- Medieval illuminated manuscripts, Confraternities and Luoghi Pii, Bologna, Confraternities studies, Miniatura medievale, Pittura del Duecento e Trecento, and 28 moreArt, Miniature Painting, Iconography, Art History, Medieval Art, Medieval History, Medieval Studies, Templars, Illumination, Lombard Italy, Illuminated manuscripts, Templari, Milan (Late Middle Ages), History of Milan, Medieval Hospitals and Confraternities, illumination of Bolognese manuscripts, Arte Lombarda, History of Art, Linda Safran, Sculpture, Knights Hospitaller, Italian Renaissance Art, Trecento and Quattrocento Italian Art, Medioevo, history of Bologna, Museografia, Knights Templar, Medieval Spain, and Renaissance Studiesedit
Questo libro nasce invece per un motivo ben preciso, costruire un ponte, il più solido possibile, tra cent’anni di studi scientifici e le necessità di offrire un racconto cruciale alle comunità di bominaco e Caporciano, ma non solo. Si... more
Questo libro nasce invece per un motivo ben preciso, costruire un ponte, il più solido possibile, tra cent’anni di studi scientifici e le necessità di offrire un racconto cruciale alle comunità di bominaco e Caporciano, ma non solo. Si vuole tentare un’impresa ardua, affrontare la storia artistica e architettonica del complesso monastico di Santa Maria Assunta e San Pellegrino, nella loro accezione più ampia, garantendo alle diverse tipologie di lettori la più utile e larga comprensione. Questo patrimonio di primissimo piano, oggi gelosamente custodito dai cittadini, è dalla sua vera e propria riscoperta una delle più rilevanti emergenze artistiche e architettoniche medievali d’Abruzzo, della penisola, e perché no, della nostra Europa. La necessità di questa monografia appare evidente. La volontà precipua è quella di realizzare una pubblicazione estesa, sfaccettata, dall’innovativo apparato fotografico, con un testo relativamente agile alla lettura, dal calibrato ma nella sostanza essenziale numero di note e riferimenti bibliografici. Un’opera che tenga insieme le conoscenze acquisite e sedimentate alle più recenti ipotesi, che stimoli ulteriori approfondimenti ma che soddisfi anche la necessità di una panoramica conoscitiva dei monumenti: la cifra è quella di un testo di storia dell’arte, con alcuni preziosi interventi sulla storia e sul patrimonio documentario superstite.
Un pilastro del libro è la scelta iconografica, che è stata elaborata attraverso un costante dialogo tra gli artefici: la fotografia è una via alternativa alla comprensione di questi monumenti e delle sue opere d’arte, un percorso visivo che può amalgamarsi con il testo ma anche vivere di vita propria.
Un pilastro del libro è la scelta iconografica, che è stata elaborata attraverso un costante dialogo tra gli artefici: la fotografia è una via alternativa alla comprensione di questi monumenti e delle sue opere d’arte, un percorso visivo che può amalgamarsi con il testo ma anche vivere di vita propria.
Research Interests: History, Architecture, Medieval Studies, Painting, Italian art, and 15 moreSculpture, History of Art, Medieval Art, Medieval Sculpture (XIII-XVth Century), Artes, History and theory of architecture, Storia Dell'Arte Medievale, Storia, Scultura, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, Art & Architecture, Medioevo, Pittura del Duecento e Trecento, History and Culture of Abruzzo, and Historia Y Teoría Del Arte
Le arti e la spada nasce dal lavoro di ricerca di Paolo Cova sulla committenza artistica dei cavalieri Templari e di Malta, con particolare attenzione allo studio e al recupero del patrimonio che appartenne ai due Ordini religioso... more
Le arti e la spada nasce dal lavoro di ricerca di Paolo Cova sulla committenza artistica dei cavalieri Templari e di Malta, con particolare attenzione allo studio e al recupero del patrimonio che appartenne ai due Ordini religioso cavallereschi in Emilia e in Romagna, oggi in parte disperso o dimenticato. L’autore ha voluto tracciare da un punto di vista storico il profilo dei due Ordini nella regione, ricostruendo le opere d’arte e i complessi decorativi delle loro magioni. La consultazione e l’utilizzo della vasta documentazione inedita, conservata nell’Archivio priorale di Roma, nella Biblioteca Nazionale di La Valletta a Malta, e nei diversi Archivi di Stato del territorio, ha permesso così di riscoprire un patrimonio vasto e articolato, che coniuga capolavori con manufatti di cultura assai più corsiva, ma capaci di raccontare la storia dei loro artefici, in continuo e sostanziale dialogo con le culture artistiche che hanno attraversato l’Emilia e la Romagna, e non solo, tra Medioevo e Modernità.
Research Interests: History, Modern History, Cultural History, Art History, Art, and 61 moreArt Theory, Medieval History, Early Modern History, Italian (European History), Italian Studies, Medieval Studies, Crusades, Painting, History of Sculpture, Illumination (Manuscripts, Books), History of Crusades, Reggio Emilia, Sculpture, History of Art, Italian Renaissance Art, Knights Templar, Medieval Art, Visual Arts, Medieval illuminated manuscripts, Painting Conservation, Crusades and the Latin East, Fine Arts, Medieval Sculpture (XIII-XVth Century), Historia, Military Orders, the Sovereign Military and Hospitaller Order of Saint John of Jerusalem, of Rhodes and of Malta, Storia medievale, Renaissance Ferrara, Artes, Historia del Arte, The military religious orders of the Middle Ages : the Hospitallers, the Templars, the Teutonic knights, and others, STORIA DELL'ARTE, Storia, Medieval Wall Paintings, História da arte, Pittura, Scultura, Pittura Rinascimento, Bologna, Rinascimento, history of Bologna, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, Emilia Romagna, Reinassance, Medioevo, Knights Templars, Storia moderna, Pittura del Duecento e Trecento, Bellas Artes, Pittura Del Seicento, Illuminated manuscripts, Scultura Barocca, Miniatura medievale, Medieval Knights, Scultura Medievale, Pittura Bolognese, Storia culturale e sociale del Medioevo, Pittura ferrarese, Pittura Murale, Knights Hospitaller, and Knights of Malta
Il volume raccoglie novantasei scritti, che colleghi e amici di Massimo Medica hanno voluto dedicargli in omaggio alla sua lunga e brillante carriera nei Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, presso i quali dal 2001 al 2024 ha retto... more
Il volume raccoglie novantasei scritti, che colleghi e amici di Massimo Medica hanno voluto dedicargli in omaggio alla sua lunga e brillante carriera nei Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, presso i quali dal 2001 al 2024 ha retto l'incarico di direttore. Studioso di rilievo internazionale, Massimo Medica è noto per gli studi sull'arte medievale e rinascimentale, che ha condotto con specifico riguardo soprattutto all'ambito della miniatura e della scultura, pubblicando numerosi interventi e saggi in riviste specializzate e cataloghi. Appassionato nell'attività di tutela, conoscenza e promozione del patrimonio museale, ha curato varie mostre, non solo a Bologna, ma anche all'estero. Gli scritti raccolti in questa occasione ripercorrono le tracce dei suoi interessi, con approfondimenti e nuovi apporti su argomenti di pittura, scultura, museografia, museologia, storia della critica, entro un arco cronologico che procede dal Medioevo fino al Duemila. Il breve saggio è dedicato alla decorazione miniata delle bolle di fratellanza estensi alla quale, tra Quattro e Cinquecento, parteciparono anche miniatori di grande rilievo con le loro botteghe come Taddeo Crivelli o Matteo da Milano.
Research Interests: Art History, Medieval History, Medieval Studies, Renaissance Studies, Renaissance, and 15 moreRenaissance Art, Italian Renaissance Art, Medieval illuminated manuscripts, Renaissance Ferrara, Artes, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, Illumination, História da arte, Rinascimento, Reinassance, Medioevo, Bellas Artes, Miniatura medievale, and Storia culturale e sociale del Medioevo
The essay investigates three artworks fundamental to the history and the art both of the Czech Republic, where they are kept today, and of Italy, where they were made. These three masterpieces of Fourteenth Century Art are the... more
The essay investigates three artworks fundamental to the history and the art both of the Czech Republic, where they are kept today, and of Italy, where they were made. These three masterpieces of Fourteenth Century Art are the illuminations of the latin fragment of the pseudo Dalimil cronichols, and the two paintings that Tomaso Barisini from Modena made for Charles IV and his family. These works are linked to the Bolognese, Emilian, or rather Padana art, to whose artistic culture their various creators belonged. On the basis of a study of the Italian and international bibliography, for the fragment of the chronicle I proposed the identification of one of the illuminators involved and a possible dating of the illuminations. I supported, through historical data, the hypothesis that the chronicle may have been commissioned by Bertrando del Poggetto as a present for John of Luxembourg, King of Bohemia, the father of Charles. About the two paintings by Tomaso, thank to the analysis of the large international bibliography, I contextualize both in the painter's artistic path. Therefore, I proposed a more solid chronology for their realization, also in relation to Carlo's travels in Italy.
Research Interests: Art History, Medieval History, Czech History, Medieval Studies, Painting, and 15 moreItalian art, Czech & Slovak Studies, Czech Literature/Czech Culture/Language, Medieval Art, Medieval illuminated manuscripts, Czech Republic, Storia medievale, Artes, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, Storia, History of Czechoslovakia, Medioevo, Trecento and Quattrocento Italian Art, and Miniatura medievale
Il presente contributo analizza le tracce lasciate dalla committenza artistica del vescovo e chirurgo Teodorico Borgognoni. Tuttavia le testimonianze materiali derivate dalla sua committenza, dall'abitazione dell'alto prelato alla sua... more
Il presente contributo analizza le tracce lasciate dalla committenza artistica del vescovo e chirurgo Teodorico Borgognoni. Tuttavia le testimonianze materiali derivate dalla sua committenza, dall'abitazione dell'alto prelato alla sua sepoltura in San Domenico passando per i paramenti sacri e le preziosi suppellettili, risultano, allo stato degli studi, in gran parte scomparse. La ricostruzione qui presentata è stata dunque effettuata incrociando i dati e le notizie ricavabili dalle fonti documentarie e cronachistiche, dalle quali emergono i contorni di una personalità di notevole spessore anche in relazione alla storiografia artistica.
The essay analyzes the traces left by the artistic commission of the Dominican bishop and surgeon Teodorico Borgognoni. In particular it proposes a reconstruction of the tomb of Borgognoni within San Domenico Church, built at the end of the Duecento, at a time of great importance for the burial monuments in Bologna. However, the material evidences of his patronage - the bishop house located in Via del Riccio (the residence ‘painted with the Swans’), his tomb in San Domenico, the sacred vestments and the precious goldsmithing - are completely disappeared, at the present state of the studies. The reconstruction was carried out through the data and information provided by the documentary sources and the chronicles, which present a great personality, Teodorico Borgognoni, also in the Art history field.
The essay analyzes the traces left by the artistic commission of the Dominican bishop and surgeon Teodorico Borgognoni. In particular it proposes a reconstruction of the tomb of Borgognoni within San Domenico Church, built at the end of the Duecento, at a time of great importance for the burial monuments in Bologna. However, the material evidences of his patronage - the bishop house located in Via del Riccio (the residence ‘painted with the Swans’), his tomb in San Domenico, the sacred vestments and the precious goldsmithing - are completely disappeared, at the present state of the studies. The reconstruction was carried out through the data and information provided by the documentary sources and the chronicles, which present a great personality, Teodorico Borgognoni, also in the Art history field.
Research Interests: Art History, Medieval History, Medieval Studies, Sculpture, Medieval Art, and 15 moreSocial History of Medicine, Visual Arts, Tombs (Medieval Studies), Storia medievale, Artes, Historia del Arte, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, História da arte, Scultura, Bologna, Cemetery Sculpture and Monuments, Medioevo, Dominican Order, and Storia culturale e sociale del Medioevo
L’intervento che oggi vi presento nasce da lunghe ricerche che ho felicemente concluso qualche mese fa con la pubblicazione del Tondo Lu-dovisi con l’attribuzione a Jacopo della Quercia 1. L’epopea quercesca nel contesto... more
L’intervento che oggi vi presento nasce da lunghe ricerche che ho felicemente concluso qualche mese fa con la pubblicazione del Tondo Lu-dovisi con l’attribuzione a Jacopo della Quercia 1. L’epopea quercesca nel contesto bolognese è al centro di queste riflessioni e vuole essere anche l’occasione per una più ampia riflessione sulla circolazione degli scultori e dei materiali lapidei tra l’area padana e quella toscana. Infine, il mio auspicio è quello di sfatare un lungo e sedimentato luogo comune, duro a morire soprattutto nel grande pubblico, che il Medioevo sia stata un’epoca di scarsa mobilità delle genti. Come tutti voi sapete, ciò non solo non è vero, ma è vero semmai il contrario, un fatto ancor più rilevante qualora si osservino i fittissimi spostamenti di un artista ‘ramingo’ come Jacopo nell’Italia del secondo quarto del Quattrocento.
Research Interests: Art History, Medieval History, Renaissance Studies, History of Sculpture, Sculpture, and 15 moreStoria medievale, Artes, Historia del Arte, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, Gothic Sculpture, Scultura, Rinascimento, Cemetery Sculpture and Monuments, The Use of Marble and Other Stones, history of Bologna, Jacopo della Quercia, Trecento and Quattrocento Italian Art, Art and Art History, and Sculptural polychromy
The essay investigates the relationship between the Este family and some hospitallers commanders who in the XV century commissioned important artworks in Ferrara and Reggio Emilia. The first case is that of Avanzo de’ Ridolfi, preceptor... more
The essay investigates the relationship between the Este family and some hospitallers commanders who in the XV century commissioned important artworks in Ferrara and Reggio Emilia. The first case is that of Avanzo de’ Ridolfi, preceptor in Ferrara in Lionello and Borso’s time, he renewed the decoration of the Santissima Trinità. The study of documents and the artistic analysis have support the identification between Bendedeo di Niccolò, a ferrarese painter, with the Master of the Imola triptych: in the past some frescoes, already in the mansion, were already attributed to this artist. The second case is that of Girolamo degli Ardizzoni, a prestigious
hospitaller of Reggio Emilia, linked with Borso and Ercole d’Este. The association with the ducal family is perhaps further confirmed by the prestigious choice of commissioning the decoration of a chapel in the church of his commendery to the ducal painter Baldassare d’Este, illegitimate son of Niccolò III. The essay analyzes the large fresco fragments survived in Santo Stefano and formulates new hypotheses on the iconography and their dating.
hospitaller of Reggio Emilia, linked with Borso and Ercole d’Este. The association with the ducal family is perhaps further confirmed by the prestigious choice of commissioning the decoration of a chapel in the church of his commendery to the ducal painter Baldassare d’Este, illegitimate son of Niccolò III. The essay analyzes the large fresco fragments survived in Santo Stefano and formulates new hypotheses on the iconography and their dating.
Research Interests: Art History, Art Theory, Crusades, Painting, Reggio Emilia, and 15 moreMedieval Art, Military Orders, Renaissance Ferrara, Artes, Historia del Arte, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, Hospitaller Order of St John, Pittura, Pittura Rinascimento, Rinascimento, Trecento and Quattrocento Italian Art, Ferrara, Ordine Di Malta, and Knights Hospitaller
L’intervento propone, attraverso l’indagine delle fonti archivistiche e cronachistiche e il confronto con le decorazioni plastiche e pittoriche, la ricostruzione delle vicende storico-artistiche delle cappelle Pepoli nella basilica di San... more
L’intervento propone, attraverso l’indagine delle fonti archivistiche e cronachistiche e il confronto con le decorazioni plastiche e pittoriche, la ricostruzione delle vicende storico-artistiche delle cappelle Pepoli nella basilica di San Domenico a Bologna. Il contributo, scritto a quattro mani, si divide in una prima parte di Ilaria Negretti che propone una ricostruzione della committenza della nobile famiglia Pepoli e in particolare della realizzazione e trasformazione delle sei cappelle e del sepolcro signorile, a partire dall’epoca della signoria di Taddeo nel 1337, per passare alla damnatio memoriae e all’abbandono dei lavori, causa l’infelice politica dei figli di questo, Giovanni e Giacomo, fino all’intervento di ripristino e di riabilitazione della memoria atavica, operato da Guido Pepoli e dai suoi eredi nel 1551. Nella seconda parte, Paolo Cova offre invece un’attenta analisi stilistica dei due affreschi di committenza scacchesca che decorano la cappella di San Michele Ar...
Research Interests: Cultural History, Art History, Art, Architecture, Architectural History, and 15 moreChurch History, Dominican Studies, Fresco, Artes, Historia del Arte, Burial Customs, Architettura, Bologna, Catholic Church History, Architettura Medievale, Dominican Order, Affresco, Bellas Artes, Death and Burial Archaeology, and Affreschi Medievali
Nel territorio bolognese a causa di molteplici ragioni, della congenita mancanza di pietre e marmi al riutilizzo lapideo per fini ideologici o politico-dinastici, la pratica del reimpiego ha radici molto antiche. Il saggio si concentra su... more
Nel territorio bolognese a causa di molteplici ragioni, della congenita mancanza di pietre e marmi al riutilizzo lapideo per fini ideologici o politico-dinastici, la pratica del reimpiego ha radici molto antiche. Il saggio si concentra su alcuni esempi di questa lunga storia tra Medioevo e modernità. Il primo è relativo all’altare marmoreo che Giovanni di Balduccio realizzò per la Rocca papale di Galliera. Dopo la distruzione del castello, nel 1334 l’ancona venne ricollocata in San Domenico per essere dispersa nel 1605. La seconda vicenda è quella dei capitelli bentivoleschi, scolpiti in momenti diversi per la Domus di Stra’ San Donato. Dopo che questa fu distrutta, i due notevoli manufatti furono montati nel portico di casa Bellei Dalle Tuate. L’ultimo episodio è relativo al collezionismo ottocentesco di Cesare Mattei, che riutilizzò notevoli sculture felsinee dei Dalle Masegne e di Jacopo della Quercia per decorare la sua eccentrica e bizzarra dimora: la Rocchetta a Riola di Vergato.
The lack of stones and marble in Bologna area has stimulated the reuse of materials for sculpture across the centuries. This essay focuses on three examples of such long lasting local habit spanning from the Middle Ages to the modern period. The first one concerns Giovanni di Balduccio’s marble altar sculpted for the papal fortress of Galliera. After the castle’s demolition in 1334, this altarpiece was relocated in the church of San Domenico, and got lost in 1605. The second case study concerns the bentivolesque capitals, which were sculpted in different moments for the palace of Stra’ San Donato. After the destruction of the building, these two remarkable artworks were mounted in the portico of the Bellei Dalle Tuate house. My last object of study will be related to Cesare Mattei (1809-1896) and his collection of sculptures. He gathered and reused significant Bolognese sculptures by Dalle Masegne and Jacopo della Quercia to decorate his eccentric and bizarre residence: the Rocchetta in Riola di Vergato.
The lack of stones and marble in Bologna area has stimulated the reuse of materials for sculpture across the centuries. This essay focuses on three examples of such long lasting local habit spanning from the Middle Ages to the modern period. The first one concerns Giovanni di Balduccio’s marble altar sculpted for the papal fortress of Galliera. After the castle’s demolition in 1334, this altarpiece was relocated in the church of San Domenico, and got lost in 1605. The second case study concerns the bentivolesque capitals, which were sculpted in different moments for the palace of Stra’ San Donato. After the destruction of the building, these two remarkable artworks were mounted in the portico of the Bellei Dalle Tuate house. My last object of study will be related to Cesare Mattei (1809-1896) and his collection of sculptures. He gathered and reused significant Bolognese sculptures by Dalle Masegne and Jacopo della Quercia to decorate his eccentric and bizarre residence: the Rocchetta in Riola di Vergato.
Research Interests: Art History, Medieval History, Italian art, Architecture in Italian Renaissance and Baroque Art, History of Sculpture, and 15 moreSculpture, Italian Renaissance Art, Medieval Art, Medieval Sculpture (XIII-XVth Century), Artes, Historia del Arte, Scultura, Bologna, Rinascimento, Cemetery Sculpture and Monuments, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, Medioevo, Trecento and Quattrocento Italian Art, Renaissance Sculpture, and Historia Y Teoría Del Arte
Il saggio introduce la mostra al Museo Davia Bargellini di Bologna, curata da Paolo Cova, Mark G. D'Apuzzo e Ilaria Negretti e dedicata ai disegni per alcuni capolavori del liberty locale. L'opera protagonista della rassegna è il progetto... more
Il saggio introduce la mostra al Museo Davia Bargellini di Bologna, curata da Paolo Cova, Mark G. D'Apuzzo e Ilaria Negretti e dedicata ai disegni per alcuni capolavori del liberty locale. L'opera protagonista della rassegna è il progetto di Giulio Casanova per un "caminetto dei fenicotteri" in ceramica, collocato poi alla Rocchetta Mattei in quell’ambiente che va noto, per via dell’opera dell’artista bolognese, come “stanza dei Fenicotteri”, il cui accesso è ancora precluso ai visitatori. L'esposizione vuole sensibilizzare il necessario restauro della sala e del suo prezioso caminetto,
di cui fortunatamente è pervenuto il bel disegno preparatorio, conservato, insieme ad altri disegni dei Casanova, presso il fondo dei Musei Civici d’Arte Antica. E’ pertanto nell’ottica di una valorizzazione congiunta dei rispettivi patrimoni che i Musei Civici d’Arte Antica in accordo con la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna si sono fatti promotori dell'iniziativa al Museo Davia Bargellini, volta a presentare a fianco del prezioso progetto alcuni disegni dei due fratelli Casanova e altri di Giuseppe de Col, posti in relazione agli esempi in ferro battuto del museo. E’ anche questo un modo per richiamare l’attenzione sulla ricchezza e sulla varietà del nostro patrimonio, rinsaldando i rapporti di collaborazione e scambio che da tempo esistono tra le Istituzioni e la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
di cui fortunatamente è pervenuto il bel disegno preparatorio, conservato, insieme ad altri disegni dei Casanova, presso il fondo dei Musei Civici d’Arte Antica. E’ pertanto nell’ottica di una valorizzazione congiunta dei rispettivi patrimoni che i Musei Civici d’Arte Antica in accordo con la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna si sono fatti promotori dell'iniziativa al Museo Davia Bargellini, volta a presentare a fianco del prezioso progetto alcuni disegni dei due fratelli Casanova e altri di Giuseppe de Col, posti in relazione agli esempi in ferro battuto del museo. E’ anche questo un modo per richiamare l’attenzione sulla ricchezza e sulla varietà del nostro patrimonio, rinsaldando i rapporti di collaborazione e scambio che da tempo esistono tra le Istituzioni e la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Research Interests: Art History, Contemporary Art, Modern Art, Italian art, Drawing, and 15 moreSculpture, Ceramics (Art History), Modernism, Art Nouveau, 20th century Italian art, Liberty, Arts and Crafts, Artes, Diseño, Art and Design, Bologna, history of Bologna, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, Arquitectura Moderna, and Novecento
A tondo relief of an equestrian warrior that has been set into a wall of the Rocchetta Mattei since the nineteenth century is here identified as a fragment of a tomb formerly in the cloisters of S. Domenico, Bologna. Parallels with Jacopo... more
A tondo relief of an equestrian warrior that has been set into a wall of the Rocchetta Mattei since the nineteenth century is here identified as a fragment of a tomb formerly in the cloisters of S. Domenico, Bologna. Parallels with Jacopo della Quercia’s Porta Magna at S. Petronio, Bologna, allow the sculpture to be attributed to him and dated c.1428-32.
Research Interests: History, Art History, Renaissance Studies, Renaissance Humanism, Arms and Armor Studies, and 15 moreHistory of Sculpture, Sculpture, History of Art, Italian Renaissance Art, Visual Arts, Artes, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, Siena, Cavalry, Scultura, Bologna, Rinascimento, Tuscany, and Jacopo della Quercia
Research Interests:
Research Interests: Art History, Art, Medieval History, Medieval Studies, Painting, and 28 moreItalian art, Architectural History, Medieval Europe, Sculpture, History of Art, Medieval Art, Fine Arts, Gothic architecture, Fresco, Storia medievale, Arte, Giotto, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, Gothic Art, Gothic, Trecento Painting, Bologna, Medioevo, Pittura del Duecento e Trecento, Trecento and Quattrocento Italian Art, Gotico, Scultura Medievale, Pittura Bolognese, Affreschi Medievali, ARTE GÓTICO, Pittura Murale, and Italian Trecento
L’intervento è dedicato alla piena riscoperta stilistica di un busto quattrocentesco con l’effige del Cardinale Al- bornoz, opera commissionata verosimilmente nella seconda metà degli anni ’80 del XV secolo e da sempre conservata al Real... more
L’intervento è dedicato alla piena riscoperta stilistica di un busto quattrocentesco con l’effige del Cardinale Al- bornoz, opera commissionata verosimilmente nella seconda metà degli anni ’80 del XV secolo e da sempre conservata al Real Colegio di Spagna di Bologna. Dopo una lunga indagine stilistica, sulla base di numerosi confronti con le opere di Vincenzo Onofri, dei dati emersi durante il restauro e delle specificità storiche dell’oggetto artistico, il busto viene attribuito alla prima produzione del celebre scultore bolognese. Dall’analisi delle sue caratteristiche emerge una terracotta di grande qualità che ha conservato anche una parte consistente della coloritura originaria, in cui l’artista infonde caratteri stilistici puntuali, in linea con i migliori sviluppi della produzione cittadina di epoca bentivolesca. Alla poca fortuna che l’opera ha avuto in ambito storiografico si contrappone una notevole fortuna iconografica, poiché tutti i ritratti moderni del Cardinale mostrano le sembianze della bella terracotta policroma. Infine, l’indagine documentaria presso il Real Colegio ha disvelato come tra gli anni ’20 e gli anni ’30 del Novecento, per celebrare il ruolo e l’importanza di Albornoz e dell’istituzione ispanica, vennero realizzate e diffuse diverse copie del busto in gesso.
This essay focuses on the stylistic rediscovery of a fifteenth-century terracotta bust with the effigy of Cardinal Albornoz. The artwork was probably commissioned in the second half of the 80s of the XV century, and it has always been kept at the Real Colegio of Spain in Bologna. The bust is attributed to the first artistic period of the famous Bolognese sculptor Vincenzo Onofri; the attribution is based on a long stylistic investigation, with numerous comparisons between other terracotta artworks of the master, but also on the data uncovered by the restoration and on the historical specificity context. The high quality of the artwork, which preserved the original polychromatic coloring, and other proto-classical characteristics, is an important proof of the relationship between Onofri’s art and the best artworks of the Bentivoglio Hera. Across the centuries the bust had a great iconographic fortune, in fact the modern portraits of the Albornoz took their physiognomy from it. Finally, a documentary investigation at the archive of the Real Colegio revealed that, between the 20s and the 30s of the last century, several plaster copies of the bust were made to celebrate the cardinal’s memory and the Institution’s prestige.
This essay focuses on the stylistic rediscovery of a fifteenth-century terracotta bust with the effigy of Cardinal Albornoz. The artwork was probably commissioned in the second half of the 80s of the XV century, and it has always been kept at the Real Colegio of Spain in Bologna. The bust is attributed to the first artistic period of the famous Bolognese sculptor Vincenzo Onofri; the attribution is based on a long stylistic investigation, with numerous comparisons between other terracotta artworks of the master, but also on the data uncovered by the restoration and on the historical specificity context. The high quality of the artwork, which preserved the original polychromatic coloring, and other proto-classical characteristics, is an important proof of the relationship between Onofri’s art and the best artworks of the Bentivoglio Hera. Across the centuries the bust had a great iconographic fortune, in fact the modern portraits of the Albornoz took their physiognomy from it. Finally, a documentary investigation at the archive of the Real Colegio revealed that, between the 20s and the 30s of the last century, several plaster copies of the bust were made to celebrate the cardinal’s memory and the Institution’s prestige.
Research Interests: Classics, Art History, Art, Spanish, Renaissance Studies, and 29 moreRenaissance, Renaissance Art, History of Sculpture, Sculpture, History of Art, Italian Renaissance Art, Spain (History), Fine Arts, Terracotta Figurines, ESCULTURA, Artes, Arte, Artes plásticas, Historia del Arte, España, História da arte, Classicism, Scultura, Bologna, Rinascimento, history of Bologna, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, ARTES PLÁSTICAS, ESCULTURA, Artes Visuais, Bellas Artes, Artes visuales, Renaissance Sculpture, Reinassance Art, and Historia Y Teoría Del Arte
Research Interests: History, European History, European Studies, Art History, Art, and 31 moreMedieval History, Medieval Studies, Painting, Manuscript Studies, History of Art, Medieval Art, Visual Arts, Medieval illuminated manuscripts, Painting Conservation, Bohemia, Historia, Fresco, Storia medievale, Artes, Historia del Arte, Late Medieval Bohemia and Central Europe, STORIA DELL'ARTE, Storia, História da arte, Pittura, Parma, Bologna, history of Bologna, Storia Dell'Architettura, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, Emilia Romagna, Artes Visuais, Pittura del Duecento e Trecento, Storia della miniatura, Miniatura medievale, and Pittura Bolognese
Research Interests:
Dizionario Biografico Degli Italiani - Volume 90, 2017
Research Interests: Art History, Renaissance Studies, Renaissance Humanism, Renaissance, Painting, and 15 moreRenaissance Art, Renaissance drama, History of Art, Italian Renaissance Art, Italian Renaissance literature, Historia, Filologia Italiana Letteratura Italiana del Rinascimento, Artes, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, Pittura, Pittura Rinascimento, Rinascimento, Raphael, and Raffaello
Dizionario Biografico Degli Italiani - Volume 91, 2018
Research Interests: Art History, Medieval History, Painting, History of Art, Medieval Art, and 15 morePainting Conservation, Storia medievale, Artes, Historia del Arte, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, História da arte, Pittura, Bologna, Tuscany, Mural painting, Pittura del Duecento e Trecento, Bellas Artes, Pittura Bolognese, and Pittura Murale
Dizionario Biografico Degli Italiani - Volume 91, 2018
Research Interests: Art History, Medieval History, Painting, History of Art, Fresco, and 15 moreArtes, Giotto, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, Pintura, História da arte, Bologna, Tuscany, Mural painting, 14th Century, Pittura del Duecento e Trecento, Bellas Artes, Tuscany (Medieval Studies), Trecento and Quattrocento Italian Art, and Pittura Bolognese
Dizionario Biografico Degli Italiani - Volume 88, 2017
Research Interests:
Voce del Dizionario Biografico degli Italiani
Research Interests: History, Art History, Architecture, Medieval History, Architectural History, and 15 moreHistory of Art, Arquitectura, Historia, Historia de la Arquitectura, Arquitetura, Artes, Historia del Arte, Middle Ages, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, Storia, História, Storia Dell'Architettura, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, and Medioevo
Due schede di catalogo dedicate: al San Petronio (San Nicola?) di Giovanni di Balduccio del Museo di Santo Stefano a Bologna e alla Madonna col Bambino di Vitale degli Equi del Museo Civico di Viterbo.
Research Interests: Art History, Art, Medieval History, Medieval Studies, Painting, and 32 moreMedieval Church History, Papacy (Medieval Church History), History of Sculpture, Sculpture, History of Art, Church History, Medieval Art, Visual Arts, Painting Conservation, Fine Arts, Medieval Sculpture (XIII-XVth Century), Patrimonio Cultural, Artes, Giotto, Historia del Arte, Pintura, Gothic Sculpture, Trecento Painting, Trecento and Quattrocento Painting, Pittura, Scultura, Catholic Church History, Medival History, Medioevo, Pittura del Duecento e Trecento, Trecento and Quattrocento Italian Art, scultura medievale in legno (XII-XIV sec.), Scultura Medievale, Medieval Sculpture, Pittura Bolognese, Medioevo Italiano, and Italian Trecento
La croce di Santa Maria Maggiore, di pietra aurisina, restaurata e ricomposta nei suoi frammenti da Giovanni Giannelli, direttore tecnico del Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l., e collocata su una colonna di pietra gialla... more
La croce di Santa Maria Maggiore, di pietra aurisina, restaurata e ricomposta nei suoi frammenti da Giovanni Giannelli, direttore tecnico del Laboratorio di Restauro
Ottorino Nonfarmale S.r.l., e collocata su una colonna di pietra gialla ramata di Vicenza, foggiata dal Laboratorio Morseletto, torna ad essere patrimonio archeologico
visibile della città di Bologna. Dopo essere rimasta a lungo nascosta, è stata rinvenuta durante i recenti lavori di consolidamento del portico della basilica di Via Galliera, dove è attesa per la definitiva collocazione all’interno della chiesa. (Mons. Rino Magnani)
Si tratta di un tassello archeologico importante che reca la data certa del 1143,
ma potrebbe anche trasformarsi in chiave determinante di interpretazione per
rileggere le maestranze di quegli anni.
Ottorino Nonfarmale S.r.l., e collocata su una colonna di pietra gialla ramata di Vicenza, foggiata dal Laboratorio Morseletto, torna ad essere patrimonio archeologico
visibile della città di Bologna. Dopo essere rimasta a lungo nascosta, è stata rinvenuta durante i recenti lavori di consolidamento del portico della basilica di Via Galliera, dove è attesa per la definitiva collocazione all’interno della chiesa. (Mons. Rino Magnani)
Si tratta di un tassello archeologico importante che reca la data certa del 1143,
ma potrebbe anche trasformarsi in chiave determinante di interpretazione per
rileggere le maestranze di quegli anni.
Research Interests: Iconography, Art History, Art, Medieval History, History of Sculpture, and 26 moreSculpture, History of Art, Romanesque Art, Medieval Art, Christian Iconography, Iconology, Romanesque architecture, Storia medievale, Artes, Arte, Historia del Arte, Romanesque Sculpture, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, História da arte, Scultura, Bologna, history of Bologna, Historia y Teoria del Arte y la Arquitectura, Histoire Medievale, Bellas Artes, Arte románico, Scultura Medievale, Medieval Sculpture, Storia culturale e sociale del Medioevo, and Iconologia
Il volume, curato da Massimo Medica e Federica Toniolo, autori dei due saggi introduttivi al catalogo, è l’esito di una lunga e impegnativa campagna di studio finalizzata alla schedatura scientifica completa delle miniature appartenenti... more
Il volume, curato da Massimo Medica e Federica Toniolo, autori dei due saggi introduttivi al catalogo, è l’esito di una lunga e impegnativa campagna di studio finalizzata alla schedatura scientifica completa delle miniature appartenenti alla raccolta della Fondazione Giorgio Cini e che ha coinvolto una cinquantina di studiosi, tra i massimi esperti nel campo della miniatura. La raccolta, donata nel 1962 da Vittorio Cini e che si caratterizza come una delle più importanti sillogi di pagine e iniziali miniate ritagliate, per lo più provenienti da libri liturgici – come antifonari e graduali –, viene dunque scientificamente indagata in questo volume attraverso le circa 250 schede di catalogo, accompagnate da un ricco corredo di immagini.
Research Interests: History, Art History, Art, Medieval History, Medieval Studies, and 16 moreMedieval Church History, Illumination (Manuscripts, Books), Church History, Medieval Art, Medieval illuminated manuscripts, Illumination, Bologna, Catholic Church History, Medieval Art, Illuminated Manuscripts, Medieval History, history of Bologna, Medioevo, Storia della miniatura, Miniatura medieval, Illuminated manuscripts, Miniatura medievale, and Medioevo Italiano
Il saggio affronta lo studio da molteplici prospettive di uno dei più complessi problemi relativi alla tarda produzione di Giovanni da Modena: i due grandi riquadri pittorici con l'Andata al Calvario e la Crocifissione oggi conservate nel... more
Il saggio affronta lo studio da molteplici prospettive di uno dei più complessi problemi relativi alla tarda produzione di Giovanni da Modena: i due grandi riquadri pittorici con l'Andata al Calvario e la Crocifissione oggi conservate nel presbiterio della chiesa del Crocefisso in Santo Stefano a Bologna. Vengono così ricostruite le fasi architettoniche dell'edificio, una committenza di primissimo livello e alcuni aspetti essenziali relativi all'ultima stagione del grande pittore, al suo stile e al suo rapporto con il figlio Cesare.
Research Interests: Art History, Medieval History, Medieval Studies, Renaissance Studies, Painting, and 27 moreMedieval Church History, History of Art, Italian Renaissance Art, Medieval Art, Visual Arts, Fine Arts, Fresco, Architectural Preservation & Restoration, Storia della chiesa, Modena, Restauration and Conservation, Papal History, Pittura, Pittura Rinascimento, Affreschi Quattrocento, Quattrocento, Bologna, Rinascimento, Mural painting, history of Bologna, Medioevo, Restauro, Pittura Bolognese, Affreschi Medievali, Pittura ferrarese, Pittura Murale, and Medieval Bologna
Research Interests: Art History, Medieval Studies, Stylistics, Milan (Late Middle Ages), Confraternities and Luoghi Pii, and 10 moreMedieval illuminated manuscripts, Arte, Lombard Italy, Illumination, History of Milan, Confraternities studies, Illuminated manuscripts, Arte Lombarda, Miniatura medievale, and Medieval Hospitals and Confraternities
Un piccolo contributo all'interno degli studi per l'esposizione "Tra la Vita e la Morte. Due confraternite bolognesi tra Medioevo ed Età Moderna" che riprende i diversi dati documentari relativi alla genesi del Compianto. Analizzando... more
Un piccolo contributo all'interno degli studi per l'esposizione "Tra la Vita e la Morte. Due confraternite bolognesi tra Medioevo ed Età Moderna" che riprende i diversi dati documentari relativi alla genesi del Compianto. Analizzando questi dati, le prassi liturgiche e devozionali della comunità e le informazioni relative alla collocazione originaria del Compianto si cerca di riflettere sulla possibile influenza che questi aspetti ebbero sull'opera.
Research Interests: Art History, Art, Medieval History, Renaissance Studies, Architecture in Italian Renaissance and Baroque Art, and 18 moreHistory of Sculpture, Sculpture, History of Art, Italian Renaissance Art, Confraternities and Luoghi Pii, Visual Arts, Medieval Sculpture (XIII-XVth Century), Terracotta Figurines, Bologna, Rinascimento, Italian Renaissance sculpture, Confraternite laiche, history of Bologna, Confraternities studies, Renaissance Sculpture, Medieval Hospitals and Confraternities, Compianto di Cristo morto, and Compianti in Terracotta
Scheda della scultura marmorea conservata al Museo Civico Medievale realizzata in occasione della mostra "Giotto e il Trecento. Il più Sovrano Maestro stato in dipintura” che si svolse a Roma – Complesso del Vittoriano tra marzo e giugno... more
Scheda della scultura marmorea conservata al Museo Civico Medievale realizzata in occasione della mostra "Giotto e il Trecento. Il più Sovrano Maestro stato in dipintura” che si svolse a Roma – Complesso del Vittoriano tra marzo e giugno 2009.
Research Interests: Art History, Art, Medieval History, Gothic Studies, History of Sculpture, and 17 moreSculpture, History of Art, Medieval Art, Medieval Sculpture (XIII-XVth Century), Medieval Art History, ESCULTURA, Marbles, Artes, Giotto, Historia del Arte, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, Gothic Sculpture, Scultura, Bologna, Medioevo, and Scultura Medievale
In the Bologna in the time of Gil Albornoz, the recovery of Giotto’s realism became an encouragement towards an imperfect classicism that anticipated humanistic instances. This artistic culture was supported by elegant patronage,... more
In the Bologna in the time of Gil Albornoz, the recovery of Giotto’s realism became an encouragement towards an imperfect classicism that anticipated humanistic instances. This artistic culture was supported by elegant patronage, particularly focused on his public image. These innovation primarily concerned painting and illumina- tion, but also targeted sculpture. The study focuses of two tombstones which, in spite of their differences, testify to the role and prestige of the Iberian political and ecclesiastical power on the city. The first is the tomb to Fernando González de Tamayo (1361), who fell in the battle of San Ruffillo. A monument sculpted by Riguzzo was dedicated to him in the church of San Francesco in Bologna. While only its fragments remain, the tomb was probably placed in the Chapter House, crowned by a vast cycle of frescoes attributed to Jacopo Avanzi. The second monument is the tomb of Bishop Alfonso Gundisalvi of Toledo (about 1360), currently walled in the cloister of San Domenico in Bologna. His style is simple yet monumental. The tomb represent the events related to the legation of Albornoz, similarly other contemporary examples of ecclesiastic graves in the Bologna area.
Research Interests: Art History, Art, Spanish, Medieval History, Medieval Studies, and 14 moreMedieval Church History, Gothic Studies, Sculpture, Church History, Medieval Art, Spain (History), Chivalry (Medieval Studies), Tombs (Medieval Studies), Medieval Spain, Medieval Sculpture (XIII-XVth Century), Gothic Art, Bologna, Catholic Church History, and history of Bologna
Relazione dell'ispezione eseguita sulla tavoletta con Il Battesimo di Cristo presso la Fondazione Longhi di Firenze in data 5/04/2012
Research Interests: Art History, Art, Cultural Heritage, Conservation, Painting, and 25 moreHeritage Conservation, History of Art, Visual Arts, Painting Conservation, Conservación y Restauración, Artes, Arte, Historia del Arte, Storia Dell'Arte Medievale, Restauration and Conservation, STORIA DELL'ARTE, Restauration, História da arte, Pittura, Conservação e restauro, Conservazione e restauro, Emilia Romagna, Art Conservartion an Restauration - painting on wood, Science for Conservation and Restauration of Cultural Heritage, Restauro, Pittura del Duecento e Trecento, Roberto Longhi, Pittura Bolognese, Pittura veneta, and Storia E Teoria Del Restauro
The dissertation, titled La committenza artistica dei Templari e degli Ospitalieri in Emilia Romagna, tries, through a multidisciplinary approach, to reconstruct the artistic heritage of two monastic and chivalrous Orders in the region.... more
The dissertation, titled La committenza artistica dei Templari e degli Ospitalieri in Emilia Romagna, tries, through a multidisciplinary approach, to reconstruct the artistic heritage of two monastic and chivalrous Orders in the region. The dissertation was conceived in order to reflect, also in the structural level, the survey methodology: the first chapter was dedicated to an historical analysis of the two Orders, with particular attention to the relation between them and the art-world; the second chapter, instead, was focused on the relating artistic historiography and on a challenging archive investigations, that, above all through the use of an extensive and unpublished documentation, permitted to reveal new elements for a better understanding of the settlements’ net and their decoration. The research continued with the specific historic and artistic reconstruction of the commanderies: through a survey about the specific settlements, I tried to point out the artistic and historic events of its protagonists. Subsequently, without claiming to draw conclusions in a work that necessarily is in becoming, I developed some reflections on the nature, the limits, the characteristics and developments of the artistic patronage. Finally, the card’s stylistic analysis completed my investigation, giving meaning to the historic and documentary surveys. In this way I rediscovered an extensive and articulated artistic heritage that combines masterpieces and more modest works, but in any case capable of delineating the history of their authors (some of them, like Aristotele Fioravanti, Girolamo da Treviso, Pietro Bembo and Ranuccio Farnese, real protagonists of the time), in a continue and substantial dialogue with the artistic cultures that crossed the region, and not only the region, between Middle Age and Early Modernity.
Research Interests: Art History, Medieval History, Medieval Studies, Renaissance Studies, Painting, and 22 moreIllumination (Manuscripts, Books), Sculpture, Italian Renaissance Art, Knights Templar, Medieval Art, Medieval illuminated manuscripts, the Sovereign Military and Hospitaller Order of Saint John of Jerusalem, of Rhodes and of Malta, The military religious orders of the Middle Ages : the Hospitallers, the Templars, the Teutonic knights, and others, Hospitaller Order of St John, Pittura, Scultura, Pittura Rinascimento, Bologna, Emilia Romagna, Medioevo, Pittura del Duecento e Trecento, Templari, Miniatura medievale, Pittura Bolognese, Pittura Murale, Ordine Di Malta, and Knights Hospitaller
Research Interests: Art History, Medieval History, Medieval Studies, Renaissance Studies, Renaissance Humanism, and 13 moreIllumination (Manuscripts, Books), Sculpture, Italian Renaissance Art, Medieval illuminated manuscripts, Arte, Art, Miniature Painting, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, Italian late medieval and Renaissance devotional art, ritual, and patronage, Bologna, Renassance studies, Miniatura medievale, and Medieval Sculpture
Research Interests: History, Art History, Medieval History, Painting, Knights Templar, and 13 moreThe military religious orders of the Middle Ages : the Hospitallers, the Templars, the Teutonic knights, and others, Templars, Trecento Painting, Pittura, Bologna, Mural painting, history of Bologna, Pittura del Duecento e Trecento, Templari, Trecento and Quattrocento Italian Art, Pittura Bolognese, Pittura Murale, and Knights Hospitaller
Research Interests: Art History, Medieval History, Medieval Studies, Knights Templar, Medieval Art, and 11 moreArte, The military religious orders of the Middle Ages : the Hospitallers, the Templars, the Teutonic knights, and others, Templars, Pittura, Affreschi Quattrocento, Quattrocento, Templari, Storia della Romagna, Pittura Murale, Ordine Di Malta, and Knights Hospitaller
Research Interests: Art History, Medieval History, Medieval Studies, Painting, Papacy (Medieval Church History), and 10 moreMedieval Art, Arte, Italian late medieval and Renaissance devotional art, ritual, and patronage, Late Gothic Painting, Medieval Wall Paintings, Pittura, Bologna, Medioevo, Pittura Bolognese, and Pittura Murale
Research Interests: Art History, Architecture, Architectural History, Museology, Museography, and 11 moreMuseología, Exibition Design, STORIA DELL'ARTE, Architettura, Bologna, Museografia, history of Bologna, Storia Dell'Architettura, Architecture and Public Spaces, Exibitions History, and Storia Della Città e Del Territorio
Le Signorie, genesi ed essenza del Rinascimento Italiano. Tra queste spicca la famiglia Medici che governa Firenze per tutto il Quattrocento e per buona parte del Cinquecento. Il protagonista della puntata della serie “Signorie”, in onda... more
Le Signorie, genesi ed essenza del Rinascimento Italiano. Tra queste spicca
la famiglia Medici che governa Firenze per tutto il Quattrocento e per buona
parte del Cinquecento. Il protagonista della puntata della serie “Signorie”, in
onda su Rai Storia, è Lorenzo Il Magnifico, forse il
più illustre signore dell'epoca. Partendo dalla sua vita, si analizzeranno
alcune opere legate alla sua casata e divenute nel corso del tempo
patrimonio culturale dell'umanità, prima fra tutte la Cupola di Santa Maria
del Fiore, progettata da Filippo Brunelleschi. L'illustre cittadino di Firenze a
essere intervistato è il grande disegnatore e vignettista Sergio Staino.
la famiglia Medici che governa Firenze per tutto il Quattrocento e per buona
parte del Cinquecento. Il protagonista della puntata della serie “Signorie”, in
onda su Rai Storia, è Lorenzo Il Magnifico, forse il
più illustre signore dell'epoca. Partendo dalla sua vita, si analizzeranno
alcune opere legate alla sua casata e divenute nel corso del tempo
patrimonio culturale dell'umanità, prima fra tutte la Cupola di Santa Maria
del Fiore, progettata da Filippo Brunelleschi. L'illustre cittadino di Firenze a
essere intervistato è il grande disegnatore e vignettista Sergio Staino.
Research Interests: History, Cultural History, Art History, Italian Studies, Renaissance Studies, and 15 moreRenaissance Humanism, History of Perspective in Painting, Painting, Italian Renaissance Art, Documentary Film, Artes, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, Florentine Art, História da arte, Pittura Rinascimento, Firenze, Rinascimento, TV Series, and Renaissance Florence
Capolavoro dell’arte romanica, la Basilica San Nicola a Bari è anche il luogo in cui riposano i resti del Santo, nella cosiddetta Cappella delle Reliquie. Lo racconta “La croce e la spada”, in onda lunedì 19 ottobre alle 22.10 su Rai... more
Capolavoro dell’arte romanica, la Basilica San Nicola a Bari è anche il luogo in cui riposano i resti del Santo, nella cosiddetta Cappella delle Reliquie. Lo racconta “La croce e la spada”, in onda lunedì 19 ottobre alle 22.10 su Rai Storia. La Basilica presenta un corredo scultoreo di altissimo livello, con il maestoso Portale dei Leoni della fiancata nord. I capitelli della cripta e del ciborio sono di elevata qualità, mentre la Cattedra dell’abate Elia è un vero e proprio capolavoro. Di assoluto valore sono anche le numerose opere pittoriche: dall’affresco più antico della Crocifissione al Trittico di Andrea Rizo da Candia e alla Pala del Vivarini, per giungere al capolavoro dell’icona di Uroš III Decianski. Inoltre, le gesta di San Nicola sono state raffigurate, nel corso del tempo, da alcuni tra i più grandi nomi della storia dell'arte: Ambrogio Lorenzetti, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Raffaello e Tiziano. Vissuto tra Pàtara e Myra, ricco di famiglia, alla morte dei genitori Nicola riceve un'importante eredità che decide di donare ai poveri e agli emarginati. Di fronte a scarse notizie storiche, la leggenda ha arricchito di particolari meravigliosi la sua vita e ha fatto di questo santo il taumaturgo per eccellenza, sia dell'Oriente greco e slavo sia dell'Occidente latino. Secondo la leggenda, caritatevole fino dalla giovinezza, avrebbe di nascosto fornito la dote a tre fanciulle destinate dal padre alla prostituzione per mancanza di denaro. L'episodio, narrato da Dante nel Purgatorio, lo ha reso protettore dei fanciulli. In pieno concilio di Nicea, San Nicola avrebbe poi schiaffeggiato Ario e successivamente avrebbe sedato la tempesta durante un suo viaggio ai luoghi santi. Per questo è patrono della navigazione, successore dei Dioscuri e Posidone dei cristiani. In Occidente il suo culto penetra al tempo di Ottone II e si diffonde rapidamente anche a Roma, dove San Nicola fu popolarissimo, com'è attestato dal numero di chiese e cappelle a lui dedicati. E nel folklore americano e dei paesi transalpini San Nicola è divenuto Santa Claus, “corruzione” di Sanctus Nicolaus.
Research Interests: Art History, Medieval History, Italian Studies, Medieval Studies, Cult of Saints, and 15 moreSaints' Cults, Italian Renaissance Art, Documentary Film, Visual Arts, Storia medievale, Artes, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, História da arte, Medioevo, TV Series, Mediaeval Cult of Relics and Saints, Medieval Southern Italy and Sicily, Storia culturale e sociale del Medioevo, and Medioevo Italiano
La Milano tardo-antico, capitale dell'Impero Romano, svolse un importantissimo ruolo politico e culturale, essendo la principale città europea. Al centro delle iniziative dei più influenti imperatori (da Costantino a Teodosio), Milano fu... more
La Milano tardo-antico, capitale dell'Impero Romano, svolse un importantissimo ruolo politico e culturale, essendo la principale città europea. Al centro delle iniziative dei più influenti imperatori (da Costantino a Teodosio), Milano fu anche baluardo contro le invasioni barbariche. In questo contesto s'inserì il giovane Ambrogio, che svolse con il mandato imperiale una determinante azione politica mirata a rafforzare le istituzioni. Un personaggio raccontato da “La croce e la spada” in onda lunedì 9 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Ambrogio era nato a Treviri, in Germania, da una nobile famiglia romana della Gens Aurelia. Quando suo padre, governatore delle Gallie e funzionario imperiale, morì improvvisamente, Ambrogio si recò a Roma con la sorella Marcellina e la madre. Proseguì gli studi per la carriera legale ottenendo molti successi come avvocato, finché l’imperatore Valentiniano lo nominò governatore, con residenza a Milano. Rimase in carica per quattro anni, dimostrando di essere al di sopra delle parti e dei partiti, con l’occhio rivolto al bene di tutta la popolazione. Un atteggiamento che gli valse non solo la stima ma addirittura l’affetto sincero dei più poveri. Ambrogio assunse lo stesso atteggiamento quando fu nominato vescovo. Donò le sue ricchezze ai poveri e le sue terre alla Chiesa, tenendo per sé una piccola parte. Ogni giorno diceva la Messa per i suoi fedeli dedicandosi poi al loro servizio per ascoltarli, consigliarli e difenderli contro i soprusi dei ricchi. Tutti potevano parlargli, in qualsiasi momento. E proprio per i suoi fedeli Ambrogio lavorò, studiò, rischiò la vita, predicò, viaggiò e scrisse libri fino alla fine. Morì il 4 aprile, all’alba del Sabato Santo, quando correva l’anno 397. Le sue spoglie riposano nella basilica milanese che porta il suo nome, accolte nella cripta che lui stesso volle costruire per ospitare i corpi di San Gervaso e San Protaso.
Research Interests: History, Art History, Cult of Saints, Saints' Cults, Romanesque Art, and 15 moreDocumentary Film, Storia medievale, Storia Romana, Artes, Historia del Arte, Storia delle Religioni, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, Milano, Saints, Storia Dell'Architettura, TV Series, History of Milan, Mediaeval Cult of Relics and Saints, and Arte románico
La basilica di San Domenico è uno dei più prestigiosi luoghi di culto di Bologna, sede principale dell'ordine dei frati predicatori. Alla fine dell'undicesimo secolo Bologna era una delle più grandi città europee nel periodo della lotta... more
La basilica di San Domenico è uno dei più prestigiosi luoghi di culto di Bologna, sede principale dell'ordine dei frati predicatori. Alla fine dell'undicesimo secolo Bologna era una delle più grandi città europee nel periodo della lotta per le investiture, si istituì l'insegnamento del diritto romano, considerato il principio dello Studium, ovvero la prima università d'Europa. La data convenzionale di nascita è il 1088, ma soprattutto nel dodicesimo secolo l'università di Bologna si arricchì con la presenza di celebri insegnanti e la nascita di un sistema particolare il cui potere era in mano agli studenti, creando una vera e propria comunità multietnica e internazionale all'interno della città. Per tali ragioni Domenico e i suoi seguaci sceglieranno Bologna come sede del proprio ordine. Storie raccontate da “La croce e la spada”, la serie di Rai Cultura in onda lunedì 12 ottobre alle 22.10 su Rai Storia. I resti del santo sono oggi conservati all'interno della famosa Arca di San Domenico. Il primo nucleo fu costruito nel 1267 ad opera di Nicola Pisano e dei suoi allievi, che decorarono il nuovo sarcofago marmoreo con sei pannelli descriventi i maggiori episodi della vita del santo. La basilica subì ulteriori ampliamenti e rimaneggiamenti nei secoli XIV-XVIII, munendosi di cappelle e di un campanile. Nel corso del tempo si accumulò al suo interno una vasta collezione di opere di grandi artisti. Tra loro rientrano Michelangelo Buonarroti, Niccolò dell'Arca, Filippino Lippi, Guido Reni, Ludovico Carracci e il Guercino.
Research Interests: Italian Studies, Dominican History, Documentary Film, Dominican Studies, Storia medievale, and 15 moreArtes, Historia del Arte, Storia della chiesa, STORIA DELL'ARTE, Storia, Video editting & TV production, História da arte, Bologna, history of Bologna, Saints, TV Series, Dominican Order, Artes Visuais, Pittura Bolognese, and Storia Della Chiesa Medievale
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima... more
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima storica, sociale e civile del paese. È il culto dei Santi Patroni, raccontato dalla nuova serie di Rai Cultura “La croce e la spada”, in onda su Rai Storia. Ogni episodio sarà incentrato sul territorio del santo, ma guarderà anche alla storia della comunità interessata. Le diverse devozioni hanno determinato l’identità architettonica e urbanistica di molti luoghi italiani e, spesso, la reciprocità tra il ruolo e le caratteristiche del Patrono e le vicende della storia e dell’economia locale.
Research Interests: History, Art History, Medieval History, Saints' Cults, Visual Arts, and 15 moreCatherine of Siena, Storia medievale, Artes, Historia del Arte, Storia della chiesa, STORIA DELL'ARTE, Siena, Toscana, Tuscany, Saints, Medioevo, Artes Visuais, Storia culturale e sociale del Medioevo, Religious Cults, and Storia Della Chiesa Medievale
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima... more
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima storica, sociale e civile del paese. È il culto dei Santi Patroni, raccontato dalla nuova serie di Rai Cultura “La croce e la spada”, in onda su Rai Storia. Ogni episodio sarà incentrato sul territorio del santo, ma guarderà anche alla storia della comunità interessata. Le diverse devozioni hanno determinato l’identità architettonica e urbanistica di molti luoghi italiani e, spesso, la reciprocità tra il ruolo e le caratteristiche del Patrono e le vicende della storia e dell’economia locale.
Research Interests: History, Cultural Studies, Art History, Italian Studies, Cult of Saints, and 15 moreSaints' Cults, Medieval Sicily, Documentary Film, Artes, Historia del Arte, Sicily, Storia della chiesa, STORIA DELL'ARTE, Video editting & TV production, História da arte, Sicilia, Medioevo, TV Series, Palermo, and Storia culturale e sociale del Medioevo
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima... more
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima storica, sociale e civile del paese. È il culto dei Santi Patroni, raccontato dalla serie di Rai Cultura “La croce e la spada” su Rai Storia. Ogni episodio sarà incentrato sul territorio del santo, ma guarderà anche alla storia della comunità interessata. Le diverse devozioni hanno determinato l’identità architettonica e urbanistica di molti luoghi italiani e, spesso, la reciprocità tra il ruolo e le caratteristiche del Patrono e le vicende della storia e dell’economia locale.
Research Interests: Religion, History, Art History, Medieval History, Italian Studies, and 15 moreRenaissance Studies, Italian Renaissance Art, Documentary Film, Italy, Religious Studies, Historia, Storia Romana, Artes, Historia del Arte, STORIA DELL'ARTE, História da arte, Napoli, Medioevo, TV Series, and Storia del Regno di Napoli
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima... more
In Italia, l’appartenenza a una comunità, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio, e a volte alla necessità, di una protezione divina. In questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima storica, sociale e civile del paese. È il culto dei Santi Patroni, raccontato dalla nuova serie di Rai Cultura “La croce e la spada”, in onda da lunedì 12 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. Ogni episodio sarà incentrato sul territorio del santo, ma guarderà anche alla storia della comunità interessata. Le diverse devozioni hanno determinato l’identità architettonica e urbanistica di molti luoghi italiani e, spesso, la reciprocità tra il ruolo e le caratteristiche del Patrono e le vicende della storia e dell’economia locale.
Research Interests: Religion, History, Modern History, Cultural History, Art History, and 38 moreArt, Architecture, Medieval History, History of Religion, Medieval Studies, Early Christianity, Cult of Saints, Early Medieval Archaeology, Saints' Cults, Architectural History, Italy (History), History of Art, Social History, Early Modern Italy, Medieval Italy, Series TV, Medieval Art, Documentary Film, Visual Arts, Italy, Religious Studies, Historia, Storia medievale, Artes, Historia del Arte, Storia Dell'Arte Medievale, STORIA DELL'ARTE, Milano, Video editting & TV production, Renaissance Italy, Catholic Church History, Napoli, Storia Dell'Architettura, TV Series, Documentário, Storia Dell'Arte Moderna, Ducato di Milano, and Storia Della Città e Del Territorio
SIGNORIE 8 puntate in onda su Rai Storia dal 19 gennaio 2015 alle 21.30 Una coproduzione Rai Cultura e Ballandi Multimedia dedicata a otto importanti sedi signorili: Firenze, Padova, Urbino, Ferrara, Milano, Mantova, Rimini, Verona.... more
SIGNORIE
8 puntate in onda su Rai Storia dal 19 gennaio 2015 alle 21.30
Una coproduzione Rai Cultura e Ballandi Multimedia dedicata a otto importanti sedi signorili: Firenze, Padova, Urbino, Ferrara, Milano, Mantova, Rimini, Verona. Tutte queste città hanno mantenuto nei secoli l’impianto urbanistico e architettonico voluto dai signori del Trecento e del Quattrocento e ancora oggi conservano opere d'arte che hanno distinto per bellezza e magnificenza il nostro Paese.
8 puntate in onda su Rai Storia dal 19 gennaio 2015 alle 21.30
Una coproduzione Rai Cultura e Ballandi Multimedia dedicata a otto importanti sedi signorili: Firenze, Padova, Urbino, Ferrara, Milano, Mantova, Rimini, Verona. Tutte queste città hanno mantenuto nei secoli l’impianto urbanistico e architettonico voluto dai signori del Trecento e del Quattrocento e ancora oggi conservano opere d'arte che hanno distinto per bellezza e magnificenza il nostro Paese.