Location via proxy:   [ UP ]  
[Report a bug]   [Manage cookies]                
Skip to main content
Alla base del presente volume sta una domanda semplice, che ha a che fare con il modo in cui i filosofi del diritto e i giuristi in genere pensano e praticano la propria disciplina. La domanda è relativa al ‘se’, al ‘quanto’, e al ‘verso... more
Alla base del presente volume sta una domanda semplice, che ha a che fare con il modo in cui i filosofi del diritto e i giuristi in genere pensano e praticano la propria disciplina. La domanda è relativa al ‘se’, al ‘quanto’, e al ‘verso che cosa’ questo modo debba essere aperto e debba perciò dialogare con altri saperi, intendendo con questi ultimi sia le altre scienze giuridiche, sia altre sfere di conoscenza, che oggi più che mai interrogano il diritto e di conseguenza coloro che lo praticano anche a livello teorico e scientifico.
Questa apertura si porta dietro il tema della responsabilità del giurista, che proprio in virtù della sua collocazione nel mondo non può chiudersi nel luogo protetto della sua professionalità tecnicizzata ma deve compiere scelte che chiamano in causa continuamente la sua personalità e i suoi valori. È infatti in gioco una questione cruciale, in senso lato politica: quella del ruolo che la cultura giuridica occupa sulla scena pubblica.
Quanto più ci si rende conto della vastità dei problemi (di portata globale) che nella realtà contemporanea ci troviamo ad affrontare — impatto delle nuove tecnologie, pandemia, guerre e conflitti di varia natura —, nei quali il ruolo della cultura giuridica nel dibattito pubblico sembra ridotto al minimo, tanto più appare urgente e auspicabile quell’allargamento dell’orizzonte che deve accompagnare il ‘ritorno’ del giurista nel mondo.
Che cos’è la giustizia e come dobbiamo comportarci per essere giusti? Qual è la via per far crescere le nostre relazioni, sottraendole alla logica del dominio che le uccide? E le istituzioni sono capaci di riconoscere i bisogni più... more
Che cos’è la giustizia e come dobbiamo comportarci per essere giusti? Qual è la via per far crescere le nostre relazioni, sottraendole alla logica del dominio che le uccide? E le istituzioni sono capaci di riconoscere i bisogni più profondi dell’essere umano, favorendo l’esercizio della ‘facoltà di attenzione’? Nei tribunali la giustizia è rappresentata bendata, in una mano una spada e nell’altra una bilancia. Non è forse giunto il tempo di provare a togliere la benda che rende cieca la giustizia? Una giustizia capace di vedere l’altro da sé, di rinunciare alla spada in favore della mitezza e di correggere gli equilibri ingiusti; una giustizia capace di far sì che ciascuno – soprattutto chi si trova nella sventura – possa ricevere quell’attenzione che gli conferisce dignità ed esistenza: questa era la ricetta di Simone Weil per curare il mondo ed è una lezione da cui, a ottant’anni dalla sua morte, abbiamo ancora tanto da imparare.
Este libro muestra los vínculos conceptuales y prácticos que existen entre confianza y Derecho, a partir de una posición crítica respecto a un modo de concebir, y de justificar, el Derecho, que ha imperado durante mucho tiempo en nuestra... more
Este libro muestra los vínculos conceptuales y prácticos que existen entre confianza y Derecho, a partir de una posición crítica respecto a un modo de concebir, y de justificar, el Derecho, que ha imperado durante mucho tiempo en nuestra cultura jurídica. Es el que el autor identifica con el maquiavelismo jurídico (y también con la teoría hobbesiana), que explica el Derecho a partir de la desconfianza (implícita en su dimensión sancionadora) y de la agresividad, como criterios constitutivos de la naturaleza humana y de las relaciones sociales. Frente a una antropología negativa o pesimista, el autor se muestra partidario de un modelo alternativo, en el que las relaciones humanas se desarrollan sobre la base de la confianza y de la amistad, invitando a una reflexión sobre el rol que el Derecho, no basado en un modelo exclusivamente punitivo, puede desempeñar en una sociedad.
QUARTA DI COPERTINA Gli uomini sono tutti ‘rei’, ovvero malvagi e dediti alla sopraffazione e al proprio interesse? È sempre e comunque indispensabile pensare al diritto come strumento di coercizione e di pena per reprimere queste... more
QUARTA DI COPERTINA

Gli uomini sono tutti ‘rei’, ovvero malvagi e dediti alla sopraffazione e al proprio interesse? È sempre e comunque indispensabile pensare al diritto come strumento di coercizione e di pena per reprimere queste tendenze innate? Oppure il diritto mette necessariamente in gioco anche le nostre risorse relazionali: la solidarietà e la cooperazione, in altre parole la fiducia reciproca?
Riscoprire lo spazio della fiducia nel diritto non è solo un modo per rimettere in primo piano la responsabilità di chi agisce e di chi fa cultura giuridica, ma è anche l’unica via per rimettere al centro del nostro discorso giuridico le qualità migliori di cui siamo in possesso.
Il problema del potere riproduce le dispense del corso di "Scienza della politica" che Norberto Bobbio tenne nell'Università di Torino nel 1966. Un nuovo (e pionieristico) campo di indagine per il filosofo del diritto, che tuttavia... more
Il problema del potere riproduce le dispense del corso di "Scienza della politica" che Norberto Bobbio tenne nell'Università di Torino nel 1966. Un nuovo (e pionieristico) campo di indagine per il filosofo del diritto, che tuttavia rappresenta per certi versi un approdo quasi naturale nel suo itinerario: non solo per gli studi sui teorici dell'elitismo che egli aveva avviato già dalla fine degli anni Cinquanta, ma anche per gli esiti della sua teoria giuridica, giunta a mettere in discussione la chiusura del sistema kelseniano e a guardare, oltre la Norma fondamentale, verso il territorio in cui il diritto incontra il potere. Da questo momento in poi Bobbio ripeterà numerose volte la fortunata formula secondo la quale «diritto e potere sono due facce della stessa medaglia», sintetizzando ef-ficacemente la convinzione che ispirerà tutta la sua successiva riflessione giuridica e politica: lo studio del diritto non può non implicare la riflessione sul potere, e viceversa.
Questo lavoro collettivo ha lo scopo di ricostruire il fenomeno giuridico nella ricchezza delle sue dimensioni, muovendo dalla convinzione condivisa che il “diritto” non sia un qualcosa che esiste “di per sé”, ma sia piuttosto un oggetto... more
Questo lavoro collettivo ha lo scopo di ricostruire il fenomeno giuridico nella ricchezza delle sue dimensioni, muovendo dalla convinzione condivisa che il “diritto” non sia un qualcosa che esiste “di per sé”, ma sia piuttosto un oggetto che implica sempre un riferimento a una pluralità di aspetti, che solo impropriamente possono essere considerati del tutto esterni ad esso. Non si tratta soltanto di far notare che il diritto ha a che fare con le varie dimensioni qui indagate. Più che di un catalogo di questioni legate al diritto da una congiunzione (diritto e ‘giustizia’, diritto e ‘morale’, ecc.) abbiamo cercato di raccogliere una serie di questioni e di problemi che costituiscono il diritto dall’interno, che fanno sì, in altre parole, che il diritto sia ciò che siamo abituati a considerare tale. I singoli capitoli, perciò, vogliono piuttosto affermare che il diritto è giustizia, è morale, è potere, ecc., allo stesso modo in cui esso è norma, istituzione, giudizio, linguaggio. L’immagine del diritto, per questa via, risulterà dalla ricostruzione delle molte ‘dimensioni’ che con esso hanno a che fare.
Il punto di partenza della riflessione comune che questo volume offre ai lettori è stata la frase che Simone Weil (1909-43) scrive in chiusura de La persona e il sacro: «Al di sopra delle istituzioni destinate a pro-teggere il diritto, le... more
Il punto di partenza della riflessione comune che questo volume offre ai lettori è stata la frase che Simone Weil (1909-43) scrive in chiusura de La persona e il sacro: «Al di sopra delle istituzioni destinate a pro-teggere il diritto, le persone, le libertà democratiche, occorre inventarne altre destinate a discernere e abolire tutto ciò che nella vita contempo-ranea schiaccia le anime sotto l'ingiustizia, la menzogna e la bruttezza. Occorre inventarle perché sono sconosciute, ed è impossibile dubitare che siano indispensabili». A partire da essa, alcuni autorevoli studiosi del pensiero weiliano italiani e stranieri si sono chiesti, anche in rife-rimento all'attuale situazione europea, quali potessero essere le rifles-sioni di Simone Weil da prendere in considerazione per rispondere a domande sempre più urgenti: quale orizzonte etico e spirituale, quale filosofia possono far nascere le nuove istituzioni di cui Weil avvertiva la necessità? Che tipo di istituzioni potrebbero essere? Quale relazione tra spiritualità, etica e politica si dovrebbe articolare in esse, e secondo quali modalità? Il risultato di questo ragionare comune vorrebbe essere, innanzitutto, une réflexion en vue d'un bilan, come scriveva Weil, non solo sulle potenzialità inespresse del pensiero weiliano, ma anche su quelle dell'Europa.
"Se Norberto Bobbio è divenuto assai presto uno degli intellettuali più prestigiosi dell'Italia repubblicana è perché si è segnalato sia come interlocutore critico della classe politica, sia come interprete originale delle più vivaci... more
"Se Norberto Bobbio è divenuto assai presto uno degli intellettuali più prestigiosi dell'Italia repubblicana è perché si è segnalato sia come interlocutore critico della classe politica, sia come interprete originale delle più vivaci correnti filosofiche e giuridiche. Intervenendo nel dibattito pubblico, ha portato chiarimenti decisivi sul modo di intendere parole fondamentali del lessico politico, quali libertà, democrazia, pluralismo. Nel suo impegno accademico, invece, si è espresso nei più diversi campi del sapere, dalla filosofia alla teoria generale del diritto, dalla filosofia politica alla storia del pensiero. Le sue posizioni - formulate in scritti di una chiarezza esemplare - hanno suscitato polemiche famose, che hanno contribuito alla crescita della coscienza civile degli italiani.
In Italia come in altri paesi, il pensiero di Bobbio è stato spesso studiato e ricostruito con riguardo a tematiche e ad ambiti disciplinari specifici: il filosofo del diritto separato dal filosofo della politica. L'opera di Bobbio però rappresenta un tutto unitario, e non si può comprendere il pensiero politico del filosofo torinese senza un'adeguata comprensione del suo pensiero giuridico. Lo stesso Bobbio si è sempre presentato come uno studioso che ha assunto «due punti di vista che si integrano a vicenda». Il punto essenziale sta dunque nella capacità di individuare, nell'itinerario bobbiano, una struttura di pensiero coerente, che si sviluppa in forme differenti lungo tre temi fondamentali: personalismo, liberalismo, democrazia. Ne risulta un percorso suggestivo che permette di riconnettere il personalismo filosofico-giuridico, la riscoperta della teoria delle élites e la difesa del pluralismo democratico. Un itinerario complesso dal quale emerge sempre un interrogativo pressante: quale rapporto c'è tra diritto e potere? In che senso devono essere considerati come «due facce della stessa medaglia»?"

https://books.google.it/books?id=RgXIL0NptqwC&printsec=frontcover&dq=Tommaso+greco&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Tommaso%20greco&f=false
Research Interests:
"Il rapporto tra diritto e forza e tra diritto e giustizia, come pure quello tra giustizia e carità, o l’interrogativo sul fondamento e sulla ragion d’essere della punizione penale sono solo alcuni dei temi nodali della riflessione... more
"Il rapporto tra diritto e forza e tra diritto e giustizia, come pure quello tra giustizia e carità, o l’interrogativo sul fondamento e sulla ragion d’essere della punizione penale sono solo alcuni dei temi nodali della riflessione filosofica sul diritto affrontati con profonda originalità da Simone Weil in pagine memorabili pur nella loro apparente frammentarietà. Se per un verso può essere all’origine dell’inadeguata attenzione fin qui prestata alla sua opera da parte della cultura filosofico-giuridica, per un altro verso il particolare punto di vista da non addetta ai lavori fatto proprio dalla pensatrice francese le ha consentito di guardare e far guardare in modo nuovo anche a questioni che nuove certamente non sono.
L’intento di questo volume è quello di cercare il filo conduttore che lega e attraversa i vari momenti dell’itinerario weiliano – la fase dell’impegno politico e sindacale non meno di quella «mistico-religiosa» – al fine di tentarne una ricomposizione unitaria che metta in luce la radicale ‘provocatorietà’ di una visione dell’uni¬ver¬so giuridico nella quale la straordinaria sensibilità di un’intellettuale di raro rigore etico si coniuga con una capacità di analisi singolarmente penetrante."

INDICE:  Introduzione. – I. L’antinomia del diritto. – II. La forza della legge. – III. Tra forza e giustizia. – IV. La nudità della giustizia. – V. I bracci disuguali della bilancia. – VI. Il limite sovrano. – VII. La facoltà del giusto. – VIII. Nel silenzio. – IX. L’obbligo che unisce. – X. Il radicamento della giustizia. – Riferimenti bibliografici.
Research Interests:
La morte di Paolo Grossi non ha fatto per nulla notizia. Il che richiama un problema annoso dell’Italia: quella giuridica è poco considerata quale «cultura», trattata piuttosto come tecnica specifica per pochi cultori
There is an invisible but deep relation between legal thought and the structure of institutions. This link emerges especially in times of crisis. The institutionalist movement arises from the crisis of the modern State and it is based on... more
There is an invisible but deep relation between legal thought and the structure of institutions. This link emerges especially in times of crisis. The institutionalist movement arises from the crisis of the modern State and it is based on the awareness of the social roots of the institutions. In this context, Léon Duguit’s reasoning takes a special place: his insistence on solidarity as a legal principle represents a particular conception in the context of antiformalist theories and can constitutes an interesting point of reference also for contem-porary legal science, called to rediscover its not merely descriptive role.
Qual è il ruolo della fiducia nel diritto? E quale relazione essa mantiene con la coercizione? Alcune risposte alle considerazioni di Anna Pintore. What is the function of trust in law? and what relationship does it maintain with... more
Qual è il ruolo della fiducia nel diritto? E quale relazione essa
mantiene con la coercizione? Alcune risposte alle considerazioni di Anna
Pintore.

What is the function of trust in law? and what relationship does it
maintain with coercion? some answers to Anna Pintore’s considerations.
A partire dalla seconda metà degli anni ‘80 Norberto Bobbio ha dedicato un piccolo numero di scritti al tema degli anziani. Lo scopo del presente contributo è, oltre quello di collocare questi scritti all’interno della più generale (e... more
A partire dalla seconda metà degli anni ‘80 Norberto Bobbio ha dedicato un piccolo numero di scritti al tema degli anziani. Lo scopo del presente contributo è, oltre quello di collocare questi scritti all’interno della più generale (e assai nota) riflessione in tema di diritti, soprattutto di individuare in questa riflessione la testimonianza teorica più significativa della “svolta affettiva” che ha caratterizzato l’ultima fase del percorso intellettuale del filosofo torinese.
To better understand the logic of surrogate motherhood, it is necessary to reexamine two important areas of modern thought: the principle of autonomy and the process of mechanization of the human body, both of which were significantly... more
To better understand the logic of surrogate motherhood,
it is necessary to reexamine two important areas of
modern thought: the principle of autonomy and the process of
mechanization of the human body, both of which were significantly
combined within the contractual perspective. The meaning
and consequences of this combination are reconstructed
with the goal of delineating the critical contours of the practice
of surrogacy.

Para comprender completamente la lógica de la maternidad subrogada es necesario redescubrir dos lugares cruciales del pensamiento moderno: el principio de autonomía y el proceso de mecanización del cuerpo humano, significativamente conjugados dentro de la perspectiva contractualista. Sus significados y sus consecuencias se reconstruyen aquí con el fin de definir los perfiles críticos relacionados con la práctica de la subrogación.
Nell’ambito della discussione sul positivismo giuridico, che a partire dal dopoguerra interessò la cultura europea ed accompagnò il consolidamento degli ordinamenti democratici e costituzionali, il confronto tra Nicola Matteucci e... more
Nell’ambito della discussione sul positivismo giuridico, che a partire dal dopoguerra interessò la cultura europea ed accompagnò il consolidamento degli ordinamenti democratici e costituzionali, il confronto tra Nicola Matteucci e Norberto Bobbio, sviluppatosi nella prima metà degli anni ’60, assume un significato peculiare: non solo perché vede coinvolti due dei principali protagonisti della filosofia politica e giuridica italiana, ma anche perché in esso si confrontano approcci differenti (e talora contrapposti) riguardanti sia la natura del diritto e del potere, sia il ruolo delle scienze che se ne occupano.
In un momento storico nel quale si va in cerca di un nuovo equilibrio tra gubernaculum e iurisdictio, uno dei testi fondamentali della storia del costituzionalismo italiano, nel quale sono affrontati in maniera radicale i punti cruciali sui quali la cultura giuridico-politica di un popolo libero deve essere incardinata, può finalmente riproporre le sue domande e le sue provocazioni.
Cosa ne sarà della didattica quando sarà finita l'emergenza?
Intervista sul pensiero di Norberto Bobbio, in occasione dell'uscita del volume "Il problema del potere" -  di Michele Turazza
1. Il diritto tra arte e tecnologia - 2. Il diritto non "serve"- 3. Il diritto come tecnica - 4. La formazione del giurista e la tentazione dell'algoritmo.
In questo ricordo biografico di un momento topico di un passato ancor recente, in occasione del quale l'Università italiana nel suo complesso non seppe mostrare la capacità di unirsi fino in fondo per opporsi a quello che sarebbe seguito... more
In questo ricordo biografico di un momento topico di un passato ancor recente, in occasione del quale l'Università italiana nel suo complesso non seppe mostrare la capacità di unirsi fino in fondo per opporsi a quello che sarebbe seguito all'approvazione della riforma Gelmini, Tommaso Greco svolge considerazioni sulle quali tutti i professori universitari dovrebbero svolgere una riflessione nella propria coscienza. Da chi nell'Università è entrato con i vecchi concorsi nazionali, a chi lo ha fatto con i concorsi locali della riforma Berlinguer, fino a chi, nonostante tutto, lo ha fatto o prova a farlo con il sistema che la legge Gelmini ci ha lasciato in eredità. Buona lettura.
Starting from the constitutive relationship between 'pain' and 'justice', this contribution deals with one of Niccolò Machiavelli's minor writings, the Allocuzione fatta per un magistrato. An analysis of its content allows us to advance... more
Starting from the constitutive relationship between 'pain' and 'justice', this contribution deals with one of Niccolò Machiavelli's minor writings, the Allocuzione fatta per un magistrato. An analysis of its content allows us to advance an interpretation that refers to the Gospel text of the Magnificat, from which the Florentine Secretary seems to have drawn the main images used in his speech. Yet none of this calls into question the typical conflictualism of his thought.
Ubbidienza vs responsabilità? I comportamenti responsabili dei cittadini nell'epoca del coronavirus, sono da ascrivere alla sola sfera etica o hanno a che fare anche con quella giuridica?
For a religious republicanism. Freedom and faith in Maurizio Viroli's historiography This article analyzes the Maurizio Viroli's historiographic thought, highlighting the central relationship between the spirit of freedom and the... more
For a religious republicanism. Freedom and faith in Maurizio Viroli's historiography

This article analyzes the Maurizio Viroli's historiographic thought, highlighting the central relationship between the spirit of freedom and the religious sentiment, from which a full knowledge of the public significance of religion descends.
Alcune considerazioni sulle regole, sulla cultura giuridica italiana e sulla (s)fiducia nei confronti di burocrati e cittadini
SOMMARIO: 1. Esiste un Novecento giuridico?- 2. Una chiave di lettura: il rapporto tra diritto e potere.- 3. Occupare gli spazi: Potere come diritto.- 4. Scacciare il demone: Diritto come potere.- 5. "Due facce della stessa medaglia".
Abstract: This article has been inspired from the Paolo Grossi’s collection of essays entitled “L’invenzione del diritto” (the invenction of the law). It aims to consider some central issue – the nature of contemporary constitutionalism,... more
Abstract: This article has been inspired from the Paolo Grossi’s collection of essays entitled “L’invenzione del diritto” (the invenction of the law). It aims to consider some central issue – the nature of contemporary constitutionalism, the nature of the law, the role of the jurist – and reveal the “republican jurist” as the most suitable for a constitutional order which is not consinsent anymore with the rule of law as in the past.
After a preliminary clarification on the role of the philosophy of law in legal education, this essay discusses some elements implicit in the Damiano Canale’s book: the inevitabile “immorality” of law, the relationship between law and... more
After a preliminary clarification on the role of the philosophy of law in legal education, this essay discusses some elements implicit in the Damiano Canale’s book: the inevitabile “immorality” of law, the relationship between law and justice, and the centrality of duties for a correct solution of the practical conflicts.
Nei suoi scritti politici Alf Ross impiega efficacemente le sue principali idee politiche e giuridiche. In questo intervento si sottolinea che le sue idee relative alla democrazia, al potere e al diritto – messe a confronto con quelle di... more
Nei suoi scritti politici Alf Ross impiega efficacemente le sue principali idee politiche e giuridiche. In
questo intervento si sottolinea che le sue idee relative alla democrazia, al potere e al diritto – messe a
confronto con quelle di altri teorici del Novecento – confermano una visione realista, dalla quale
emergono alcuni “limiti” tipici di questo approccio.


In his political writings, Alf Ross effectively employs his main political and legal ideas. This paper
underscores that his ideas on democracy, power, and law – compared with those of other twentiethcentury
theorists – confirm a realistic vision, and notes some “limits” that are typical of this approach.
Research Interests:
After reconstructing the key arguments of Ferdinando Menga's book Lo scandalo del futuro, the present article draws upon the book's conclusions to develop the theme concerning the relationship with posterity and the responsibility that... more
After reconstructing the key arguments of Ferdinando Menga's book Lo scandalo del futuro, the present article draws upon the book's conclusions to develop the theme concerning the relationship with posterity and the responsibility that follows from it. It aims to advance some arguments in support of the recognition of the rights of future generations.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Esiste un’idea della giustizia legata all’identità ‘meridiana’? In questo scritto se ne ricostruiscono alcune linee rintracciabili nella letteratura meridionale. A partire dalla convinzione che ci siano sempre dominanti e dominati... more
Esiste un’idea della giustizia legata all’identità ‘meridiana’? In questo scritto se ne ricostruiscono alcune linee rintracciabili nella letteratura meridionale. A partire dalla convinzione che ci siano sempre dominanti e dominati (‘baroni’ e ‘contadini’), è possibile dar conto di una netta contrapposizione tra la legge, da una parte, costantemente collocata nelle mani dei padroni, e, dall’altra parte, un sano sentimento del diritto e della giustizia, collocati invece dalla parte dei ‘semplici’ e della gente comune. L’idea di una giustizia umana e fraterna — impossibile forse in astratto, ma concretamente attuabile nei rapporti tra gli umili — rimane il punto fermo di una visione sociale che si sente (e vuole programmaticamente mantenersi) esterna ai meccanismi del Potere.
Research Interests:
El ensayo procura dar una contribución, ex parte juris, a la reflexión sobre el papel de la cooperación y de la socialidad positiva en las relaciones humanas. Aunque en la teoría jurídica aún prevalezca la visión tradicional basada en la... more
El ensayo procura dar una contribución, ex parte juris, a la reflexión sobre el papel de la cooperación y de la socialidad positiva en las relaciones humanas. Aunque en la teoría jurídica aún prevalezca la visión tradicional basada en la verticalidad de la sanción, es posible evidenciar algunos aspectos de la juridicidad inevitablemente
vinculados a una dimensión relacional, y por tanto dependientes del necesario y recíproco reconocimiento de los sujetos. Es esta la dimensión que aquí nos proponemos llamar «horizontal».

The essay aims to provide a contribution, from the legal perspective, to the debate on the role of cooperation and positive sociality in human relations. Although the traditional understanding focused on the vertical dimension of the penalty still prevails among legal theorists, it is possible to highlight some aspects of the legal world that are unavoidably linked to a relational dimension and thus depend on
the necessary and mutual recognition by the subjects. This is the dimension that the essay proposes to call horizontal’.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Despite many developments in recent decades, legal theory still seems prisoner to the positivist belief that only norms backed by state sanction can be deemed legal. The misgivings voiced concerning the notion of ‘soft law’ are evidence... more
Despite many developments in recent decades, legal theory still seems prisoner to the positivist belief that only norms backed by state sanction can be deemed legal. The misgivings voiced concerning the notion of ‘soft law’ are evidence of this belief. This stance, which minimizes the significance of primary obligations, stems from the failure to take seriously the normative capacity of social relations, and thereby overlooks
the foundational value that horizontal obligations have for the social and legal order. And in doing so, it risks misunderstanding the reality of rights, whose efficacy is guaranteed first and foremost through the mutual recognition between subjects in a relationship.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Social relationships and law have been thought of often as alternatives. According to a framework at times too rigid, social relations blossom where law is absent, or law intervenes when social relations have disappeared. In this article,... more
Social relationships and law have been thought of often as alternatives. According to a framework at times too rigid, social relations blossom where law is absent, or law intervenes when social relations have disappeared. In this article, I argue that social relations play a role in the realm of law, and that one may speak of authentic social relationships even in affairs that are regulated by law. This is possible, however, provided that we take seriously a conception in which law is not reduced exclusively to power or coercion. Alongside the "vertical" dimension of law, we must consider a "horizontal" dimension that takes into account the fact that individuals are related reciprocally, even in legal relationships.

And 27 more

Research Interests:
Research Interests:
A review to Nicola Matteucci's and Norberto Bobbio's 'Positivismo giuridico e costituzionalismo', ed. by Tommaso Greco (Morcelliana, 2021).
A review to Norberto Bobbio's 'Il problema del potere. Introduzione al corso di scienza della politica', ed. by Tommaso Greco (Giappichelli, Torino 2020).
A review to Tommaso Greco's 'La legge della fiducia. Alle radici del diritto', book published by Laterza, Bari-Roma 2021.
Note e recensioni dedicate a "La legge della fiducia. Alle radici del diritto" (Laterza, 2021)
Research Interests:
Recensione a Ch. Lasch, La ribellione delle élite, Feltrinelli, Milano 1995
Recensione al volume di G. Gaeta, Leggere Simone Weil (Quodlibet, Macerata 2018), pubblicata su "L'Indice dei libri del mese", ottobre 2018.
Research Interests:
È sotto gli occhi di tutti il clima di crescente incertezza e sfiducia reciproca in cui siamo immersi. Una incertezza che attraversa, non senza generare ferite e fratture, ogni livello di rapporto sociale, istituzionale e personale.... more
È sotto gli occhi di tutti il clima di crescente incertezza e
sfiducia reciproca in cui siamo immersi.
Una incertezza che attraversa, non senza generare ferite e
fratture, ogni livello di rapporto sociale, istituzionale e
personale.
Incertezza che trova una delle sue più evidenti manifestazioni in
un diffuso clima di sfiducia verso l’altro: sfiducia verso le
Istituzioni, la politica, la scienza.
Sfiducia in ambito lavorativo verso i propri colleghi, in ambito
sanitario verso i professionisti della medicina, verso chi ci è
accanto mentre attendiamo il proprio turno alle poste.
Quel che dunque è in gioco è la concezione del rapporto con
l’altro, gli altri, specie quando gli altri sono a noi lontani e da
noi differenti.
Eppure l’esperienza della fiducia è un tratto saliente della
condizione umana, una sorta di inevitabile quanto necessario
strumento con cui l’uomo, di ogni latitudine e cultura, entra
nella vita.
Ed è sempre l’uomo che, con il suo inevitabile imperfetto agire,
è capace di metterlo in crisi.
Tommaso Greco, ordinario di filosofia del diritto presso
l’Università di Pisa, con il suo recente saggio La legge della
fiducia (Laterza, 2021) ha riaperto un dibattito su scala
nazionale circa l’importanza di una ripresa della cultura
fiduciaria, dentro e oltre la sfera del diritto.
Sotto la sua guida, e con la collaborazione della Chiesa
Universitaria di San Frediano, proponiamo a tutta la
cittadinanza il Piccolo Festival della fiducia.
Un luogo in cui rimettere al centro, attraverso la presentazione
di libri e l’incontro con importanti personalità, quell’energica e
propulsiva caratteristica dell’essere umano che chiamiamo
fiducia.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Lezione nel ciclo seminariale “Sulla giustizia. Vecchie e nuove sfide al diritto”, coordinato da Serena Vantin
Research Interests:
Dialogo con Roberto Menotti
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Siamo nel pieno di un’epoca di ‘transizione’. Quella, cioè, tra la modernità e qualcosa di nuovo: alcuni l’hanno chiamata ‘post-modernità’, ma è un’espressione che non convince fino in fondo. Cosa cambia? In una parola, forse banale: la... more
Siamo nel pieno di un’epoca di ‘transizione’. Quella, cioè, tra la modernità e qualcosa di nuovo: alcuni l’hanno chiamata ‘post-modernità’, ma è un’espressione che non convince fino in fondo. Cosa cambia? In una parola, forse banale: la società. Colpa/merito della pandemia? No. Non del tutto, almeno: si tratta di mutamenti in nuce già da decenni, che l’emergenza Covid ha semmai accelerato. Questo numero sonda il presente e interroga il futuro da più fronti: il lavoro e l’economia, le relazioni internazionali, il dibattito culturale, la religione cristiana, il modo di esercitare i propri diritti. Molteplici aspetti di un mutamento più strutturale, che taglia la società in modo trasversale: quello della soggettività, polarizzata nei termini di una ‘singolarità’ irriducibile, inattaccabile, rispetto a cui il bene comune sembra cedere silenziosamente, e irrimediabilmente, il passo.