugurò infatti la Mostra Augustea della Romanità: il duce, accompagnato dall’organizzatore dell’esposizione Giulio Quirino Giglioli, visitò velocemente le sale dedicate ai vari aspetti della civiltà e della storia romane. Soltanto un’ora dopo, Mussolini si trovava alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a valle Giulia per partecipare alla riapertura della Mostra della Rivoluzione Fascista: si trattava della seconda edizione della celebre mostra che dal 1932 al 1934 aveva attratto quasi quattro milioni di visitatori, attraverso un percorso espositivo che aveva accompagnato gli ospiti in un clima di misticismo sacrale dall’impatto emotivo profondamente coinvolgente. La concomitanza delle due inaugurazioni nella stessa mattinata fu esaltata con grande enfasi, che traduceva il sincronismo concreto delle cerimonie in un sincronismo ideale dei temi: il 23 settembre del 1937, insomma, vennero a rispecchiarsi l’una nell’altra le immagini dei due imperi – quello romano e quello fascista – e dei loro fondatori.